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tessera in piombo


dott. Gordon Freeman

Risposte migliori

ho una tessera di 1 cm x 1cm, in piombo, con sul davanti incia una figura umana con le due mani alzate, e sul retro la critta tcf, o forse la t e' una croce, non so spiegare il tutto, e' romana ma non so a cosa serviva e cosa rappresenta,spero che i piu esperti possano aiutarmi,mando un disegno molto approssimato.. ciao Modificato da dott. Gordon Freeman
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Difficile darti una risposta.
Ogni tanto si trovano cose del genere (occhio e croce direi prevalentemente in contesti romano imperiali soprattutto nordafricani), ma non me la sentirei di definirle "tessere" nel senso che comunemente intendono i numismatici.

Sulla originalità l'unica garanzia è che si tratta di oggetti senza un vero mercato, quindi non c'è movente per produrre dei falsi (per contro falsificare oggetti del genere è facilissimo, e questo è uno dei motivi per cui non hanno mercato).

Sull'uso non sono mai riuscito a capire bene, ma in definitiva è possibile che la più parte avesse una funzione di vero e proprio "cartellino" (non tanto di "sigillo" di garanzia) molto simile ai piombini che si trovano attaccati a certi nostri prodotti alimentari, in particolare gli insaccati. Nel mondo romano imperiale mi risulta che una cosa del genere (con piombini marchiati) si registra talora in relazione a certe anfore (più propriamente "in relazione al contenuto di certe anfore").

Il tuo esemplare ha forse qualche traccia che possa far sospettare che fosse stato fissato ad un cordino oppure che si tratti della estremità di un striscia di piombo originariamente più lunga e ripiegata su se stessa?

In ogni caso temo che difficilmente si ricaverà un gran che di informazioni :( .
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per quanto riuarda l'autenticita, non ci sono dubbi,spero che qualcuno riesca a darmi una spiegazione, ciao grazie Modificato da dott. Gordon Freeman
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Erano tessere che nell'antica Roma venivano distribuite alla popolazione povera i cosidetti "CAPITAE CENSI" per ritirare il grano o il pane.
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[quote name='Giovenaledavetralla' date='24 aprile 2005, 21:43']Erano tessere che nell'antica Roma venivano distribuite alla popolazione povera i cosidetti "CAPITAE CENSI" per ritirare il grano o il pane.
[right][post="29477"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]

Perdonami, ma che l'oggetto che tu citi esista O.K., ma che esso possa corrispondere a quello sommmariamente proposto in grafico nel thread ho seri dubbi.

Su che basi di confronto proponi di interpretare questo oggetto in piombo come una tessera annonaria?

E in tal caso come dovrebbe intendersi la sigla "T(---?)C(---) F(---)" ?
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Potrebbe essere un biglietto per teatro.
La mia "tessera" che metto (cm 1x1) ha su un lato un reziario e sull'altro TVO.
a me piace pensare che dica Teatro Venatorio di Ostiense.
Quella di Gordon con la ballerina potrebbe essere Teatro Comico di Fidene.
In questi casi, poiche non abbiamo studi sistematici, ogni ipotesi è possibile..., cioè ogni "balla" passa.... :P
agrì Modificato da agrippa
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L'analogia fra i due oggetti è notevolissima.

Continuo però a dubitare che li si possa definire "tessere" (le tessere esistevano e qualche volta erano in piombo, ma comunque direi che sono un altro tipo di oggetto).

Sospetto che qui si tratti di "sigilli" (non nel senso di garanzia, ma nel puro senso esplicativo).

Le iscrizioni mi paiono assolutamente parallele.


Quanto alle raffigurazioni è ovvio che la prima NON è una ballerina :P (qualsiasi personaggio, persino un Priapo, ma non una ballerina), mentre per la seconda ci vedrei bene un Ercole.

