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Risposte migliori

Inviato (modificato)

Scusate, forse mi sono perso le varie risposte alla domanda:

i trenta denari erano shekel o mezzi shekel, perchè so per certo (me lo ha riferito un rabbino) che la moneta delle offerte al tempio sono mezzi shekel.

Ho visto i alcuni post precedenti ma non si parla di un o mezzo shekel esplicitamente, ma solo di shekel. Forse la questione non potrà essere risolta (come il denaro del tribute penny)

Grazie

Modificato da Paolo Maria

Inviato

Mi sembra di ricordare che esistano evidenze archeologiche del fatto che nel tesoro del tempio gli shekel erano largamente maggioritari rispetto ai mezzi shekel, probabilmente perché, sebbene la tassa annuale fosse di mezzo shekel pro capite, i fedeli facevano quasi sempre come fece Gesù con Pietro, cioè pagavano per due con uno shekel. Probabilmente per questo motivo, legato alla diffusione, si pensa che i "pezzi" d'argento dei Vangeli corrispondessero al nominale intero e non alla frazione.

Aspetta comunque gli interventi di qualcuno più esperto, perché ciò che ho scritto è frutto di semplici reminiscenze di discussioni lette qui sul forum e altre letture, un po' datate, sulle monete bibliche.


Inviato

Ho trovato dove l'ho letto, cioè nel libro "Le monete del tempo di Gesù" di Alteri, Baima Bollone, Conti, Panizza.

In questo libro, già citato più volte nel forum in discussioni sul siclo di Tiro e sulle altre monete bibliche, Luigi Conti, richiamando uno studio precedente di Vittorio Picozzi, scrive: <<Abbiamo citato il ripostiglio del monte Carmelo relativo ad offerte al Tempio di Gerusalemme. Ebbene è in quel ripostiglio, come ben rileva il Picozzi sulla scorta del citato articolo di Kadman, accanto ai già citati 160 denari (159 di Augusto e uno di Tiberio -aggiunta mia-) furono rinvenuti 3400 sicli e 1000 mezzi sicli di Tiro>>.

Altrove lo stesso Conti aggiunge una considerazione di ordine lessicale, che non ricordavo, a sostegno della teoria che i 30 denari fossero shekel e non mezzi shekel:<<...è intanto consentito concludere trattarsi di monete d'argento (si riferisce agli "argyria" del testo evangelico -aggiunta mia-), ma non di didrammi (cioè mezzi shekel -aggiunta mia-) perché, come si è visto nell'episodio del tributo al tempio, per indicare quel tipo nummario si usano altri termini (didracma)>>.

Luigi Conti sostiene, dunque, in virtù della prevalenza numerica del siclo intero sul mezzo siclo negli scavi (segnatamente del Monte Carmelo) e dell'uso nei Vangeli di chiamare "didracma" il mezzo siclo (attestato nell'episodio del versamento del tributo al tempio) che doveva trattarsi di sicli interi.

Più di questo non so, spero di averti aiutato.

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