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La Grande Guerra Patriottica


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Inviato

L'invasione tedesca dell'Unione Sovietica (Operazione Barbarossa) inizia il 22 giugno 1941 ed è subito travolgente: i tedeschi macinano migliaia di chilometri di territorio e pongono sotto assedio le principali città sovietiche, Mosca, Leningrado (oggi San Pietroburgo), Stalingrado (oggi Volgograd).

Ma la Grande Madre Russia sa reagire al colpo, e nel novembre 1941 prende corpo la controffensiva, che a prezzo di enormi sacrifici (20 milioni di morti :() porterà i sovietici, nella primavera del 1945, ad issare la loro bandiera sul Reichstag.

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Per finanziare quella che i russi chiamarono, e chiamano tuttora, la Grande Guerra Patriottica furono emessi Buoni del Tesoro e biglietti delle lotterie.

Ecco qua il primo Buono, da 50 rubli :)

petronius B)

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Inviato

Ennesima puntata delle War memories in trasferta :rolleyes: nella sezione Scripofilia.

Era, del resto, l'unico modo per parlare dell'Unione Sovietica, che nel corso della WWII non ha emesso nuove tipologie di cartamoneta per la circolazione interna, ma soltanto per i territori occupati (di cui parlereremo trattando dei singoli paesi).

Le ultime emissioni di cartamoneta, precedenti la guerra, risalgono al 1938; si riprenderà poi, con nuove tipologie, a guerra finita.

I Buoni del Tesoro furono emessi in tagli da 10, 25, 50, 100, 200, 500 e 1000 rubli, già a partire dal 1939 e fino al 1946 (Buoni della Ricostruzione) ad un interesse annuo del 4%.

La loro sottoscrizione portò nella casse dello Stato la bella somma di 93 miliardi di rubli ;)

Il fascino, ancora oggi, di questi Buoni, sta nelle loro sorprendenti illustrazioni, di chiaro significato patriottico, che li rendono molto ricercati anche fra i collezionisti di cose militari.

Ecco qua uno splendido pezzo da 100 rubli :)

petronius B)

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Inviato

Parlare qui di tutta la campagna di Russia sarebbe lungo, complicato e, sicuramente, noioso; chi volesse approfondire l'argomento ha a disposizione un'infinità di libri e di siti.

Vale però la pena di spendere due parole su quella che fu la svolta di questa campagna e, forse, dell'intera guerra in Europa: la battaglia di Stalingrado.

L'attacco decisivo da parte tedesca alla città ha inizio il 2 settembre 1942 e subito ci si rende conto che non sarà una passeggiata.

A Stalingrado entrano in gioco, da parte dell'Armata Rossa, due fattori che i tedeschi, ubriacati dalla loro stessa propaganda, che considera i russi dei "sottouomini" (untermenschen) non si aspettano: il patriottismo russo e quello comunista uniti a una straordinaria resistenza fisica alle privazioni e ai disagi.

Operai, contadini, ex-borghesi, persino gente che vent'anni prima aveva combattuto dalla parte dei bianchi nella guerra civile, combattono ora con una determinazione che spesso sfocia nel fanatismo.

Ed a fianco degli uomini operano le donne, soprattutto nelle armi tecniche, carri armati, aviazione, semoventi; quasi sempre preferiscono uccidersi piuttosto che lasciarsi catturare <_<

petronius B)


Inviato

Ancora un Buono del Tesoro, da 10 rubli.

petronius :)

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Inviato

Vi posto anche il retro di questi Buoni; questo è quello da 100 rubli, ma sono tutti uguali.

C'è una tabella che, credo, calcola il rendimento del Buono; per il resto....qualcuno conosce il russo? :rolleyes:

petronius B)

P.S.: domani si continua con la storia della battaglia di Stalingrado, grazie a Simone per il suo intervento :)

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Inviato

Dai primi di settembre 1942 fino a metà novembre la lotta si protrae con ferocia indescrivibile e assume sempre più il carattere di una mischia confusa.

Già dopo i primissimi giorni a Stalingrado non si parla più di strategia, di manovra, di guerra di movimento; ci troviamo invece di fronte ad una selvaggia, quasi primitiva, lotta corpo a corpo.

Ogni fase della battaglia viene a risolversi in un combattimento tra singoli, si lotta per una casa, una strada, una maceria.

Da un lato all'altro della stessa via i soldati dei due schieramenti si insultano, si maledicono e, soprattutto, si cercano con i cecchini :m249:

I duelli corpo a corpo si protraggono con coltelli e piccozze, mazze di legno e sbarre di ferro; i feriti, in mezzo alla strada, restano per ore a urlare e gemere, finchè non scende la notte, e un portaferiti arriva con la morfina o con il colpo di grazia :(

petronius B)


Inviato
 
Per finanziare la Grande Guerra Patriottica furono emessi.....biglietti delle lotterie.

Le lotterie, organizzate da forze militari e paramilitari per finanziare necessità operative o amministrative, erano operative già dal 1930, ma con la guerra ricevettero un indubbio incremento.

