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Risposte migliori

Inviato

Ho letto in un altro post come pulire dalle incrostazioni, ma come devo considerare lo stato di questa moneta? Migliorerebbe con la pulizia?

Grazie e scusate se la domanda è banale, sono inesperto.

Enzo

SOLDO-1813-2.8-fronte.jpg

Soldo-1813-2.8-retro.jpg


Inviato

Buonasera @Enzo-nice, purtroppo sembrerebbe cancro del metallo, non incrostazione di sporco. Quindi la questione è decisamente più complessa.

Intanto non tenerla insieme ad altre monete..


Supporter
Inviato

Come già scritto da @Carlo. l'unico sporco è quello del cancro che ha intaccato buona parte della moneta. Nel Forum ci sono diverse discussioni in merito ed anche, se non ricordo male, consigli e prodotti adatti per tentare di "curare" le monete intaccate. 


Inviato

Quello verde acqua é cancro del bronzo.

Azioni curative sono soggettive. Chi usa roba chimica e potenzialmente cancerogena, chi ammoniaca, chi,come me il bisturi o similari ma non solo...

Sul forum vi sono un pó di discussioni a riguardo.

Io certe monete, dopo max un paio di anni o anche meno, le ho liberate pare definitivamente. Altre combattono ancora. Ognuno ha i suoi procedimenti con i suoi buoni pro e contro 😉

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Inviato
11 ore fa, caravelle82 dice:

Quello verde acqua é cancro del bronzo.

Azioni curative sono soggettive. Chi usa roba chimica e potenzialmente cancerogena, chi ammoniaca, chi,come me il bisturi o similari ma non solo...

Sul forum vi sono un pó di discussioni a riguardo.

Io certe monete, dopo max un paio di anni o anche meno, le ho liberate pare definitivamente. Altre combattono ancora. Ognuno ha i suoi procedimenti con i suoi buoni pro e contro 😉

 

Lungi da me l'intenzione di entrare in polemica ma affermare che le azioni curative sono soggettive non mi sembra corretto. Soggettive sono le scelte...

Ci possono essere metodi più o meno empirici che, a seconda della gravità del fenomeno corrosivo, possono anche dare risultati positivi e ci sono metodi con basi scientifiche, messi a punto, sperimentati ed approvati dai più importanti centri di restauro collegati a soprintendenze e musei.

L'ammoniaca è un complessante (come l'edta) e può essere molto utile in fase di pulizia ma non ha capacità inibenti nei confronti della corrosione indotta da cloruri con formazione di nantochite (CuCl). Interventi approfonditi di pulizia meccanica (bisturi, minifrese, matite in fibra) o chimica (ammoniaca o edta) possono dare buoni risultati e risolvere il problema se con tali sistemi si riesce a rimuovere tutti i microscopici prodotti della corrosione ma spesso sono inefficaci, comportano recidive e necessitano di costante osservazione nel tempo.

Il metodo ad oggi più efficace, ben sperimentato e disponibile per combattere il cancro del bronzo è quello che prevede, dopo un'accurata pulizia, il bagno o l'applicazione di benzotriazolo in soluzione alcolica. Il benzotriazolo è un prodotto potenzialmente nocivo ma utilizzato per decine di anni anche nello sviluppo fotografico e come anticorrosivo in alcuni detersivi per cui penso si debba sdrammatizzarne l'utilizzo e concentrarsi invece nell'accurata applicazione delle giuste precauzioni descritte nelle schede tecniche.

Il benzotriazolo si lega in modo stabile ai prodotti della corrosione del bronzo (fenomeno autocalitico anche in ambiente anaerobico e quindi potenzialmente inarrestabile) formando cristalli insolubili e stabili, senza interagire con la patina originale. Sarà sufficiente, dopo pulizia meccanica o chimica, l'immersione in soluzione alcolica al 6% - 7% per 6 - 24 ore e successivo risciacquo in alcool etilico per avere buona confidenza nella risoluzione del problema. Sarà comunque consigliato mantenere l'oggetto in quarantena per 3 - 6 mesi per scongiurare eventuali recidive (nel caso ripetere il trattamento) e poi applicare uno strato protettivo a base di cera microcristallina anch'essa additivabile con benzotriazolo.

Altri metodi "ecologici" sono allo studio da tempo ma o sono difficilmente disponibili o hanno importanti controindicazioni. Io sto sperimentando l'ossalato di sodio con trattamento protettivo a base di idrossido di calcio (calce spenta) che però sembra dare effetti non sempre compatibili con l'aspetto superficiale del manufatto... vedremo...

