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Supporter
Inviato

Buonasera. Condivido la mia piastra 1815, di certo non eccezionale come stato di conservazione. Anche le foto, con zone d'ombra, non sono il massimo.

Al dritto, la legenda presenta due rombi in verticale dopo la "D" e la data non è seguita dal punto.

Se ricordo bene, ho letto da qualche parte che potrebbero costituire delle particolarità, ma no ho trovato conferma a tutto ciò né sul Gigante, né sul M.I.R., né sul Magliocca. Spero proprio che qualche esperto collezionista possa chiarirmi come stanno realmente le cose. 

Ringrazio fin da ora. Saluti

 

 

AAA.PNG.f6fbde6b79a884e4ab15b2bea8a3c9e5.PNGAAA!.PNG.b16ce3d11d0fbea7d6f01b7c9f0620eb.PNG

 

 

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Inviato

La segnalai nel 2017 ma il Magliocca era già in stampa e non si fece in tempo ad inserirla,a memoria ne ho censiti meno di 10...


Supporter
Inviato

Gennydbmoney , non pensavo proprio potesse trattarsi di variante di un certo rilievo ( e immagino che facciamo riferimento principalmente ai due rombi dopo la “D” ). Se tu hai già fatto un lavoro attorno a questa variante e ti risulta quanto sopra esposto, forse sarà il caso di tornare a segnalarla ai responsabili di cataloghi di riferimento, magari attendendo un po’ di tempo per dare la possibilità a qualche altro collezionista di pubblicare esemplari con stesse caratteristiche e avere, così, un quadro ancora più preciso della situazione. Se tu, invece, ritieni che il quadro della situazione sia già esaustivo, possiamo anche provvedere a segnalarla a breve.
Tu cosa pensi? Ritieni ancora che questa variante meriti di essere riportata dai cataloghi? Se ritieni di sì, ci metteremo d’accordo su come procedere per la segnalazione. Ti ringrazio e ti saluto caramente


Inviato

Buongiorno,se sia di una certa importanza o meno questo non saprei dirlo visto che,almeno io,non conosco le motivazioni che hanno indotto la zecca ad inserire due rombi tra D e G in alcuni esemplari di questa data,ma siccome la reputo una variante a tutti gli effetti la segnalai sia qui sul forum che a Pietro Magliocca,autore del manuale delle monete di Napoli,ma l'opera era già in fase di stampa e quindi non si riuscì ad inserirla,comunque verrà inserita nel prossimo aggiornamento e in un'altro catalogo di imminente uscita...

Ricambio i saluti...


Inviato

Buongiorno, 

@Releocomplimenti, bella variante.

1 ora fa, gennydbmoney dice:

imminente uscita

Speriamo esca presto, ho sentito dovrebbe abbracciare tutte le varianti borboniche (sempre se riguarda la voce che ho sentito io). 

Un saluto a tutti. 

Raffaele. 


Supporter
Inviato

Ti ringrazio molto per le precisazioni. Mi guarderò un po’ attorno e poi vedrò se sarà il caso di procedere a qualche altra segnalazione. Intanto, sarebbe utile se i tanti appassionati di numismatica operanti sul forum esprimessero la loro opinione sull’importanza o meno della variante, naturalmente in base alla loro esperienza e alle loro conoscenze, magari rapportandola ad altre evidenze assimilabili alla nostra in discussione. Sarebbe anche utile che i collezionisti in possesso di esemplari con la variante “ D “ seguita da due rombi nella legenda di piastre del 1815 ( o anche del 1816) li  pubblicassero.
Penso che, invece,non costituisca particolarità importante il punto mancante dopo la data.

