Monetina di Ariaramne, re di Cappadocia

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Buongiorno a tutti,

 

condivido con voi un mio recente acquisto, in modo da presentare un esemplare significativo della mia collezione di numismatica cappadoce e raccontare una piccola sventura...

 

La moneta che presento è un piccolo bronzo del re Ariaramne di Cappadocia (280-230 a.C. circa). Per dare un po' di contesto storico, ci troviamo nell'asia minore ellenistica, nel periodo successivo alla morte di Alessandro Magno. In questa fase storica, la Cappadocia è un piccolo potentato locale controllato da una dinastia di origine iranica. Al momento della conquista dell'impero persiano da parte di Alessandro, il montuoso territorio cappadoce rimase nelle mani dell'anziano satrapo Ariarate I; questo venne sconfitto da Perdicca solo nel 322 a.C. e crocifisso insieme a quasi tutta la sua famiglia. Vent'anni dopo, nel 301 a.C., suo figlio adottivo Ariarate II riottenne il trono uccidendo Aminta, il satrapo macedone che governava il territorio. Questi eventi portarono alla nascita del piccolo regno di Cappadocia, incastrato tra i vicini stati dei diadochi e formalmente subordinato all'impero seleucide. Ariaramne, figlio di Ariarate II, consolidò il suo potere e il suo controllo sul territorio fino ad ottenere, come riconoscimento ufficiale dal re seleucide Antioco II, il matrimonio tra il suo erede Ariarate III, che sarà il primo re cappadoce a coniare moneta d'argento con il titolo di basileus e ritratti in stile ellenistico, e la principessa seleucide Stratonice.

 

Il bronzetto è una piccola nocciolina: 13 mm per 2,48 g. Al diritto, c'è il profilo regale, con un copricapo persiano in cuoio. Questo elemento è ricorrente nella monetazione bronzea dei primi re cappadoci, e rimanda alle origini iraniche della dinastia: il re Ariaramne si distingue dai suoi predecessori e successori per essere sempre (o quasi) rappresentato con un copricapo piatto anziché appuntito. Al rovescio, un cavallo in movimento e il nome del re, senza titolature.

 

 

La moneta proviene da una delle ultime aste Bertolami, e vanta un pedigree di tutto rispetto, tracciabile per oltre 70 anni: proviene dalla collezione di Bono e Alberto Simonetta, tra i massimi studiosi della monetazione cappadoce, ed è stata acquistata nel 1950 da Cahn a Basilea.

Il pezzo è pubblicato nelle tavole di diversi studi di numismatica cappadoce firmati dai due Simonetta:

• Simonetta B., Notes on the coinage of the Cappadocian Kings, in Numismatic Chronicle, S. VI, vol. 1 (1961)
• Simonetta B., Coins of the Cappadocian Kings (1977)
• Simonetta A.,The Coinage of the Cappadocian Kings: A Revision and a Catalogue of the Simonetta Collection, in Parthica 9 (2007)

Inoltre, è usato come esemplare di riferimento nell'Handbook of Greek Coinage di Hoover:

I Simonetta lo registrano come unico, anche se purtroppo, non lo è più: negli ultimi anni siano apparsi sul mercato alcuni nuovi esemplari... anche se non più unico, rimane comunque una tipologia nota da non più di 5 pezzi o già di lì.

 

Dov'è la sventura? A prima vista, sembrerebbe un ottimo acquisto, e lo è ... se non fosse che è fermo in dogana da settimane: a causa di un errore del corriere, il pacco, già arrivato nella mia città e pronto per la consegna, è stato rimbalzato a Guadalajara (Messico), Cincinnati (USA) e adesso è tornato in Italia ed è trattenuto in dogana in ragione dei passaggi all'estero ... almeno finché, tra qualche giorno, non riapriranno gli uffici di Bertolami e la questione (spero) sarà risolta...

Modificato 27 Agosto, 2022 da folleperifolles