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Inviato

Salve a tutti,potete darmi una mano nel classificare questa moneta per favore?

Credo sia sicuramente Alessandro severo,ma non riesco a capire se sia un denario o un antoniniano

Peso:2,5g

Diametro:2 cm

Grazie mille in anticipo  a chiunque saprà aiutarmi!

20220717_151336.jpg

20220717_151345.jpg


Inviato

denario

  • Grazie 1

Inviato

Denario

55 minuti fa, Hazyy dice:

Salve a tutti,potete darmi una mano nel classificare questa moneta per favore?

Credo sia sicuramente Alessandro severo,ma non riesco a capire se sia un denario o un antoniniano

Peso:2,5g

Diametro:2 cm

Grazie mille in anticipo  a chiunque saprà aiutarmi!

20220717_151336.jpg

20220717_151345.jpg

 

 

  • Grazie 1

Inviato
7 minuti fa, PK. dice:

Denario

 

 

Grazie mille,come mai però sono presenti quelle macchie? Bassa purezza dell argento?

Può indicarmi anche il valore?

32 minuti fa, dux-sab dice:

denario

 

Posso fare qualcosa per portare l argento all integrità  originale?


Inviato
8 minuti fa, Litra68 dice:

Buonasera a tutti,  io la lascerei così,  senza provare a pulirla.

Saluti 

Alberto 

 

Potrebbe indicarmi il valore ipotetico? Essendo poco informato sulle romane vorrei sapere anche il grado di rarità 


Inviato

@Hazyy ti riporto qualcosa di interessante preso dalla Treccani.

Nel 215 Caracalla introdusse nella circolazione romana un nominale d'argento che da lui si chiamò antoninianus, caratterizzato dalla corona radiata nei pezzi recanti l'effigie dell'imperatore, e dal diadema a mezza luna, per quelli coniati con l'immagine dell'imperatrice. Questi pezzi, di un peso variabile fra i gr. 5,3 e i gr. 3,5, non hanno contrassegni del valore sino all'età di Aureliano, sotto il quale recano la sigla XXI nei paesi latini e K A in quelli greci, per indicare il loro valore di 20 assi (κ′ ἀσσάρια) conformemente all'uso ormai diffuso nelle provincie di contromarcare i pezzi di rame col loro valore in assi.

Credo potrà esserti di aiuto in futuro. 

Riguardo al valore economico non sono in grado di darti una stima. 

Sicuramente ci saranno utenti più preparati al riguardo. 

Se fosse la mia mi piacerebbe approfondirne la storia,  il significato del rovescio.

Comunque un interessante moneta.

Saluti

Alberto

  • Grazie 1

Inviato
21 minuti fa, Litra68 dice:

@Hazyy ti riporto qualcosa di interessante preso dalla Treccani.

Nel 215 Caracalla introdusse nella circolazione romana un nominale d'argento che da lui si chiamò antoninianus, caratterizzato dalla corona radiata nei pezzi recanti l'effigie dell'imperatore, e dal diadema a mezza luna, per quelli coniati con l'immagine dell'imperatrice. Questi pezzi, di un peso variabile fra i gr. 5,3 e i gr. 3,5, non hanno contrassegni del valore sino all'età di Aureliano, sotto il quale recano la sigla XXI nei paesi latini e K A in quelli greci, per indicare il loro valore di 20 assi (κ′ ἀσσάρια) conformemente all'uso ormai diffuso nelle provincie di contromarcare i pezzi di rame col loro valore in assi.

Credo potrà esserti di aiuto in futuro. 

Riguardo al valore economico non sono in grado di darti una stima. 

Sicuramente ci saranno utenti più preparati al riguardo. 

Se fosse la mia mi piacerebbe approfondirne la storia,  il significato del rovescio.

Comunque un interessante moneta.

Saluti

Alberto

 

Grazie mille per la nozione storica!

Da oggi in poi non cadrò più in confusione  ahahah

Comunque  girovagando sul web credi di averla trovata

Anno di conio 227,Roma

Riguardo il valore attenderò qualcuno che sappia dirmi qualcosa a riguardo


Inviato
32 minuti fa, Litra68 dice:

@Hazyy ti riporto qualcosa di interessante preso dalla Treccani.

Nel 215 Caracalla introdusse nella circolazione romana un nominale d'argento che da lui si chiamò antoninianus, caratterizzato dalla corona radiata nei pezzi recanti l'effigie dell'imperatore, e dal diadema a mezza luna, per quelli coniati con l'immagine dell'imperatrice. Questi pezzi, di un peso variabile fra i gr. 5,3 e i gr. 3,5, non hanno contrassegni del valore sino all'età di Aureliano, sotto il quale recano la sigla XXI nei paesi latini e K A in quelli greci, per indicare il loro valore di 20 assi (κ′ ἀσσάρια) conformemente all'uso ormai diffuso nelle provincie di contromarcare i pezzi di rame col loro valore in assi.

Credo potrà esserti di aiuto in futuro. 

Riguardo al valore economico non sono in grado di darti una stima. 

Sicuramente ci saranno utenti più preparati al riguardo. 

Se fosse la mia mi piacerebbe approfondirne la storia,  il significato del rovescio.

Comunque un interessante moneta.

Saluti

Alberto

 

Allego foto trovate in rete per confronto

Screenshot_20220717-172204_Chrome.jpg

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Inviato

@Hazyy al rovescio riporta nella leggenda la potestà Tribunizia che Alessandro Severo riceve nel 222.

