Un bronzo “satirico” di Valeriano I

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Salve.

L’aggettivo del titolo fa riferimento a Sileno e ai satiri raffigurati sul rovescio della moneta.

TROAS, Alexandria Troas. Valerian I. 253-260 AD. Æ 22mm-As (4.51 gm). IMP LIC VALERIANVS AV[G], laureate, draped and cuirassed bust right / COL AVG/TROAS, Silenus standing right, his right arm held by nude figure at left, his left arm behind the neck of satyr at right, who reaches toward another satyr, nearly hidden, facing left behind. Bellinger, Troy A435; SNG Copenhagen 194. Good VF, gray-green patina.

La scena è interpretata da Bellinger come "Eracle ubriaco con i satiri", ma potrebbe anche rappresentare la "danza di Sileno", il vecchio satiro barbuto mentore di Dioniso. La figura a sinistra è probabilmente il suo buon amico Marsia che appare spesso sulle monete di questa città, mentre la figura cornuta a destra è chiaramente un satiro. La figura dietro è umana, ma qui appaiono solo le gambe, il braccio e la testa. Tutti e quattro si tengono l'un l'altro e in genere si contorcono nudi.

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Nel mito greco Sileno, figlio di Pan e di una ninfa, è il dio degli alberi dotato del dono della divinazione, molto saggio e pacato. Dal punto di vista iconografico è rappresentato come un anziano calvo, corpulento e peloso e spesso raffigurato con attributi animaleschi. Fu lui a educare Dioniso quando Ermes affidò alle sue cure il figlio neonato che Sileno fece allattare dalla ninfa Nisa in una grotta sul monte Nisa. Anni dopo, mentre accompagnava Dioniso in un viaggio attraverso la Frigia, Sileno si perse e fu ritrovato ubriaco fradicio nel giardino di rose del re Mida. I giardinieri lo inghirlandarono di fiori e lo condussero dinanzi a Mida, al quale lui, che disprezzava i beni terreni, narrò storie meravigliose e insegnò il profondo segreto della vita umana: ovverosia che la cosa migliore per un uomo è di non nascere affatto e la meno grave è di morire al più presto possibile. Mida, deliziato dalla fantasia e dalla saggezza di Sileno, lo trattenne per cinque giorni e cinque notti e poi ordinò a una guida di scortarlo fino al quartier generale di Dioniso.

Sileno era lo spirito della danza della spremitura dell'uva sul torchio e il suo nome deriva dalle parole seiô, "muoversi avanti e indietro" e lênos, “il trogolo del vino".

Secondo gli autori latini, da Sileno discendono le tribù dei Satiri e delle Ninfe.

 

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Il rovescio della moneta ricorda questo guazzo e inchiostro di china su carta di Pablo Picasso.

Pablo Picasso, Silenus in the Company of Dancers (1933), gouache and India ink on paper, courtesy of the Staatliche Muzeen zu Berlin, Germany, and the Cycladic Museum, Athens, Greece

 

La figura centrale in questa fantasticheria dionisiaca - lui dall’ampio ventre contratto e dallo sguardo stranamente distante - è Sileno, precettore di Dioniso stesso. Vecchio sporcaccione, sicuramente un ubriacone e un veggente, Sileno era una semi-divinità salace fatta su misura per un uomo dalle inclinazioni di Picasso. È Sileno da ringraziare per aver messo a dura prova il lato lirico del senso dell'umorismo spagnolo (non sempre generoso).

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Questo Sileno mi ha accompagnato nei miei nove traslochi...

 

Modificato 26 Settembre, 2020 da okt

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Lieo è un epiteto (“liberatore”) di Dioniso perché avrebbe liberato i mortali dagli affanni con il dono della vite. Nell’uso poetico, come nei versi della stampa che raffigura un baccanale con putti e satiri che danzano e al centro Sileno ebbro, sdraiato in terra, indica il vino.

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Io ho un bronzo del pretore Decimo Giunio Silano Manliano che raffigura sul diritto la maschera frontale di Sileno.

