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Inviato

A volte una collezione nasce per caso.

Ero presente all'asta NAC 43, Venezia d'Elite (coll. Curti), del 2007. Ricercavo un'osella di bella conservazione e fui attirato da un esemplare di Francesco Loredan (1752-1762), anno V. La nota devozione mariana di Venezia era palpabile e l'osella in conservazione eccezionale. Oltretutto aveva un pedigree di tutto rispetto (Ex collezione Gavazzi, ex collezione De Lazara) ed un vecchio cartellino a corredo.

9.81 gr. Dr. Al centro di un vaso sormontato dall'immagine della Madonna e trasportato da angeli in festa la scritta VAS / ONOR/ABI/LE. Sotto la figura stesa di S. Marco con il leone e del Doge inginocchiato; al suo fianco, il corno dogale. Attorno: S.M.V:FRANC.LAVRED.DVX. All'esergo, •F•T•  (Francesco Trevisan, massaro). Rv. Chiuse in un fregio di stile barocco sormontato dal corno ducale la scritta FRANCIS. LAVREDANI PRINCIPIS MVNVS ANNO. V 1756. In alto corno dogale. CNI 100. Jesurum pag. 278.

I prezzi non erano quelli attuali e me la aggiudicai. Fu la prima di quel doge, l'unico (o quasi) che da allora attirò il mio interesse.

(continua)

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Inviato

Il secondo esemplare "Loredan" fu un'osella del 1761 (anno X) acquistata da Andrea Paolucci, nel 2009, al Convegno di Verona. Esemplare magnifico con una splendida e incredibile patina dorata e fondi specchiati. Proveniva da una collezione privata con molti esemplari di rilievo. A me interessava quello, ed il prezzo era adeguato.

9.80 gr. Dr.  Racchiuse in un ornato FRANCIS: LAUREDANI PRINCIPIS MUNUS A. X 1761. Rv. Urna riccamente ornata e sormontata dalle insegne cardinalizie, entro la quale due angeli sorreggono la costa del Beato Barbarigo; il coperchio, decorato dal leone di S. Marco in soldo, reca in alto i paramenti sacri. Intorno BEATI GREG: BARBADICI CARD: COSTA (costola del Beato cardinale Gregorio Barbarigo). Esergo: ●Z●D● (Zuane Dolfin). Per la beatificazione di Gregorio Barbarigo, in una ricca teca, Venezia inviò in dono al Papa una costola del santo. Paolucci Oselle 244. Gamberini 1627.

(continua)

Osella Loredan-X.jpg

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Inviato

In attesa del prossimo capitolo, che meraviglia Giovanni! Che monete eccezionali :o Da lustrarsi gli occhi!


Inviato

A questo punto, per riordinare un po', riprenderei dall'anno I. 

E' questa un'osella rara, tra le più rare di questo doge, ed ho acquistato l'esemplare proposto nel 2023, da Sartor Numismatica. E' in alta conservazione, fondi lucenti ed immacolati, seppure con significative debolezze di conio. Proveniva dalla famosa vendita di oselle Semenzato 1978 (coll. conte Dino Lucheschi), poi Nomisma 42 del 2010, poi Varesi 69 del 2016 (ANPB), quindi NAC 108 del 2018 (eccezionale con una bellissima patina iridescente).

9.85 gr. Dr: FRANCIS./ LAVREDANI/ PRINCIPIS/ MVNVS/ AN.I./ 1752, in cartella arabescata, a fogliami con conchiglia in cimasa..Rv. S*M*V* FRANC* LAVRED*D*, Sopra un piedistallo la Beata Vergine nimbata, seduta col Bambino in braccio, radiato: a sinistra, S. Marco appoggia il libro sul piedistallo e stende la destra verso un calamaio con penna; a destra, il Doge genuflesso con le mani giunte e il corno ducale in terra: ambedue le figure sono rivolte alla Beata Vergine in preghiera: davanti al piedistallo sul pavimento, in basso: accovacciato il leone; esergo: tra 2 rosette G.A.C. (Giacopo Antonio Contarini, massaro). Paolucci 235, Gamberini 1608, CNI 93, Werding 233.

(continua)

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Inviato

Altra bella osella, ma molto meno la foto (sovraesposta, che mi sono spesso ripromesso di rifare), quella dell'anno II, 1753, proveniente da asta Ranieri del 2014. Non ho trovato pedigree ma è un esemplare comunque molto gradevole e FDC.

