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Divide et impera


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Come promesso qualche giorno fa, comincio in agorà una discussione sulla politica del divide et impera, ossia di tutte quelle strategie militari e politiche che una potenza mette in atto per dividere e indebolire il nemico, così da per poterlo vincere o dominare con maggiore facilità. 

Affinché sia possibile applicare questa strategia politica è necessario che vi siano almeno 2 condizioni:

  1. Un elemento, anche piccolo, di disunione in uno stato o in una nazione, che implica una seppur minima debolezza di tipo politico. Questo elemento sarebbe autonomamente superabile a meno che non intervenga una nazione straniera che l'alimenti e la sfrutti.
  2. Uno nazione o un ente esterno che sfrutta questo elemento per trarne vantaggio. Inoltre si adopera nell'ombra affinchè l'elemento di disunione non venga mai superato. Al contrario si adopera per il fallimento di qualsiasi tentativo di risolvere l'elemento di disunione. 

La storia del divide et impera, come molti sanno, è molto antica. I massimi propugnatori di questa strategia furono certamente i Romani, specialmente nel periodo repubblicano che adottarono questa strategia per battere nemici più potenti di loro. Questa strategia politica fa parte di quelle manovre di "realpolitik" che, ove possibile, sono state adottate in ogni tempo per indebolire e/o conquistare il nemico. Il divide et impera è applicato, o quantomeno tentato, anche nei nostri giorni. Purtroppo una discussione riguardante il presente ci costringerebbe a divagare in discorsi politici, cosa vietata dal regolamento del forum.

L'idea della discussione è quindi quella di commentare avvenimenti avvenuti nel passato.

 

 

 

 

Chiunque voglia può inserire un esempio tratto dalla storia in cui 


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Consiglierei un passato il più lontano possibile dall'oggi, o sappiamo già come andrà a finire.

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Inviato (modificato)

La spartizione della Polonia

 

La crisi della Polonia del diciottesimo secolo è uno degli esempi più lampanti di come una nazione ricca e popolosa possa perdere nell'arco di un secolo la propria indipendenza a causa di una crisi indotta dagli stati confinanti e gestita tramite il più classico del Divide et impera.

La Polonia del 1700, o meglio la confederazione polacco-Lituana era una nazione enorme, comprendente gran parte dell'attuale Polonia, la Bielorussia e parte dell'Ucraina, Lituania e Lettonia. 

Mentre nelle nazioni limitrofe si era sviluppata la monarchia assoluta. In Polonia vigeva la cosiddettà Libertà dorata.

 In questo sistema, tutta la nobiltà (la szlachta) godeva degli stessi diritti e degli stessi privilegi. La szlachta controllava la legislazione (nel Sejm cioè l'assemblea parlamentare) e il re eletto della Confederazione. Fin qui niente di male, la costituzione polacca, per i tempi era forse tra le più democratiche al mondo.

La degenerazione di questo sistema parlamentare, tuttavià sfociò nel diciottesimo secolo, nel "liberum veto". Ossia qualsiasi atto legislativo andava approvato dall'intera assemblea dei nobili per essere valido. Il liberum vetum era una condizione catastrofica, poichè dava potere anche ad un solo nobile di bloccare l'assemblea legislativa e impedire l'approvazione delle leggi. E' questa la condizione 1 di cui ho parlato nel post precedente. Ossia la condizione di debolezza su cui basare l'indebolimento della nazione polacca.

Questa occasione era troppo ghiotta per non essere sfruttata dalle nazioni confinanti per paralizzare totalmente l'attività legislativa polacca (condizione 2). Il divide et impera consistette nella corruzione capillare dei parlamentari, al fine di rendere impossibile qualsiasi attività legislativa del parlamento, e rendere ancora più limitata l'autorità del sovrano. Gli stati vicini, cioè la Prussia, l'Austria e la Russia, firmarono un accordo segreto per mantenere lo status quo: nello specifico, si vollero assicurare che le leggi della Confederazione non potessero mutare. Questa alleanza divenne nota in Polonia come l'"Alleanza delle Tre Aquile Nere", poiché ognuno dei tre stati utilizzava un'aquila nera come simbolo di stato (in contrasto con l'aquila bianca simbolo della Polonia).

