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Inviato

Un rarissimo esemplare attribuito dubitativamente alla zecca  nell'effimera città (campo fortificato di Federico II ) di Vittoria, passerà ad inizio Dicembre in asta NAC 130 al lotto 774 .

Unisco un altro esemplare a suo tempo ( 2019 ) passato in asta Ranieri 14 al lotto 812 .

001 NAC 130 n.774.jpg

002 NAC 130 n. 774.jpg

003 Ranieri 14 n. 812.jpg

004 Ranieri 14 n. 812.jpg

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Inviato (modificato)

Buona sera @VALTERI questione affascinante,negli ultimi anni se ne sono visti almeno sei nei vari passaggi in asta (più quello sul catalogo de "lamoneta ") e a prezzi esorbitanti, non vorrei che ci fosse un po di speculazione sulla presunta origine di questo che credo sia un grosso e non un denaro, chi ha parlato delle monete battute nel campo militare di Vittoria seppur anni dopo gli eventi descrive piuttosto dei denari. Tutta la questione "Vittoria" è comunque contornata dal mistero ed intrisa di contenuti grotteschi, ma al di la di questo credo che in relazione alla breve(issima)  durata della coniazione siano sopravvissute un numero eccessivo di monete, che non siano questi i Vittorini? Voi che ne pensate? Saluti.

Modificato da margheludo
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Nel suo vecchio libro sulle zecche medievali  @margheludo  Biaggi censisce per Vittoria, il solo vittorino scodellato qui in calce

una buona giornata

001 Biaggi.jpg

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Inviato

Da notare lo stile curato, monete senza mancanze particolari e dal tondello integro con una buona pasta metallica.... 

N.


Inviato

Buongiorno a tutti, @VALTERI questo è l'altro candidato che, per svariate ragioni, più si avvicina al tipo descritto nelle prime cronache posteriori e indicato da Michele Lopez a metà 800' come "vittorino". Qui però sorge un problema, senza indagare troppo limitiamoci a considerare la decina di varianti citate dal CNI e credo anche dal MIR, rifacendoci ad un conto "della serva," approssimativo sicuramente ma comunque verosimile, proposto dall'amico @adolfos in "denari di Lucca" sul volume di coniazioni e sulla durata dei conii nella zecca toscana nei decenni a cavallo tra XII e XIII secolo, si intuisce come sarebbero serviti una decina di coppie di conii diversi per coprire il semestre in questione, e questo a parità di monete coniate con Lucca. Tralasciando il volume di coniazioni, che per Vittoria era probabilmente inferiore, consideriamo che non ad ogni cambio di conio corrispondeva una variante epigrafica o di iterpunzione si deve supporre che le nostre 10 varianti siano veramente troppe per un semestre. 

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Inviato

Relativamente alle emissioni attribuite e attribuibili a Vittoria (ma forse più propriamente attribuibili alla zecca imperiale itinerante al seguito di Federico II in azione nel nord Italia) non si può prescindere dallo studio pubblicato sulla R.I.N nel 2002 da Bazzini e Ottenio. Nello studio citato gli autori partono da una approfondita analisi dei documenti storici (da quelli contemporanei ai fatti del Salimbene e di un anonimo cronista piacentino, a quelli appena posteriori ai fatti riportata nel Corpus Chronicorum Bononiensium, fino agli studi dell'Affò, del Lopez ed altri). Da segnalare che nel loro studio Bazzini e Ottenio escludono che i denari scodellati descritti dal Biaggi, sopra riportati, siano da attribuire a Vittoria, quanto piuttosto a Milano. Per il resto vi invito a leggere i'articolo scaricabile al collegamento sotto riportato.

https://www.academia.edu/543100/Il_vittorino_di_Parma_quale_moneta

Allego anche il riferimento alla scheda presente su "le zecche italiane..." pubblicato nel 2011 da L.Travaini (scheda a cura di M.Bazzini)

https://www.academia.edu/29789019/Voce_VITTORIA_in_Travaini_L_ed_Le_zecche_Italiane_fino_all_Unità_Roma_2011_pp_1243_1244  

saluti

Mario

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Inviato (modificato)

L'allestimento di un campo fortificato  @margheludo , dotato anche di una zecca ( previsione di lungo assedio ) , richiede a monte una progettazione ed organizzazione materiale e logistica non indifferente .

Se veramente Federico II ha voluto in quel campo una zecca, questa dovrebbe ragionevolmente esservi giunta già provvista di mezzi e materiali per un lungo periodo, forse da impiegare anche in seguito, a 'vittoria' conseguita .

Poi, che una fortunata sortita dei Parmensi abbia troncato anzitempo l'impresa federiciana, è nell' imponderabilità, a volte, dei fatti bellici .

una buona giornata

Modificato da VALTERI

Inviato

Questo grosso - non denaro - un tempo rarissimo e del quale vedo ultimamente un po’ tanti esemplari ( che vi sia stato un ripostiglio? ) - e’ stato attribuito in precedenza  alla zecca di Brindisi

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Inviato
2 ore fa, numa numa dice:

Questo grosso - non denaro - un tempo rarissimo e del quale vedo ultimamente un po’ tanti esemplari ( che vi sia stato un ripostiglio? ) - e’ stato attribuito in precedenza  alla zecca di Brindisi

Concordo. Ultimamente si sono visti diversi esemplari, che peraltro ho l'impressione che "non trovino casa",almeno non facilmente visto che passano e ripassano. Sono monete prestigiose, belle e rare (comunque), ma hanno il difetto di non avere una collocazione geografica definita ed inoltre il prezzo, sempre sostenuto, allontana una buona parte dei collezionisti. 


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