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Risposte migliori

Inviato

Qualcuno ha visto una cartolina come questa o comunque questa immagine?

 Lo chiedo perchè è dipinta con una precisione e cura maniacale,direi essere una piccola opera d'arte!!!Cosa ne pensate?

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Inviato

Bella cartolina!

Interessante il testo scritto dal soldato, che vuole rassicurare sul buon andamento della campagna militare, anche se con qualche errorino grammaticale 

  • Grazie 1

Inviato

Cartolina in franchigia militare con scritta "zona di operazioni sprovvista di bolli" con timbro lineare di battaglione/compagnia + timbro di posta militare n.152,  questi due timbri garantivano la franchigia alla cartolina e la non tassazione a destino.  

L' ufficio di posta militare n.152 alla data del 29.4.1942 (data del nostro timbro di P.M.) si trovava in Russia. 

Piccola cronistoria: Assegnata alla 52° divisione di fanteria autotrasportabile "Torino", nel gennaio febbraio 1942 sostiene combattimenti nella zona di Izium. Nel luglio 1942 si sposta a Voroscilovgrad e poi sul Don. Il 17 dicembre inizia l' attacco russo nel settore. Il 20 dicembre 1942 e' costretta a ripiegare con la Pasubio e la Ravenna. Il 21 dicembre aspri combattimenti sul fiume Tichaja dove e' accerchiata nella conca di Arbusowka.  Il 25 dicembre 1942 tenta di aprirsi un varco combattendo. Il 26 dicembre si unisce alle unità dette "blocco nord" che difendono Tschertkowo. 

Dal 17.12.1942 al 25.12.1942 partecipa alla 2nda battaglia del Don.  

Nel 1943 la sera del 15 gennaio riesce a rompere l'accerchiamento, i resti della Torino 1.600 uomini il 17 gennaio raggiungono Belovodsk nelle retrovie finalmente in salvo.   Rientra in Italia nel marzo 1943. 

Scrivendo questa breve cronistoria ho sperato sin dall' inizio in un lieto fine, speriamo veramente che Vittorio se la sia cavata. 

Questo materiale è gia' commovente di suo, gli errori grammaticali lo rendono ancora piu' vero.  

SEGUE......

 

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Inviato

La cartolina dal lato dell'immagine è certamente un' opera d'arte,  faceva parte di una serie emessa dal Ministero della cultura popolare regia prefettura di Terni come si puo' leggere sul dietro della cartolina. 

Sotto l' immagine di un'altra della stessa serie.... non saprei dire chi la disegno'.  

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Inviato

Personalmente credo che non sia una semplice cartolina ma molto di piu',  il contenuto STORICO POSTALE ed UMANO è unico ed irripetibile, cio' la rende ai miei occhi e alla mia sensibilità un oggetto da custodire e preservare ben aldilà del becero valore venale. 

MAGNIFICA.. benché sia una giornata molto calda e' riuscita a farmi immaginare il freddo dell' inverno russo.. e l' angoscia e la paura di non farcela a ritornare a casa. 

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Supporter
Inviato
22 minuti fa, PostOffice dice:

Cartolina in franchigia militare con scritta "zona di operazioni sprovvista di bolli" con timbro lineare di battaglione/compagnia + timbro di posta militare n.152,  questi due timbri garantivano la franchigia alla cartolina e la non tassazione a destino.  

L' ufficio di posta militare n.152 alla data del 29.4.1942 (data del nostro timbro di P.M.) si trovava in Russia. 

Piccola cronistoria: Assegnata alla 52° divisione di fanteria autotrasportabile "Torino", nel gennaio febbraio 1942 sostiene combattimenti nella zona di Izium. Nel luglio 1942 si sposta a Voroscilovgrad e poi sul Don. Il 17 dicembre inizia l' attacco russo nel settore. Il 20 dicembre 1942 e' costretta a ripiegare con la Pasubio e la Ravenna. Il 21 dicembre aspri combattimenti sul fiume Tichaja dove e' accerchiata nella conca di Arbusowka.  Il 25 dicembre 1942 tenta di aprirsi un varco combattendo. Il 26 dicembre si unisce alle unità dette "blocco nord" che difendono Tschertkowo. 