La Russia di Caterina II arrivò a corrompere quasi tutta la nobiltà e a guidare quasi totalmente gli affari del Camera dei deputati della Polonia. 

La Polonia era un regno elettivo, e in principio il sovrano era eletto dal parlamento. Lo stato della crisi era tale che la successione del 1733 fu scelta sui campi di battaglia dalle nazioni confinanti. 

Nel 1772 Le tre nazioni confinanti attuarono la prima spartizione della Polonia, approfittando dello stato di debolezza Polacco. Dopo aver occupato i loro rispettivi territori, le tre potenze spartitrici pretesero che il re Stanislao II Augusto Poniatowski e il Parlamento approvassero la loro azione. Il Re si appellò alle nazioni dell'Europa occidentale in cerca di aiuto, ma vedendo che nessuna nazione estera aveva offerto il suo aiuto e che le potenze avevano occupato Varsavia per forzare la convocazione dell'assemblea, non ci fu alcuna alternativa che la tacita sottomissione. I senatori che si pronunciarono contro l'invasione furono arrestati ed esiliati in Siberia dai rappresentanti di Caterina II di Russia.

Alla fine del Settecento, tra 1788 e 1792, il Grande Sejm tentò di ripristinare la sovranità della Confederazione e riformarla politicamente ed economicamente. Il grande successo del Sejm fu l'adozione della Costituzione del 3 maggio 1791, progettata appunto per correggere i difetti politici della Confederazione polacco-lituana e il sistema della Libertà dorata. La Costituzione introdusse l'uguaglianza politica tra cittadini e nobiltà, mise i contadini sotto la protezione del governo e abolì il liberum veto;

Le riforme istituite dal Grande Sejm e dalla Costituzione del 3 maggio 1791 trovarono l'opposizione, di una parte della nobità a causa delle disposizioni che ne limitavano i privilegi. Questi si riunirono il 27 aprile 1792 si riunirono a San Pietroburgo su impulso dell'Imperatrice Caterina II di Russia, costituendo 14 maggio 1792 la Confederazione di Targowica, dal nome della località dove venne stipulato il testo dell'atto fondante della confederazione, e il 18 maggio, due eserciti russi entrarono in Polonia, dando inizio, senza dichiararla, ad una nuova guerra russo-polacca, nella quale le forze della Confederazione di Targowica sconfissero le forze leali alla Confederazione Polacco-Lituana, il Sejm e il re Stanislao II Augusto Poniatowski nella guerra in difesa della costituzione. La loro vittoria portò ad una parziale spartizione della Polonia da parte dei paesi confinanti (Prussia e Russia) e pose i presupposti della terza spartizione e della dissoluzione finale della confederazione nel 1795, attraverso una nuova spartizione tra Russia, Austria e Prussia.

Molti storici vedono le due ultime spartizioni come una risposta alle riforme che avrebbero rafforzato la Confederazione ed alla paura che le riforme stesse suscitavano negli stati vicini.

 

 

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Inviato

Per quanto riguarda la storia italiana dalla fine dell'impero romano fino all'unità d'Italia possiamo dire ( forse anche in modo grossolano) che la situazione fu sempre di debolezza politica e che le potenze straniere di turno si sono sempre immischiate e spartite la Penisola.

Quindi di casi in Italia c'è ne sono a bizzeffe, basta aprire una pagina a caso di un libro di storia e ci troveremo le 2 condizioni di partenza e naturalmente le conseguenze di queste (stranamente molto simili tra loro, pur essendo differenti le potenze straniere).


Inviato

Complimenti a @azaad per il racconto della fine del Regno di Polonia. Veniva chiamato Repubblica dai suoi sudditi. Ho sempre visto una similitudine con un'altra Repubblica, quella di Venezia, dove il re era il doge (sempre elettivo) e il Sejm era il Maggior Consiglio. Un'altra cosa che unisce le due Repubbliche è la loro fine. Nel maggio del 1797 non c'era più nè la prima nè la seconda.