Ma vi rilancio una domanda: i vostri oggetti sembrano determinati da una striscia di piombo ripiegata su se stessa?
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Ciao Lucio
Diciamo che erano "tessere minori" usate localmente per vari scopi.
Una specie di pre-pagato... infatti è evidente che all'origine erano simili ai fogli dei francobolli e se guardi bene vedrai nel contorno le linee di facile cedimento.
A mio parere, per i tanti tipi che ho visto, sono state usate per acquistare pesci, polli, spettacoli teatrali ecc. .... nel periodo barbarico non è escluso che siano state usate anche come monete.
Questa è una materia ancora tutta da scoprire...
Guarda queste altre... e scopri l'uso.
agrì
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diei che e' simile alla tua agri, solo cambia il tipo del dritto e le lettere al rovescio, ed e' mantenuta in condizioni piu che buone direi, secondo voi quanto puo valere una cosa del genere
ciao e grazie
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volevo precisare che queste tessere erano in uso a partire dalla seconda guerra punica nella sola roma, poi dopo la guerra siriaca e quella contro la macedonia divennero di uso comune. che io sappia erano usate proprio per ingresso a luoghi riservati come il teatro, il circo o anche eventi speciali che si tenevano nei fori boari o altri mercati.
ne parla lo storico livio e anche tacito ma non ricordo in quali opere :P

ps. sono davvero molto affascinanti queste tessere, complimenti!!!
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Chi ne vuol sapere di più visiti la collezione di "tessere" di questo mio amico.
agrì

[url="http://www.forumancientcoins.com/gallery/thumbnails.php?album=189"]http://www.forumancientcoins.com/gallery/t...s.php?album=189[/url]


ps. Gordon queste tessere di piombo non hanno valore commerciale.... sono mere curiosità. Modificato da agrippa
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C'erano anche delle tessere erotiche in piombo, per quanto riguarda quello che mi hai chiesto io ho citano un esempio dell'uso che se ne poteva fare, ma si protrebbe chiamare anche una carta di credito per vari usi (una volta sola) dell'epoca.
Anche perchè già esistevano i titoli di credito.
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[quote name='agrippa' date='25 aprile 2005, 16:52']. . . queste tessere di piombo non hanno valore commerciale.... sono mere curiosità.
[right][post="29617"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]


Temo che la faccenda, allo stato attuale, sia esattamente in questi termini.

Interessantissime le esemplificazioni che sono state proposte in questo thread (grazie di averle presentate a noi tutti!).

Però, a costo di risultare zuccone, vorrei invitare tutti a NON CONSIDERARE TESSERA QUALSIASI COSA CHE SIA FATTA DI METALLO ED ABBIA UN QUALSIASI SIMBOLO SOPRA e ancora più fermamente vorrei suggerrivi a NON INCAPONIRVI NEL VOLER ATTRIBUIRE PER FORZA ALLE "TESSERAE" NE' TANTO MENO ALLE SEMPLICI SIGILLATURE IN PIOMBO UNA FUNZIONE "PARAMONETALE".

Inoltre vorrei farvi notare che le possibili e svariate funzioni d'uso che sono state proposte per questi oggetti si basano sull'assunto indimostrato che siano identificabili con ciò che le fonti latine menzionano come "tesserae". Suggerirei prudenza e suggerirei a chi ha la fortuna di averne qualcuna per le mani di analizzarne con mente aperta sia gli aspetti iconografici ed epigrafici, ma soprattutto le caratteristiche materiali.
L'idea che in qualche caso potesse trattarsi di elementi prodotti in multiplo (similmente ai nostri fogli di francobolli) e poi separati è accattivante, ma allo stato attuale della discussione totalmente priva di argomento (se osservazioni ci sono sarebbe carino sottoporle ad un vaglio critico). Al momento la trovo una idea non seriamente sostenibile.

Piuttosto vorrei richiamare ancora una volta l'attenzione per individuare casi nei quali sia riconoscibile l'appartenenza dell'oggetto ad una striscia di piombo più lunga (che poteva fascettare un contenitore), oppure la presenza di fori passanti o ancora meglio la possibilità di evidenziare l'eventualità di una saldatura dell'oggetto su se stesso (magari intorno ad un cordino, un laccio, un nastro o sim.).

Quanto alla eventualità che oggetti del genere abbiano avuto un uso monetale in età barbarica -scusate la mia rudezza- meglio lasciar perdere.
Ripeto, non caschiamo per favore nel tranello di considerare paramonetale qualsiasi piccolo oggetto che sia metallico e che rechi un qualsiasi simbolo sopra e che su due piedi non ci viene in mente come interpretare diversamente.

