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Collezionismo cartaceo e numismatica


sdy82

Risposte migliori

5 ore fa, sdy82 dice:

Sono rimasto soddisfatto soprattutto quando le scolaresche di bambini si sono soffermate a guardare e a chiedere. Chissà che non sia riuscito ad avvicinare anche solo un bambino al mondo del collezionismo...

Ottima iniziativa che serve a far nascere la passione per la storia e per la numismatica.

Complimenti

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Supporter

Buona giornata

Bravo! Complimenti per la passione che hai saputo tradurre in una bella iniziativa.

saluti

luciano

  • Grazie 1
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9 ore fa, sdy82 dice:

Sono rimasto soddisfatto soprattutto quando le scolaresche di bambini si sono soffermate a guardare e a chiedere. Chissà che non sia riuscito ad avvicinare anche solo un bambino al mondo del collezionismo...

Sono certo di sì. Sono molto più curiosi di quanto sembra, inoltre nel modo intelligente in cui hai pensato l'esposizione viene reso ancora meglio il concetto alla base del collezionismo.

  • Grazie 1
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  • 2 settimane dopo...

Si, purtroppo la calligrafia in corsivo in tedesco è qualcosa di illeggibile. Sarebbe stato bello sapere cosa si scrivevano ai tempi. In alcune c'è il prezzo, e tutte sono timbrate con data-mese-anno.

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56 minuti fa, Der Kaiser dice:

Si, purtroppo la calligrafia in corsivo in tedesco è qualcosa di illeggibile. Sarebbe stato bello sapere cosa si scrivevano ai tempi. In alcune c'è il prezzo, e tutte sono timbrate con data-mese-anno.

Ti va di caricare, quando possibile, foto di qualche rovescio?

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Il 27/5/2020 alle 17:41, Der Kaiser dice:

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Grazie!

Per quanto riguarda la calligrafia, ti assicuro che c'è di peggio. Con qualche sforzo si potrebbe comprendere buona parte del testo.

Ti dico subito che quella in alto a destra parte verosimilmente dall'attuale dipartimento francese della Mosella e riporta degli auguri natalizi destinati a qualcuno a Norimberga.

Mi sembra comunque si tratti generalmente di FELDPOST, quindi la posta che partiva dagli accampamenti.

Puoi confermarmi che il costo della cartolina in alto a sinistra è di 10 Pfennig?

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Potrebbe aver pagato con monete di questa tipologia.

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Tali tipi sono stati coniati sia sotto Guglielmo II che poi nella Repubblica di Weimar.

Il mio pezzo riporta il 1919, quindi fa parte della coniazione dello stato repubblicano.

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Il 26/4/2020 alle 19:53, PriamoB dice:

Queste le ho trovate su una bancarella, non ho una vera e propria logica per questa fattispecie di collezionismo, sono attratto e mi piace fare ricerche su  questo tipo di documenti, quindi quando trovo qualche cosa...

 

Collezionando le monete del Lombardo-Veneto sotto Franz Joseph I, raccolgo anche documenti come quelli recuperati da @PriamoB. Ho già inviato su questa stessa discussione peraltro la foto di una ricevuta d'impostazione.

 

Di seguito una delle ultime acquisizioni. È un inventario con espressione di certi valori in lire e di altri in fiorini. Trattasi di stime. Siamo a cavallo della riforma monetaria che introdusse il fiorino al posto delle lire austriache. Le marche da bollo sono già espresse in KREUZER / SOLDI secondo il nuovo ordinamento.

 

 

Modificato da sdy82
Errore nella composizione
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Buongiorno @sdy82  in questa discussione avevo già postato   un altro documento dell'epoca. 

Come puoi vedere siamo sempre nel 1860 anche in questo caso i valori sono espressi in fiorini e le marche in Kreuzer.