Ringrazio tutti, un caro saluto

 

 


Supporter
Inviato

Ciao, Raffaele, anche la tua mi sembra una buona notizia. Ma si conosce chi dovrebbe pubblicare questo testo? Ti ringrazio e a presto


Supporter
Inviato

Raffaele, ti ringrazio. Spero arrivino altre pubblicazioni. Appena avrò tempo mi metterò anche io alla ricerca. Importante, come già detto, sarebbe anche conoscere quale valore danno gli esperti ad una variante di questo tipo. Ciao


Inviato
6 ore fa, Releo dice:

Sarebbe anche utile che i collezionisti in possesso di esemplari con la variante “ D “ seguita da due rombi nella legenda di piastre del 1815 ( o anche del 1816) li  pubblicassero.
Penso che, invece,non costituisca particolarità importante il punto mancante dopo la data.

Ciao @Releo, da una mia frettolosa ricerca riguardante i passaggi in Asta negli ultimi anni delle Piastre 1815, risulta che le monete con la Variante "Doppio Rombo" dopo la "D" siano 6 ( con la tua ) su un campione di 24. Diciamo quindi un 25% ( tali dati vanno integrati e quindi prendili con beneficio di inventario, però possono già essere significativi ). Queste monete mi sembrano provenire da uno stesso conio ed il "Doppio Rombo" è sempre correlato alla mancanza del rombo dopo la data 1815. Non ho notato una quotazione maggiore nelle Aste della moneta con Variante, probabilmente perchè non censita finora e/o non notata. 

Buona Serata, Beppe

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Inviato

Ciao, Beppe

Mi sembra che tutto ciò che tu hai esposto corrisponda alla realtà delle cose. Ho notato anche io che il doppio rombo dopo la “D” è sempre abbinato alla mancanza del rombo dopo la data. Mi sembra anche che la variante compaia solo relativamente al millesimo 1815. Per quanto riguarda il numero di conii interessati, invece, mi sembra siano due. Il mio esemplare corrisponde a quello con alla base il numero 335 pubblicato da Raffaele; l’altro, sempre pubblicato da Raffaele, mi pare diverso. Il rombo dopo “Infans” ,infatti,ha una posizione differente nei due conii, così come sono differenti vari altri particolari. Per il resto, la tua analisi risulta credibile ed utilissima, anche se i dati,naturalmente,necessitano di conferme.

Grazie 

 

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Inviato
1 ora fa, giuseppe ballauri dice:

Queste monete mi sembrano provenire da uno stesso conio

Tutte hanno lo stesso dritto.

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Inviato (modificato)

Come conio per il diritto è unico, abbinato a due diversi rovesci. Il conio del diritto ha ragione,  @giuseppe ballauri, è uguale per tutte e 3 le piastre. 

Modificato da Raff82
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Inviato

Nelle Piastre del 1815 si conosce  quel conio di rovescio con "punto" dopo ET , ma avendone un esemplare in collezione,  per me è un semplice esubero di metallo.

IMG-20220323-WA0076.jpg

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Inviato

In effetti avevo avuto questo dubbio anch’io. A questo punto, però, pare assodato che i due conii siano differenti solo al rovescio.

Da evidenziare che le conclusioni cui stiamo pervenendo confermano quelle raggiunte già qualche anno fa da Gennydbmoney . Saluti a tutti e grazie

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Inviato
Il 23/3/2022 alle 20:47, Releo dice:

In effetti avevo avuto questo dubbio anch’io. A questo punto, però, pare assodato che i due conii siano differenti solo al rovescio.

Da evidenziare che le conclusioni cui stiamo pervenendo confermano quelle raggiunte già qualche anno fa da Gennydbmoney . Saluti a tutti e grazie

 

Buongiorno,posto il ritaglio del particolare della prima che vidi nel 2017,che sia un piccolo rombo non credo ci siano dei dubbi...

IMG-20220326-WA0004.jpg


Supporter
Inviato

Buonasera.

Messi insieme più tasselli certi riguardanti la moneta, portatrice, a quanto pare, di una variante molto interessante, ciò che resta da definire con maggiore attendibilità e sicurezza si focalizza sul grado di rarità con cui classificarla.

 Gli esemplari che presentano, al dritto, legenda con doppio rombo dopo la “D” e, contemporaneamente,  data senza rombo, ad oggi, sono meno di dieci e, per la precisione, sembra  siano solamente sei. Il primo è stato segnalato nel 2017. Sono suddivisi fra due diversi conii e fanno parte della monetazione di Ferdinando lV. La variante si evidenzia nel millesimo 1815, non appare nel millesimo 1816.

