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IGNORED

Giulio Cesare fu assassinato ?


Flavio

Risposte migliori

Ciao amici :) .

Sabato ho acquistato il nuovo romanzo di Valerio Massimo Manfredi : "le Idi di marzo" ed il numero extra della rivista "focus" dedicato alla città di Roma.

Il romanzo non l'ho ancora iniziato, ma, restando in tema cesariano, sul numero di focus ho letto un articolo, a firma del prof. Luraschi docente di storia del diritto romano presso l'Università dell'Insubria in quel di Como, secondo il quale Cesare, nell'anno della sua morte, sarebbe ormai risultato malato terminale di cancro (presumibilmente all'intestino).

Conscio della malattia, Cesare avrebbe di fatto permesso ai congiurati di porre fine alla propria vita in sua vece...in pratica si sarebbe in qualche modo "suicidato".

Tra le prove a carico della suddetta teoria, si riporta anche quella del ritratto di Cesare su una moneta nella quale egli apparirebbe visibilmente "malato" (a questo punto sono curioso...amici amanti delle monete del periodo, di quale moneta si tratta ?).

Quella del "suicidio" di Cesare è una teoria che già in precedenza fu esposta, con riferimento alla ben nota epilessia ed al desiderio "di farla finita".

Personalmente, non ho mai voluto credere all'ipotesi di Giulio Cesare "suicida".

Insomma...aveva ormai in avanzato programma una campagna militare di grandi proporzioni contro i Parti (della quale rivelò tra l'altro i particolari ad Antonio) e che pare avrebbe dovuto poi ricondurre le Legioni nel ritorno da oriente attraverso i territori germanici.

Una campagna che, se fosse stata realizzata e con successo, avrebbe di certo cambiato la storia.

Non riesco a vedere in ciò un potenziale aspirante suicida.

Ma forse eccedo nel mitizzare la figura di Cesare ?

Potrebbe allora davvero essere che Cesare, riconoscendosi "spacciato" , abbia avuto diciamo...un umano cedimento?

Qual'è, amici, il Vs. pensiero in proposito ?

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Tra le prove a carico della suddetta teoria, si riporta anche quella del ritratto di Cesare su una moneta nella quale egli apparirebbe visibilmente "malato" (a questo punto sono curioso...amici amanti delle monete del periodo, di quale moneta si tratta ?).

Secondo me faremmo prima ad identificare le monete in cui Cesare è raffigurato “vigoroso e nel pieno delle forze” :P.

Personalmente, non ho mai voluto credere all'ipotesi di Giulio Cesare "suicida".

Personalmente concordo con te...

Potrebbe allora davvero essere che Cesare, riconoscendosi "spacciato" , abbia avuto diciamo...un umano cedimento?

...ma se proprio vogliamo trovare una qualche motivazione che possa aver spinto Cesare a prendere questa "particolare" decisione potremmo anche puntare verso le sue "manie di grandezza". Decise di immolarsi al fine di consegnare alla storia un'immagine di sé decisamente sopra le righe, sia nella vita che nella morte.

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Tra le prove a carico della suddetta teoria, si riporta anche quella del ritratto di Cesare su una moneta nella quale egli apparirebbe visibilmente "malato" (a questo punto sono curioso...amici amanti delle monete del periodo, di quale moneta si tratta ?).

Secondo me faremmo prima ad identificare le monete in cui Cesare è raffigurato “vigoroso e nel pieno delle forze” :P.

Personalmente, non ho mai voluto credere all'ipotesi di Giulio Cesare "suicida".

Personalmente concordo con te...

Potrebbe allora davvero essere che Cesare, riconoscendosi "spacciato" , abbia avuto diciamo...un umano cedimento?

...ma se proprio vogliamo trovare una qualche motivazione che possa aver spinto Cesare a prendere questa "particolare" decisione potremmo anche puntare verso le sue "manie di grandezza". Decise di immolarsi al fine di consegnare alla storia un'immagine di sé decisamente sopra le righe, sia nella vita che nella morte.

