Lira tornese nel 1796: quanto pesava di fino e quanti Scudi romani valeva?

[Orodicarta]

Buon giorno a tutti, stavo leggendo un passo di una cronaca del pontificato di Pio VI scritta da un contemporaneo (G. B. Tavanti, Fasti di S.P. Pio VI: https://books.google.it/books?id=FQI_AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false) dove dice: "Per pagare la convenuta contribuzione ai Francesi (Armistizio di Bologna del 23 giugno 1796) di ventun milioni di lire tornesi serviva come ognun vede poco più di seicento mila libbre d'argenti."
Così mi sono messo a fare due conti e, seguendo l'equivalenza 1 Libbra = 0,4534 Kg. mi risulta che una Lira tornese pesasse circa 13 gr. di fino, il che è evidentemente sbagliato dato che dovrebbe stare intorno ai 4 gr. di fino. Dove sbaglio?

Inoltre, ho trovato una vecchia tabella di conversione tra Lire tornesi e Scudi romani (Trattato dei cambj e degli arbitrj di Pietro Senebier, 1784 - il valore dello Scudo in Lire tornesi è nella 3a colonna, 5 Lire t. e 11 Sous) :

Quindi, l'indennità imposta dai francesi di 21.000.000 Lire tornesi equivaleva a circa 3.800.000 Scudi romani. Confermate?

Grazie a tutti.

Modificato 21 Ottobre, 2021 da Orodicarta

[Orodicarta]

Ho pensato che all'epoca, in Roma, la Libbra potesse pesare meno di mezzo chilo e infatti cercando in rete ho trovato (qui: http://www.olivierilillo.it/silvestro/oro.htm) l'indicazione di 1 Libbra romana = 339,072 gr.

Comunque, i conti non tornano perché mi danno che la Lira tornese pesasse 9,6878 gr. di fino.

[bavastro]

Buongiorno, qualcosa non torna. Se consideriamo l'Ecu da 6 lire del 1793, pesava circa 30 grammi col titolo 917, ossia 27 grammi di fino. Per cui la lira tornese in teoria era intorno ai 4,5 grammi di fino.

600.000 libbre da 339 grammi fanno 203.400.000 grammi e non ci vengono 21 milioni di lire tornesi, ma più del doppio.

A meno che i ventun milioni non sia solo una prima tranche del totale. Attendiamo sviluppi...

 

[Orodicarta]

Grazie della risposta. Si certamente i conti non quadrano. L'autore della biografia di Pio VI dove ho trovato il testo parla dei 21 milioni imposti dal Trattato di Bologna e dice che in occasione della requisizione di oro e argento operata nell'inverno del 1796, il totale accumulato...
 

"...ammontò secondo il calcolo fatto a due milioni e novecento mila libbre d'argento, che unito a mille cinquecento libbre d'oro, che in tale occasione fu portato alla Zecca Pontificia produsse una somma di sopra quaranta milioni di scudi. Per pagare la convenuta contribuzione ai Francesi di ventun milioni di lire tornesi serviva come ognun vede poco più di seicento mila libbre d'argenti. Tutto il di più venne detto, che restasse nell'Erario Pontificio. I Patriotti, e i partigiani Francesi riconobbero in questo piano della Corte di Roma dei segreti progetti di ostilità, e ne concepirono dei sospetti."

Se poi si considera che alla firma del Trattato di Tolentino del febbraio 1797, dei 21 milioni precedenti ne erano stati pagati solo 6 viene da immaginare che fine fece tutto quell'oro e argento requisito!