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IGNORED

Peso monetale


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Supporter
Inviato

Ciao Luciano!

Ma certo che puoi :-)

Tutti quelli che ho visto contrassegnati da questa sigla sono di fattura molto buona, il che, assieme al fatto che se ne trovino parecchi, potrebbe indicare che fossero emessi proprio da un'autorità importante e di controllo.

Ho provato quindi ad indagare sul possibile organo emittente, partendo dall'associazione con i Provveditori ai Beni Inculti e sfogliando il sommario dell'Archivio di Stato di Venezia. Per attinenza tematica, mi sono saltati agli occhi i Provveditori ai Monti in Zecca e i Provveditori sopra i Banchi.

Allora, se dalla tua analisi teniamo buona la parola "Beni", allora i Provveditori ai Monti in Zecca si occupavano di Beni Privati, da cui il possibile BP, ma mi sembra molto improbabile, quindi lo scrivo soprattutto per dovere di precisione e visto che comunque ci ho fatto un pensiero.

Guardando invece ai Provveditori sopra i Banchi, la cosa si fa un po' più interessante, anche se comunque mi sembra sempre di prenderla molto alla larga... Alla voce "Provveditori e Sopraprovveditori sopra banchi", nel documento dell'Archivio compare questa descrizione:

"Oltre a saltuari precedenti già nella seconda metà del Trecento, provveditori sopra banchi furono istituiti dal senato il 2 giu. 1524 e ancora il 6 nov. 1526, per controllare i banchi privati da cambio e da scritta che attraversavano un periodo di gravissima crisi e di molteplici fallimenti. Scomparsi i banchi privati, il controllo si applicò a quelli pubblici ad essi subentrati, dapprima il banco di Rialto (1587-1638) e poi il banco giro, istituito dal senato il 3 mag. 1619"

Ora, con un po' di fantasia, si potrebbe teorizzare che BP si riferisse a Banchi Privati, oppure Banchi Pubblici.

Sempre secondo l'Archivio,"I provveditori avevano potere di inquisizione e di giurisdizione; definivano le controversie tra mercanti e banchieri e giudicavano in appello gli atti del depositario del banco giro"Indubbiamente, in questo frangente della vita e amministrazione veneziana vi sarebbe stata la necessità di possedere pesi monetali ben calibrati e garantiti da una qualche autorità e sappiamo bene che in materia monetaria la Serenissima non era superficiale.

Poiché in una nota si legge anche "il Banco di Rialto, o della piazza o di scritta", si potrebbe aggiungere alle opzioni anche che BP si riferisse a Banco della Piazza. Più genericamente, BP potrebbe anche riferirsi a Banco dei Prestiti.

Non sono molto convinto, ma forse è un inizio...

Cari saluti,

 

Marco

 


Supporter
Inviato

A integrazione di quanto già scritto, secondo il sito veneziamuseo.it, altre figure tematicamente rilevanti, potrebbero essere, tra le magistrature aperte, i "Provedadori sora Oro e Monete" e gli "Aggionti alli Provedadori sora Oro e Monete". 

Con particolare riferimento agli Aggionti, il sito riporta quanto segue:

"Ai due nuovi colleghi, uguali per dignità e carica ai precedenti tre, venne assegnata l'incombenza di determinare con precisione il conio ed il giusto valore delle monete, sia d'oro che d'argento, circolanti nelle colonie che formavano lo Stato da Mar.

Due anni dopo, nel 1609, l'autorità dei due Aggiunti venne ulteriormente estesa alla possibilità di poter inquisire, con cadenza mensile, sia l'attività di qualsiasi ufficio avente sede in Venezia, che l'attività di qualunque Rettore veneziano delle provincie suddite (in quest'ultimo caso con particolare riguardo al funzionamento delle Camere Fiscali), con lo scopo di intervenire per reprimere ogni abuso riguardante il conio di monete fatto con metallo impuro e la falsificazione dei pesi e dei bilancini".

A questi venne anche aggiunto più tardi, con magistratura serrata già soprannumeraria, anche un °Inquisitor sora Oro e Monete", sul quale si dice che "La rielezione avvenuta nel 1687 vide una definizione assai più puntuale delle responsabilità, corredate dall'assegnazione di mansioni più specifiche, quali la repressione degli abusi nel conio di monete dal metallo impuro e sulla falsificazione dei pesi e dei bilancini destinati alla compravendita di metalli preziosi".

Il BP tuttavia si troverebbe solo nell'ipotesi di Pesi e Bilance (bilancini), sempre molto forzata, ma comunque meritevole di essere riportata.

Saluti,

 

Marco

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Ciao

e se BP messo sotto il leoncino stesse ad indicare Bilance e Pesi?

