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Inviato (modificato)

Salve, condivido recente acquisto e chiedo vostra opinione. Non colleziono gli ori di VEIII, ma ho avuto un’occasione di acquistare questo esemplare ad un prezzo conveniente e non ho saputo resistere. Attendo vostri commenti. Acquistato come conservazione tra SPL e FDC

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Modificato da Ptr79
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Inviato

Mitico il fascione, non ce lo mostri? 🤩


  • Ptr79 ha rinominato il titolo in 100 lire 1923 VEIII
Inviato

Adesso vedo anche il rovescio, prima non lo vedevo!


Inviato

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Inviato

L'hai pesata? La foto non mi convince.....


Inviato (modificato)

Buongiorno @Elleffe. Pesa 32,30 grammi. Ma la bilancia non ha una grandissima affidabilità. La casa d’Aste dava peso di 32,24gr

 

Il mio allarme principale arriva dal peso

Se servissero altri dettagli o foto migliori non esitare

Modificato da Ptr79
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Inviato

Il peso rientra nella norma; se l'acquisto è stato fatto presso una casa d'aste, è un'ulteriore garanzia  per la genuinità della moneta. Le foto non permettono di valutare appieno la moneta, comunque si notano segnetti (comuni in questa pesante moneta) che ne abbassano la conservazione, a mio avviso troppo generosa.

  • Grazie 1

Inviato
1 ora fa, Elleffe dice:

Il peso rientra nella norma; se l'acquisto è stato fatto presso una casa d'aste, è un'ulteriore garanzia  per la genuinità della moneta. Le foto non permettono di valutare appieno la moneta, comunque si notano segnetti (comuni in questa pesante moneta) che ne abbassano la conservazione, a mio avviso troppo generosa.

 

Condivido. In questo tipo di moneta la satinatura integra o quasi è condizione necessaria (non sufficiente) per dichiararla FDC. E qui non lo è per cui personalmente mi fermerei allo SPL. 

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Forse è la foto, ma pare strana la firma di A. Motti, soprattutto la I finale.


Inviato (modificato)
14 minuti fa, Oppiano dice:

Forse è la foto, ma pare strana la firma di A. Motti, soprattutto la I finale.

 

mi scuso per la foto indegna del nome, ma ancora non ho trovato un compromesso con il mio iphone... in mano la firma e la I mi sembrano conformi. ammetto che dalla foto i dubbi sono più che legittimi... faccio qualche altro tentativo

Modificato da Ptr79
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Inviato
3 ore fa, Oppiano dice:

Forse è la foto, ma pare strana la firma di A. Motti, soprattutto la I finale.

 

E’ autentica, senza se e senza ma. 

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Inviato
7 ore fa, Ptr79 dice:

Salve, condivido recente acquisto e chiedo vostra opinione. Non colleziono gli ori di VEIII, ma ho avuto un’occasione di acquistare questo esemplare ad un prezzo conveniente e non ho saputo resistere. Attendo vostri commenti. Acquistato come conservazione tra SPL e FDC

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Gran bella moneta, complimenti ! Capita anche a me, vedo una moneta che mi colpisce e devo prenderla, hai fatto benissimo.


Inviato (modificato)
7 minuti fa, Scudo1901 dice:

E’ autentica, senza se e senza ma. 

 

Se la mia bilancia non si sbagliasse (cosa che dubito) un peso di 32,30gr (rispetto ai 32,25) ritieni che sarebbe comunque in una tolleranza ‘ammessa’?

Modificato da Ptr79
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Inviato
24 minuti fa, Ptr79 dice:

Se la mia bilancia non si sbagliasse (cosa che dubito) un peso di 32,30gr (rispetto ai 32,25) ritieni che sarebbe comunque in una tolleranza ‘ammessa’?

