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IGNORED

Medaglia 1918 Armate del Grappa


Risposte migliori

Inviato

Ho trovato tra le cose di mio nonno una scatoletta che sembra essere dello Stabilimento Jonhson di Miliano, all'intero ho trovato la medaglietta che ho postato: 1000131913-min.thumb.jpg.ceb5776913b1699411c11598029685dd.jpg

1000131914-min.jpg

1000131915-min.jpg

Come descrizione è molto simile ad: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME64T/1

Ma il mio esemplare sembrerebbe argento, non sembra assolutamente oro

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Inviato

Ringrazio in anticipo chiunque mi darà qualche informazione, perchè non c'è nel catalogo del forum e per avere delucidazioni sulla la sua storia ed il suo significato


Supporter
Inviato

Inviato

Dicembre 2024 - InAsta 115 E-Live, lotto 2175

MEDAGLIE - SAVOIA - Vittorio Emanuele III (1900-1943) - Medaglia 1918 - Intendenza Armata del Grappa R AG Opus: Moroni Ø 32. bello SPL

80€

 

IMG_9375.jpeg

IMG_9374.jpeg


Inviato

Lotto 3439 - InAsta 110 E-Live febbraio 2024

MEDAGLIE - SAVOIA - Vittorio Emanuele III (1900-1943) - Medaglia 1918 - Armate del Grappa e degli Altipiani AG Opus: Moroni Ø 33 

Grading/Stato: SPL

 

IMG_9377.jpeg

IMG_9376.jpeg


Supporter
Inviato
7 minuti fa, Oppiano dice:

Lotto 3439 - InAsta 110 E-Live febbraio 2024

MEDAGLIE - SAVOIA - Vittorio Emanuele III (1900-1943) - Medaglia 1918 - Armate del Grappa e degli Altipiani AG Opus: Moroni Ø 33 

Grading/Stato: SPL

 

IMG_9377.jpeg

IMG_9376.jpeg

 

Mi sembrano la stessa medaglia...


Inviato (modificato)

Gran bel pezzo, inoltre quella scatola aggiunge quel di piú 😀

Poi la cosa piú importante e che dá lustro affettivo é che sia appartenuta a tuo nonno @Il_Collezionista_

Modificato da caravelle82

Inviato
8 minuti fa, caravelle82 dice:

Gran bel pezzo, inoltre quella scatola aggiunge quel di piú 😀

Poi la cosa piú importante e che dá lustro affettivo é che sia appartenuta a tuo nonno @Il_Collezionista_

 

Non l'avrà ottenuta lui ma bensì credo sia del mio trisavolo


Inviato

“Cadore” di Giosuè Carducci.

a te ritorna, Cadore, il cantico
sacro a la patria.…

  • Mi piace 1

Inviato
Adesso, Il_Collezionista_ dice:

Non l'avrà ottenuta lui ma bensì credo sia del mio trisavolo

 

Va benissimo comunque. Ció dá piú lustro. Sono quelle cose da tenere gelosamente, per tanti motivi, in primis quello del valore umano e dei sacrifici fatti.


Inviato

A proposito dello Stabilimento.

Profilo storico
Le origini della società risalgono al terzo decennio dell'Ottocento, quando l'inglese Giacomo Johnson impiantò nell'attuale area di corso Venezia un laboratorio nel quale venivano realizzati bottoni e stemmi in metallo stampato. Alla morte del fondatore l'attività venne proseguita dal figlio Stefano che dette maggiore impulso alla produzione di medaglie e contemporaneamente modificò la ragione sociale in "Stefano Johnson - Fabbrica di medaglie". 
Nel 1860, dopo che l'impianto si era trasferito nello Stradone di S. Angelo, la sede venne trasferita in corso di Porta Nuova n. 15. Negli anni seguenti la produzione di medaglie continuò ad incontrare i favori di un pubblico composto da associazioni, enti pubblici e privati, ordini religiosi ed esponenti delle nobili casate ambrosiane. Nel 1880 alla scomparsa di Stefano, suo figlio Federico - entrato nella ditta quattro anni prima - prese in mano le redini dell'impresa, ponendo in essere una politica di consolidamento e di trasformazione che avrebbe impresso una svolta all'intero complesso aziendale. In particolare procedette all'acquisto degli stampi della Zecca di Milano (cessata nel 1878) e iniziò un lungo processo di ammodernamento dei macchinari che si sarebbe concluso nel 1911 con l'inaugurazione di un nuovo stabilimento. A quella data anche la produzione si era via via orientata verso medaglie commemorative di fatti d'armi e di uomini illustri impegnati nello sviluppo industriale e nella gestione pubblica, a cui si univa l'inaugurazione di una fonderia artistica per opere di grandi dimensioni e quella di un grande salone adibito a museo presso la sede dello stabilimento. Con lo scoppio del primo conflitto mondiale e in seguito alle numerose commesse statali, la produzione si concentrò ulteriormente sui fatti militari per poi essere costretta ad assecondare il gusto imperante durante il periodo fascista. Nell'agosto del 1943 l'impianto sociale subì danni ingenti provocati dai bombardamenti, che costrinsero Stefano Johnson, figlio di Federico, ad interrompere quasi totalmente l'attività per un triennio. 
Negli anni seguenti, Cesare, figlio di Stefano, provvide a riavviare l'impresa; nel 1949 la sede venne stabilita in piazza S. Angelo n. 1, nel 1958 venne aperto il nuovo impianto di Baranzate di Bollate, alle porte di Milano. Nei decenni seguenti l'attività della società è proseguita nel rispetto di una tradizione che ha sempre visto l'azienda confrontarsi con i migliori artisti del settore e questo in parallelo alla costante ricerca delle soluzioni tecniche più all'avanguardia.”

[da: https://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB00184D/]

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