Macedonia sotto la dominazione romana. Zecca incerta. Circa 166-165 a. C. AE 22 mm (9,383 g). Maschera frontale di Sileno, che indossa un serto d’edera / MAKE/ΔONΩN su due righe, sopra una D, tutto all’interno di una ghirlanda d’edera. MacKay pg. 8; Touratsoglou, Macedon, pl. 7, 25; AMNG III pg. 8, 6; SNG Copenhagen 1324. BB. Patina verde scuro.

Hugo Gaebler non era d’accordo che la lettera latina D (qui con il tratto verticale poco marcato) sul rovescio a h 12 fosse l’iniziale di ‘Decreto’, con il significato cioè di decreto del Senato romano di raccogliere e sovraconiare le monete di tipo Roma/Ghirlanda emesse con i nomi dei questori Gaio Publilio e Lucio Fulcinnio, predecessori del pretore Giunio Silano Manliano. Infatti Gaebler ha datato questo bronzo al 141-140 a. C., interpretando la maschera di Sileno come un gioco di parole sul cognome del pretore dell’epoca D. Junius Silanus Manlianus. Pierre MacKay ha proposto una data diversa, precedente di 25 anni e quindi immediatamente successiva alla conquista romana della Macedonia. È la data che compare nella didascalia, circa 166-165 a. C., quindi del periodo di transizione.

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Nella prossima VAuctions 353 uno statere di Corinto con la maschera di Sileno dietro la testa di Atena.

Starting price: 600 USD - Estimate: 1.000 USD

Lot 29. CORINTH, Corinthia. Circa 345-320 BC. AR Stater.
CORINTH, Corinthia. Circa 345-320 BC. AR Stater (8.52 gm; 22 mm). Pegasus with pointed wing flying to left; Koppa below / Helmeted head of Athena to left; A-? flanking neck truncation; behind, mask of Silenos facing slightly left. Pegasi 408; BCD Corinth 119. Ravel 1046. Ex. Cayon Auction. Lovely strike on a nice full flan. Well centered. Choice EF. Nicely toned.

 

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Tetradramma di Naxos con Sileno sul rovescio e il suo pupillo Dioniso sul diritto nella prossima ROMA NUMISMATICS AUCTION XX - LOT 68 - 29 - 30 Oct 2020.

Starting price: 45.000 GBP - Estimate: 75.000 GBP

Lot 68. Sicily, Naxos AR Tetradrachm. Circa 430-420 BC. Bearded head of Dionysos to right, wearing stephanos ornamented with ivy wreath, hair hanging in loose curly locks / Nude, bearded Silenos kneeling facing on ground, head left, holding kantharos in raised right hand which he contemplates, holding thyrsos upright in left, his tail curled behind him; an ivy branch springs upward from the ground in left field; NAΞION downwards in right field. Cahn 100 (V66/R82); SNG ANS 524 (same obv. die); SNG Lloyd 1156 (same obv. die); Rizzo pl. XXVIII, 16 (same obv. die); Basel 386 (same obv. die); Gulbenkian 232 (same dies); SNG München 761 (same dies); SNG Fitzwilliam 1113 (same dies); Jameson 677 (same dies); de Hirsch 513 (same dies); Ward 225 (same dies); Giesecke pl. V, 14 (same dies); Kraay & Hirmer 8-9 (same obv. die); HGC 2, 984. 16.75g, 30mm, 8h.
Extremely Fine; attractive cabinet tone. Very Rare; no other example of this obverse die is known in such a high grade.
Ex Ira & Larry Goldberg Coins & Collectibles, Auction 80, 3 June 2014, lot 3248;
Ex Gemini LLC - Heritage World Coin Auctions, Auction VIII, 14 April 2011, lot 13;
Ex Classical Numismatic Group, Triton XII, 6 January 2009, lot 95 (hammer: US$ 160,000).