Mah.. ragazzi, la pelle è la pelle... E per rinunciarvi uno deve essere in preda al fanatismo o alla disperazione. E non mi pare che Giulio fosse affetto da una delle due.

Per quanto poi le fonti anticesariane siano delle rarità, possibile che non si trovi nulla, magari in qualche fonte molto tarda e "storica" (nel senso di "non politica")?

E possibile che quel pettegolo di Svetonio nelle sue vite dei Cesari (praticamente Novella 2000) non faccia nemmeno un criptico accenno?

Mah... :huh:

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Posso garantire per la preparazione e la professionalità del Prof Luraschi, che conosco personalmente, nonostante la testata giornalistica sia un po' divulgativa.

L'argomento è del massimo interesse e di grande attualità, nonostante i 2000 anni abbondanti che ci separano da quelle fatali idi di marzo. Perché cesare fu ucciso, perché non prese le necessarie precauzioni, perché non lesse il biglietto messogli in mano prima di entrare in Senato, perché non diede retta ai segnali funesti che si verificarono quel giorno, perché non diede ascolto alla moglie che in lacrime lo pregava di rimanere in casa, perché non diede retta al suo sogno che lo vedeva ucciso e insanguinato.....

La tesi del tacito consenso di Cesare al suo omicidio gira da tempo e si basa fondamentalmente su alcuni fatti su cui sono concordi gli storici:

- Cesare era a conoscenza della congiura per sua stessa ammissione ma finse (?) di sottovalutarla

- Con il potere che aveva nelle sue mani avrebbe potuto sbaragliare la congiura quando e come voleva, ma non lo fece

- Cesare addirittura congedò pochi giorni prima la guardia di Germani che fungeva da fedele guardia del corpo, inspiegabilmente.

- non prese mai precauzioni come vestire la corazza sotto la tunica (cosa che faceva Pompeo ed altri)

- la sera prima era talmente conscio di quello che stava per accadere che intavolò una discussione sulla morte augurabile ed uscì con la famosa frase "che sia rapida ed inaspettata" (!!). quella stessa sera affermò anche "ho vissuto abbastanza sia le lunghezza che per gloria"

- nessun marito, neanche Cesare, avrebbe avuto il cuore di rigettare le suppliche di Cornelia quella mattina.

- Infinite persone, anch'esse consapevoli di quello che stava epr accadere (tutta Roma lo sapeva), cercarono di fermarlo quella mattina, ma fallirono

D'altro canto, veniamo alle condizioni cliniche di Cesare in quegli ultimi mesi.

I ritratti sulle monete sono raccapriccianti e non sono gli incisori ad essere dei cani, perché sappiamo bene quanto erano esperti all'occorrenza: i ritratti monetali ci presentano un vecchio dalla pelle cascante, con l'aspetto di persona malata e sofferente.

- gli attacchi di epilessia negli ultimi tempi erano peggiorati

- Cesare stava male, arrivò addirittura a ricevere due senatori seduto sulla comoda, gesto interpretato malevolmente come diprezzo per il rango senatoriale, ma io lo vedo come il tentativo di un uomo malato di lavorare anche quando soffre.

- Cesare era diventato particolarmente insofferente, comportamento coerente con quello di una persona che capisce che tutto sta finendo prima del tempo.

Ebbe però forse il tempo di ideare il piano finale, quello che lo avrebbe consegnato alla leggenda: una morte teatrale, da eroe, degna di un mito, che lo avrebbe reso famoso e la sua fama immortale. Bastava assecondare quello che i congiurati maldestramente stavano preparando e pensare ad un paio di ritocchi: la scelta del greco, la lingua dei colti, per le ultime parole scelte e preparate con accuratezza.

Ave Caesar

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  • 3 mesi dopo...

