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Supporter
Inviato (modificato)

Qui si sta valutando l’opera, non la professionalità o le qualità del suo autore. Se ci sono degli errori, delle sviste o delle inesattezze credo sia giusto segnalarle, soprattutto se continuano a ripetersi a distanza di 9 anni (mi riferisco, ad esempio, alla questione soldo - 5 soldi).
Le osservazioni fatte, in altre parole, non sono rivolte alla persona ma al contenuto del lavoro svolto.

Il catalogo Gigante rimane, in ogni caso, il principale punto di riferimento per chiunque si voglia avvicinare al collezionismo di monete italiane. 

Modificato da lorluke
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Inviato

A complicazione della discussione bronzo/rame segnalo che nell'app indica la terza via "Æ" 😄 


Comunque, complice il fatto che mi hanno messo in copertina una moneta della Gigia, mi sa che al prossimo veronafil aggiorno il mio


Inviato

Buona sera, non so se si tratti di una piccola incongruenza quanto riportato in riferimento alla 1/2 Lira 1800 a pag. 263 (per la Provincia Veneta emissione Francesco II d'Aburgo Lorena).

Si fa riferimento a 2 tipi:

con Contorno punteggiato

con Contorno liscio su moneta ribattuta

Nel secondo caso, si tratterebbe di monete ribattute sui 6 Kreuzer del 1795:

https://it.numista.com/catalogue/pieces33679.html

anch'esse con Contorno "punteggiato" o a catena, quindi sicuramente non liscio.

Mi sono perso qualche passaggio?

 

 


Supporter
Inviato (modificato)
Il 16/9/2025 alle 16:36, lorluke dice:

Nell’edizione del 2017 erano riportati in rame, come puoi vedere anche dal confronto che ho fatto sul 3 centesimi napoleonico. Lo stesso vale anche per il Regno d'Italia sabaudo.

Io, per abitudine, continuerò a definirle come monete in rame.
Solitamente si parla, invece, di bronzo nella medaglistica. 
Si tratta solo di convenzioni e, in realtà, è formalmente più corretta la classificazione introdotta nelle nuove edizioni del Gigante? Onestamente non saprei...

 

Nel manuale Ing. I. Ghersi “Leghe metalliche…Monete e medaglie” del 1898 entra nel merito specifico delle leghe per monetazione e riporta prove ed esperimenti fatte dalla Zecca di Parigi. Interessante il fatto del riporto delle caratteristiche tecniche, la durata dei coni, resistenza allo sfregamento, lavoro di coniazione influenzate dalla lega utilizzata. Nel manuale di “Tecnologia monetaria” del Sacchetti (1884) si entra nel merito ufficiale, riportando la Legge 24 agosto del 1862 che per il Bronzo (non rame) utilizzato nella nostra monetazione è composto da: 960 parti di rame e 40 di stagno con una tolleranza di più o meno di 5 millesimi. Nel manuale del Belluomini “Ricettario pratico di metallurgia” del 1905 riporta, (penso ad una indicazione) per il Bronzo da monetazione un 5% di stagno. Mentre nel “Ricettario pratico di metallurgia” del Massenza, 1923 parla indurimento del rame con stagno e zinco e, a secondo delle percentuali di Sn, della necessità di ricotture dei tondelli per migliorare la lavorazione al conio di monete e medaglie…All’epoca il Bronzo nelle proprie leghe, rappresentava un prodotto di alta tecnologia/ricerca e l’aspetto monetario se pur importante non era il principale, basti pensare le bronzine che erano i precursori dei cuscinetti odierni o il bronzo da cannoni…e tanto altro. Non vorrei dilungarmi in quanto avrei altre diverse pubblicazioni d’epoca da consultare, ma non penso che sia il tema di questa discussione ma più da “Tecnologie produttive”… un saluto

Modificato da Bolio
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Inviato
Il 18/09/2025 alle 05:31, Bolio dice:

a secondo delle percentuali di Sn, della necessità di ricotture dei tondelli

Buonasera @Bolio e a tutta la Sezione. 

La ricottura del rame o del bronzo, per me, è un passaggio fondamentale da praticare prima della coniazione.

Nel settore meccanico, ad esempio, le vecchie guarnizioni in rame o in lega di rame per essere riutilizzate vengono ricotte, cioè portate quasi alla temperatura di fusione (rosso ciliegia) per poi essere repentinamente raffreddate in acqua fredda.

Questo procedimento fa si che le guarnizioni ritornano elastiche e morbide in modo da fare tenuta come fossero nuove.

Ritornando alla realizzazione di una medaglia in rame o bronzo si capisce quindi che un tondello ricotto sia più malleabile e duttile di un tondello laminato. Quindi il risultato finale di una coniazione  risulterà migliore.

Infine concordo con te che questo argomento sarebbe più logico trattarlo nella sezione "Tecnologie Produttive" e mi scuso se sono andato parecchio in O.T.

Sergio.

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