Magari un ufficio che controllasse e regolasse la correttezza dei pesi e il funzionamento della bilancina; fatto questo punzonavano il tutto e la scatolina con il set di pesi poteva svolgere la sua funzione.

saluti

luciano

  • Mi piace 1

  • 2 settimane dopo...
Supporter
Inviato
On 3/28/2025 at 3:26 PM, marchiomadone said:

Qui la quantità è però espressa in numeri latini, e forse questo era un sistema che veniva usato (quantomeno dall'autorità che li produceva questi pesi) per distinguere i multipli (numeri romani) e le frazioni (numeri latini). Ci vorrebbero altri esempi, però per confutare o corroborare questa teoria.

[...]

Vorrei anche aggiungere che trovo interessante come, se la logica di cui sopra fosse confermata, le lettere DV venissero usate indistintamente per il Ducato Veneto in oro quello in argento.

In pieno stile "El se a fa, el se a conta e el se a ride" ecco un esemplare che confuta la teoria di cui sopra sull'utilizzo di numeri latini e romani per indicare rispettivamente frazioni e multipli.

IMG-20250416-WA0019.jpg.5f7cb5b687e9a889b763b185ab539e97.jpg

Chiedo perdono per la foto sfuocata, ma è sufficiente per il ragionamento, dove la cosa importante sono i dati ponderali. Si tratta di un altro peso con DV (Ducato Veneto) e un numero 3 latino, più il solito punzone con leone e sigla BP. L'esemplare è sempre di forma ottagonale, con larghezza di 10.5 mm alla base e 9.5 mm nella parte superiore, e uno spessore di 3 mm.

Il peso è di 10.48 gr e pertanto, contrariamente al peso pubblicato prima, con il numero 4 latino, il numero 3 latino in questo caso esprimerebbe un multiplo (e non una frazione) e DV si riferirebbe al ducato/zecchino d'oro (3.49 gr).

Lo stesso ente (con leoncino e sigla BP) sembrava esprimere con codice diverso le misure, dato che questo multiplo di tre è espresso con numero latino, mentre quelli da cinque e dieci che abbiamo visto venivano espressi con numerazione romana.

Se non altro, questa è un'altra prova che DV venisse usato indistintamente per ducati d'oro o d'argento.

Saluti,

 

Marco

 

 


Supporter
Inviato
35 minuti fa, marchiomadone dice:

In pieno stile "El se a fa, el se a conta e el se a ride" ecco un esemplare che confuta la teoria di cui sopra sull'utilizzo di numeri latini e romani per indicare rispettivamente frazioni e multipli.

IMG-20250416-WA0019.jpg.5f7cb5b687e9a889b763b185ab539e97.jpg

Chiedo perdono per la foto sfuocata, ma è sufficiente per il ragionamento, dove la cosa importante sono i dati ponderali. Si tratta di un altro peso con DV (Ducato Veneto) e un numero 3 latino, più il solito punzone con leone e sigla BP. L'esemplare è sempre di forma ottagonale, con larghezza di 10.5 mm alla base e 9.5 mm nella parte superiore, e uno spessore di 3 mm.

Il peso è di 10.48 gr e pertanto, contrariamente al peso pubblicato prima, con il numero 4 latino, il numero 3 latino in questo caso esprimerebbe un multiplo (e non una frazione) e DV si riferirebbe al ducato/zecchino d'oro (3.49 gr).

Lo stesso ente (con leoncino e sigla BP) sembrava esprimere con codice diverso le misure, dato che questo multiplo di tre è espresso con numero latino, mentre quelli da cinque e dieci che abbiamo visto venivano espressi con numerazione romana.

Se non altro, questa è un'altra prova che DV venisse usato indistintamente per ducati d'oro o d'argento.

Saluti,

 

Marco

 

 

 

Ciao!

Potrebbe .... ma anche no, ti prospetto altre ipotesi

Se ci si riferisse al Ducato d'argento, ci troveremmo nel 1659 Doge Domenico Contarini che lo coniò per primo ed a quel tempo il Ducato d'oro era da quasi un secolo chiamato Zecchino, non solo dal popolo, ma anche negli atti ufficiali. Per un "foresto" questa duplice valenza poteva generare confusione, soprattutto se l'utente non era edotto della grammatura delle monete.

Se invece la D di Ducato si riferisse all'entità politica territoriale? Mettiamo che il peso facesse parte della solita scatolina con la bilancia, probabilmente quest'ultima aveva un cartiglio con specificato il tipo di peso e della moneta che rappresentava.

Quindi Ducato Veneto invece di Repubblica Veneta ... più breve da scrivere! non parliamo di Serenissima Repubblica di Venezia!!!! e l'indicazione 3 riferita agli Zecchini.

Chiaramente sono speculazioni, sto facendo ipotesi che magari non hanno alcun fondamento, però giacché non abbiamo certezze, voliamo di fantasia.

saluti

luciano

 


Inviato

Buonasera,

In questo esemplare (da Internet) ci si riferisce al Peso moneta da 3 Ducati Veneti:

image.jpeg

Nel punzone pare ci siano le sigle SP.

Saluti,

Domenico

 

 

 


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