Arka

Diligite iustitiam

  • Grazie 1

Inviato

Quando il Partito Comunista Cinese (Pcc) ha iniziato a conquistare la Cina dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’allora leader Mao Zedong adottò una strategia singolare, nota come «circondare la città con la compagna».

Questa strategia  ha permesso all’esercito del Partito Comunista Cinese di evitare lo scontro diretto. Essa consisteva infatti nel prendere gradualmente il controllo dei terreni agricoli circostanti e delle risorse necessarie alla sopravvivenza delle città, e si rivelò particolarmente efficace: quando gli avversari comprendevano quello che stava accadendo, era ormai troppo tardi.

Una strategia simile, denominata ‘tattica del salame’ era già stata utilizzata dall’Unione Sovietica, mentre il Pcc più recentemente ha adoperato la cosiddetta ‘strategia del cavolo’ (o della cipolla) nel Mar Cinese Meridionale. Entrambe operano partendo dallo strato più esterno di un problema per poi conquistare tutto, raggiungendo gradualmente il centro, strato dopo strato.

Sotto il regime sovietico questa strategia ha assunto molte forme diverse, una delle quali consisteva nell’influenzare e compromettere gradualmente i politici stranieri, mentre altre consistevano nel creare fazioni opposte all’interno di partiti politici già esistenti, o nel fondare movimenti locali per fomentare scontri e discordie.
E va specificando che mentre i sovietici conducevano la loro ‘tattica del salame’, una degli obbiettivi fondamentali da tenere a mente era che le loro vittime non si rendessero conto di quello che stava accadendo.

A maggio del 2013, l’allora ammiraglio Zhang Zhaozhong ha descritto come avrebbe conquistato il Mar Cinese Meridionale usando un metodo simile.

Zhaozhong ha spiegato che per prendere il controllo del territorio conteso, il Pcc avrebbe mandato prima barche da pesca, poi imbarcazioni della sorveglianza marittima e alla fine navi da guerra. Ha precisato infatti: «L’isola, quindi, è coperta strato dopo strato come un cavolo […] la strategia del cavolo ha preso forma. Per molte cose si deve cogliere il momento giusto per agire».

Dal punto di vista della strategia bellica tradizionale dell’antica Cina, secondo cui bisogna osservare i cambiamenti nella società per comprenderne il futuro, l’Europa è diventato un campo di battaglia che potrebbe essere colpito tramite lo strumento della sovversione.

Questo è una delle più comuni strategie di sovversione: osservare le tendenze distruttive presenti in una società e amplificarle.

Per il Pcc il nome del gioco è divide et impera. È difficile andare contro le grandi nazioni e fronteggiarle apertamente (ed onestamente), ma se queste possono essere divise, fratturate, spezzettate, per poi essere affrontate singolarmente allora il gioco diventa molto più facile.

Ho estrapolato alcune cose da questo articolo,mi sembrano interessanti visto l'argomento della discussione https://www.epochtimes.it/news/la-strategia-cinese-del-divide-et-impera-per-indebolire-leuropa/

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Divide et impera e controindicazioni

Durante la prima guerra mondiale, Germania e Autria si trovarono a partire dal 1915 circondate da nazioni nemiche, ed attaccate praticamente su ogni fronte. 

Era noto a tutti che una tale situazione, alla lunga, avrebbe portato all'esaurimento delle risorse economiche e militari delle due nazioni, e che quindi bisognava trovare un qualche escamotage per eliminare o il fronte orientale o quello occidentale.

La Russia era probabilmente la nazione più debole politicamente tra quelle entrate in guerra; a fronte di un enorme potenziale umano ed economico, era ancora una nazione molto arretrata, con diritti civili veramente limitati, inadatta a combattere una guerra su grande scala come la prima guerra mondiale per tanti anni.

La guerra era combattuta dalla gente comune, povera gente che in Russia aveva pochissimi diritti e doveva caricarsi sulle spalle una guerra che non capiva, in nome di un monarca assoluto, lo zar, che sembrava vivere in un castello dorato tutto suo, lontano dalla realtà popolare (del tutto simile alle monarchie europee pre napoleoniche).

