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Discrepanza temporale tra Circhi e una particolare moneta repubblicana con simbolo Meta


Risposte migliori

Inviato

Nota preliminare : tutto il discorso che segue si basa sulle conoscenze attuali di storia e archeologia relative ai due Circhi nominati : il Massimo e il Flaminio , di conseguenza tutti i verbi utilizzati sono al condizionale non essendoci nel post certezze , solo ipotesi .

Come probabilmente avrete capito mi piace studiare e informarmi su alcune simbologie che compaiono nulle monete repubblicane romane , in particolare studiare quei simboli che si prestano a piu' di una interpretazione e trarne delle ipotesi con le quali discutere con Voi , spero .

Alcuni non comuni Assi della Repubblica romana portano nel rovescio , sopra la prua di nave , un simbolo che viene attribuito ad una Meta (probabilmente con riferimento a quella di Circo) . La Meta era in pratica una specie di colonna posta all'interno di ciascuna curva e sistemate alle estremità della spina centrale dell' arena , chiamate appunto mete , intorno alle quali gli aurighi dovevano girare , a tal proposito indimenticabili le corse di quadrighe del film Ben Hur . La distanza tra le due mete era tipicamente di uno stadio (circa 200 metri) ma nei circhi più grandi poteva essere maggiore .

Fatta questa breve descrizione della Meta , sorgerebbe un problema con il simbolo della moneta , sempre se questa fosse dedicata ad una Meta di Circo . Se il simbolo impresso nella moneta si riferisca proprio ad una Meta , il problema sarebbe dovuto alla differenza di tempo tra la costruzione a Roma di un Circo stabile e l' emissione della moneta con Meta , stimata tra il 206 a.C. e il 195 a.C.

Gli unici due Circhi esistenti a Roma in epoca repubblicana erano il Massimo e il Flaminio .

Il piu' antico Circo a Roma era il Circo Massimo , circo che sembra essere stato costruito come prima fondazione dal re Tarquinio Prisco nella valle Murcia , che divide il Palatino dall' Aventino , in quell' epoca remota il Circo aveva strutture in legno che risalirebbero appunto all' epoca di Tarquinio Prisco , nella prima metà del VI secolo a.C.

Il Circo venne costruito per festeggiare i Ludi Romani organizzati per la vittoria sulla città di Apiolae , un oppidum Latinorum o antica citta' del Lazio che dovrebbe corrispondere all' attuale al borgo di Castel Savello , circa a meta' strada tra i centri di Pavona e Albano Laziale .

Difficile quindi immaginare che in quella lontana epoca il Circo di Tarquinio Prisco avesse la forma e la struttura di un Circo di eta' posteriore con tanto di Mete e di Spina centrale , si penserebbe piu' ad uno spazio libero da costruzioni adatto per celebrare cerimonie e festivita' , un po' come avviene nei tempi attuali , in questo luogo si sarebbe svolto infatti il famoso “ratto delle Sabine” avvenuto durante la festivita' dei Consualia .

Le prime strutture in muratura , soprattutto legate alle attrezzature per le gare con cavalli , si ebbero probabilmente solo nel I secolo a.C. e fu Giulio Cesare a costruire i primi sedili in muratura e a dare la forma definitiva alla struttura a partire dal 46 a.C.

Forse fu in questo periodo che il Circo Massimo ottenne anche tutti gli accessori per ospitare le corse delle bighe e quadrighe , Spina e Mete comprese , mentre per l' obelisco della spina si dovette attendere fino ad Augusto .

In base a questi fatti relativo al Circo Massimo , quel simbolo che viene raffigurato nella moneta tra il 205 e il 195 a.C. , non dovrebbe essere una Meta di circo , ma probabilmente rappresentare qualcos' altro .

Dopo il Circo Massimo venne costruito a Roma il Circo Flaminio nella parte sud del Campo Marzio .

