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Leggenda greca: Alessandro Magno e il pirata Diomede


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La parola pirata deriva dal termine greco πειρατής (peirates), che significava ladro, soprattutto in mare. Nell'antichità i pirati navigavano nel Mediterraneo e si raccontavano molte storie su di loro. C'è una famosa leggenda sul dio Dioniso e alcuni pirati, per esempio, e c'è anche una famosa storia su Alessandro Magno e un pirata di nome Diomede.

Diomede, così racconta la storia, era un famigerato pirata che era stato finalmente catturato e portato davanti all'imperatore per essere condannato. A causa delle numerose azioni criminali del pirata, tutti si aspettavano che Alessandro lo avrebbe condannato a morte. Prima di emettere la sentenza, però, Alessandro decise di interrogarlo.

Alessandro chiese al pirata: "Che cosa ti dà il diritto di navigare per i mari, prendendo con la forza cose che non ti appartengono?".

Diomede rispose coraggiosamente con alcune domande. "O imperatore", disse, "che cosa ti dà il diritto di girare il mondo intero prendendo con la forza cose che non ti appartengono? Chi ti ha dato il diritto di occupare la terra d'Egitto? Chi ti ha fatto re di Persia? Con quale autorità hai invaso la terra dell'India?".

Alessandro fissò l'uomo con stupore e Diomede continuò a parlare. "Poiché uso solo la mia barca", disse, "sono chiamato pirata. Tu, invece, usi il tuo esercito e la tua marina, e così sei proclamato imperatore. Se mi chiedete chi sia il più grande criminale, non posso dirlo. So però che se avessi a disposizione tali armi, sarei anch'io un imperatore".

Alessandro fu talmente colpito da questa risposta che, invece di punire il pirata, lo lasciò andare, lodandolo per la sua audacia e la sua perspicacia.

apollonia


  • 2 settimane dopo...
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Alessandro Magno e la pirateria

Alla fine del IV secolo a. C. Alessandro Magno vedeva la pirateria come una grave minaccia per i suoi piani d’invasione della Persia. Il suo esercito dipendeva dai rifornimenti inviati dalla Grecia continentale, quindi gli attacchi alla marina mercantile potevano mettere a repentaglio la campagna militare. Per questo Alessandro creò la prima vera “coalizione internazionale” contro la pirateria, cui tutti i suoi alleati e vassalli erano obbligati a partecipare.

apollonia


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Dopo la morte di Alessandro nel 323 a. C. nessuna potenza aveva più la forza o la volontà politica sufficienti per porre fine al fenomeno. Anzi, i successori di Alessandro ritenevano i pirati una risorsa utile a danneggiare i rispettivi avversari, e in alcuni casi li arruolarono nella propria marina come unità ausiliarie.

Uno dei successori di Alessandro, Demetrio Poliorcete, schierava regolarmente contingenti di pirati tra le sue truppe navali. Lo storico Diodoro Siculo afferma che durante l’assedio di Rodi il sovrano macedone impiegò molti banditi marittimi, tra cui il famoso Timocle e la sua ciurma. Analogamente Tolomeo II li utilizzò contro il seleucide Antioco II durante la Seconda guerra siriaca (260-253 a.C.).

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Ricostruzione della Kyrenia realizzata sulla base dei dati archeologici, mostra un’imbarcazione con un solo albero, vela quadrata e due timoni laterali. Lo scafo era protetto da un rivestimento di piombo

Foto: Richard Schlecht / NGS

Ciononostante, anche se alcuni di questi predoni si guadagnavano da vivere negli eserciti dei regni dei diadochi, la maggior parte continuò a operare per conto proprio, come Timarco, un avventuriero dell’Etolia attivo in Asia Minore durante il III secolo a. C. Il crollo della potenza navale di Rodi nel 167 a. C. eliminò l’ultimo ostacolo alla diffusione della pirateria, che vent’anni più tardi costituiva di nuovo un problema rilevante. Questo periodo vide l’ascesa dei Cilici, che spadroneggiavano nelle acque del Mediterraneo orientale. I pirati cilici attaccavano di solito le lente navi adibite al trasporto del grano. I membri dell’equipaggio e i passeggeri catturati potevano essere venduti come schiavi oppure, nel caso in cui fossero stati abbastanza importanti o facoltosi, tenuti in ostaggio fino al pagamento di un riscatto.

Da https://www.storicang.it/a/pirati-dellantichita-il-flagello-mediterraneo_14763

apollonia


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