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Ercolano apre il suo tesoro digitale al pubblico


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Ercolano apre il suo tesoro digitale al pubblico. Ecco il portale con migliaia di reperti, immagini e modelli 3D da esplorare gratis. Come accedervi. E un breve tutorial.

Il portale Open Data di Ercolano trasforma l’archeologia in un’esperienza digitale per tutti

Cosa accadrebbe se i reperti dell’antica Ercolano, custoditi da secoli nei depositi e nei faldoni degli studiosi, si aprissero al mondo intero con un clic? Da oggi non è più un’ipotesi, ma una realtà concreta. Il Parco Archeologico di Ercolano ha appena lanciato il suo Portale Open Data, uno dei più ambiziosi progetti di digitalizzazione e accesso libero al patrimonio archeologico in Italia.

Visitabile all’indirizzo https://opendata-ercolano.cultura.gov.it, il sito rende disponibili migliaia di contenuti digitali: modelli 3D, immagini ad alta definizione, schede di reperti, mappe, documenti storici. Una mole di dati prima accessibile solo a pochi studiosi, oggi diventa patrimonio condiviso, a beneficio di ricercatori, appassionati e cittadini curiosi.


Cosa si trova sul portale?

Modelli 3D, immagini, scavi storici e mappature: la città sepolta rinasce online

Il portale raccoglie e rende accessibili:

  • Oltre 2.100 modelli 3D ad alta risoluzione di strutture e oggetti, scaricabili e analizzabili;
  • Più di 2.400 reperti archeologici geolocalizzati, corredati da dati sul contesto di rinvenimento;
  • 1.500 immagini HD di affreschi, pavimenti e stucchi;
  • 5.000 schede di dettaglio, con fotografie e descrizioni scientifiche;
  • Quasi 1.000 pagine digitalizzate dei Giornali di Scavo storici di Ercolano;
  • 9 nuvole di punti per ambienti iconici come la Casa del Bel Cortile o la Casa del Sacello di Legno;
  • La pianta urbana aggiornata dell’antica città e la guida al catasto urbano romano.

A questi contenuti si aggiunge una piattaforma tecnica avanzata: filtri dinamici, ricerche semantiche, interoperabilità GIS e API, per dialogare con altri sistemi informatici e supportare analisi avanzate.


Perché è importante per studiosi, creativi, scuole e cittadini

Un archivio condiviso per imparare, creare e valorizzare la memoria storica

Il valore del portale va ben oltre la semplice consultazione. È una piattaforma di lavoro e ispirazione per:

  • Studiosi e archeologi, che possono incrociare dati geospaziali, studiare decorazioni in dettaglio o verificare modelli 3D con strumenti di precisione;
  • Docenti e studenti, che possono utilizzare immagini e modelli per attività didattiche e laboratori digitali;
  • Professionisti della valorizzazione culturale, che possono integrare dati in progetti museografici o realtà aumentata;
  • Artisti e designer, liberi di reinterpretare forme antiche secondo le regole dell’open access;
  • Cittadini e appassionati, che possono esplorare l’antica Ercolano da casa, mappare edifici, leggere i diari di scavo.

Tutti i materiali sono rilasciati in modalità open access, nel rispetto delle licenze e delle attribuzioni. Alcuni contenuti possono essere anche riutilizzati a fini commerciali, previa autorizzazione.


Un progetto che nasce da lontano

Dalla carta al digitale: quasi vent’anni di lavoro per un nuovo modo di accedere alla storia

Il portale non nasce da zero. È frutto di un lungo lavoro iniziato nel 2006 grazie alla collaborazione con il Packard Humanities Institute e ha conosciuto un’accelerazione decisiva negli ultimi sei anni, grazie all’autonomia del Parco e ai fondi europei del PON Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020.

«È uno strumento rivoluzionario – spiega Francesco Sirano, direttore del Parco – perché rompe l’isolamento degli archivi e rende la conoscenza davvero condivisa. I materiali digitalizzati erano un tempo conservati in decine di faldoni e visibili solo agli specialisti. Oggi sono online, pronti a essere esplorati».