Constato quanto segue:

 - Tarí 1798 : “ FERDINAN : “   Gigante (pag. 539 n. 104b) = R4; Magliocca (pag.203 n. 365)= R5;

                       “ SICILIAR : “   Gigante (pag. 539 n. 104c) = R4; Magliocca (pag.203 n. 365a) = R5;

                        “ ET : “  Gigante ( pag. 539n.104a) = R3; Magliocca (pag.203n.365b) = R5;

- Piastra 1798 : “ D.G: “  Gigante (pag.526 n.62b) = R2; Magliocca (pag.202 n.363) = R4;

- Mezza piastra 1798 “ FERDINAN : “  Gigante (pag.535n.90a) = R3; Magliocca ( pag.202n. 364) = R4;

- Grano 12 cavalli 1788 “ FERDINAN.lV : “  Magliocca (pag.160n.311a) = R5.

Potrei andare avanti, ma mi fermo qui.

Mi chiedo: la 1815, con variante e situazione complessivamente assimilabili a quelle degli esempi sopra riportati, avrebbe diritto ad un adeguato grado di rarità oppure no?

Capisco che ogni moneta ha una sua storia, che le variabili fra una moneta e l’altra possono essere tante anche quando all’apparenza sembrano monete con stretta parentela, ma io ho la netta sensazione che la 1815 abbia le carte in regola per essere maggiormente considerata.

Tuttavia, essendo nel mondo della numismatica solo da un paio d’anni, non mi sento di escludere che il mio ragionamento sia campato in aria e che abbia semplificato una situazione molto più complessa di come a me è apparsa.

Per questo torno a chiedere, relativamente appunto al grado di rarità attribuibile alla piastra in oggetto, un parere dei tanti esperti collezionisti che operano nel forum. 
Basilare sarebbe l’ intervento dei curatori della sezione “ Napoli “ del catalogo di riferimento “ Gigante”.

Grazie a tutti
 

 


 


Inviato (modificato)

Buongiorno a tutti, 

9 ore fa, Releo dice:

due diversi conii

Il conio del diritto è unico, uno solo, comune alla tua piastra, alle due postate da me (prese da aste passate sul web) e a quella postata da Genny. 

Un solo conio per il diritto abbinato a die diversi conii per il rovescio, forse il primo si era consumato/rotto e ne hanno abbinato un secondo, ma il conio del diritto è uguale per tutte. 

Per dire che grado di rarità debba avere questa bella variante,( io sono il meno indicato) però penso che prima debba essere riconosciuta come variante poi mediante i passaggi in asta assegnano il grado di rarità, ma gia sappiamo che sono meno di 10. 

Sicuramente come detto da Genny la vedremo presto sui cataloghi con un bel grado di rarità. 

Intanto posto un esemplare passato appena ieri su una nota casa d'aste, anche questo ha il diritto uguale e identico alle altre. 

Screenshot_20220327_105639.jpg

Screenshot_20220327_105654.jpg

Un saluto a tutti. 

Raffaele. 

Modificato da Raff82
  • Mi piace 3

Inviato
29 minuti fa, Raff82 dice:

Buongiorno a tutti, 

Il conio del diritto è unico, uno solo, comune alla tua piastra, alle due postate da me (prese da aste passate sul web) e a quella postata da Genny. 

Un solo conio per il diritto abbinato a die diversi conii per il rovescio, forse il primo si era consumato/rotto e ne hanno abbinato un secondo, ma il conio del diritto è uguale per tutte. 

Per dire che grado di rarità debba avere questa bella variante,( io sono il meno indicato) però penso che prima debba essere riconosciuta come variante poi mediante i passaggi in asta assegnano il grado di rarità, ma gia sappiamo che sono meno di 10. 

Sicuramente come detto da Genny la vedremo presto sui cataloghi con un bel grado di rarità. 

