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IGNORED

I tremissi che non dovrebbero esistere...


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A questo punto, provo a trarre delle conclusioni.

I controversi semissi e tremissi attribuiti alla zecca itinerante di Niceta

Nel MIBEC, Hahn e Metlich riaffermano quanto già precedentemente scritto dal primo sul MIB II, attribuendo alla zecca itinerante del generale Niceta la coniazione di alcuni semissi e tremissi caratterizzati da un abbinamento spurio di dritti e rovesci che non sono quelli delle zecche ufficiali dell’impero e che non di rado uniscono il nome di un imperatore, soprattutto Tiberio II, a un rovescio riconducibile a Foca.

Unlike Carthage the Eastern gold mint also produced fractions as they were useful in the east. Because the obverses of these denominations are smaller and usually have a single profile bust the legends erroneously refer to Tiberius […]. The rev.-legends fit original coins of neither Tiberius II nor of Maurice. The semisses (no.5) have the legend VICTORIAAVGЧ as introduced by Phocas in 607, but combine it with the globe cruceger of Tiberius; there is no CONOB signature in the exergue, an omission later continued on the semisses of Heraclius. The same circumscription of the reverse is found on a tremissis (no.9). Its obverse is die-linked with another piece the rev.- legend of which includes, quite aberrantly, the Tiberius-name (n.8). There are still other tremisses which, strangely enough, combine the Tiberius (or even Anastasius) obverse with a reverse copying the Phocas legend (nos.V6, 6). Finally the consular rev.-legend with the indiction data IA (no.7) was taken from the solidi. This unique specimen once served for identifying the whole group of fractions as belonging to the time of the Heraclius revolt.. The confusing variety of tremisses seems to be owing to a lack of clear instructions to the mint." Hah-Metlich 2009:71].

 

MIBEC 73 4.jpg

Successivamente alla pubblicazione del catalogo di Hahn MIB II (1981), in alcuni articoli e listini d’asta cominciarono ad apparire altri tremissi dall’abbinamento dritto/rovescio incongruente con le emissioni ufficiali e spesso furono attribuiti alla zecca itinerante di Niceta.

Semissi spuri attribuiti alla zecca itinerante di Niceta: 1) Tiberio/Foca, 1,59g (Hermitage Museum); 2) Giustiniano/Tiberio, 18mm 2,29g (D’Andrea-Torno fig. 234).

Alcuni tremissi spuri attribuiti alla zecca itinerante di Niceta: 1) Tiberio/Foca (Hahn 6); 2) Tiberio/Foca (Bibliotéque Nationale de France); 3) Tiberio/Foca, 16mm, 1,41g (CNG); 4) Tiberio/Tiberio, 0,89g (Busso Peuss Nachfolger); 5) Tiberio/Foca, 1,33g (Sincona); 6) Tiberio/Tiberio, 1,30g (NAC); 7) Tiberio/Tiberio, 1,29g (Lanz).

semissi.jpg

tremissi_bis.jpg

L’attribuzione di questi semissi e tremissi dall’abbinamento spurio dei coni da parte di Hahn sorge dalla lettura di un articolo del 1967 di Cécile Morrisson che cita espressamente. In questo articolo, la numismatica francese descrive e discute un tremisse proveniente dalla raccolta di Saïd Pacha in nome di Tiberio II con al dritto la legenda DNTIbЄ RIPPAVC e al rovescio VICTORIA CONSΛBIΛ, e dopo aver formulato due diverse ipotesi, conclude che qualle più probabile è che vada attribuito alla ribellione di Eraclio a causa dell’identità della legenda del rovescio con quella di alcuni solidi consolari.

Tremisse. Dritto in nome di Tiberio II, rovescio con legenda VICTORIA CONSΛBIΛ, 13,5 mm, 1,42 g (Morrisson).

13,5mm 1,32g Morrisson.jpg

A differenza di Hahn, Grierson sembra ignorare questo tremisse e l’articolo relativo, poiché non lo cita neppure nella bibliografia del DOC. Cécile Morrisson lo riporta nel suo catalogo segnalandolo quale esemplare unico e non cita altri tremissi attribuibili alla ribellione dell’esarca cartaginese. Dunque, l’attribuzione di questi semisse e tremisse spuri ha la sua origine solamente nell’autorevolezza di Hahn. Se il riferimento a Tiberio II ha una sua ragione d’essere nella monetazione consolare degli Eraclio, non sembra averne nessuno quello ad Anastasio, a Giustiniano o a Maurizio.

 

In conclusione, l’unico tremisse che può assegnarsi con ragionevole certezza alla monetazione consolare degli Eraclio è quello riportato da Morrisson, con il dritto in nome di Tiberio II e il rovescio VICTORIA CONSΛBIΛ. Anche gli esemplari proposti da Hahn non presentano aspetti che possano ragionevolmente attribuirne la coniazione alla zecca itinerante di Niceta, né associarli alle emissioni consolari degli Eraclio.

L’ipotesi di una coniazione straordinaria e non programmata realizzata per soddisfare una necessità inattesa, per esempio una elargizione di denaro, mancando il tempo per incidere dei coni nuovi per cui fu gioco forza riutilizzare coni vecchi dismessi sarebbe plausibile, ma per un’unica coppia di coni, anche con un abbinamento incongruente, e non una pluralità di coppie. Ma, accettandola, sorge comunque la domanda, posta già dallo stesso Hahn: Da doive venne ri coni utilizzati?

Questa ipotesi, invece, è plausibile per il tremisse riportato dalla Morrisson.

Modificato da antvwaIa

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