Un hub intelligente anche per le AI

Un portale “vivo”, capace di dialogare con le macchine e il futuro della ricerca

Non si tratta solo di archiviazione: il portale è stato pensato per dialogare con le intelligenze artificiali e con altri sistemi digitali globali. Come spiega Ascanio D’Andrea, data manager del Packard Humanities Institute:
«È uno strumento vivo. Un hub in grado di “parlare” con altre macchine, offrendo un luogo unico in cui le AI possono apprendere la realtà storica attraverso dati verificati, strutturati e contestualizzati».


Un modello per il futuro

Verso una cultura condivisa, dinamica e sostenibile

Il progetto si inserisce nelle politiche del Ministero della Cultura in tema di open data e linked open data. La piattaforma è federata, cioè ogni organizzazione può contribuire e gestire i propri dati, in una logica di rete e collaborazione.

Il Parco Archeologico di Ercolano annuncia già che la piattaforma crescerà: nuovi dati saranno integrati regolarmente. Perché, come ricorda ancora Sirano,
«La documentazione del patrimonio culturale non è mai un processo statico, ma un cantiere aperto. Proprio come gli scavi di Ercolano».


Per saperne di più

🔗 Portale ufficiale Open Data Ercolano: https://opendata-ercolano.cultura.gov.it
📚 Tecnologia usata: CKAN open-source (ckan.org)
🎯 Finalità del portale: Ricerca, didattica, valorizzazione culturale, riuso creativo e artistico
📖 Licenze e riuso: Open access, con attribuzione. Commerciale solo previa autorizzazione

Come si usa il portale Open Data di Ercolano

Una guida semplice per orientarsi tra modelli 3D, mappe e affreschi digitali

Il nuovo portale Open Data del Parco Archeologico di Ercolano è pensato per tutti, non solo per gli addetti ai lavori. Ma come si naviga in mezzo a migliaia di dati, modelli, mappe e immagini? Ecco una breve guida per muovere i primi passi.

Basta collegarsi a opendata-ercolano.cultura.gov.it per entrare in una vera e propria biblioteca digitale dell’antica Ercolano. In homepage trovi una barra di ricerca: lì puoi scrivere parole chiave come affreschi, modelli 3D, catasto urbano, Casa del Bel Cortile per iniziare la tua esplorazione.

Ogni risultato ti porta a una scheda dettagliata con:

  • una descrizione del contenuto (es. un affresco, una pianta, un modello 3D),
  • l’organizzazione che l’ha pubblicato,
  • i formati disponibili (immagini, PDF, file 3D, mappe, tabelle),
  • un comodo pulsante di download per scaricarli sul tuo computer.

Se cerchi materiali precisi, puoi usare i filtri laterali per selezionare solo immagini, modelli 3D, file geografici o schede archeologiche. Ogni risorsa può essere visualizzata direttamente online oppure scaricata per usi personali, didattici o professionali (rispettando le licenze indicate).

Il portale è anche uno strumento vivo e intelligente: può dialogare con programmi come QGIS, AutoCAD o ambienti per realtà aumentata, ed è compatibile con le API (per utenti esperti che vogliano automatizzare scarichi o ricerche).

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E se sei semplicemente curioso, potresti iniziare così:

  • Digita “affreschi” per esplorare immagini in alta definizione delle decorazioni parietali;
  • Cerca “3D” per visualizzare modelli tridimensionali delle case antiche;
  • Scarica il Catasto Urbano dell’antica Ercolano per vedere come era organizzata la città romana.

Insomma, non serve essere archeologi o informatici: basta un po’ di voglia di esplorare. E da oggi, grazie a questo portale, il mondo antico di Ercolano è davvero a portata di tutti.

https://stilearte.it/archeologia-ercolano-apre-il-suo-tesoro-digitale-al-pubblico-ecco-il-portale-con-migliaia-di-reperti-immagini-e-modelli-3d-da-esplorare-gratis-come-accedervi-e-un-breve-tutorial/


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