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Volantino San Marco


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Inviato (modificato)

Ciao a tutti

Volevo condividere questo bel volantino trovato in un lotto di storia postale veronese.

A quale periodo possiamo inquadrarlo?

@PostOffice @fapetri2001

Grazie per info e idee

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Modificato da caravelle82
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Inviato

Ciao @caravelle82, bel documento! visto il testo, che fa riferimenti al Cadore, siamo dopo la 1° guerra mondiale, quindi dopo il 4 novembrr 1918; i riferimenti a Trieste allontanata, mi fanno pensare quindi al periodo fino all'attuazione del trattato di Rapallo, con assegnazione di Tieste ed Istria all'Italia, del 12 novembre 1920.

San Marco è il 25 aprile, quindi potrebbe essere 1919 o 1920

Spero di non aver detto castronerie!

  • Grazie 1

Inviato
2 minuti fa, Carlo. dice:

Ciao @caravelle82, bel documento! visto il testo, che fa riferimenti al Cadore, siamo dopo la 1° guerra mondiale, quindi dopo il 4 novembrr 1918; i riferimenti a Trieste allontanata, mi fanno pensare quindi al periodo fino all'attuazione del trattato di Rapallo, con assegnazione di Tieste ed Istria all'Italia, del 12 novembre 1920.

San Marco è il 25 aprile, quindi potrebbe essere 1919 o 1920

Spero di non aver detto castronerie!

 

Grazie Carlo. Speriamo di arrivare un pó tutti ad un periodo comune. Vediamo😁


Inviato
32 minuti fa, Carlo. dice:

Ciao @caravelle82, bel documento! visto il testo, che fa riferimenti al Cadore, siamo dopo la 1° guerra mondiale, quindi dopo il 4 novembrr 1918; i riferimenti a Trieste allontanata, mi fanno pensare quindi al periodo fino all'attuazione del trattato di Rapallo, con assegnazione di Tieste ed Istria all'Italia, del 12 novembre 1920.

San Marco è il 25 aprile, quindi potrebbe essere 1919 o 1920

Spero di non aver detto castronerie!

 

Credo anch'io sia così.. il periodo è quello. 

Il volantino andrebbe incorniciato non tenuto piegato.. o conservato aperto in cartella rigida, .  ..Bello. 

  • Mi piace 1

Inviato
2 minuti fa, PostOffice dice:

Credo anch'io sia così.. il periodo è quello. 

Il volantino andrebbe incorniciato non tenuto piegato.. o conservato aperto in cartella rigida, .  ..Bello. 

 

Si si, é quello che farò infatti. Era appena tolto dalla bustina😁

Grazie


Inviato
52 minuti fa, caravelle82 dice:

Grazie Carlo. Speriamo di arrivare un pó tutti ad un periodo comune. Vediamo😁

In teoria il campo è ristretto a due soli giorni.. 😁 comunque interessante testimonianza storica del periodo, in cui D'Annunzio era in prima fila per le rivendicazioni di Trieste, Istria e Fiume

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Inviato
13 minuti fa, Carlo. dice:

D'Annunzio

Un altro grande motivo per comprar domani una cornicetta/altro 😁


Inviato

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Cornice a giorno.. assicurati che sia più grande del documento.. verrà un bel quadretto.. unico. 

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Inviato
5 minuti fa, PostOffice dice:

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Cornice a giorno.. assicurati che sia più grande del documento.. verrà un bel quadretto.. unico. 

 

Si si, era quella l' idea😉


Inviato (modificato)

Non vorrei sembrare il guastafeste di turno ma non lo incornicerei, perchè riporta alla mente un periodo veramente disgraziato della storia d'Italia e d'Europa. Il periodo di quel nazionalismo impazzante, quella perdita definitiva di senno che poi condusse ai regimi dittatoriali e alla seconda guerra mondiale. 

Modificato da ART

Inviato (modificato)
34 minuti fa, ART dice:

Non vorrei sembrare il guastafeste di turno ma non lo incornicerei, perchè riporta alla mente un periodo veramente disgraziato della storia d'Italia e d'Europa. Il periodo di quel nazionalismo impazzante, quella perdita definitiva di senno che poi condusse ai regimi dittatoriali e alla seconda guerra mondiale. 

 

Ciao my friend😉

Onestamente non la vedo così in questo caso specifico, ma rispetto i pensieri altrui lo sai😄

Modificato da caravelle82

Inviato
9 ore fa, Carlo. dice:

visto il testo, che fa riferimenti al Cadore, siamo dopo la 1° guerra mondiale, quindi dopo il 4 novembrr 1918

Ci si riferisce al Cadore, ma il testo cita Pier Francesco Calvi. Eroe, grande eroe del Risorgimento. Ha abbandonato la divisa austriaca nel 1848 (anno in cui fu fondata la Repubblica di San Marco) e fu impiccato nel 1855.