Vi faccio solo uno specialissimo esempio per una delle tante possibili ipotesi alternative. Le fonti documentali giuridiche di età imperiale romana attestano con assoluta chiarezza l'esistenza di tecniche commerciali che prevedevano il deposito (a titolo di pegno) di sacchi di derrate alimentari a garanzia di transazioni commerciali in corso. Se i sacchi in questione dovevano essere solo depositati temporaneamente a titolo di garanzia, perché noi non dovremmo provare a pensare che in qualche modo essi potessero anche essere temporaneamente sigillati? E con che cosa meglio che con piombini ai lacci di chiusura?
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[quote name='LUCIO' date='25 aprile 2005, 22:20']Se i sacchi in questione dovevano essere solo depositati temporaneamente a titolo di garanzia, perché noi non dovremmo provare a pensare che in qualche modo essi potessero anche essere temporaneamente sigillati?   E con che cosa meglio che con piombini ai lacci di chiusura?
[right][post="29704"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]

Tutto giusto quanto dici Lucio... ma i sigilli dei sacchi erano diversi dagli oggetti precedentemente mostrati.
Questi americani sono proprio forti ! Me ne hanno dato subito un esempio.
Se ti riferisci ai "lead seals for branded goods" eccoli pronti.
Qui si vede dove passava lo spago.

ser Modificato da agrippa
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Discorso molto interessante e immagini davvero curiose :)
In effetti spesso si attribuisce a qualsiasi oggettino in piombo o altri materiali il termine di tesserae anche se come avete già esaurientemente spiegato, con molta provabilità si tratta il più delle volte di oggetti aventi finalità diverse.
Ecco che troveremo quindi dei semplici sigilli, dei pesi per bilance, e molto altro ancora.. Ad esempio è documentato che i romani usavano apporre ai contenitori destinati a conservare il vino, una etichetta riportante il nome del vino, quello del produttore, l'anno ed il luogo; ma la carta non era ancora utilizzata, dunque è plausibile che venissero impiegati materiali diversi come argilla oppure piombi. :)
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Cosa ti fa pensare ad Antonino Pio?
Non conosco bene questi oggetti e non posso esserti di aiuto purtroppo, la trovo però molto ineteressante; che non sia una tessera frumentaria? Ovvero una di quelle usate per riscuotere gratuitamente il grano offerto dallo stato?
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Lucio ti arrabbi se ti dico che sentirti dire di aprire la testa a fronte delle molte e svariate ipotesi ( paramonetali ) che caratterizzino quelle che " forse " impropriamente vengono chiamate "tessere" mi pare impropio , visto che tu con tanta insistenza poi proponi un unica e insistente ipotesi riguardante l' uso come "sigillo" spronando a cercare fori, flange , pieghi e quantaltro ?? :huh:
Non ti arrabbiare però plis ;)
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[quote name='Silla' date='27 aprile 2005, 21:54']Lucio ti arrabbi se ti dico che sentirti dire di aprire la testa a fronte delle molte e svariate ipotesi ( paramonetali ) che caratterizzino quelle che " forse " impropriamente vengono chiamate "tessere" mi pare impropio , visto che tu con tanta insistenza poi proponi un unica e insistente ipotesi riguardante l' uso come "sigillo" spronando a cercare fori, flange , pieghi e quantaltro ?? :huh:
Non ti arrabbiare però plis  ;)
[right][post="30259"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]

Non mi arrabbio per quello che tu mi dici :) .

Mi dispiace però alquanto che in un gruppo di amici tanto competenti sulle monete non si riesca -su temi marginali rispetto alla numismatica vera e propria- a rigettare del tutto la tentazione di attaccarsi ai "sentito dire" e ai "da qualche parte nelle fonti letterarie antiche ci deve essere scritto che..." .

Da chi ha tanta (e tanto ben coltivata :) ) passione per la numismatica sono convinto che ci si possa aspettare una eccezionale propensione all'esame "de visu", alla ricerca e alla verifica rigorosa di ogni ipotesi di confronto. Al non dare per scontato che l'oggetto che si ha in mano sia necessariamente quello di cui si è sentito parlare.

Quanto all'unico modello interpretativo alternativo che vi ho proposto, sono io il primo ad ammettere che debba essere solo una delle possibilità, ma vi assicuro che è una possibilità che so essere troppo trascurata dagli studiosi e dai cultori moderni, mentre era da presumere frequentissima nell'età imperiale romana.

Dopodiché è ovvio che le tessere romane (in piombo o meno) esistono, ma non è detto che qualunque cosa di metallo con un segno sopra lo sia (potrebbe essere qualcos'altro, altrettanto e forse più interessante :) ).
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