9.82 gr. Dr. FRANCIS LAVREDANI PRINCIPIS MVNVS AN II 1753 nel campo entro corona di fiori chiusa in alto da corno dogale. Rv. S M V FRANC LAVRED D S. Marco stante a s., davanti ad un colonnato riccamente decorato che racchiude al centro un quadro della Madonna; a d., il Doge in preghiera e tra i due un servizio da scrittoio, il leone accovacciato ed il corno dogale. All'esergo, S B (Stefano Barbaro). Paol. Oselle 236; Gamberini 1610.

(continua)

Osella Loredan-II.jpg

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Inviato

Ed ecco l'anno III-1754, ultimo per stasera. La più recente acquisizione (Nomisma 72 dell'aprile scorso). Moneta che in passato ho evitato di acquistare perchè mi disturbavano le sfogliature di metallo di un esemplare (comunque definito FDC) che instancabilmente ritornava in asta ogni 6 mesi (prima NAC, poi Kuenker, poi InAsta 3 volte, poi ancora Kuenker) o perchè un altro, pur bello, era bianco e lavato di recente (Varesi 2017, ma che a posteriori rimpiango un po'). Questo esemplare, riportato da vendita Ratto 1974 (che non ho potuto controllare), presenta una bella patina scura ed è quello rappresentato nel 2° volume del Paolucci. Per motivi ignoti l'estensore del catalogo lo riportava R3, mentre è relativamente comune. I fondi sono lucidi ma la moneta sembra mostrare qualche segno di usura sui rilievi più alti, per quanto parte della colpa sia di questo conio (ne ho identificati almeno 3 di rovescio) che, nello specifico, non impronta perfettamente la figura e il volto di S. Marco.

9.85 gr. Dr. S M V FRANC LAVREDANO DVX S. Marco nimbato, seduto a s. e benedicente, consegna il vessillo al doge genuflesso; all'esergo, V A C (Ulisse Antonio Corner massaro). Rv. Corno ducale / FRANCIS: / LAVREDANI / PRINCIPIS / MVNVS / AN III MDCCLIV. CNI 96. Paolucci II, 237 (questo esemplare).

(continua)

 

Osella Loredan-III.jpg

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Inviato

Una incredibile carrellata di meraviglie Giovanni! I complimenti sono superflui, qui si tratta di una collezione di assoluto livello. Moltissime congratulazioni. 


Inviato

Ancora una successiva, anno IV. Acquisto del 2019, sempre Andrea Paolucci e sempre da collezione privata. Anche questo è un bell'esemplare con una bella patina, che amo particolarmente, e fondi lucenti.

Devo dire di essere sempre stato attratto da queste raffigurazioni, che non celebrano eventi veneziani o istituzioni, ma la religiosità (in tal caso il doge e S. Marco sono inginocchiati davanti ad un quadro che raffigura la natività). E questo non è tipico della laica "Venezia", anche se esprime un sentimento popolare rappresentato in modo quasi naif da questi conii, il cui incisore (probabilmente lo stesso per la gran parte delle incisioni) mi appare ad oggi sconosciuto. Scrive di Francesco Loredan Luigino Ranca, sul suo bel libro "La religiosità della Repubblica di Venezia nelle immagini delle sue monete" (2018): ... insolita esaltazione della fede religiosa che ci è documentata da una serie di oselle a carattere sacro che non erano, come era stato nel passato, correlate agli avvenimenti del momento ... [p. 160]. E, prosegue, con riferimento a questa osella: ... Questa continua dedizione delle oselle alla Madonna può essere compresa dal significato che il vecchio doge attribuiva al vivere pacifico presente nella Serenissima, mentre l'intera Europa era attraversata da continue guerre. ... [p. 161].

9.81 gr. Dr. La Natività raffigurata in un quadro posto sotto un baldacchino al centro di un colonnato; sotto, S. Marco ed il Doge genuflessi in atto di pregare e tra di loro il leone con il libro; all'esergo, A D. Rv. Scritta nel campo in alto, un angelo vola verso s., recando in mano un corno dogale ed una palma; nel campo in basso, un ornato. Paolucci 238.

(continua)

 

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Inviato

Altra osella mariana, anno VI 1757 (l'anno V è già stato presentato), FDC. Acquistata in asta NAC 136 nel 2022; in precedenza ne possedevo un'altra di Nomisma che presentava un segno di ossidazione che non mi piaceva. Rivenduta è stata slabbata dall'acquirente e tornata come "Details, spot removed": resta da dimostrare che sia vero (ho prestato attenzione che molte altre oselle presentavano tale macchia circolare), ma dubitativamente sì.