Cesare era così orgoglioso e pieno di se che voleva rendere grande Roma in suo nome scrivendo di suo pugno il de bello gallico per dare un monito al popolo. Unendosi poi con la dinastia tolemaica lo avvicinava più a divinità che a un suo pari. Il suicidio ' orgaizzato ' era da escludersi a priori, troppo disonorevole soprattutto farsi uccidere da romani. Se voleva morire avrebbe organizzato una campagna suicida contro i germani! Meglio morire combattendo ed essere ucciso da un principe barbaro che per mano romana!

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  • 4 mesi dopo...

:) Ho appena finoto di leggere "IDI DI MARZO" di Valerio Massimo Manfredi. Mi è sembrato un buon romanzo nel quale lo scrittore ci racconta in modo impeccabile uno degli avvenimenti più conosciuti della storia del mondo: l'uccisione di Giulio Cesare.

devo dire che la storia è sì un pò arricchita da momenti alla Jemes Bond, ma rimane piuttosto piacevole.

Sebbene quest'opera non sia un capolavoro, resta una lettura godibile e rilassante.

:)

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Quindi le espressioni di sorpresa e disperazione attribuite a Cesare ''Anche tu Bruto figlio mio'' e

''Che fai scellerato Casca'' sarebbero invenzioni letterarie....? la prima sicuramente, dato che Svetonio riporta solo una frase in greco ''Καì σὺ, τέκνον'' , ''anche tu figlio'' ma la seconda riportata da Plutarco pure? come anche il famoso racconto in cui Cesare si difese sino alla fine?? <_< io dubito in un suicidio volontario, forse Cesare era divenuto talmente megalomane da non temere più i nemici , da considerarsi ''sicuro'' in senato, oppure era cosi saggio da affermare ''Non dobbiamo avere paura che della paura''.....

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Anche io ho recentemente "divorato" questo bellissimo libro...e sinceramente non condivido l'assurda tesi del professore Luraschi (non mettendo assolutamente in dubbio la sua preparazione) dal momento che dobbiamo pur sempre ricordare che l'omicidio per mano di "nemici" era considerata un'azione indecorosa...figuriamoci se lo stesso Giulio Cesare, uomo di grande valore e saggezza, abbia commissionato il suicidio a Bruto, Cassio e il resto dei congiurati. <_< -_-

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Interpretazione suggestiva e dibattito interessante. Comunque, non credo che sia possibile ricostruire attendibilmente le condizioni cliniche di Cesare in base alle poche notizie che abbiamo. Come già segnalato da Rapax, l'iconografia delle monete non ha mai dato l'impressione di grande salute; peraltro l'episodio ricordato da Caius, dei due senatori ricevuti mentre era seduto sulla comoda, è compatibile con altre ipotesi cliniche, come una riacutizzazione di una possibile colite ulcerosa, e non necessariamente con una neoplasia del colon. Mi sembra che non vi siano molti elementi a sostegno dell'ipotesi del "suicidio provocato".

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Quindi le espressioni di sorpresa e disperazione attribuite a Cesare ''Anche tu Bruto figlio mio'' e

''Che fai scellerato Casca'' sarebbero invenzioni letterarie....? la prima sicuramente, dato che Svetonio riporta solo una frase in greco ''Καì σὺ, τέκνον'' , ''anche tu figlio'' ma la seconda riportata da Plutarco pure? come anche il famoso racconto in cui Cesare si difese sino alla fine?? <_< io dubito in un suicidio volontario, forse Cesare era divenuto talmente megalomane da non temere più i nemici , da considerarsi ''sicuro'' in senato, oppure era cosi saggio da affermare ''Non dobbiamo avere paura che della paura''.....

Per quanto riguarda le due frasi mi permetto di ricordare che Svetonio non è Tacito e Plutarco non è Tucidide; tra storico e biografo c'é differenza, per cui non sono affatto certo che Cesare abbia detto proprio quanto le fonti ci riportano. Sul fatto che si sia fatto ammazzare per morire in gloria e non per via della malattia, mi domando, come faceva Cesare a sapere che la sua patologia era mortale? Dopotutto, se gli dei lo avevano assistito a salire sul "trono" (in senso lato) di Roma, non era ragionevole per lui pensare che avrebbe dominato l'Urbe fino a che la vecchiaia non lo avesse richiamato in cielo?