Ti riporto sempre dalla Treccani:

Originariamente P. stava a significare l'autorità ufficiale (ἐξουσία), conferita dal popolo oppure dallo stato, ad un uomo di sua fiducia. La tribunicia potestas, conferita al sovrano anno per anno per mezzo di un'elezione, è la parte più importante dei suoi titoli: essa rivela la sua auctoritas, basata sull'omnium consensus; il numero delle cariche di tribuno del popolo vien segnato come quello dei suoi consolati accuratamente sulle monete del princeps. Su sesterzi dell'imperatore Alessandro Severo si trova per la prima e l'ultima volta una rappresentazione della Potestas. Siede davanti ad un altare acceso, tiene uno scettro, simbolo della sovranità e, come la Securitas, tiene il capo appoggiato alla mano. L'iscrizione suona potestas perpetu(a), il che significa, mancando sulle sue monete le consuete indicazioni tribunizie, che questa carica ispirata allo spirito della libertà si è ormai trasformata in un diritto perpetuo dell'imperatore e della sua dinastia. Questa figurazione della potestas perpetua è il simbolo del passaggio dalla libertà al despotismo.

Spero ti sia utile come ulteriore sprono ad approfondire.

Saluti 

Alberto

  • Grazie 1

Inviato

Ciao @Hazyy, si tratta di un denario che da quanto si può vedere dalle foto ha circolato molto poco. I rilievi che si intravedono sono molto netti e quasi per nulla consumati. Le incrostazioni sono dovute a contatto con terreno o altro dove ha stazionano chissà per quanti centinaia di anni. Anche io ti consiglio di lasciarlo così. È una grande testimonianza di un pezzo di storia, da questo punto di vista inestimabile. Quando possa valere economicamente purtroppo non posso esserti di aiuto. Sotto Alessandro Severo non furono coniati antoniniani a suo nome. Tuttavia ci sono antoniniani di questo imperatore ma furono fatti coniare postumi, cioè dopo la sua morte, da Traiano Decio in una serie di divinizzazione dedicata a molti imperatori suoi predecessori ?.

ANTONIO 

  • Mi piace 1

Inviato

Per precisione riguardo alla Potestà Tribunicia.

La prima il 14 marzo del 222, rinnovata poi annualmente il 10 dicembre.

il tuo esemplare @Hazyy mi sembra riporti VI quindi dovremmo essere  nel 227/228?.

Saluti 

Alberto

  • Grazie 1

Inviato

Grazie mille a tutti,come sempre le vostre risposte sono più che esaurienti!!!

6 minuti fa, Litra68 dice:

Per precisione riguardo alla Potestà Tribunicia.

La prima il 14 marzo del 222, rinnovata poi annualmente il 10 dicembre.

il tuo esemplare @Hazyy mi sembra riporti VI quindi dovremmo essere  nel 227/228?.

Saluti 

Alberto

 

Sisi,esattamente 


Inviato
11 minuti fa, Pxacaesar dice:

Ciao @Hazyy, si tratta di un denario che da quanto si può vedere dalle foto ha circolato molto poco. I rilievi che si intravedono sono molto netti e quasi per nulla consumati. Le incrostazioni sono dovute a contatto con terreno o altro dove ha stazionano chissà per quanti centinaia di anni. Anche io ti consiglio di lasciarlo così. È una grande testimonianza di un pezzo di storia, da questo punto di vista inestimabile. Quando possa valere economicamente purtroppo non posso esserti di aiuto. Sotto Alessandro Severo non furono coniati antoniniani a suo nome. Tuttavia ci sono antoniniani di questo imperatore ma furono fatti coniare postumi, cioè dopo la sua morte, da Traiano Decio in una serie di divinizzazione dedicata a molti imperatori suoi predecessori ?.

ANTONIO 

 

Quello che mi chiedevo:l ossidazione è  data dalla bassa quantità di argento  presente o per quale strano motivo?

So che l argento annerisce ma non si ossida


Inviato

Ciao, si sono dovute all'emersione dei metalli meno nobili che compongono la lega d'argento che in determinate condizioni ambientali riemergono in superficie sotto forma di malachite (incrostazioni di colore verde) o altro. Il rischio di pulire monete del genere è quello di mettere a nudo i crateri (veri e proprie mancanze di metallo) che si trovano sotto tali incrostazioni, molto più brutte da vedersi sicuramente di come si presenta ora?

ANTONIO 

 

 

  • Grazie 1

Inviato
1 ora fa, Pxacaesar dice:

Ciao, si sono dovute all'emersione dei metalli meno nobili che compongono la lega d'argento che in determinate condizioni ambientali riemergono in superficie sotto forma di malachite (incrostazioni di colore verde) o altro. Il rischio di pulire monete del genere è quello di mettere a nudo i crateri (veri e proprie mancanze di metallo) che si trovano sotto tali incrostazioni, molto più brutte da vedersi sicuramente di come si presenta ora?

ANTONIO 

 

 

 

Okok,allora la lascerò  così,indubbiamente ha il suo fascino anche cosi


Inviato
6 minuti fa, Hazyy dice:

Okok,allora la lascerò  così,indubbiamente ha il suo fascino anche cosi

 

sono semplici incrostazioni dovute al tempo, nulla di cui preoccuparsi o dannoso, e di certo nulla toglie alla moneta che è in buone condizioni, come detto da @Pxacaesar solo che dubito sia malachite dato che colpisce bronzo e leghe ad alto contenuto di rame.

  • Grazie 1

Inviato

Ciao @PK., I denari che venivano coniati ai tempi di Alessandro Severo avevano un contenuto di argento sceso al 50% del peso totale o anche meno, il resto era rappresentato quasi principalmente da rame. Ed è proprio dal rame della lega che si generano le effiorescenze di malachite di colore verde(si vedono bene sulla moneta del post). ?

ANTONIO 

  • Grazie 1

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