Ecco il primo biglietto da 1 rublo, anno 1939.

petronius :)

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Inviato

avvincente la ricostruzione...e per me inediti questi buoni patriottici...non amo la cartamoneta, però certe emissioni della WWII sono l'unica traccia numismatica lascita da quel tragico evento: e ho iniziato una collezione parallela ovviamente <_<

Grazie!

M.


Inviato
 
Le lotterie....erano operative già dal 1930

Con lo scoppio della guerra queste lotterie servono anche a finanziare le necessità del conflitto e le vignette assumono un più chiaro significato bellico.

Come in questo biglietto, del 1942.

petronius B)

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Inviato
 
e ho iniziato una collezione parallela ovviamente  <_<

Di cosa, esattamente? monete? medaglie? :rolleyes:

ciao.

petronius :)


Inviato

All'inizio del novembre 1942 Hitler è ormai persuaso che la battaglia di Stalingrado sia vinta.

In un periodo cruciale della guerra (Montgomery ha sfondato ad El-Alamein, gli angloamericani stanno sbarcando nel nordafrica francese) il dittatore nazista sembra subire un tracollo psichico, lasciando cha la sua natura di politico-demagogo prenda il sopravvento sulle sue indubbie capacità strategiche.

Senza alcuna necessità apparente, abbandona il Quartier Generale e si reca con il suo treno speciale (dallo strano nome di Amerika) a Monaco di Baviera, per celebrare l'anniversario del fallito putsch del 1923.

Nel suo discorso alle alte gerarchie del regime ed agli ex combattenti, perdendo ogni senso della misura, dice:

"Volevo raggiungere il Volga, e in un punto determinato, in una determinata città.

Il caso vuole che questa città porti il nome di Stalin. Ma non crediate che per questa ragione io abbia puntato i nostri sforzi contro di essa; è perchè Stalingrado costituisce un centro della massima importanza. Là si smistano 30 milioni di tonnellate di traffico, di cui 9 milioni di tonnellate di petrolio, là si riversano, per prendere la strada del nord, i cereali provenienti dalle immense regioni dell'Ucraina e del Kuban. Di là parte il manganese, là esisteva un centro gigantesco di smistamento.

Volevo prenderlo e, perchè sono modesto, vi dico che l'ho preso."

Io, che sono ancora più modesto del Führer :rolleyes: per celebrare la "non conquista" di Stalingrado, mi limito ad allegare un ritratto dello Zar Rosso.

petronius B)

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Inviato
Di cosa, esattamente? monete? medaglie? :rolleyes:

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...di carta moneta ...e buoni:)

e qui trovo sempre spunti interessanti ;) ricordo anche di un buono di una compagnia del Caucaso he mi aveva molto affascinato...insomma un mondo!


Inviato
 
All'inizio del novembre 1942 Hitler è ormai persuaso che la battaglia di Stalingrado sia vinta.

In effetti il Führer non ha tutti i torti.

Stalingrado è quasi completamente in mano tedesca, ma la situazione generale è profondamente mutata e per i tedeschi si è fatta quasi tragica.

Dopo mesi di preparazione sta per scattare la trappola sovietica, resa possibile dall'ostinata caparbietà di Hitler di non tener conto degli avvenimenti e sottovalutare il nemico.

Sta per cominciare l'offensiva che chiuderà le armate tedesche e quelle aggregate in anello di ferro e di fuoco, costringerà la Wehrmacht a ritirarsi dal Caucaso, distruggerà l'Armata italiana :( e quella rumena.

Il comando tedesco non è certo all'oscuro dei preparativi sovietici, ma fino all'ultimo ne sottovaluta la gravità.

L'attacco soviettico si scatena con terrificante violenza, su tutto il fronte sud, la mattina del 19 novembre; i tedeschi di Stalingrado si trovano ben presto chiusi in una sacca di 50 chilometri di lunghezza e 40 di larghezza, lungo la riva destra del Volga, attorno alla città.... :unsure:

petronius B)


Inviato
 
i tedeschi di Stalingrado si trovano ben presto chiusi in una sacca di 50 chilometri di lunghezza e 40 di larghezza, lungo la riva destra del Volga, attorno alla città.... :unsure:

....Vi sono asserragliate quindici divisioni di fanteria, una di cavalleria, tre divisioni motorizzate, tre corazzate, una divisione contraerea, dodici battaglioni del genio, due reggimenti di cannoni d'assalto, i resti di due divisioni rumene, oltre a qualche migliaio di russi antisovietici e a un reggimento di fanteria croata.

Intorno a loro sono schierate almeno sei armate sovietiche, con una superiorità complessiva, in uomini e mezzi, di tre a uno.

I russi offrono la resa l'8 gennaio 1943, a condizioni onorevoli: Hitler, da Berlino, ordina il rifiuto.

La battaglia decisiva inizia il 10 gennaio; le due parti si battono con estremo coraggio su un terreno desolato e gelato, ma non dura lungo.

Sei giorni dopo la sacca tedesca è ridotta alla metà, il 24 gennaio è spezzata in due dagli attacchi sovietici.