Inviato
4 ore fa, chievolan dice:

Ci si riferisce al Cadore, ma il testo cita Pier Francesco Calvi. Eroe, grande eroe del Risorgimento. Ha abbandonato la divisa austriaca nel 1848 (anno in cui fu fondata la Repubblica di San Marco) e fu impiccato nel 1855.

 

Hai ragione, da telefono nel fine settimana non ho approfondito a sufficienza. 

Tenderei a ritenere, in ogni caso, la datazione del documento nel post prima guerra mondiale, dato lo stile ardito


Inviato (modificato)

Vi ringrazio. Se qualcun' altro vuol aggiunger qualcosa é ben accetto✌️

Modificato da caravelle82

Inviato
Il 03/06/2025 alle 05:23, Carlo. dice:

 

Tenderei a ritenere, in ogni caso, la datazione del documento nel post prima guerra mondiale, dato lo stile ardito

 

Non credo. Per me è di qualche decennio prima.

Tu Luciano @417sonia che ne pensi?


Inviato
5 minuti fa, chievolan dice:

Non credo. Per me è di qualche decennio prima.

non sono esperto in materia e tutto può essere.

tuttavia, qualche decennio prima ho i miei dubbi si parlasse ancora diffusamente l'italiano e che ci fosse un alto tasso di non analfabeti tra i soldati, cui il volantino era rivolto. molto probabilmente sbaglio..


Supporter
Inviato
16 minuti fa, Carlo. dice:

non sono esperto in materia e tutto può essere.

tuttavia, qualche decennio prima ho i miei dubbi si parlasse ancora diffusamente l'italiano e che ci fosse un alto tasso di non analfabeti tra i soldati, cui il volantino era rivolto. molto probabilmente sbaglio..

 

Secondo me siamo intorno alla Prima Guerra Mondiale o subito dopo. Analfabetismo o no, d'Annunzio era solito comporre e distribuire volantini di questo tipo. Celebre quello lanciato dal suo aereo nel 1918 sul cielo di Vienna. 


Inviato

Qui si parla di "due anni di glorie e di vittorie" ; per me sono il 1848 e 49.

Si parla di Venezia che "attende la sua liberazione", e con lei "tutti i suoi figli oppressi" del Triveneto.

Così come lo leggo il volantino ha senso se pensiamo agli anni che vanno dalla morte di P. F. Calvi nel 1855 al 1866, anno dell' annessione all' Italia.

Se fosse fatto durante la I guerra mondiale si dovrebbe pensare alla ritirata di Caporetto e alla linea del Piave, ma nel volantino non si parla di Venezia da difendere ma di Venezia da liberare. Certamente non dopo la Grande Guerra.


Inviato

Mi viene ora in mente un dettaglio importante e dirimente.

Nel volantino si cita "la Piave".

Il fiume ha nome femminile, ad uso veneto e friulano.

E i nomi dei fiumi erano femminili fino alla seconda metà dell'ottocento. Solo con l'unità d'Italia i nomi sono diventati maschili.

Per me questo toglie ogni dubbio sulla datazione del volantino.

 

 

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Supporter
Inviato
4 minuti fa, chievolan dice:

Qui si parla di "due anni di glorie e di vittorie" ; per me sono il 1848 e 49.

Si parla di Venezia che "attende la sua liberazione", e con lei "tutti i suoi figli oppressi" del Triveneto.

Così come lo leggo il volantino ha senso se pensiamo agli anni che vanno dalla morte di P. F. Calvi nel 1855 al 1866, anno dell' annessione all' Italia.

Se fosse fatto durante la I guerra mondiale si dovrebbe pensare alla ritirata di Caporetto e alla linea del Piave, ma nel volantino non si parla di Venezia da difendere ma di Venezia da liberare. Certamente non dopo la Grande Guerra.

 

Sì ci sta, potrebbe essere benissimo prima della Grande Guerra. Però Venezia, il Cadore ed Il Friuli centrale ed occidentale "escono" dal Lombardo-Veneto nel 1866 aggregandosi al Regno d'Italia e quindi allora all'incirca che datazione potrebbe avere ? 


Inviato
Il 02/06/2025 alle 19:24, ART dice:

Non vorrei sembrare il guastafeste di turno ma non lo incornicerei, perchè riporta alla mente un periodo veramente disgraziato della storia d'Italia e d'Europa. Il periodo di quel nazionalismo impazzante, quella perdita definitiva di senno che poi condusse ai regimi dittatoriali e alla seconda guerra mondiale. 

 

Non sono assolutamente d'accordo. Un documento storico è importantissimo anche se in qualche modo offende i propri sentimenti.