Già nel 1905, la guerra con Giappone era terminata con un tentativo di rivolta popolare, le cui cause di fondo non erano mai state affrontate dallo zar.

Era chiaro che il problema sociale era il punto debole della Russia da amplificare per facilitarne l'uscita dalla guerra. 

Nel 1917, scoppia la rivoluzione di Febbraio, una rivoluzione borghese che cerca di trasformare la Russia in una monarchia costituzionale e continua la guerra. I fronti continuano ad esser 2.

La Germania a quel punto, gioca l'asso nella manica: Un certo Lenin era in esilio in svizzera già da diversi anni. Lenin era un comunista, avverso agli sviluppi borghesi che stavano prendendo piede in Russia. La Germania permette quindi a Lenin di raggiungere la Russia per aumentare le divisioni interne ad esse e velocizzare l'uscita dalla guerra.

Il colpaccio riesce pienamente. Con la rivoluzione di ottobre, i comunisti prendono il potere e portano la Russia fuori dalla prima guerra mondiale. Il trattato di resa alla Germania, il trattato di Brest-Litovsk, fu molto duro, e rappresentò la vittoria piena e totale di Austria e Germania: Il divide et impera aveva funzionato.

Controindicazioni:

La Germania così facendo aveva dato il via ad una serie di eventi che avrebbe portato alla fondazione di un forte stato basato sull'ideologia comunista in Russia. Com'è noto, le nazioni basate su ideologie sono estremamente pericolose, in quanto basandosi su ideologie sovranazionali sono capaci di influenzare politicamente e culturalmente anche le nazioni confinanti, in un maniera estremamente capillare ed efficace, e poterle così conquistare e dominare grazie all'ideologia stessa. 

30 anni dopo, con gli eventi della seconda guerra mondiale, parte della Germania e la stessa Berlino era diventata (de facto) un protettorato Russo:acute:.

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da azaad

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Divide et impera e controindicazioni: parte 2

Lo stesso identico errore commesso dai Tedeschi, venne commesso dagli Stati Uniti negli anni 70. 

Nel '79 i Russi invasero l'Afghanistan.

La guerra fredda era combattute per zone di Influenza. Era fastidioso per gli Americani avere i Russi così vicini a nazioni chiave come India e Pakistan. Nell'ottica della guerra fredda era compito americano attuare qualsiasi strategia per infastidire i Russi, e favorirne il ritiro. L'idea era di finanziare chiunque potesse indebolire il governo collaborazionista Afghano ed infastidire i Russi.

Tra questi vennero finanziati anche gruppi di estremisti islamici (l'estremismo islamico è un'ideologia), tra cui un certo Osama Bin Laden (Sia ben chiaro che la discussione non vuol essere etica, si analizzano i fatti). Da un punto di vista politico questa scelta era perfettamente ragionevole. Infatti nell'89, complice la crisi che attanagliava gli ultimi anni del comunismo, i russi si ritirarono dall'Afghanistan. Il divide et impera aveva funzionato. La sfera di influenza Russa era di nuovo ridotta.

Anche in questo caso, purtroppo (e dico purtroppo perchè ne piangiamo ancora le conseguenze), questi eventi diedero il via al rafforzamento di gruppi politici basati su un'ideologia, stavolta religiosa, estremamente pericolosi. Negli anni '90, l'ideologia estremista islamica cominciò a prendere di mira gli Stati Uniti, con le conseguenza che tutti conosciamo, e che non commenterò.

In definitiva, se mai qualche lettore di questa discussione diventerà, re, imperatore o capo di stato, e vuole indebolire una nazione confinante con il Divide et Impera, MAI favorire le formazioni politiche ideologiche nel paese nemico, perchè nell'arco di qualche anno, ve le potrete ritrovare fuori casa.;)

 

 

 

Modificato da azaad
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                                                                               Le Tattiche del Divide et Impera

le tattiche di guerra psicologica diventano lo strumento principale anche degli ambiziosi, dei materialisti e dei faccendieri nelle più varie posizioni di potere, al fine di ottenere vantaggi nel commercio, nella politica e nella società, persino nella religione.