Lo stesso giorno il generale von Paulus, comandante tedesco a Stalingrado, telegrafa a Hitler:

"Le truppe mancano di munizioni e di viveri, non è più possibile mantenere comandi efficienti. Vi sono 18.000 feriti, senza nè rifornimenti, nè vestiti, nè medicine...resistere ancora non ha senso...il crollo è inevitabile. :(

L'esercito chiede l'immediata autorizzazione ad arrendersi per salvare la vita alle truppe che restano."

petronius B)

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Inviato

Prendiamoci un attimo di pausa :closedeyes: con un altro biglietto di lotteria, sperando che al suo possessore abbia portato quella fortuna che è mancata ai tanti, da qualunque parte abbiano combattuto, che si sono trovati nell'inferno di Stalingrado :(

petronius.

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Inviato
.....il generale von Paulus, comandante tedesco a Stalingrado, telegrafa a Hitler:

"Le truppe mancano di munizioni e di viveri, non è più possibile mantenere comandi efficienti. Vi sono 18.000 feriti, senza nè rifornimenti, nè vestiti, nè medicine...resistere ancora non ha senso...il crollo è inevitabile. :(

L'esercito chiede l'immediata autorizzazione ad arendersi per salvare la vita alle truppe che restano."

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Hitler risponde:

"Proibisco la resa. la Sesta Armata terrà le posizioni fino all'ultimo uomo, e con la sua eroica resistenza darà un indimenticabile contributo alla costituzione di un fronte di difesa e alla salvezza del mondo occidentale."

Paulus installa l'ultimo suo Quartier Generale nell'edificio dell'Univermag, sulla Piazza Rossa; i russi bombardano ferocemente, da parte tedesca nessun cannone risponde, ma quando i fanti sovietici si avventurano tra le macerie trovano ancora dei difensori che spuntano dal sottosuolo e riprendono a sparare.

Ma è l'ultimo sussulto, come scrivono i corrispondenti di guerra russi, della "belva fascista colpita a morte".

petronius B)

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Inviato

Il 31 gennaio i combattimenti sono praticamente finiti.

Quando i sovietici raggiungono l'Univermag, nel cui scantinato si trova il generale Paulus, nessuno spara; un parlamentare sovietico viene condotto nel bunker, dal quale esce Paulus, magrissimo, scheletrico, apparentemente indifferente a tutto:

Dice solo "Sì, va bene, mi arrendo".

A duemila chilometri di distanza Hitler impreca:

"Ci si uccide con l'ultima cartuccia. Detesto un soldato che si arrende....l'eroismo di decine di migliaiai di soldati viene compromesso dalla fellonia di uno solo".

Gli ultimi difensori della sacca si arrendono formalmente il 2 febbraio.

In totale 91.000 soldati tedeschi, compresi 24 generali, si avviano a piedi (meno i generali <_<) verso i gelidi campi della Siberia: è tutto ciò che resta di un esercito che due mesi prima contava 285.000 uomini.

Dei prigionieri, secondo le cifre rese ufficialmente note dalla Germania Federale nel 1958, soltanto 5.000 torneranno indietro.

Moltissimi sono morti di stenti, decine di migliaia sono caduti vittime di un'epidemia di tifo la primavera successiva alla cattura :(

petronius.

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Inviato

Dopo la resa dei tedeschi a Stalingrado, torniamo per concludere là dove avevamo iniziato, dai Buoni del Tesoro sovietici.

E voglio chiudere col mio pezzo preferito, anno 1944, quando ormai le sorti della guerra apparivano decise ;)

Dal vero è ridotto ancora peggio di quel che sembra in foto, ma è proprio quello il suo fascino: pensare in quante mani è passato, quali sogni e speranze può aver suscitato prima di finire su quella bancarella e poi nella mia collezione, è un'emozione che non ha prezzo :D

petronius B)

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  • 11 anni dopo...
Staff
Inviato

non so come ho fatto a pescarla, ma un up a questa discussione è il minimo che posso fare. grande petronius! grazie!

  • Grazie 2
Awards

Inviato

Dopo undici anni...mi fai commuovere :cray::D

Grazie a te per averla riproposta :)

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Supporter
Inviato

Bella ricostruzione storica, supportata da materiale molto interessante.

Complimenti e grazie, Petronius.

  • Grazie 1

Inviato

Me l'ero persa completamente. Bellissima discussione! :)

Saluti

Simone

  • Grazie 1

  • uzifox ha evidenziato questo topic come importante
Staff
Inviato
 

Dopo undici anni...mi fai commuovere :cray::D

Grazie a te per averla riproposta :)

È un patrimonio culturale quello che hai donato... si dovrebbe riaggiornare tutti i post che li raccolgono questi scritti! Complimenti e grazie ancora!

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  • Grazie 1
Awards

Inviato
 

È un patrimonio culturale quello che hai donato... si dovrebbe riaggiornare tutti i post che li raccolgono questi scritti! Complimenti e grazie ancora!

@petronius arbiterCi uscirebbe tranquillamente un volumetto con discussioni simili a questa che hai scritto qui sul forum in questi anni. :)

E non è la prima volta che te lo dico... ;) 

Saluti

Simone

 


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