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"Viceregno che passione"


Risposte migliori

Buongiorno a tutti e buona domenica, leggevo un quaderno di Studi del Circolo Numismatico Mario Rasile dove vi è un articolo dal titolo 'La battaglia del garigliano del 1503 Spagnuoli e Francesi sul suolo italiano' a firma di Duilio Ruggiero. Mi ha colpito per quanto narrato e soprattutto per accadimenti che hanno interessato molto da vicino le zone in cui vivo. Ne riporto integralmente una pagina che trovo molto esplicativa dei fatti del momento, e che può essere punto di partenza per eventuali ed ulteriori approfondimenti, riporto anche un ritratto del Consalvo che ebbe parte attiva nei fatto narrati. Mi piacerebbe che ognuno, chi può, chi lo desidera, postasse le proprie monete del viceregno, ovviamente non pretendo di poter andare in ordine cronologico, io stesso ho dei pezzi che non hanno un ordine cronologico ma che ben si inquadrano nel periodo in esame. 

Perdonatemi in anticipo per gli inevitabili errori in cui io possa incorrere, e per la presunzione di poter proporre  un interessante discussione, però ci provo. 

Inizio con una delle mie monete che è in viaggio, posto foto del venditore, la conservazione è in linea con la mia collezione. ? 

Tornese con cornucopia Filippo II 1589

Appena potrò farò nuove foto. 

Saluti 

Alberto 15933339473432.jpg.e96ff3a72f1711bb71c14e60b330ea71.jpg

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Buongiorno a tutti 

Alberto @Litra68bella pagina, grazie per avermi dato la possibilità di leggerla.

Io non colleziono vicereame (almeno per il momento), ma ad essere sincero mi piacerebbe, mi piace immaginare quante ne abbiano "viste e passate" queste monete in più di 400 anni. 

Un saluto a tutti Raffaele 

 

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Bravo @Litra68, la vicinanza a quei luoghi ti spinge sempre più a studiarne gli avvenimenti storici. Ottimo e complimenti davvero.

La parte più meridionale del Regno, venne conquistata mesi prima, la città di Napoli il 14 maggio 1503, e Gaeta rimase l'ultima roccaforte dei francesi, che comunque furono costretti alla resa. Napoli e  il sud diventa vicereame spagnolo per circa 200 anni.

Il trattato di Lione, nel 1504 lascia a Ferdinando Il Cattolico il regno di Napoli in cambio del riconoscimento dei diritti di Luigi XII sul ducato di Milano; pertanto Ferdinando assunse anche il titolo di Re di Napoli.

Ed è priprio in questi 200 anni che prossimamente vedrete pubblicate e catalogate tutte le monete battute a Napoli dai Re di Spagna.....una gran insieme di monete e di vicende storiche.

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Furono loro due, Ferdinando e Isabella (Elisabetta) i protagonisti dell'inizio di questo lungo periodo di dominazione spagnola, nell'Italia meridionale.

6.jpg

Modificato da Rex Neap
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Insieme al periodo altomedievale del ducato prima bizantino e poi autonomo di Napoli, il periodo del viceregno sia spagnolo che austriaco è quello che stimola maggiormente il mio interesse storico e monetoso riguardo all'ambito della storia di Napoli e del meridione d'Italia, a tal proposito suggerirei la lettura di un'opera importante della letteratura napoletana del seicento, "Lo Cunto de li Cunti" di Giovanbattista Basile, un'opera non molto nota al grande pubblico, ma assai suggestiva sia per la lingua usata, un napoletano profondamente elaborato e denso di espressioni pittoresche e barocche, sia per la commistione di ambientazioni fantastiche e realistiche con molti riferimenti alla cultura e alla vita del tempo, interessanti anche i richiami alle monete usate sia dal popolo che dai ricchi... l'edizione che preferisco,non difficile da reperire, è quella Garzanti con testo napoletano e traduzione in italiano curata da Michele Rak.

BASILE.jpg

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Buonasera a tutti, stavo pensando al Tornese con Cornucopia del 1599, molto raro se non ricordo male, leggevo tempo fa che è addirittura un emissione postuma, coniata dopo la morte di Filippo II avvenuta nel settembre del 1598, la sua rarità è dovuta anche a questo fatto? Recentemente ne vidi uno in vendita sulla nota baia, mi colpì molto per un simbolo sotto al busto di Filippo, un simbolo ricorrente nella monetazione da Carlo V in avanti, un simbolo che mi incuriosisce molto. ?

Qualcuno ne ha da postare di quel millesimo? 

Saluti 

Alberto 

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22 minuti fa, Litra68 dice:

Buonasera a tutti, stavo pensando al Tornese con Cornucopia del 1599, molto raro se non ricordo male, leggevo tempo fa che è addirittura un emissione postuma, coniata dopo la morte di Filippo II avvenuta nel settembre del 1598, la sua rarità è dovuta anche a questo fatto? Recentemente ne vidi uno in vendita sulla nota baia, mi colpì molto per un simbolo sotto al busto di Filippo, un simbolo ricorrente nella monetazione da Carlo V in avanti, un simbolo che mi incuriosisce molto. ?

Qualcuno ne ha da postare di quel millesimo? 

Saluti 

Alberto 

Eccolo... 