In sostanza, lo schema segreto è la manipolazione degli altri in una strategia così ben congegnata che gli altri non si accorgono nemmeno di essere stati manipolati.

L’Evocazione della Paura:

Produrre più paura possibile, a ogni livello, preferibilmente terrore, nelle menti delle persone e farle diventare deboli e impaurite, iniettando forti dosi di stress quotidiano con la percezione di una continua incombente minaccia alla loro sopravvivenza, arrivando a minare e interferire nel loro sistema nervoso e nei loro cervelli. Alla fine lo stress si ripercuoterà sulla salute fisica e mentale, si abbasserà l’efficienza del sistema immunitario e aumenteranno le malattie fisiche e psichiche.

Divisione e Confusione:

Quando il bersaglio è troppo grande, la separazione è l’arma migliore per la sconfitta dell’avversario e il suo controllo. A quel punto si immettono confusione e caos, con la paura e la disinformazione, in modo che non si possa più sapere di chi ci si può fidare.

Demoralizzazione:

Erodere il morale, far peggiorare l’umore generale e disumanizzare con l’intenzione di distruggere la dignità e incoraggiare la rinuncia alla lotta o alla comprensione, senza veri combattimenti fisici.

Ignoranza contro Intelligenza :

Coloro che detengono la maggior parte delle conoscenze avranno il vantaggio strategico di sapere cosa realmente sta accadendo. Quelli che rimangono manipolati e ingannati saranno quindi in netto svantaggio nella comprensione degli avvenimenti. La conoscenza della verità è potere. La gestione del controllo e la manipolazione delle informazioni permette l’inganno basato sulle menzogne.

Travolgere, Sconvolgere e Logorare:

Creare problemi a non finire, uno dietro l’altro, in una serie infinita di preoccupazioni che erodono la forza di volontà e la positività. Burocrazia, tasse, scadenze, sanzioni, mantengono le persone impantanate in un’incessante corsa ad ostacoli, al lavoro, negli uffici, nelle code, nelle attese, sotto la minaccia di multe e ritorsioni finanziarie e patrimoniali. Quando le speranze vengono schiacciate e le aspettative sono confuse e oppresse, alla fine non ci sarà più l’energia necessaria per ribellarsi e rifiutare la sottomissione, ci sarà solo la rinuncia e la rassegnazione. Queste tattiche di guerra psicologica sono ormai normalizzate nella vita quotidiana in tutto il mondo.

Tattiche di Negoziazione Predatoria (manipolare la percezione di credibilità):

Soprattutto a livello aziendale e manageriale, vige il modello psicopatico di mentire, imbrogliare, rubare e manipolare. Ma che razza di società premia gli ingannatori, i ladri e i traditori con incentivi, enormi stipendi ed emolumenti da capogiro? Nella strategia del Divide et Impera è fondamentale inculcare la percezione di credibilità e affidabilità nelle masse. Essere credibili, avere una buona reputazione, apparire vero, reale e autentico è il primo talento dei predatori. Le persone carismatiche tendono ad usare fascino e seduzione per manipolare superficialmente gli altri, ma restano persone ingannevoli e bugiarde. Le tattiche del Divide et Impera sono progettate in modo che la gente butti via facilmente la propria autorità, il proprio potere e la propria volontà nelle mani di persone depravate e corrotte, incompetenti e ingannevoli, che alimentano il sistema illusorio delle percezioni.

Distrazioni:

La distrazione e l’attenzione sulla disinformazione sono tattiche che vengono utilizzate simultaneamente. Le distrazioni possono arrivare da fonti interne o esterne. Creare distrazioni esterne disattiva la capacità di concentrazione su cose significative, accurate e veritiere, che è molto più impegnativa. Il depistaggio è una classica forma di inganno per cui l’attenzione del pubblico viene concentrata su una cosa per distrarre l’attenzione da un’altra. E’ la pietra angolare di tutta la magia, che sfrutta ignobilmente i limiti della mente umana e della sua capacità di concentrazione per dare false impressioni e percezioni, immagini mentali errate che creano una memoria difettosa. Anche le strategie militari si basano  sulla distrazione, sul depistaggio e sulla disinformazione.

