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Inviato (modificato)

Buongiorno a tutti,

posto questo denario tornese che non riesco ad identificare in nessuno modo. Ho consultato tutte le discusisoni, aste e studi sui tornesi zecche italiane e greco-franche. 

Nel D leggo una scritta di questo tipo:  ✙K·DI PINCACI 

Nel R: ++✙++DE CLARENTIA

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Modificato da Malamorte

Inviato

Dovrebbe essere di Carlo I d'Angiò 

o una sua contraffazione fatta in Italia meridionale (legenda strana lato croce) e metallo che non mi sembra argento 


Inviato
9 minuti fa, santone dice:

Dovrebbe essere di Carlo I d'Angiò 

o una sua contraffazione fatta in Italia meridionale (legenda strana lato croce) e metallo che non mi sembra argento 

 

grazie, il Dritto ha una buona argentatura, il Rovescio è proprio rame. Comunque dallo stile non mi sembra una contraffazione. Non riesco a trovare la legenda sul dritto da nessuna parte e questo mi fa un po' riflettere sulla tua considerazione.


Supporter
Inviato
7 ore fa, santone dice:

Dovrebbe essere di Carlo I d'Angiò 

o una sua contraffazione fatta in Italia meridionale (legenda strana lato croce) e metallo che non mi sembra argento 

 

Non è assolutamente sbagliato pensare a una contraffazione, sia prodotta in Italia Meridionale che in Grecia Franca. 

 

7 ore fa, Malamorte dice:

grazie, il Dritto ha una buona argentatura, il Rovescio è proprio rame. Comunque dallo stile non mi sembra una contraffazione. Non riesco a trovare la legenda sul dritto da nessuna parte e questo mi fa un po' riflettere sulla tua considerazione.

 

Di questi denari tornesi, esistono delle falsificazioni fatte veramente bene, mi vengono in mente quelli battuti dalla compagnia dei Catalani prodotti in Grecia e che circolavano anche in Italia come tutti gli altri. 


Inviato
11 ore fa, Malamorte dice:

 

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Stupenda!


Inviato

Grazie per le informazioni!

Una domanda: ma se trattasi di falso d'epoca, non dovrebbe avere le legende identiche ad un'emissione ufficiale? Qui invece il problema sta nel fatto che la legenda del dritto sembra essere inedita (o totalmente inventata dal falsificatore). Rifacendomi ad un intervento di @Andreas qui: 

è possibile che il falsificatore abbia riprodotto una moneta non fedele all'originale rischiando di essere facilmente scoperto e cotto alla brace?


Inviato
Il 29/05/2025 alle 11:13, Malamorte dice:

 

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Ti piacerebbe questa lettura? Suggestiva eh!

 

 

Tornés.jpg


Inviato
2 ore fa, mero mixtoque imperio dice:

Ti piacerebbe questa lettura? Suggestiva eh!

 

 

Tornés.jpg

 

O più semplicemente un tornese della Grecia franca coniato a Napoli, quale preferisci?

Col tuo nick rischi di soccombere in entrambi i casi @Malamorte

  • Haha 1

Inviato

Grazie :)

non ho capito...ma esiste questa moneta "vera"? Ma la prima lettera dopo la Croce a dx, non è un K stilizzata?


Inviato (modificato)

Soccomberai ovviamente nella catalogazione.

Non esiste un titolo del genere su moneta, ma esistono i tornesi della Grecia franca coniati a Napoli alla ‘carlona’. In questo caso Carlo d’Angiò come ti hanno già fatto notare.

Sono coniati sommariamente perché immobilizzati nel tempo. Ancora nel 1389: La zecca di Napoli rende di tornesi alleghati a once dua sterlini XI per libbra di fne tarì IX gr. IIII et mezo ació a k. vanne per libbra tarì X gr. V (ossia 410 per libbra).

https://www.academia.edu/121965666/I_tornesi_coniati_a_Napoli_Lineamenti_inediti_su_una_moneta_di_mistura_introdotta_e_dismessa_sotto_due_imperatori_Federico_II_e_Carlo_V_in_Bulletin_du_Cercle_d_études_numismatiques_Volume_61_no_2_Mai_Août_2024_pp_24_37

 

 

Modificato da mero mixtoque imperio
  • Grazie 1

Inviato
1 ora fa, mero mixtoque imperio dice:

Non esiste un titolo del genere su moneta, ma esistono i tornesi della Grecia franca coniati a Napoli alla ‘carlona’

grazie per le info, anche se non ho capito molto bene. Questo vuol dire che si conferma essere un falso d'epoca o circolazione ufficiale coniata alla "carlona" ma pur sempre regolare?


Inviato (modificato)
3 ore fa, Malamorte dice:

grazie per le info, anche se non ho capito molto bene. Questo vuol dire che si conferma essere un falso d'epoca o circolazione ufficiale coniata alla "carlona" ma pur sempre regolare?

 

I falsi d’epoca sono dei falsari, ipotesi che non ho contemplato.

Sto dicendo che siccome la leggenda è compatibile con quella di Carlo d’Angiò, ma presenta qualche differenza si tratta di un esemplare postumo o imitato a Napoli, quindi del tutto ufficiale, oppure si tratta di un conio con leggenda rielaborata nel XV secolo da qualche soggetto diverso (l’esempio del Piccinino è calzante, ma è solo a livello di scioglimento di abbreviature, un po’ per ridere, ma non tanto).

@CdC cortesemente, passala nella rubrica napoletana, grazie 

Modificato da mero mixtoque imperio
  • Grazie 1

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