Mario

 

 

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Inviato
12 minuti fa, mariov60 dice:

sono le scelte

Beh certo, é chiaro che se devo scegliere un metodo, lo scelgo secondo la mia testa o procedimento mentale e basi conoscitive, se esistesse una maniera oggettiva saremmo per sempre apposto ☺️


Inviato
1 ora fa, mariov60 dice:

Altri metodi "ecologici" sono allo studio da tempo ma o sono difficilmente disponibili o hanno importanti controindicazioni. Io sto sperimentando l'ossalato di sodio con trattamento protettivo a base di idrossido di calcio (calce spenta) che però sembra dare effetti non sempre compatibili con l'aspetto superficiale del manufatto... vedremo

É il bello del provarci e mettersi di impegno. Raccogliere dati e perché no, progressi. Scrivere ,appuntare...passione.


Inviato
4 ore fa, caravelle82 dice:

É il bello del provarci e mettersi di impegno. Raccogliere dati e perché no, progressi. Scrivere ,appuntare...passione.

 

Ci tengo a precisare che non faccio esperimenti empirici o prove da scienziato pazzo... cerco di capire le più moderne metodologie pubblicate in ambito scientifico e, quando appaiono applicabili anche in modo "laico", cerco di mutuarle nel mio piccolo. Di seguito il collegamento al documento da cui ho preso spunto per le prove in via di esecuzione...

https://www.researchgate.net/publication/349370812_Metodi_innovativi_di_inibizione_della_corrosione_da_cloruri_per_opere_in_lega_di_rame_valutazione_analitica_di_trattamenti_a_base_di_ossalato_di_sodio_e_acqua_di_calce

Mario


Inviato
8 minutes ago, mariov60 said:

Ci tengo a precisare che non faccio esperimenti empirici o prove da scienziato pazzo... cerco di capire le più moderne metodologie pubblicate in ambito scientifico e, quando appaiono applicabili anche in modo "laico", cerco di mutuarle nel mio piccolo. Di seguito il collegamento al documento da cui ho preso spunto per le prove in via di esecuzione...

https://www.researchgate.net/publication/349370812_Metodi_innovativi_di_inibizione_della_corrosione_da_cloruri_per_opere_in_lega_di_rame_valutazione_analitica_di_trattamenti_a_base_di_ossalato_di_sodio_e_acqua_di_calce

Mario

 

Interessante, @mariov60. Il metodo che sta sperimentando, è di più facile esecuzione oppure presenta difficoltà pratiche paragonabili a quello standard? Per curiosità, sta documentando le sue prove in modo da poter poi diffondere le relative informazioni anche agli inesperti come me? E comunque complimenti


Inviato
7 minuti fa, Enzo-nice dice:

Interessante, @mariov60. Il metodo che sta sperimentando, è di più facile esecuzione oppure presenta difficoltà pratiche paragonabili a quello standard? Per curiosità, sta documentando le sue prove in modo da poter poi diffondere le relative informazioni anche agli inesperti come me? E comunque complimenti

 

Attualmente sto cercando di trovare oggetti con fenomeni corrosivi confrontabili e abbastanza estesi per realizzare prove parallele di confronto fra i due metodi. Come scrivevo sopra con l'ossalato di sodio la difficoltà principale può essere l'interazione con le patine originali che con il benzotriazolo non si presenta... 

Quando avrò trovato una metodologia riproducibile sicuramente la documenterò anche dal punto di vista fotografico... difetti compresi.

Mario


Inviato
45 minutes ago, mariov60 said:

Attualmente sto cercando di trovare oggetti con fenomeni corrosivi confrontabili e abbastanza estesi per realizzare prove parallele di confronto fra i due metodi. Come scrivevo sopra con l'ossalato di sodio la difficoltà principale può essere l'interazione con le patine originali che con il benzotriazolo non si presenta... 

Quando avrò trovato una metodologia riproducibile sicuramente la documenterò anche dal punto di vista fotografico... difetti compresi.

Mario

 

@mariov60 - Non so se ha senso, comunque io ho queste monete (vedi foto - non ho la minima idea di cosa siano) con estese macchie verdi, e non sono sicuro che queste incrostazioni siano quello che lei cerca. Nel caso le siano utili, posso metterle a disposizione -gratuitamente- per i suoi test.

gruppo5monete.jpg

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Inviato

Da sinistra in alto, andando in senso orario: moneta non identificabile; sesino di Modena per Rinaldo I d'Este; sesino di Modena per Francesco I d'Este con scritta in cartella; sesino di Modena per Rinaldo I d'Este; bagattino di Reggio Emilia. Al centro giorgino di Modena per Francesco III d'Este.

Purtroppo sono monete molto diverse fra loro per materiale, per periodo e per origine (luogo di giacitura). Per annullare gli effetti derivanti dai fattori citati conduco le prove su punti di corrosione diversi ma presenti sullo stesso oggetto. Ho già trovato un paio di lastrine in bronzo e per le prime prove dovrebbero essere sufficienti. 

Ti ringrazio per la disponibilità... potrei comunque approfittarne in futuro 😉

Mario


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