 

 

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@sdy82 quella in alto a destra è una delle calligrafie migliori che ho visto sulle mie cartoline. Esatto, la maggior parte sono Feldpost, cartoline partite da Compagnie/Corpi/Divisioni/Infanterie nel periodo della prima guerra mondiale. Altre cartoline sono denominate come Kriegskarte e Wohlfahrtskarte. Tali cartoline venivano vendute e con il ricavato si dava un aiuto sociale a invalidi di guerra della marina militare, (vedi foto con uomo su bandiera di guerra), oppure si dava cibo a disoccupati e bambini in mense pubbliche (vedi qua sotto).

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Per quanto riguarda il prezzo, si, le cartoline costavano generalmente 10 centesimi e nello specifico della Wohlfahrtskarte (uomo su bandiera), queste erano le monete del 1917, ancora dell'Impero Tedesco, che sono state di due tipi.

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PS. Se ti può interessare ho qualche cartolina a tema Patria, Natale, Pasqua, Compleanno, ecc. da vendere; puoi contattarmi in privato.

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Il 31/5/2020 alle 09:02, PriamoB dice:

Come puoi vedere siamo sempre nel 1860 anche in questo caso i valori sono espressi in fiorini e le marche in Kreuzer.

Rimango affascinato anch'io da questi documenti.

Riguardo al cambio lira austriaca / Fiorino avvenuto a cavallo tra il 1858 e il 1859 vorrei aggiungere che ho trovato in giro documenti precedenti all'anno della transazione, i quali però riportano bolli in kreuzer invece che in centesimi. A pensarci bene, trattavasi di documenti redatti in Valtellina (dove abito), che era considerata regione di confine del Regno. Oltre c'erano già il Trentino e il Tirolo (Bolzano), che erano a tutti gli effetti parte dell'Impero d'Austria. Possibile che il fatto di essere regione di confine giustificasse l'uso di bolli espressi in kreuzer austriaci piuttosto che in centesimi lombardo-veneti anche prima della riforma monetaria?

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Inviato (modificato)
Il 31/5/2020 alle 10:53, Der Kaiser dice:

Altre cartoline sono denominate come Kriegskarte e Wohlfahrtskarte. Tali cartoline venivano vendute e con il ricavato si dava un aiuto sociale a invalidi di guerra della marina militare, (vedi foto con uomo su bandiera di guerra), oppure si dava cibo a disoccupati e bambini in mense pubbliche

Bella storia anche questa,  non la conoscevo. Non so se sei pratico di tedesco, ma in effetti la parola WOHLFAHRT che ritrovi in WOHLFAHRTSKARTE significa "benessere pubblico", "assistenza sociale". È l'esatto corrispettivo della parola inglese WELFARE. Proprio a proposito di calligrafia ti faccio notare - magari ne sei già a conoscenza se conosci il tedesco - come nella WOHLFAHRTSKARTE si usi la vecchia grafia della lettera "u", che si scriveva in realtà "ū" (ūnd, dū, Gūte ecc.). Altra cosa era invece, come oggi peraltro, la "ü".

Il 31/5/2020 alle 10:53, Der Kaiser dice:

queste erano le monete del 1917, ancora dell'Impero Tedesco, che sono state di due tipi.

Le tue foto e monete sono senz'altro migliori delle mie. Mi manca il tipo con perline e segno di zecca. Devo recuperarne uno di una qualunque città e in un qualunque anno di coniazione sotto il governo di Weimar. E comunque non avevo ancora fatto caso alla differenza tipologica del pezzo da 10 Pfennig. Grazie quindi per la dritta. Sarà meglio che io vada a ripassarmi il mio Schön / Battenberg. ?

Modificato da sdy82
Aggiunta nel testo
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@sdy82 Innanzitutto voglio ringraziarti per le sempre puntuali analisi che fai su questi documenti storici.

1 ora fa, sdy82 dice:

Possibile che il fatto di essere regione di confine giustificasse l'uso di bolli espressi in kreuzer austriaci piuttosto che in centesimi lombardo-veneti anche prima della riforma monetaria?