Serve a capire.

Va letto bene e va studiato .

In questo caso poi, tu non lo hai letto bene e non lo hai studiato.

Tono ed enfasi ti hanno fatto pensare ad un "periodo disgraziato" e per questo saresti propenso a chiuderlo in un cassetto.

.Richiama invece un periodo forse Ancor più "disgraziato", con potenze che si spartivano le terre e che facevano i loro interessi.

Francesi, Austriaci, Piemontesi, Papato. Ricchi possidenti. Tutti hanno fatto una pessima figura storica in quelle terre in quegli anni. 

Le popolazioni hanno subito, come sempre.

Qualcuno si è elevato, spinto da un sentimento  di "Virtus" .

Quel manifesto richiama quegli anni.

Ed è da incorniciare.

18 minuti fa, Alan Sinclair dice:

Sì ci sta, potrebbe essere benissimo prima della Grande Guerra. Però Venezia, il Cadore ed Il Friuli centrale ed occidentale "escono" dal Lombardo-Veneto nel 1866 aggregandosi al Regno d'Italia e quindi allora all'incirca che datazione potrebbe avere ? 

 

Come ho scritto più su, per me sì tratta degli anni tra il 1855 e il 1866.


Inviato
21 minuti fa, chievolan dice:

Mi viene ora in mente un dettaglio importante e dirimente.

Nel volantino si cita "la Piave".

Il fiume ha nome femminile, ad uso veneto e friulano.

E i nomi dei fiumi erano femminili fino alla seconda metà dell'ottocento. Solo con l'unità d'Italia i nomi sono diventati maschili.

Per me questo toglie ogni dubbio sulla datazione del volantino.

non sono un linguista o uno storico per cui sicuramente sbaglio io.

Tuttavia, collocare un volantino, scritto in italiano apparentemente del primo '900, rivolto a soldati (con poca preparazione scolastica al tempo) negli anni '50-'60 dell'800, quando si parlava dialetto e i soldati erano quasi al 95% analfabeti, mi pare fuorviante.

esistono riferimenti lessicali "la Piave" (qui lascio un riferimento sotto che fa comprendere come fosse in uso comune fino alla prima guerra mondiale) e a personaggi storici che, nel contesto di riferimento - il Veneto di inizio '900, possono suscitare sicuramente un riscontro territoriale, ma il contesto storico a mio avviso è la fine della prima guerra mondiale o durante ('15-'16 potrebbero essere i due anni di vittorie, prima delle disfatte del '17 - magari non ancora avvenute alla stampa del volantino?).

tutto questo è mia personale opinione, naturalmente..

 

nota aggiuntiva (fonte https://www.passeggiatetreviso.it/storie-leggende-trevigiane/67-si-dice-il-piave-o-la-piave)

Caduta la Serenissima, il Veneto attraversò dominazioni francesi, austriache e italiane e inevitabilmente ne risentirono cultura, usi e costumi. La Piave nel corso dell'800 diventerà il Piave per una normalizzazione grammaticale che voleva tutti i nomi dei fiumi maschili. Nel 1867 a Belluno nasce anche il settimale "Il Piave".

A metterci la classica pietra sopra a "La Piave", ci pensò la retorica patriottica della Grande Guerra, il fiume diventa protagonista degli eventi bellici, si trova sulla linea del fronte...e da qui partirà la riscossa italiana. E tu vuoi che una riscossa possa partire da una femmina? Non sia mai.

La Canzone del Piave si diffonde nell'Italia intera "Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei fanti il 24 maggio"...l'eroe Piave è virile e forte e come tale diventerà d'ora in poi il Piave


Inviato
13 minuti fa, Carlo. dice:

non sono un linguista o uno storico per cui sicuramente sbaglio io.

Tuttavia, collocare un volantino, scritto in italiano apparentemente del primo '900, rivolto a soldati (con poca preparazione scolastica al tempo) negli anni '50-'60 dell'800, quando si parlava dialetto e i soldati erano quasi al 95% analfabeti, mi pare fuorviante.

 

 

 

I miei trisnonni e bisnonni, che vivevano in una remota valle del Friuli ed erano dei semplici boscaioli, sapevano leggere, in italiano.

Molti soldati saranno anche stati analfabeti, ma non tutti, e per comprendere il testo ci si poteva rivolgere a qualcuno .


Supporter
Inviato

Anche i miei che erano originari della Venezia Giulia, parlavano e scrivevano il tedesco ( madre lingua ), l'italiano e lo sloveno.


Inviato

signori, alzo le mani. ho provato a dare un contributo, cercando di argomentare e riflettere sul senso complessivo del documento.

ho origini ben distanti dalle Venezie; pertanto, mi arrendo!


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