VALTERI Posted November 27, 2022 Share #1 Posted November 27, 2022 Andando per aste in rete, un piacevole denario repubblicano al nome di C. Norbanus . Sarà il prossimo 3 Dicembre in vendita LeuNum. 24 al n. 2561 . 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
fastrobert Posted December 14, 2022 Share #2 Posted December 14, 2022 Hammer price:142 CHF 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
L. Licinio Lucullo Posted December 17, 2022 Share #3 Posted December 17, 2022 Il nomen, "Norbanus", denota una provenienza della gens del monetiere da Norba, attuale Norma in provincia di Latina. Si tratta dell'unica emissione attribuita a questa gens. Nell’83 era console un Gaio Norbano, insieme a Scipione Asiageno (autore del denario rrc 311/1); il R/ allude ad una sua impresa dell’88, quando - pretore in Sicilia durante il bellum sociale - aveva organizzato una flotta per approvvigionare Reggio, assediata dagli insorti. Amisano osserva che gli elementi che lo compongono sono anche simboli del potere militare: flotta, politica e approvvigionamenti Il monetario dovrebbe essere suo figlio e potrebbe essere anche il monetario di rrc 491/1 (Crawford) oppure suo padre (Amisano). La raffigurazione di Venere colla spiga di grano deriva dalle credenze astrali degli antichi Mesopotamici. Essi associavano il transito della Luna Piena nella costellazione della Vergine (associata da sempre alle Dee più importanti essendo l'unica componente femminile dello Zodiaco) con il periodo primaverile, ossia in concomitanza con le prime apparizioni di grano. È anche per questo che essi chiamavano la costellazione, inizialmente, il solco, associandola appunto alla prosperità terrena. Con l'epoca classica poi il simbolismo della fanciulla ha preso il sopravvento, e la Vergine/Venere è diventata direttamente anche un simbolo di prosperità. In origine la Vergine/Venere doveva essere associata alla Dea del grano Babilonese Nidoba e questo portò, secondo la tradizione, ad identificare la costellazione come Isthar, ossia la moglie del Dio del mais. Il fascio littorio si crede fosse composto da 12 verghe e una scure a doppio taglio; si crede che appunto il numero 12 sia di origine etrusca, 12 come il numero di città che essi fondavano in ogni regione e 12 come i Littori che precedevano i Consoli, e poi gli Imperatori fino a Domiziano. Il numero 12 è stato associato dunque alle divinità principali, 6 femminili e 6 maschili (Giunone, Vesta, Minerva, Ceres, Diana, Venus; Mars, Mercurius, Jovi, Neptunus, Volcanus, Apollo), tra cui è presente Venere; da questo forse l'associazione colla dea. 3 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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