 

Si 

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http://www.montevecchia.it/sito_falsi/tab_falsi_55.htm

Articolo di TEVERE EMILIO

100 Lire del "Fascio" del 1923

Sono innumerevoli le imitazioni di questa moneta, emessa insieme con una da 20 lire, per commemorare la Marcia su Roma. I primi riconi, per lo più molto grossolani e spesso con un bassissimo contenuto d'oro, sono addirittura della fine degli anni Cinquanta e soddisfacevano le richieste dei nostalgici del Ventennio; poi, alla fine degli anni Sessanta, si incominciarono a vedere dei riconi fatti per collezionisti numismatici, di migliore fattura ed in oro buono (il titolo non era conosciuto ma sicuramente alto). 

Anche oggi, infine, è tutto un proliferare di falsi, sempre più perfetti, come quello che vi presento. Se nel 2004, in questa rubrica, avevo descritto un falso del 100 Lire 1923 che definivo pericoloso perché ben eseguito, quello che vi descrivo oggi è da definire pericolosissimo poiché le differenze riscontrabili rispetto all'originale sono davvero lievi, l'aspetto è quasi identico e così pure il colore ed il peso sono estremamente aderenti all'originale.
 

image.jpeg
 

Ecco qui di seguito le differenze riscontrate rispetto all'originale: 

Metallo: sotto la debole sabbiatura il metallo è leggermente più grigiastro.

Diametro: millimetri 34,95; lievemente scarso. Due esemplari originali misurati danno mm 35,20 e mm 35,40.

Peso: grammi 32,19; quasi giusto ma fuori dalla tolleranza della Regia Zecca che prevedeva un peso compreso tra 32,225 e 32,290 grammi. Il peso dei due esemplari originali era grammi 32,25 e 32,26. 

Spessore al bordo: a vista appare sempre uniformemente regolare anche se, in realtà, varia da mm 2,63 a 2,58; questa irregolarità è spiegata dal fatto che, in prossimità del fascio vicino al bordo, si è in presenza di un maggior assorbimento di metallo con conseguente minor spinta del metallo stesso sui bordi. Negli esemplari originali questa irregolarità è ancor più accentuata (da mm 2,69 a 2,43) tanto da poterla notare ad occhio nudo: il bordo in prossimità del fascio, sia sopra che sotto, si assottiglia chiaramente.

Spessore al centro (rilevato sul nastro che lega il fascio di verghe): abbondante, millimetri 2,40. Negli esemplari originali millimetri 2,26. 

Bordo o margine: lievemente più sottile, arrotondato su entrambi gli spigoli. Al dritto, il bordo presenta, in corrispondenza del fascio sia sopra che sotto, due notevoli depressioni (vedi freccia n.2 nella foto in basso).

Contorno: le righe sono quasi perfette, ma hanno una frequenza superiore: allo spazio di 13 righe dell'originale corrispondono 14 righe del falso.

Disegno dei dritto e del rovescio: veramente ben realizzato, con rilievi praticamente perfetti. 

Firma dell'incisore: poco nitide la "A" e la "0" nella firma dell'incisore "A. MOTTI", lo spazio sopra la barretta della lettera "A" è praticamente chiuso. (vedi freccia n. 1) 

Date e segno di Zecca: nessun difetto da rilevare.

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🤣🤣🤣


Inviato

Il diametro è 35mm

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  • 3 settimane dopo...
Inviato
Il 2/5/2024 alle 22:08, Oppiano dice:

http://www.montevecchia.it/sito_falsi/tab_falsi_55.htm



Articolo di TEVERE EMILIO

100 Lire del "Fascio" del 1923

Sono innumerevoli le imitazioni di questa moneta, emessa insieme con una da 20 lire, per commemorare la Marcia su Roma. I primi riconi, per lo più molto grossolani e spesso con un bassissimo contenuto d'oro, sono addirittura della fine degli anni Cinquanta e soddisfacevano le richieste dei nostalgici del Ventennio; poi, alla fine degli anni Sessanta, si incominciarono a vedere dei riconi fatti per collezionisti numismatici, di migliore fattura ed in oro buono (il titolo non era conosciuto ma sicuramente alto). 

