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Schieramento legione imperiale (I e II secolo)


Rapax

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In molti testi o fonti web lo schieramento di una legione viene semplificato utilizzando dei quadrati al posto delle coorti o dei manipoli o delle centurie, e tali rappresentazioni non rendono per nulla l'idea del numero di uomini coinvolti e delle altre figure presenti in una legione al di fuori dei soldati semplici. Sto parlando di quei miles a tutti noti quali il signifer, il cornicen, il tubicen, il centurione, ecc... manca tuttavia un'immagine completa di una legione schierata nella sua totalità.

Tramite autocad stavo provvedendo a questa mancanza e vedevo già un bel foglione in A0 (se basta...) con una legione schierata al gran completo... ma ho sottovalutato la cosa.

Al di là degli 80 uomini per coorte (dalla II alla X, prima esclusa), del centurione al comando della centuria, dell'aquilifer e dell'imago, per gli altri personaggi coinvolti non ho trovato un gran che di preciso.

Per prima cosa lo schieramento delle centurie nei manipoli... ho letto frequetemente, soprattutto sul web, che queste due unità venivano schierate affiancate ma questo è sicuramente errato in quanto i tre manipoli costituenti una coorte non risultano in questo modo suddivisibili. E' dunque certo che le 2 centurie di un manipolo venissero schierate una avanti l'altra ed infatti prendono il nome di centuria prior e centuria posterior.

Viene ora il problema dei signifer ed in questo post mi limito a questo per non scrivere subito un romanzo (altre questioni nelle prossime puntate :P )...

Frontino nello Strategemata suddivide i fanti in antesignani e postsignani, ovvero coloro che combattono davanti ai signa o dietro ad essi. Questo concorda con il discorso della centuria prior e posterior, dunque una centuria prior era antesignana mentre una posterior era postsignana... quindi ci sarebbe stato un solo signifer per manipolo...tre per coorte...27 per le coorti dalla II alla X...32 considerando le 5 centurie doppie della I coorte (cavalleria ed ufficiali li lascerei perdere per ora).

Dopo di che non ho più trovato nulla di certo... in teoria ogni coorte aveva un ulteriore signum proprio e dunque ci dovrebbe essere un altro signifer, oltre ai tre dei manipoli, per coorte... qualcuno mi sa dare indicazioni in merito?

Ringrazio anticipatamente tutti coloro che mi aiuteranno e che saranno disposti a farsi fondere il cervello districandosi tra queste questioni.

PS: ma in questa sezione non si possono postare immagini?

Modificato da Rapax
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Ecco qui il link per visualizzare un'immagine preliminare e provvisoria relativa ad una coorte:

Esempio

La qualità dell'immagine è bassa, purtroppo in esportazione dal cad non riesco a fare di meglio.

...mi sono accorto che manca il nome del secondo centurione del primo manipolo, è il pilus posterior.

Spero che un' immagine possa essere d'aiuto.

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Molte indicazioni sono presenti su "L'Esercito Romano" di Le Boech, purtroppo in certe cose è un po' carente.

Grazie mille per le segnalazioni legionario! ;)

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In merito alla questione dei signa ho trovato questa interessante intervista a Giovanni Brizzi sul sito Signa Inferre:

1) Ritiene plausibile l'ipotesi che ogni centuria durante l'alto impero avesse un proprio signum? Oppure ritiene più probabile che ogni manipolo ne avesse uno?

1) Oltre alla legione, che rende onore "dis militaribus: Genio, Virtuti, Aquilae sanctae signisque legionis" (CIL III, 6224; 7591 -n.d.r.: il CIL è il Corpus Inscriptionum latinarum, la raccolta in più volumi delle iscrizioni latine), oltre alla coorte, che venera il Genio e le insegne di reparto (CIL VII, 1030; 1031), avevano signa loro propri sia i manipoli, sia, a giudicare per esempio da Vegezio (II, 13: ex qua cohorte vel quota esset centuria in illo vexillo litteris adscriptum), le stesse centurie;

Intervista completa

Nel corso dell'intervista viene citata anche la funzione del tesserarius, il graduato responsabile della trasmissione della parola d'ordine...

...figure come l'optio, aiutante del centurione e suo secondo, ed il tesserarius, secondo le vostre opinioni personali, sono da considerare al di fuori degli 80 uomini della centuria come il centurione? Oppure rientrano nei ranghi della formazione tipo i decurioni?

