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Inviato

Queste due cartoline postali sono state inviate da Materdomini, un convento francescano molto antico del comune di Nocera Superiore (SA),  da Padre Rocco Viola al Priore Giovanni Barone di Saragnano, sito nel comune di Baronissi (SA). 

Siamo nel 1925, giusto 100 anni fa. Una missiva è del 10 marzo mentre l'altra è del 20 aprile dello stesso anno. 

Il contenuto non è molto importante, anche se interessante, si parla della salute di padre Rocco che soffre di catarro bronchiale, di compere da fare,  e visto che siamo in periodo pasquale, degli impegni con il vescovo di Salerno e le "quarantaore" passate a Bracigliano per questo rito.

La mia curiosità è questa... sono due cartoline identiche scritte a distanza di poco più di un mese, perché allora hanno una diversa affrancatura? Grazie per l'attenzione e buona serata. 

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Inviato

Ti allego le tariffe postali prima e dopo gli aumenti del 1925.

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Supporter
Inviato
11 ore fa, marco1972 dice:

Ti allego le tariffe postali prima e dopo gli aumenti del 1925.

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Screenshot_20251126-213113.png

 

Grazie Marco, queste due cartoline si trovano dunque a cavallo della data dell'aumento della tariffa postale. Ma tu guarda!


Inviato

Il 16.3.25 come da tabella tariffaria il costo aumenta da 30c a 40c, (sei giorni dopo la tua cartolina postale del 10.3.25), infatti nella cartolina postale del 21.4.25 abbiamo un'integrazione del 10c rosso Leoni all' affrancatura. 

Le tariffe postali negli anni 1924-25 appartengono ad un periodo tempestoso. Furono gli anni in cui l’inflazione toccò uno dei suoi massimi, e, anche per spedire una lettera, il costo aumentò sino ad una cifra che fu poi raggiunta di nuovo solo alla fine del 1943. L’anno esaminato si divide in due periodi tariffari. Nel primo, dal 1 gennaio 1924 al 15 marzo 1925 (ma tutte le tariffe ricordate erano già in vigore dal 1 gennaio 1923), spedire una lettera costava 50c a porto e con 1 lira si poteva richiedere anche il diritto di raccomandazione. L’espresso scontava 60c (oltre, ovviamente, ai 50c della lettera semplice). Costo dimezzato, ma non per i diritti accessori, per le lettere all’interno del distretto (per intenderci, città per città… e immediati dintorni). Stampe e cartoline con sola firma pagavano 10c ,  aumentati a 15c per le cartoline in distretto o con cinque parole (anni  in cui i postelegrafonici dovevano contare le parole, oggi non si mettono neanche più gli annulli ! ). Con 20c s’inviava un biglietto da visita, mentre, con 25c si poteva spedire una fattura o si scriveva ad un militare e con 30c  infine, si poteva scrivere quanto si voleva su una cartolina e farla recapitare in tutta l’Italia. 


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