Anche oggi, infine, è tutto un proliferare di falsi, sempre più perfetti, come quello che vi presento. Se nel 2004, in questa rubrica, avevo descritto un falso del 100 Lire 1923 che definivo pericoloso perché ben eseguito, quello che vi descrivo oggi è da definire pericolosissimo poiché le differenze riscontrabili rispetto all'originale sono davvero lievi, l'aspetto è quasi identico e così pure il colore ed il peso sono estremamente aderenti all'originale.
 

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Ecco qui di seguito le differenze riscontrate rispetto all'originale: 

Metallo: sotto la debole sabbiatura il metallo è leggermente più grigiastro.

Diametro: millimetri 34,95; lievemente scarso. Due esemplari originali misurati danno mm 35,20 e mm 35,40.

Peso: grammi 32,19; quasi giusto ma fuori dalla tolleranza della Regia Zecca che prevedeva un peso compreso tra 32,225 e 32,290 grammi. Il peso dei due esemplari originali era grammi 32,25 e 32,26. 

Spessore al bordo: a vista appare sempre uniformemente regolare anche se, in realtà, varia da mm 2,63 a 2,58; questa irregolarità è spiegata dal fatto che, in prossimità del fascio vicino al bordo, si è in presenza di un maggior assorbimento di metallo con conseguente minor spinta del metallo stesso sui bordi. Negli esemplari originali questa irregolarità è ancor più accentuata (da mm 2,69 a 2,43) tanto da poterla notare ad occhio nudo: il bordo in prossimità del fascio, sia sopra che sotto, si assottiglia chiaramente.

Spessore al centro (rilevato sul nastro che lega il fascio di verghe): abbondante, millimetri 2,40. Negli esemplari originali millimetri 2,26. 

Bordo o margine: lievemente più sottile, arrotondato su entrambi gli spigoli. Al dritto, il bordo presenta, in corrispondenza del fascio sia sopra che sotto, due notevoli depressioni (vedi freccia n.2 nella foto in basso).

Contorno: le righe sono quasi perfette, ma hanno una frequenza superiore: allo spazio di 13 righe dell'originale corrispondono 14 righe del falso.

Disegno dei dritto e del rovescio: veramente ben realizzato, con rilievi praticamente perfetti. 

Firma dell'incisore: poco nitide la "A" e la "0" nella firma dell'incisore "A. MOTTI", lo spazio sopra la barretta della lettera "A" è praticamente chiuso. (vedi freccia n. 1) 

Date e segno di Zecca: nessun difetto da rilevare.

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Buonasera.

Se si possono riscontrare così tante incongrueze io starei ancora tranquillo (pur non essendo un esperto) e fiducioso nel fatto che qualcuno sia in grado di trovarle o meno assicurandosi di comprare o proporre ad un potenziale acquirente un pezzo originale... 

Ci si potrebbe preoccupare per il futuro nel caso in cui le tecniche di falsificazione vengano perfezionate ma credo che a quel punto i costi di produzione dei falsi salirebbero così tanto che non converrebbe più produrli... (credo)

Il contributo di professionisti così bravi sono sicuramente fondamentali per la nostra comunità di collezionisti, in particolare per il ramo Regno in questo caso, e ti ringrazio molto per la condivisione @Oppiano di questo articolo🙏

https://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-VE3/49-0

Saluti... Ronak

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Inviato

Buongiorno a tutti.

Grazie anzitutto per la condivisione di questo importante pezzo della monetazione di Vittorio Emanuele III e per la successiva discussione, ricca di spunti che ho annotato.

Personalmente, mi limito a segnalare che questa moneta è menzionata nella famosa Nota 56 (oltre 5 mila pezzi in giacenza) e, pertanto, anche avessi la disponibilità economica, non procederei all'acquisto (salvo ovviamente prezzi di saldo😊).

Un saluto cordiale e a presto.

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Inviato

Non è mai stata un mio target. Ma l’ho pagata veramente bene..

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  • Grazie 1

Inviato
2 ore fa, Ptr79 dice:

Non è mai stata un mio target. Ma l’ho pagata veramente bene..

 

A questo punto, siamo curiosi, se ci vuoi dire quanto l'hai pagata... 🙂


Inviato

Un 5% più dello spot del momento

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