Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato

Si legge appena META ma la spiga mantiene ancora il suo fascino. :wub:

Mi sembra che abbia 8 grani.

post-709-1187123682_thumb.jpg


Inviato

28 mm, 7.80 g.

SNG ANS 216?

post-709-1187123850_thumb.jpg


Inviato

un po' consumata ma con tutto il suo fascino!

complimenti lele


Inviato

Si tratta di una moneta sempre molto interessante ed affascinante :wub: , sotto il profilo storico e numismatico. Complimenti sinceri :)

Giacomo


Inviato

Ciao Antonello, non vorrei allarmare nessuno, ma i rilievi non mi piacciono.

Sull'intera superficie sono omogeneamente consumati.

Persino nelle zone interne protette dai rilievi... <_<

Non saprei, è difficile che l'argento si consumi in questo modo, forse è rimasta in un luogo che ha "mangiato" un sottilissimo strato d'argento su tutta la superficie, ma non ci giurerei.

Potrebbe anche trattarsi di un conio "stanco", eccessivamente usurato.

Anche la spiga incusa al rovescio mi dà qualche perplessità, vedi il disegno che strana conformazione prende circa a 3/4 di altezza!? :(

Certo come sempre sosteniamo le foto non aiutano, ma il mio consiglio è di farla vedere a un esperto professionista, se non l'hai già fatto. ;)


Inviato
Ciao Antonello, non vorrei allarmare nessuno, ma i rilievi non mi piacciono.

Sull'intera superficie sono omogeneamente consumati.

Persino nelle zone interne protette dai rilievi... <_<

Non saprei, è difficile che l'argento si consumi in questo modo, forse è rimasta in un luogo che ha "mangiato" un sottilissimo strato d'argento su tutta la superficie, ma non ci giurerei.

Potrebbe anche trattarsi di un conio "stanco", eccessivamente usurato.

Anche la spiga incusa al rovescio mi dà qualche perplessità, vedi il disegno che strana conformazione prende circa a 3/4 di altezza!? :(

Certo come sempre sosteniamo le foto non aiutano, ma il mio consiglio è di farla vedere a un esperto professionista, se non l'hai già fatto. ;)

253477[/snapback]

...potrebbe essere una moneta, trovata in mare...la sabbia, riesce a levigare molto bene anche le parti più nascoste...come l'incuso di questa moneta...

Marco

Awards

Inviato (modificato)

Quello che penso anche io, fare una moneta falsa e consumarla in quel modo non ha senso.

Modificato da Giovenaledavetralla

Inviato

Concordo con cori, potrebbe essere un ipotesi da aggiungere al conio usurato, continua invece a non convincermi il disegno dell'incuso.

Per giovenale: i rilievi poco marcati non sarebbero voluti da un falsario, ma sarebbero il risultato di un processo di falsificazione che non è riuscito a riprodurre i netti rilievi dell'originale (es. processo di fusione).


Inviato (modificato)

Si ho capito cosa intendi.

Ma se facciamo un discorso a monte e pensiamo che il falsario fà una moneta per farci dei soldi.

E se questa gli è venuta male anche metterla sul mercato ne ricaverebbe ben poco, a questo punto gli converebbe rifonderla e rifarla.

Modificato da Giovenaledavetralla

Inviato

sicuramente io la farei periziare.........concordo con miglio nel notare alcuni difetti ( il bordo non mi convince, come anche la scarsa impressione dell'incuso, nonchè quella sbavatura di metallo tra le spighe a ore 3).............un ultima cosa il colore , sembra che la moneta sia stata messa in acido cloridrico per ''invecchiarla'', sottolineo''sembra'' perchè le foto ingannanno...speriamo che sia invece autentica perchè il pezzo è interessante ;) ciao :lol:


Inviato
Concordo con cori, potrebbe essere un ipotesi da aggiungere al conio usurato, continua invece a non convincermi il disegno dell'incuso.

Per giovenale: i rilievi poco marcati non sarebbero voluti da un falsario, ma sarebbero il risultato di un processo di falsificazione che non è riuscito a riprodurre i netti rilievi dell'originale (es. processo di fusione).

253487[/snapback]

...personalmente, credo sia buona...ripeto, la salsedine e la sabbia, possono ridurre la moneta in quasto stato...i rilievi sia del dritto che del rovescio, sono stati erosi....é tipico degli oggetti metallici rinvenuti nella sabbia...

Marco

Awards

Inviato

Interessanti e valide le supposizioni di miglio ma ugualmente non nutro forti dubbi sulla sua autenticità. Coni stanco abbinati all'azione dell'acqua + sabbia potrebbero dare sicuramente questie effetti.


Inviato

Grazie a tutti per i commenti e gli interessanti spunti di riflessione ed osservazione. :)

Allego una foto del bordo, la moneta mi sembra coniata ed all'osservazione de visu mi sembra ricoperta da un velo di ossido d'argento, propendo per la tesi di cori che mi sembra ben spiegare le puntuali affermazioni di miglio.

Ascolterò il vostro consiglio e farò periziare questa anziana signora che, seppure non più in forma come un tempo è - ai miei occhi - ancora desiderabile.

post-709-1187356697_thumb.jpg


Inviato

Le ipotesi avanzate riguardo il logorio della moneta sono ben motivate ma vorrei fare qualche osservazione. Quando Antonello ha postato lo statere ha indicato, seppur dubitativamente, un confronto con SNG ANS n. 216, che corrisponde alla classe VI, coppia di coni n. 128, della classificazione Johnston (A. Johnston, The Coinage of Metapontum, parts I and II by S.P.Noe, with Additions and Corrections by A. Johnston, ANS NNM 32, 47, New York 1984).

In questa classe la studiosa include 24 coppie di coni (nn. 112-135; modulo compreso tra 26 e 27,5 mm) delle quali la n. 118 (e, seppur in misura minore, la n. 119) presenta, al rovescio, un grado di consunzione alquanto simile a quello dello statere postato.

Potrebbe pertanto trattarsi di un momento della coniazione metapontina particolarmente intenso, con coni adoperati fino all'usura. Ovviamente non si può escludere che il logorio sia stato causato o da una prolungata circolazione o da modalità connesse al rinvenimento (mare?) come ipotizzato da Cori.

Saluti


Inviato
Le ipotesi avanzate riguardo il logorio della moneta sono ben motivate ma vorrei fare qualche osservazione. Quando Antonello ha postato lo statere ha indicato, seppur dubitativamente, un confronto con SNG ANS n. 216, che corrisponde alla classe VI, coppia di coni n. 128, della classificazione Johnston (A. Johnston, The Coinage of Metapontum, parts I and II by S.P.Noe, with Additions and Corrections by A. Johnston, ANS NNM 32, 47, New York 1984).

In questa classe la studiosa include 24 coppie di coni (nn. 112-135; modulo compreso tra 26 e 27,5 mm) delle quali la n. 118 (e, seppur in misura minore, la n. 119) presenta, al rovescio, un grado di consunzione alquanto simile a quello dello statere postato.

Potrebbe pertanto trattarsi di un momento della coniazione metapontina particolarmente intenso, con coni adoperati fino all'usura. Ovviamente non si può escludere che il logorio sia stato causato o da una prolungata circolazione o da modalità connesse al rinvenimento (mare?) come ipotizzato da Cori.

Saluti

253587[/snapback]

Grazie dracma, il tuo aiuto bibliografico e scientifico ha certamente chiarito gran parte dei miei dubbi. ;)


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.