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Interessantissima discussione, se non dicono molto le fonti, credo che molti dubbi siano destinati a rimanere tali. Mi chiedo però che cosa rimaneva di quell'ordine dopo il cozzo con la falange dei nemici, spesso barbara e disordinata. Non è che si intrufolavano nei corridoi tra manipolo e manipolo??

Io sapevo che questi corridoi servivano a far defluire i velites prima del cozzo tra le due fanterie pesanti. In pratica i velites stuzzicavano l'avversario, stimolandono ad avanzare, poi defluivano verso le retrovie passando nei corridoi tra manipolo e manipolo, ma mi sono sempre chiesto se poi questi corridoi venivano chiusi o no.

ciao

Caius

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Caius provo a risponderti…

Partirei dalla legione manipolare pre-mariana, con la famosa suddivisione in Hastati, Principes e Triari, preceduti in “terra di nessuno” dai Velites.

Usualmente la legione manipolare prendeva posizione seguendo uno schieramento a scacchiera ove i manipoli di prima linea, costituiti dagli Hastati, avanzavano con centuria prior e posterior poste l’una avanti l’altra. Tra un manipolo e l’altro vi era uno spazio vuoto, probabilmente della medesima ampiezza del manipolo stesso. In asse a tale vuoto, in seconda linea si trovavano i Principes e dietro a loro, nuovamente sfalsati dunque in asse agli Hastati vi erano i Triari. Tale modalità di avanzamento permetteva una maggiore velocità e flessibilità e va ricordato che l'ampiezza dei ranghi, nel corso dello scontro, non era sempre la stessa. Con spazi laterali disponibili un manipolo poteva allargare l’ordine al fine di ottenere maggiore agio nel lancio dei pila, poteva consentire il rientro dei Velites, poteva variare il proprio fronte con maggior facilità, ecc…

Una volta ultimato lo schieramento e le fasi preliminari dello scontro tali buchi della prima linea venivano “tappati” ma sul come questo avvenisse esistono due teorie. Alcuni ritengono che fossero i Principes ad inserirsi in prima linea ma la teoria più accreditata e logica è quella che vede la centuria posterior avanzare al fianco della prior, il che concorda con le fonti che identificano gli Hastati quali elemento costituente del murus. Questa flessibilità dimostrò grande efficacia e proprio perché flessibile subì adattamenti e variazioni ad hoc nel corso delle varie battaglie. Ricordo su tutti il famoso posizionamento di Zama, nel quale Scipione schierò i manipoli non a scacchiera ma con i Principes direttamente dietro agli Hastati, lasciando dei veri e propri corridoi utili a far sfogare l’irruenza degli elefanti. Usò poi i Velites come esca e questo consentì di limitare al minimo i danni causati dai pachidermi. Una volta cessato il pericolo il murus fu costituito in fase di avanzamento, quando ormai il corpo a corpo era imminente.

In termini di schieramento la legione coortale introdotta da Mario differisce secondo me di poco, a parte l’autosufficienza della coorte stessa e anche in questo contesto il manipolo non cessò di esistere per via proprio della sua efficacia tattica. Lo schieramento di una legione imperiale è usualmente sempre a scacchiera, con le coorti di seconda linea posizionate in concomitanza ai vuoti lasciati da quelle di prima linea. Le linee invece potevano variare, due solitamente, tre sotto Cesare ed in altri casi. Non dimentichiamo che le legioni erano sempre affiancate da ausiliari spesso dediti all’uso di armi da tiro, in grado di rallentare e di molto l’avvicinamento del nemico per permettere alla legione di attuare lo schieramento che meglio si adattava al caso.

Per concludere sta mattonata di post, alla domanda “i corridoi venivano chiusi”? La risposta è si nella maggior parte dei casi, ma non sempre… immaginiamo un fronte di legionari in linea che affronta uno schieramento falangita… speranze di vittoria uguali a zero. Se gli stessi legionari mantengono ai propri lati ampi spazi di manovra, utili a spezzare la linea della falange, ecco che le speranze di vittoria si trasformano quasi in certezza.

…questa è, a grandi linee, la famosa flessibilità della legione romana.

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IMP. DOMITIANO CAESARE AVG. GERMANICO

LVCIVS IVLIVS MAXIMVS

LEGIONIS XII FVL.

Ricordi bene, la lapide rinvenuta era della XII Fulminata

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