Intanto posto un esemplare passato appena ieri su una nota casa d'aste, anche questo ha il diritto uguale e identico alle altre. 

Screenshot_20220327_105639.jpg

Screenshot_20220327_105654.jpg

Un saluto a tutti. 

Raffaele. 

 

Ciao, concordo con ciò che hai scritto, l'esemplare che hai postato,che è quello passato ieri alla Nomisma,mi è stato fatto notare da alcuni collezionisti che mi chiedevano se fosse effettivamente un "doppio rombo",ad essere sincero non me la sono sentita di affermarlo al 100% visto che il rombo in alto non è perfetto, potrebbe essere un esubero di metallo oppure un rombo venuto male in fase di battitura ma, come già detto,non me la sono sentita di affermarlo con sicurezza assoluta...

Quindi personalmente lo escluderei dalla conta del censimento...

  • Mi piace 1

Inviato

Ciao Genny, 

Si ho notato anch'io che non è perfettamente definito rispetto agli altri... Anche se la parte bassa  ha una forma quadra, (ma questo concordo con te) non basta ad affermare che sia un rombo al 100%. 

Per me è lei, ma anch'io non l'avrei acquistata per una doppiopunto e nemmeno se mi avessero chiesto l'avrei consigliata come tale. 

Anche escludendola dalla conta il risultato non cambia, nel senso sempre meno di 10 esemplari restano dal 2017 ad oggi. 

  • Grazie 1

Inviato

Scusate la mia domanda , ma un incisore con la volontà di "segnare" un conio , non avrebbe marcato il rombo superiore allo stesso modo di quello inferiore?

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Inviato

Rocco, la tua osservazione potrebbe essere pertinente. In effetti, però, i due punti dopo una lettera della legenda non risultano sempre identici.

Inoltre, non è neanche da escludere che potrebbe far parte del “riconoscimento” il fatto che i due rombi debbano sempre essere l’uno diverso dall’altro, in quanto, in tutti gli esemplari, il rombo in basso è sempre più grande rispetto a quello in alto e non avviene mai il contrario.
Inoltre, è possibile che l ‘eventuale esubero  vada a finire sempre nello stesso punto e che il doppio rombo sia sempre abbinato alla mancanza del rombo dopo la data?
 E teniamo conto che i conii sono due, constatazione di una certa importanza in un ragionamento come quello che vado facendo.

Mi sembrano troppe le coincidenze per non pensare ad una volontarietà. Però, anche in questo caso, senza documenti chiari e circostanziati, non possiamo escludere nulla…

Ciao 

 

 

  • Mi piace 1

Inviato
8 minuti fa, Releo dice:

il rombo in basso è sempre più grande rispetto a quello in alto

Potrebbe essere dovuto ad una correzione sul conio.

 

9 minuti fa, Releo dice:

Mi sembrano troppe le coincidenze per non pensare ad una volontarietà.

Considero " varianti volute" le monete che presentano i doppi punti in orizzontale.

Ma non voglio minimamente sminuire né in rarità e né in valore la Piastra oggetto della discussione.

Le mie sono considerazioni personali.

Un caro saluto a tutti.


Inviato (modificato)
2 ore fa, Raff82 dice:

Anche escludendola dalla conta il risultato non cambia, nel senso sempre meno di 10 esemplari restano dal 2017 ad oggi. 

Ciao Raffaele, non si può escluderla dalla conta perché il conio è identico alle altre tre in discussione.

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IMG-20220327-WA0019.jpg

IMG-20220327-WA0020.jpg

Stesso esubero nella parte superiore fra E ed X e fra X e il busto di Ferdinando. 

Modificato da Rocco68

Inviato

Ciao Rocco, 

Ho scritto che per me è lei. 

Ma ho sbagliato, in effetti avrei dovuto scrivere anche volendo escluderla il risultato non cambia, variante, curiosità, errore chiamiamola come vogliamo restano sempre quei 6 o 7 esemplari conosciuti dal 2017 ad oggi. 

Un saluto Raffaele. 

  • Mi piace 1

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