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Per dettagli sull’evoluzione dello stile artistico dall’arcaico al classico, in particolare sulle differenze tra il ritratto di Dioniso e la raffigurazione di Sileno su questo e su precedenti tetradrammi di Naxos della stessa tipologia, vedi la didascalia della moneta in https://www.sixbid.com/en/roma-numismatics-ltd/7787/greek/6354822/sicily-naxos-ar-tetradrachm-circa

 

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Testa di Sileno sul rovescio e del suo pupillo Dioniso sul diritto di questo Hekte di elettro che sarà battuto nella prossima LEU NUMISMATIK - AUCTION 6 - LOT 182 - 23 Oct 2020

Starting price: 750 CHF

Lot 182. LESBOS. Mytilene. Circa 377-326 BC. Hekte (Electrum, 10 mm, 2.56 g, 12 h). Head of Dionysos to right, wearing wreath of ivy and fruit. Rev. Facing head of bald Silenos with long beard and two animal ears within linear square. Bodenstedt 90.27 (this coin). SNG Copenhagen 323-324. SNG von Aulock 1718. Perfectly centered and very well struck. Tiny flan flaw on the reverse, otherwise, extremely fine.

From the Kleinkunst Collection, ex Sotheby's, 8 July 1996, 61 ('Highly important Greek and Roman coins') and from the R. P. Pflieger Collection, Vinchon, 13 April 1985, 357.
Ex Sotheby's, 8 July 1996, 61 and from the R. P. Pflieger Collection, Vinchon, 13 April 1985, 357.

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Riproduzione del tetradramma al post # 8 presentata nella CNG ELECTRONIC AUCTION 553.

Base d’asta: 120 USD. Valutazione: 200 USD. Risultato: 550 USD.

Lotto 960. REPRODUCTIONS, SICILY. Naxos. Circa 430/20-415 BC. Cast “AR Tetradrachm” (24mm, 13.13 g, 2h). Derived from a British Museum electrotype by Robert Ready (R R on edge. Bearded head of Dionysos right, wearing tainia decorated with an ivy branch / Silenos, nude and bearded, squatting half-left, holding up kantharos in right hand and resting his left hand on his knee, tail hanging to left below; large ivy vine with leaves to left, NAΞION to right. Cf. Head, Guide Period II C, 30 (for electrotype); cf. GPCG pl 15, 49 (for prototype). Toned. As made.

From the Cabinet of Dr. Arnold R. Saslow.

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Tetradramma autentico della TRITON XXVII – SESSIONS 1-4. LOTTO 55. 9 gen 2024 - 10 gen 2024

Base d’asta: 30'000 USD. Valutazione: 50'000 USD

Lotto 55. SICILY, Naxos. Circa 430/20-415 BC. AR Tetradrachm (24.5mm, 16.49 g, 2h). Bearded head of Dionysos right, wearing tainia decorated with an ivy branch / Silenos, nude and bearded, squatting half-left, holding up kantharos in right hand and resting his left hand on his knee, tail hanging to left below; large ivy vine with leaves to left, NAΞIO[N] to right; all within shallow concave circular incuse. Cahn 103 (V66/R85); Campana 15; HGC 2, 984; BMC 18 (same dies); SNG Copenhagen 493 (same dies); SNG Lockett 843 (same dies); Gillet 486 (same obv. die); Morgan 124 (same dies); Rizzo pl. XXVIII, 17 (same obv. die). Deep collection tone, some find patina. Near EF. Fine late classical style. Rare.

From the Father & Son Collection. Ex Gorny & Mosch 261 (4 March 2019), lot 81; John R. Farnell, Sr. Collection.

With only one obverse and five reverse dies identified, the issue was apparently very short, and served a specific purpose for which we may only speculate today. Unlike the earlier archaic style tetradrachms, struck shortly after Naxian independence from Syracuse in 461 BC, these coins display a genuine classical style, with lifelike depictions of Dionysos, the god of the vine, on the obverse and Silenos on the reverse. The god’s languid eye and countenance are now more physiologically correct, replacing the earlier Archaic conventions. The hair of his head and beard are now tousled, and the diadem, with its interweaving ivy, is less formalized than earlier, with the ear now overlapping the diadem. Here too, the satyr Silenos is a more rounded version than that of the Aitna Master’s and a depiction much nearer his traditional description as a fleshy individual with a paunch and a round, balding head.

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