Dal 17.12.1942 al 25.12.1942 partecipa alla 2nda battaglia del Don.  

Nel 1943 la sera del 15 gennaio riesce a rompere l'accerchiamento, i resti della Torino 1.600 uomini il 17 gennaio raggiungono Belovodsk nelle retrovie finalmente in salvo.   Rientra in Italia nel marzo 1943. 

Scrivendo questa breve cronistoria ho sperato sin dall' inizio in un lieto fine, speriamo veramente che Vittorio se la sia cavata. 

Questo materiale è gia' commovente di suo, gli errori grammaticali lo rendono ancora piu' vero.  

SEGUE......

 

 

Preziosissime informazioni storico-belliche e tristi ricordi del nostro passato, ben pochi riuscirono a ritornare. 

  • Triste 1

Inviato
11 minuti fa, Carlo. dice:

complimenti @PostOffice! sei una fonte inesauribile di insegnamento!

 

@Carlo... grazie per il bel pensiero, .. voglio solo mostrare cio che la filatelia puo' essere.  I francobolli e i timbri datano e autenticano le piccole o grandi storie che questi tesori di carta portano con sé,  ecco perché dobbiamo essere sempre rispettosi di quello che ci consegnano. 

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Inviato
1 minuto fa, PostOffice dice:

@Carlo... grazie per il bel pensiero, .. voglio solo mostrare cio che la filatelia puo' essere.  I francobolli e i timbri datano e autenticano le piccole o grandi storie che questi tesori di carta portano con sé,  ecco perché dobbiamo essere sempre rispettosi di quello che ci consegnano. 

 

Grazie per le cose scritte che sinceramente mi hanno toccato nell'animo e vedo di conservarla con cura dopo aver messo un foglio col copia incolla di ciò che hai scritto.

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Inviato
46 minuti fa, PostOffice dice:

Piccola cronistoria: Assegnata alla 52° divisione di fanteria autotrasportabile "Torino", nel gennaio febbraio 1942 sostiene combattimenti nella zona di Izium. Nel luglio 1942 si sposta a Voroscilovgrad e poi sul Don. Il 17 dicembre inizia l' attacco russo nel settore. Il 20 dicembre 1942 e' costretta a ripiegare con la Pasubio e la Ravenna. Il 21 dicembre aspri combattimenti sul fiume Tichaja dove e' accerchiata nella conca di Arbusowka.  Il 25 dicembre 1942 tenta di aprirsi un varco combattendo. Il 26 dicembre si unisce alle unità dette "blocco nord" che difendono Tschertkowo. 

Dal 17.12.1942 al 25.12.1942 partecipa alla 2nda battaglia del Don.  

Nel 1943 la sera del 15 gennaio riesce a rompere l'accerchiamento, i resti della Torino 1.600 uomini il 17 gennaio raggiungono Belovodsk nelle retrovie finalmente in salvo.   Rientra in Italia nel marzo 1943. 

mio nonno (Carlo) fu fatto prigioniero dai russi, credo proprio in una di quelle battaglie: una volta liberato, tornò (prevalentemente) a piedi in Italia, per unirsi poi alle Brigate Partigiane. purtroppo non ho potuto conoscerlo e quindi non ho avuto testimonianze dirette, ma solo racconti di mio padre.

sono frammenti di storia, che in un modo o nell'altro toccano tutti noi.

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Supporter
Inviato
11 minuti fa, Carlo. dice:

mio nonno (Carlo) fu fatto prigioniero dai russi, credo proprio in una di quelle battaglie: una volta liberato, tornò (prevalentemente) a piedi in Italia, per unirsi poi alle Brigate Partigiane. purtroppo non ho potuto conoscerlo e quindi non ho avuto testimonianze dirette, ma solo racconti di mio padre.

sono frammenti di storia, che in un modo o nell'altro toccano tutti noi.

 

Mio nonno paterno ( Giordano ) era sergente maggiore degli alpini, divisione Julia battaglione Vicenza ( se ne salvò qualche decina e persero anche la bandiera ) Ferito fu fatto prigioniero dei russi ed internato in campo di concentramento dove morì. Lo stato italiano lo ha elargito con la medaglia d'argento al v.m. 

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