Personalmente non sono in grado di  darti una risposta, vediamo se qualche esperto filatelico tipo @petronius arbiter - ricordo di aver letto una sua discussione sui bolli espressi in kreuzer, ma ora non riesco a rintracciarla - :rolleyes: può arrivare in aiuto per risolvere il  tuo quesito.

Saluti.

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18 minuti fa, PriamoB dice:

Innanzitutto voglio ringraziarti per le sempre puntuali analisi che fai su questi documenti storici.

Figurati! Non ho fatto alcuna analisi particolare. E comunque è lo scopo di ogni lamonetiano contribuire al bagaglio di conoscenze della comunità.

21 minuti fa, PriamoB dice:

vediamo se qualche esperto filatelico tipo @petronius arbiter - ricordo di aver letto una sua discussione sui bolli espressi in kreuzer, ma ora non riesco a rintracciarla - :rolleyes: può arrivare in aiuto per risolvere il  tuo quesito.

Speriamo...

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8 ore fa, sdy82 dice:

Possibile che il fatto di essere regione di confine giustificasse l'uso di bolli espressi in kreuzer austriaci piuttosto che in centesimi lombardo-veneti anche prima della riforma monetaria?

Sono noti casi sia in un senso sia nell'altro, ovvero bolli in kreuzer nel Lombardo Veneto, e in lire austriache nelle regioni confinanti dell'Impero. Forse non era del tutto regolare, ma veniva generalmente accettato. Se si tratta di documenti postali sono di una certa rarità. Lo stesso potrebbbe valere anche per documenti di altro genere, ma non è il mio campo, e comunque l'interesse dei collezionisti per questi ultimi è sicuramente limitato rispetto a quello filatelico... detto con tutto il rispetto e l'ammirazione per la tua collezione, naturalmente ;)

petronius :) 

  • Grazie 1
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Gentile Petronius,

 

Grazie per la risposta. Mi hai aperto un mondo! Devo riflettere un po' a questo punto su quali altri documenti (di facile acquisto) reperire che accompagnino la mia collezione in fieri di monete lombardo-venete sotto Franz Joseph I... ?

E comunque i documenti che ho visto non erano documenti postali, ma atti giudiziari, notifiche e scritture private bollate. Sempre e solo di marche da bollo si trattava. Comunque mi interessa molto la cosa. Grazie! Avevo anche pensato che si trattasse di artefatti. ?

Trasposto ai giorni nostri, è un po' come quando sui confini si accettano banconote sia degli stati che stanno al di qua sia degli stati che stanno al di là. 

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  • 2 settimane dopo...

Io ho fatto il percorso inverso.. Nasco come "filatelico" sin da bambino affascinato da quel mondo, poi crescendo ed attraversando diverse "fasi" dall'abbandono totale delle collezioni vendute tutte verso i 20 anni per passioni più "effimere" moto ecc, sono rientrato nel mondo del collezionismo da diversi anni e dalla filatelia mi sono "allargato alla cartamoneta italiana e alla numismatica

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8 ore fa, Arditiroma dice:

Io ho fatto il percorso inverso.. Nasco come "filatelico" sin da bambino affascinato da quel mondo, poi crescendo ed attraversando diverse "fasi" dall'abbandono totale delle collezioni vendute tutte verso i 20 anni per passioni più "effimere" moto ecc, sono rientrato nel mondo del collezionismo da diversi anni e dalla filatelia mi sono "allargato alla cartamoneta italiana e alla numismatica

Ok, quindi un allargamento della prospettiva. Come me. Interessante notare invece - lo si scriveva all'inizio di questa discussione - come altri collezionisti restringano il proprio campo col tempo che avanza. Il che non vuol dire ovviamente un restringimento delle competenze, come neanche è automatico che chi allarga i propri orizzonti accresca necessariamente anche le proprie conoscenze.

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