9.86 gr. Dr. S M V FRANC – LAVRED – DVX La Beata Vergine, su arca con inscritto FOEDERIS ARCA retta da cherubino, tra un portale ed un colonnato. In basso, S. Marco, con alle spalle il leone, e il doge genuflessi; tra loro, il corno dogale. All’esergo G B (Girolamo Bonlini, massaro). Rv. FRANCIS / LAVREDANI / PRINCIPIS / MVNVS / ANNO VI / 1757 entro cartella ornata chiusa in alto da corno dogale. Paolucci II 240.

[continua]

 

 

 

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Inviato

Spot removed. La mia osella originaria, poi rivenduta e chiusa da altri (spot in quadrato tratteggiato, con ingrandimento tratto invece dalle foto che ancora conservo) ed altre 3 oselle "varie" (l'ultima da NAC 136) con spot (forse) removed. Mi sono chiesto ripetutamente il perchè di quelle macchie.

 

 

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Inviato

Ed ecco una magnifica Gadoury 2020, per l'anno VII (era chiusa MS66). Ha una provenienza illustre: collezione Signorelli, vendita Santamaria 1955, lotto n. 349; ex vendita Santamaria 1962, lotto n. 635. E' l'ultima di queste oselle genericamente religiose: quelle che seguiranno presentano addentellati con la vita della Serenissima.

9.76 gr. Dr. S M V FRANC LAVRED DVX , quadro della Immacolata Concezione sormontato da baldacchino; ai lati, due angeli ne sorreggono i cordoni. Sotto, San Marco a sinistra, lo indica con la mano destra mentre il Doge, genuflesso a destra, raccolto in preghiera; tra i due, il leone ed il corno dogale; esergo, F A B (Francesco Antonio Bonlini, massaro). Rv. FRANCIS/ LAVREDANI/ PRINCIPIS/ MVNVS/ AN VII 1758, dentro una corona di alloro sormontata dal corno dogale Ref : Paolucci 241, Gamberini 1621, CNI 108.

Mi accorgo ora di avere il più delle volte invertito nella descrizione rispetto alla foto il diritto con il rovescio della moneta. Anche se meno appariscente, ritengo come diritto la faccia dell'osella che riporta la descrizione dell'autorità emittente entro una cartella (o ornamenti vari) e l'anno. Tuttavia il nome dell'autorità appare anche nella parte iconografica e dunque può essere opinabile la scelta.

[continua]

 

Osella Loredan-VII.jpg

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Inviato

Carissimo Giovanni, rinnovo i miei complimenti per questa serie eccezionale! Voglio chiederti tuttavia come mai hai scelto per la tua raccolta proprio le oselle del doge Francesco Loredan. C'è qualche motivazione particolare? 


Inviato

@ZuoloNomisma

Caro Michele, la vedi al primo post, dunque pressoché casualmente. Poi la seconda osella ritrovata (anno X) mi ha richiamato i miei anni di studio padovani (ospite del coll. Gregorianum, intitolato proprio a S. Gregorio Barbarigo), inoltre il numero complessivo di oselle non era nè troppo alto nè troppo basso, il periodo sufficientemente tardo per non ritenere impossibile trovarle in alta conservazione, infine mi ha sempre intrigato lo stile dell’incisore che non ho potuto appurare, ed i soggetti …

  • Grazie 1

Inviato

Ed ecco l'anno VIII, già presentata su questo forum. Si tratta dell'osella della "rosa d'oro", simbolo di benevolenza papale, donata da Clemente XIII Rezzonico alla sua città natale; ex Num. Genevensis 2018. E' certamente la moneta più bella di questo dogato.

9.76 gr. Dr. S M V FRANC LAVRED PRINC MVNVS A VIII La Religione, seduta su di un piedistallo, impugna un calice e stringe al petto una lunga croce; in basso, ai lati, S. Marco stante a s. indica il leone alle sue spalle e, a d., il Doge genuflesso. All’esergo, •P•P• (Piero Pasta, massaro). Rv. ROSA SUPER RI – VOS AQUARUM Pianta di rose entro un vaso ornato (Rosa sopra corsi d’acqua); all’esergo, MDCCLIX. CNI 111. Jesurum pag. 281, Paolucci II, n°242.

[continua]

 

 

Osella Loredan-VIII.jpg

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