Tutta questa area venne sistemata dal censore Gaio Flaminio Nepote (lo stesso che fece costruire la Via Flaminia e venne sconitto al Trasimeno da Annibale ) nel 221 a.C. Nei suoi primi anni di esistenza il circo era lungo 500 metri e occupava gran parte dei possedimenti dei Flaminii sui quali possedimenti era stato edificato . Nel II secolo a.C. lo spazio andò sempre piu' riducendosi per via della costruzione di edifici e monumenti sino a quando , circa alla fine del I secolo a.C. in epoca augustea , del circo non rimaneva che una piazza lunga 300 metri in cui venivano svolti i Ludi (giochi pubblici)

Tutta l'area venne infine abbandonata verso la fine del IV secolo d.C., insieme agli edifici che nel corso dei secoli erano sorti nella zona .

Del Circo Flaminio e' poco o nulla conosciuto circa il suo scopo , infatti Strabone quando descrive il Circo non cita mai che in esso si svolgessero corse di cavalli , mentre  Valerio Massimo afferma che al suo interno venivano tenuti i Ludi Plebeii (giochi della plebe) ma altre fonti negano tale testimonianza . Tito Livio e Marco Terenzio Varrone ricordano tuttavia che alcuni giochi venivano tenuti all' interno del circo , riferendosi in special modo ai Ludii Tauri , tenuti in onore degli dei dell 'oltretomba . Questi giochi misteriosi venivano tenuti unicamente nel Circo Flaminio , suggerendo che erano simbolicamente legati all' area e che non potevano essere spostati in un altro edificio . Ai Ludii Tauri correvano cavalli con un' unico fantino , ma non correvano carri di bighe o di quadrighe, come avveniva nelle normali corse che si tenevano nei Circhi , di conseguenza si potrebbe supporre che nel circo flaminio non fosse presente la spina centrale con le relative Mete , anche per il motivo che questo circo ebbe vita breve , sostituito verso la fine del I secolo a.C. da teatri , templi e portici . A fronte di quanto sappiamo sul Circo Flaminio e se tutto questo corrispondesse al vero , cosa sarebbe effettivamente quel simbolo chiamato Meta impresso su monete tra la fine del III secolo , inizi del II , a.C. ?

Potrebbe essere invece rappresentata una fontana pubblica di forma conica del tipo la successiva Meta Sudans del Colosseo ? Sappiamo che gia' Augusto fece costruire , o forse solo ristrutturare una ancor piu' antica fontana di epoca repubblicana ? nel luogo stesso dove poi sorse la fontana chiamata Meta Sudans dai Flavi ? Osservando con attenzione la Meta impressa nella moneta si notano ai lati del cono delle protuberanze forse ad indicare dei punti nei quali usciva l' acqua ?

Un mio esemplare di Asse con la Meta , foto ripresa con luce radente per meglio fare risaltare il simbolo , piu' un altro esemplare preso dalla rete e meglio conservato nel quale la Meta appare in migliore stato di conservazione , entrambi : Cr. 124/3

Cr.124_3.JPG

cr124-3_200$ (1).jpg

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Inviato (modificato)

Ciao,

a parte che sono talmente fuso già a quest'ora che inizialmente avevo preso come riferimento il "bastoncino" che in realtà è il simbolo che indica che è un'asse, prima di rendermene conto mi ero già fatto un sacco di ipotesi per rispondere al tuo post, ipotesi ovviamente prive di fondamento in quanto l'oggetto di riferimento era sbagliato e pertanto assolutamente inutili da riportare 😓

Dopo il preludio goliardico e imbarazzante ci tengo a dire che trovo molto interessante questo post, non essendo ancora un periodo nel quale mi sono addentrato molto (ci sto lavorando) non ho termine di paragone per poter discutere adeguatamente sull'argomento, tuttavia, leggendo quanto scrivi, trovo che la tua ipotesi possa essere assolutamente plausibile e molto affascinante, resto in attesa di interventi ulteriori per vedere dove porterà la discussione 😃

Unica cosa che mi viene da pensare, che in parte mi era venuta in mente in relazione al "bastoncino" di cui sopra, potrebbe essere, anche senza un circo stabile con mete in muratura, che esistessero delle "scenografie" smontabili e montabili all'occorrenza?

