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E’ attualmente in asta un interessante bronzetto punico attribuito come produzione alla città/necropoli di Baria (nome romano della colonia in quanto non si conosce il nome fenicio della città) vicino Villaricos in Spagna.

La produzione di Baria è inserita tra le coniazioni di Cartagine ancora in maniera dubitativa in quanto seppur alcuni studi la considerano un insediamento della città metropolitana alla quale è rimasta sempre legata, altri non escludono la presenza fin dal VII secolo la presenza di un  emporio fenicio alla stessa stregua di Gadir, Malaca, Ebusus o altri insediamenti del Sud della Spagna e quindi non dipendente gerarchicamente direttamente dall’oligarchia cartaginese.

E’ da rimarcare che peraltro fu uno degli ultimi baluardi difensivi dei Cartaginesi verso la campagna di riconquista romana.

Le monete di Baria sono esclusivamente bronzee quindi destinate ad una circolazione interna e quindi limitata territorialmente e pertanto non utilizzata per il pagamento di eserciti o mercenari. 

La cronologia di queste monete, molto singolari e anomale rispetto alle altre ispano cartaginesi, è molto difficile da stabilire, i ritrovamenti sono limitati alla zona di Baria e il modello metrologico mal si inserisce nel contesto di altri bronzi del periodo barcide.

Oltre ai bronzi di grande peso di conio grezzo e irregolare (catalogate ipoteticamente come unità e mezze unità)  che hanno la caratteristica, rispetto alle altre monete ispano cartaginesi di aver modulo più stretto ma più spesso, esistono diversi piccoli bronzetti originali e fino allora sconosciuti che sono stati rinvenuti durante gli scavi di fine ‘800 dall’archeologo Luis Siret e che sono stati poi donati al Museo archeologico di Madrid.    

Tra i bronzetti rinvenuti da Siret, che potrebbero essere catalogati come quarto e/o quinto di unità, è inclusa la moneta suddetta (e per questo motivo viene attribuita di produzione cittadina) che ha comunque la particolarità di avere una fattura meno grezza e più vicina come stile alle monete barcidi. Al dritto la consueta immagine di Core e al rovescio l’altrettanto consueta palma.

Il diametro medio è di circa 17,5 e il peso medio di circa 2,50 gr , un rif: SNG Espana V1/P2 n.251-254.

Di seguito una tabella con alcuni dei piccoli bronzi a cui ci si riferisce.

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Modificato da Flavio_bo

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