numa numa Posted September 16, 2008 Share #1 Posted September 16, 2008 [AGRIPPA] Quale fu il punto di passaggio nel quale la "Vittoria" (ultima dea ?) perse il suo significato di "divinità" per assumere la sua connotazione di significato quale ora noi la intendiamo? Quale fu il punto di passaggio dalla divinità pagana "Vittoria" alla divinità cristiana "'San Michele Arcangelo " che da allora con la stessa iconografia la rappresenta ? ...... forse ho detto una "boiata"...ma Voi scuserete. Ho quotato questo vecchio quesito di Agrippa, che riprendo qui, in altra discussione perche' non posso intervenire in Numismatic Anthology, dato che la sua domanda e' estremamente interessante. In effetti vi e' un momento assai preciso nel quale l'iconografia monetale sostituisce il tipo della Vittoria Alata di ispirazione tardo-romana e bizantina con la raffigurazione dell'Arcangelo Michele. Tale angelo, simbolo solare per eccellenza, ma soprattutto "guerriero" (colui che Dio ha chiamato per sconfiggere le milizie degli angeli ribelli capitanati da Satana), il cui culto, antichissimo, risale alla fine del IV secolo dC (il culto micaelico si diffuse a partire da quella data dal santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano), fu adottato dai Longobardi quale patrono di questo popolo, successivamente alla conversione al Cristianesimo dopo aver abbandonato i culti ariani. Il primo che lo rappresento' sulle monete fu Cuniperto (688-700), sul rovescio dei propri tremissi aurei, che introdusse un'innovazione di fortissimo impatto, inquanto nessun popolo si era identificato in un santo. Diversi furono i sovrani longobardi che continuarono la tradizione iconografica del San Michele fino all'avvento di Carlo Magno, il quale, sorprendentemente pose tutto il suo impero sotto l'egfida dell'Arcangelo, tradizione che poi si protrasse per secoli da parte dei sovrani frnacesi. numa numa PS Posto un tremissis di Liutprando con il San MIchele al rovescio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
legioprimigenia Posted September 16, 2008 Share #2 Posted September 16, 2008 :) ciao. da questo documento in pdf, da me già postato in passato nella discussione da te citata, puoi desumere delle risposte ;) http://www.enec.it/AliDio/04_DALVENTOALL.pdf Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
numa numa Posted September 16, 2008 Author Share #3 Posted September 16, 2008 :) ciao. da questo documento in pdf, da me già postato in passato nella discussione da te citata, puoi desumere delle risposte ;) http://www.enec.it/AliDio/04_DALVENTOALL.pdf 384527[/snapback] Grazie, Legio, per l'articolo di Bussagli, doto e denso di citazioni. Tuttavia non sono completamente daccordo quando afferma che la Vittoria alata e' un simbolo cristiano. Tale simbolo ha origine antichissima e viene ripetutamente utilizzato nella monetazione greca ben prima dell'avvento del Cristianesimo. Che poi esso venga mutuato dalla tradizione iconografica cristiana tardo-romana e proto-bizantina con precisi intenti religiosi mi sta benissimo, ma non dimentichiamo le sue origini. Diversa e' invece l'iconografia dell'angelo, introdotta come motivo del tutto originale da Cuniperto attraverso la quale il sovrano longobardo compie un'innovazione di portata storica sostituendo al secolare simbolo della Vittoria quello di un angelo che e' stato identificato come protettore e patrono di tutto ilpopolo longobardo recentemente (sec. VII) convertito al Cristianesimo. Non abbiamo altri esempi di tale innovazione iconografica (i Goti e i Vandali si rifanno sempre al motivo della Vittoria). Mentre successivamente avremo coniazioni medioevali locali, nelle quali verranno introdotte figure di santi e vescovi, ma mai un simbolo che si possa estendere, senza errori di interpretazione, a tutto un popolo. numa numa Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
legioprimigenia Posted September 17, 2008 Share #4 Posted September 17, 2008 :) non mi interesso della monetazione bizantina per cui non saprei dirti... ti posto un altro documento in pdf dove si parla dell'iconografia di san Michele nell'arte (che amo molto) in genere e dove si accenna, in riferimento alle monete, alla riforma di Cuniperto da te citato che pare sia stato il primo a imprimere la figura dell'arcangelo su una moneta!!! è un argomento interessante ;) http://www.enec.it/AliDio/09nGrandiSantuari.pdf Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
legioprimigenia Posted September 17, 2008 Share #5 Posted September 17, 2008 :) P.S. : qualcuno sa qualcosa sul solido di Sicone (817-832) battuto a Benevento con san Michele, primo santo su monete italiane? :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
numa numa Posted September 17, 2008 Author Share #6 Posted September 17, 2008 :) P.S. : qualcuno sa qualcosa sul solido di Sicone (817-832) battuto a Benevento con san Michele, primo santo su monete italiane? :) 384918[/snapback] Grazie Legio, conoscevo tutti questi documenti in quanto li sto studiando per un articolo che tratta proprio di questa tematica. In quanto al solido di Sicone, ti allego una foto. Ma Sicone non e' il primo a mettere il santo sulle monete, riprende, in modo reinterpretato e originale con una bellissima raffigurazione stilizzata dell'Arcangelo Michele, l'innovazione introdotta da Cuniperto oltre un secolo prima. numa numa Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
minerva Posted September 17, 2008 Share #7 Posted September 17, 2008 Grazie per la bella discussione e per le immagini di monete che non conoscevo; è un argomento molto interessante. Enrico Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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