Potrebbe anche questo essere plausibile però come dicevo, non conosco nei dettagli le modalità logistiche relative all'utilizzo di tali strutture quando non erano ancora strutturate con impianti fissi (in parte lo hai scritto nel post sopra) e ignoro le motivazioni per le quali il simbolo venga identificato come una meta dai numismatici quindi mi fermo qui e come dicevo, resto in attesa.

P.S.: trovo  molto bella la tua moneta anche se solo dal rovescio 🙃

Modificato da Rufilius
  • Grazie 1

Inviato (modificato)
1 ora fa, Rufilius dice:

Unica cosa che mi viene da pensare, che in parte mi era venuta in mente in relazione al "bastoncino" di cui sopra, potrebbe essere, anche senza un circo stabile con mete in muratura, che esistessero delle "scenografie" smontabili e montabili all'occorrenza?

Ciao @Rufilius e grazie mille per il tuo intervento , lo scopo principe del Post e' proprio quello di approfondire la discussione sentendo pareri anche diversi da quanto ho scritto .

Ci avevo infatti pensato ad un Circo "smontabile" per gli apparati secondari come potevano essere Spine e Mete , pero' cio' avrebbe comportato una serie di costruzioni accessorie per lo stoccaggio di questi "accessori" , quindi personalmente lo escluderei , ma come giustamente scrivi sentiamo , spero , altri interventi . 

P.S. Il dritto dell' Asse con Giano e' simile , come scarsa conservazione , al rovescio .

Modificato da decio
P.S.
  • Mi piace 1

Inviato

Personalmente, credo che la meta sudans (la cui più antica attestazione archeologica, rinvenuta e studiata dalla d.ssa Panella, è di età augustea, non anteriore) sia posteriore alle metae dei circhi: per  quel poco che vale, lo deduco dal nome: siccome la prima è caratterizzata da un participio presente (sudans), logica vuole che si colloccasse in rapporto di specie a genere rispetto alle "semplici" metae.

Questo significa che l'essere la moneta antica non costituisce un indizio a favore dell'identificazione, nel disegno, di una meta sudans, piuttosto che di una meta [perdonatemi: uso "piuttosto" nel suo reale significato, non secondo la barbara prassi odierna di inserirlo nelle frasi al posto di "oppure"], per il fatto che quando cominciò a esistere una meta sudans, già dovevano esistere anche le metae. Insomma, sarà anche una fontana (non dico di no), ma non è l'età della moneta a costituire un indizio nel senso.

 

Tanto premesso, secondo me è proprio una meta, e non una fontana, per quattro considerazioni: primo, il fatto che i sedili in pietra del Circo Massimo siano stati fatti approntare da Cesare non esclude che altre strutture fossero precedenti e, fra tutte le strutture di un circo adibito alle corse, il segnale che significa "gira qui" è di gran lunga il più importante e quindi, verosimilmente, il primo a essere apposto; secondo, se nel 221 fu realizzato un secondo circo (di qualunque cosa si trattasse), mi sembra verosimile che il primo, di ben tre secoli più antico, avesse cominciato a trovare un minimo di sistemazione stabile; terzo, l'ipotesi @Rufilius di metae smontabili (lignee?) che abbiano preceduto quelle stabili, in muratura, non è affatto peregrina, considerato che per nel caso dei teatri sino alla metà del I secolo a.C. era proprio tutta la struttura e venir smontata e rimontata ogni volta; quarto, la meta aveva sicuramente anche un valore simbolico, forse addirittura un significato magico, considerato che - come appunto abbiamo accennato - Augusto ne mutuò la forma per la fontana che segnava il punto centrale della sua riorganizzazione amministrativa dell'Urbe.

Certo, nessuna di queste argomentazioni è risolutiva

 

  • Grazie 2

Supporter
Inviato (modificato)

Mi piace molto lo sviluppo di questa discussione, grazie @L. Licinio Lucullo per il sempre impeccabile approfondimento storico, l'ipotesi delle "scenografie" smontabili mi è venuta proprio pensando al teatro, complice il fatto che per l'appunto il caso vuole ci lavori dentro e quindi da quel punto di vista sono storicamente più informato  😃

Modificato da Rufilius

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