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@gennydbmoney, grazie, interessante, peccato che questo tipo di nominale  spesso pecchi soprattutto in leggibilità al diritto, non riesco a distinguere bene il simbolo, l'esemplare che avevo visto era più nitido in quel punto e con maggiore flan(si dice così?) però in questo esemplare è più leggibile la data, ecco mi soffermerei ancora sulla data, perché continuare con il busto di Filippo II l'anno dopo la sua morte? Qualcosa di analogo è successo alle monete di Ferdinando II nell'anno in cui era Salito al trono  Francesco II, però in quel caso l'anno era in corso(correggetemi se sbaglio) qui ci troviamo palesemente con una moneta post mortem.

Saluti 

Alberto 

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11 ore fa, Litra68 dice:

maggiore flan(si dice così?)

Buongiorno Alberto, si esatto... 

Non ho molte conoscenze su questo nominale in particolare ma posso pensare che nel mentre si preparava il dritto con i bastoni incrociati di Filippo III si è deciso di liberare queste monete per il popolo che aveva sempre bisogno di monete per i piccoli scambi commerciali... 

Per la data post mortem potrebbe essere che resosi conto che ci voleva più tempo del previsto per il dritto abbiano deciso di accoppiarlo al dritto del precedente Re... 

 

 

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Buongiorno a tutti, stamattina pensavo.. alla nostra penisola in particolar modo al meridione, relegate per un lungo periodo al ruolo di province (passatemi il termine) soprattutto durante i circa 200 anni del dominio Spagnolo (che è poi l'oggetto intrinseco di questa discussione). Ci pensavo perché circa 20 secoli prima gran parte del mondo conosciuto era provincia Romana. Devo dire però che analizzando la storia, nel mio piccolo, qualcuno qualcosa ha fatto, non voglio e non posso andare troppo a fondo, non sono un erudito, anzi sono abbastanza ciucciarello dicendolo alla Napoletana.. ? 

Eccomi al dunque, ritornando a Filippo II,  sono andato a vedere chi sono stati i Viceré da lui nominati, soffermandomi  sull'ultimo di essi. La fonte che ho utilizzata è la solita Web. 

Enrique de Guzmán y Ribera (Madrid, 1540 – Madrid, 1607) fu il secondo conte di Olivares e viceré di Napoli dal 1595 al 1599, per due mandati.
Quando a Filippo II succedette sul trono di Spagna il figlio Filippo III l'amministrazione del vicereame di Napoli era affidata a Enrique de Guzmán, conte di Olivares. Il regno di Spagna era al suo massimo splendore unendo la corona d'Aragona, i domini italiani, a quella di Castiglia e del Portogallo. A Napoli il governo spagnolo fu debolmente attivo nella sistemazione urbanistica della capitale: risalgono a de Guzman la costruzione della fontana del Nettuno, di un monumento a Carlo I d'Angiò e la sistemazione della viabilità.

Don Enrico de Guzman, conte di Olivares, luogotenente e capitano generale nel 1595, fu uno dei migliori vicerè di Napoli dal 1595 al 1599; a lui si deve la costruzione di un nuovo molo per riparare le navi dalle burrasche, l'apertura di nuove strade, la costruzione del palazzo della Conservazione delle Farine.

Mi piacerebbe approfondire ulteriormente questa figura che sembra positiva, anche se ho letto altrove alcune detrazioni. 

Saluti 

Alberto 

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Buonasera a tutti, ho ricevuto un gradito regalo. un Tornese di Filippo II con Cornucopia, peccato non si legga la data, ma la ritengo un ottima moneta da Studio e poi secondo me non sfigurera' nel vassoio con le altre del Viceregno. ? 

Credo si intraveda il simbolo medusa sotto al collo, oppure mi sbaglio? 

Ma poi perché una medusa.. altro mistero dei simboli 

Appena mi arriverà farò nuove foto. 

Saluti 

Alberto 15940584784032.png.f1f531f15b6107f34bdde9036834bfa4.png

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23 ore fa, Litra68 dice:

Ma poi perché una medusa.. altro mistero dei simboli

Buonasera Alberto, medusa in greco antico significa protettrice , quindi è probabile che veniva usato come simbolo di protezione... 

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Buonasera, @gennydbmoney, @Raff82, in effetti osservando le sculture e il ritratto, quello raffigurato sopra al toson d'oro sembra essere proprio il Dio Pan.

 dio Pan (in greco antico: Πάν, Pán) era, nelle religioni dell'antica Grecia, una divinità non olimpica dall'aspetto di un satiro legata alle selve e alla natura. Era solitamente riconosciuto come figlio del dio Ermes e della ninfa Driope.

Nella religione romana esiste una divinità che ha molte similitudini con la raffigurazione di Pan, è il dio Silvano. Anche i fauni venivano identificati con Pan o con i satiri.

Ecco da una parte la medusa come simbolo di protezione, e da una parte il Dio Pan che rappresenta anche il panico, la paura. 

Bisognerebbe approfondire. 

Saluti 

Alberto 

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Comunque di immagini di Filippo II di Spagna con la medusa sull'armatura io non ne ho trovate, ma forse non ho cercato bene... 

Ed è qui che mi è venuto il dubbio, è sicuro che sia medusa? 

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Io ho azzardato a Pan riconoscendo la maschera reminiscenze di scuola, che poi è giusto Fauno è per i latini quello che Pan era per i greci se non ricordo male... Ma non vorrei sbagliare... 

Comunque penso anche io che come dice genny sia di pertinenza storico-militare. Saluti Raffaele 

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@gennydbmoney, chiaramente noi dobbiamo limitarci a quello che è l'aspetto numismatico, ma alla fine vediamo che il simbolismo, come tu stesso mi insegni, e ricordo una tua discussione al proposito, è un qualcosa che ha a che fare con le monete, che sono state nel passato ed Ancora oggi, strumenti di propaganda. 

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