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IGNORED

Vittoriato dall'Etruria?


Anonyme

Risposte migliori

Vi allego la foto di un vittoriato, venduto da CGB (gr. 2,67; mm. 2,67; 9h). Lo stile mi sembra compatibile con quello delle serie localizzate in Etruria, datate agli ultimi anni della Seconda guerra punica: si veda soprattutto l'occhio globulare, tipico di quelle emissioni. Per confronto, allego la pagina del catalogo dei bronzi anonimi a cura di A. McCabe: il gruppo E1 è quello relativo all'Etruria. Se l'inquadramento fosse corretto, si tratterebbe di un nuovo vittoriato senza simboli dall'Etruria, dopo quello di cui si è discusso qui ormai due anni fa; quello, però, era pienamente accostabile ai vittoriati delle serie Crawford 105 e 106, mentre questo "nuovo" sembrerebbe più vicino allo stile dei bronzi della serie 106.  Che ne pensate? 

 

brm_602521.jpg

etruria.png

Modificato da Anonyme
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Supporter

Intanto grazie ad @Anonyme per aver rinfrescato quella discussione, veramente un pozzo di informazioni. E’ un dispiacere che nessuno di quei lamonetiani illustri scriva più sulla sezione...

A me la moneta in asta su cgb in realtà non ricorda la serie 106, tranne che per l’aspetto “paffuto” di Giove, che peró potrebbe anche essere dovuta ad un incrostazione con l’argento che è “trasudato” sopra (succede). A tale riguardo deporrebbe in tal senso il netto stacco fra guancia e labbro.

Purtroppo lo stato di conservazione permette poche osservazioni sulle caratterastiche importanti, quali la base del trofeo. Invece noto che i tre riccioli ben definiti sulla nuca sono quelli tipici delle prime emissioni.

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Supporter

Ho cercato di individuare la moneta del post nei tipi classificati da Steve Brinkmann

http://stevebrinkman.ancients.info/anonymous/AnonymousVictoriatii.html#92-1b

non trovo corrispondenze, ma potrebbe dipendere dall’usura dell’esemplare che altera i caratteri segnaletici. Fra l’altro a quello che vedo anche l’aspetto globulare” dell’occhio potrebbe dipendere da incrostazioni 

Chissà se @legionario vuole dare un parere?

 

Modificato da Scipio
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@Scipio

@Anonyme

sono  d'accordo con Scipio nell'escluderlo dai due tipi (Bastone, Pentagramma) dubitativamente attribuibili all'Etruria e senza simbolo, ma anche non da escludere l'ipotesi di una produzione iberica , molte (si fa per dire vista la rarità) delle monete che sono sul mercato appaiono in aste spagnole. peraltro il tipo citato dell'asta Pliego che sembrerebbe non avere il bastone sarebbe da verificare molto bene per quella macchia biancastra dove dovrebbe esserci il bastone che qualche dubbio lo lascia.

Tutti e due i tipi hanno una base  che il vittoriato postato seppur consunto sembrerebbe non avere. Le caratteristiche sono completamente diverse, il trofeo in RRC 105/106 per esempio è sempre di pari altezza della Vittoria se non più alto.

Personalmente, seppur di basso peso (quanto incide l'usura?),  lo includerei nella macro famiglia di RRC 44/1, con la variante del rovescio del trofeo con solo i gambali e assenza sia di drappeggio che di base, anche se in effetti ha un pmedio leggermente più alto di 3,13 gr. 

 

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Inviato (modificato)

Provo a formulare un commento un po' più articolato, elencando, per il Dritto e per il Rovescio, gli elementi che, a mio avviso, depongono a favore di un inquadramento del nostro vittoriato tra le serie dell'Etruria. 

Dritto:

1) l'occhio globulare, che non addebiterei a semplici incrostazioni. Si veda, per confronto, uno dei due assi illustrati da McCabe.  

2) naso non particolarmente pronunciato e fronte piuttosto bassa; al contrario, nei vittoriati Crawford 44/1, per limitarmi a quelli che avete citato, il naso è ben pronunciato e la fronte è generalmente piuttosto alta, conferendo al profilo di Giove un aspetto più snello e slanciato. 

3) capigliatura, con ciuffi disposti simmetricamente, "a calotta", se mi passate la definizione, analogamente a quanto si vede nei semissi dell'Etruria; caratteristica, peraltro, tipica anche dei semissi imitativi ispanici. Al contrario, nei vittoriati 44/1, la resa della capigliatura è molto più schematica e dai tratti più duri e anch'essa contribuisce a conferire a Giove un aspetto più snello. 

 

Più difficile il discorso relativo al Rovescio, anche perché l'usura è maggiore che al Dritto. È pur vero che non punterei troppo, per stabilire lo stile dei vittoriati, sull'analisi formale del Rovescio, se non altro perché spesso anche vittoriati di stile e zecche diverse condividono comunque caratteristiche comuni. Si pensi, per esempio, al tipo di trofeo con i soli gambali: si riscontra tanto nei vittoriati 44/1 (Roma, a partire dal 211 a.C.), quanto in quelli con sigla MP (RRC 93/1). 

Comunque, mi sento di escludere una analogia del nostro vittoriato coi 44/1 nello specifico, perché, di nuovo, in questi ultimi l'impressione è di uno stile ben più slanciato, mentre nel nostro vittoriato l'impressione è ben diversa. Piuttosto, vedo analogie col Vittoriato Pliego della discussione di due anni fa: 1) Victoria ben più alta del trofeo, più piccolo; 2) i due gambali come unico attributo del trofeo, insieme a lancia e spada, ugualmente resi e disposti; 3) scudo di eguale misura e fattura. È pur vero che nell'esemplare Pliego la base del trofeo era ben chiara; al contrario, nel nuovo vittoriato, essa non sembra così pronunciata e di forma trapezoidale; preciso, però, che non tutti i vittoriati dell'Etruria (105 e 106) la hanno pronunciata come nell'esemplare Pliego e poi va tenuto presente che l'usura potrebbe averne cancellato la forma originaria. 

Inoltre, è un peccato che l'usura abbia cancellato anche l'epigrafia della scritta ROMA che, come è noto, dà sempre qualche ulteriore indizio: nel caso del Vittoriato Pliego, poi, era particolarmente rivelatrice... 

Per chiudere, abbandonando lo stile e venendo al peso, il Vittoriato Pliego pesa gr. 2,72 (x mm. 19: sic!), rotazione dei conii a 11 h; analogamente, il nuovo vittoriato pesa gr. 2,67 (con un diametro più normale: mm. 16,5) e presenta una rotazione dei conii a 9 h.   

Schermata 2021-03-28 alle 12.41.39.png

Modificato da Anonyme
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