La Lenta Uccisione (Soft Killing) ?

E’ un termine militare usato per descrivere l’agenda segreta per la lenta uccisione di un nemico attraverso la disinformazione, l’occultamento di prove e le tattiche della guerra psicologica (anche con tecnologie segrete). Disabilitare un obiettivo nemico (nazioni, popolazioni o l’intero Pianeta) senza l’uso della forza distruttiva fisica esteriore. Armi tranquille per guerre silenziose. Un evidente attualissimo esempio di soft killing è l’applicazione legale di sostanze tossiche nei vaccini, nell’acqua, nell’aria, negli alimenti, nei farmaci ed altre armi chimiche e psicotroniche. Tutte queste attività, alcune segrete ma la maggior parte perfettamente legali e considerate normali, alterano la frequenza elettromagnetica e la chimica del corpo umano, del cervello e del DNA e sono progettate per indebolire progressivamente il sistema immunitario, il livello di coscienza e l’intelligenza nel lungo periodo.

https://www.disclosurenews.it/le-tattiche-del-divide-et-impera-seconda-parte/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da pato19
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Mi viene in mente la guerra civile spagnola.

L'Italia intervenne in aiuto alle forze ribelli di Franco, fornendo uomini e  materiali, in modo tale da poter poi avere una certa influenza sul regime spagnolo in caso di vittoria.

Vittoria che avvenne, ma l'influenza italiana in Spagna, nonostante gli aiuti militari e l'affinità ideologica,  fu assai scarsa.

Anzi  Franco non entrò mai in guerra a fianco dell'Asse. 

 


Inviato (modificato)
10 ore fa, pato19 dice:

Ignoranza contro Intelligenza :

 

 La gestione del controllo e la manipolazione delle informazioni permette l’inganno basato sulle menzogne.

Questa è la base fondamentale della PsyWar/Infowar. Esistono apposite agenzie governative e militari che si occupano solo di questo, di cercare di manipolare con ogni mezzo la cosiddetta "information awareness" (consapevolezza dell'informazione) dei gruppi sotto attacco, i leader politici e militari avversari o l'opinione pubblica intera dei paesi.

 

10 ore fa, pato19 dice:

La Lenta Uccisione (Soft Killing) ?

Un evidente attualissimo esempio di soft killing è l’applicazione legale di sostanze tossiche nei vaccini, nell’acqua, nell’aria, negli alimenti, nei farmaci ed altre armi chimiche e psicotroniche. Tutte queste attività, alcune segrete ma la maggior parte perfettamente legali e considerate normali, alterano la frequenza elettromagnetica e la chimica del corpo umano, del cervello e del DNA e sono progettate per indebolire progressivamente il sistema immunitario, il livello di coscienza e l’intelligenza nel lungo periodo.

Travolgere, Sconvolgere e Logorare:

Creare problemi a non finire, uno dietro l’altro, in una serie infinita di preoccupazioni che erodono la forza di volontà e la positività. Burocrazia, tasse, scadenze, sanzioni, mantengono le persone impantanate in un’incessante corsa ad ostacoli, al lavoro, negli uffici, nelle code, nelle attese, sotto la minaccia di multe e ritorsioni finanziarie e patrimoniali.

Qui però siamo al complottismo stile "Dottor Stranamore", coi sovietici che contaminano l'acqua americana e i gelati per i bambini :rolleyes:

Modificato da ART
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Inviato

@ART sei sicuro

1 ora fa, ART dice:

Qui però siamo al complottismo stile "Dottor Stranamore", coi sovietici che contaminano l'acqua americana e i gelati per i bambini

perché sui gelati girano molte strane voci, soprattutto su quelli artigianali con la granella   .....


Inviato (modificato)

A volte sono pieni di schifezze chimiche come coloranti, conservanti e additivi vari, ma questo è un altro discorso. Riguarda quasi tutto il cibo ed è dato da motivi puramente di marketing, per rendere i prodotti più appetibili e/o presentabili e/o meno costosi in modo altamente discutibile.

Modificato da ART

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