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La mia potrebbe sembrare una scappatoia, ma penso sia impossibile scoprire cosa successe quella giornata del 44 a. C. dopo oltre venti secoli e mezzo di storia. L' attendibilità degli scritti riguardanti la morte di Cesare arriva solo fino ad un certo punto, dato che un avvenimento di tale importanza non può che venire enfatizzato (non sarebbe stato glorioso per un imperatore morire soffocato per un bocone di cibo andatoper traverso!!!). La mia è solo un' ipotesi, ma per quello che ne sappiamo Cesare potrebbe essere morto di malattia e il su entourage avrebbe potuto spacciarlo per congiura... spero di non venir frainteso... :rolleyes:

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AVE SAPIENTI

vi trovai navigando x il WEB in cerca disperatamente di info su CESARE GIULIO del quale VOI mi sembrate alquanto arguti...

in particolare cerco LO STATO DI SALUTE dell'illustre ....ancora nello specifico....lo stato (PRESUNTO....VERO...????) di MAL GRANDE ovvero EPILETTICO del Condottiero..... se vogliamo di +...... la CRISI avuta nella BATTAGLIA di TAPSO..... piuttosto ke la quella avuta (la prima ????....) nella BATTAGLIA di CORDOVA..... avete qualke lavoro + specifico delle "VITE PARALLELE" di Plutarco ????

accingendomi a rimanere in trepidante attesa....

VS. umile plebea.....

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avete qualke lavoro + specifico delle "VITE PARALLELE" di Plutarco ????..

Ciao :)

Purtroppo, almeno per quanto a mia conoscenza, le fonti storiche che citano la presunta epilessia di Cesare sono solamente :

- Plutarco (46-127 d.C.) , come anche già da Te citato, che menziona nella sua “Vita di Cesare” quella che dovrebbe essere stata la sua prima crisi epilettica (“soggetto ai dolori di testa e a crisi epilettiche che si manifestarono, come si narra, a Cordova) ed in altro punto specifica che Cesare soffrì di tali crisi solo verso la fine della sua vita;

- Svetonio (70-126 d.C.nel suo De Vita Caesarum (Caes, 45, 1-5) menziona due crisi epilettiche che colsero Cesare mentre svolgeva la sua attività (“si dice che fosse, alto, ben proporzionato e di colorito chiaro. Aveva il viso troppo pieno e gli occhi neri e vivaci. Godeva di ottima salute, ma negli ultimi tempi soffriva di svenimenti e di incubi notturni: due volte, mentre svolgeva la sua attività, fu anche colto da attacchi epilettici”);

- Appiano di Alessandria (95-165 d.C.), nel suo Storie Romane (Guerre civili CX)accenna all’epilessia di Cesare (“intento di curare i parossismi del corpo suo epilettici e convulsivi”)

Parlavo di presunta epilessia, poichè, ad esempio, recenti teorie mediche suggeriscono che le crisi epilettiche di Cesare fossero in realtà sintomo di una grave ipoglicemia o di un tumore al cervello.

AVE SAPIENTI

...

VS. umile plebea.....

I "Sapienti" sono, per ns. fortuna, su altri lidi :P e su questo forum (non lasciarTi fuorviare dal puro gioco dei titoli nobiliari) ...plebei, nobili, ecc. sono..."fuffa" :) .

Piuttosto, permettimi un piccolo appunto e non Ti offendere: facciamo che dalla prossima volta...un minor utilizzo di abbreviazioni da sms (e magari anche un "font" un pò meno "carico" :D )?

Ripeto, senza offesa, mi raccomando. Del resto comprendo...passano gli anni e divento sempre più un "barbogio insofferente"; anche mia figlia, in fondo, mi fa dannare con queste K ed abbreviazioni varie (ed ora che ci penso non Le importa nemmeno tanto di Giulio Cesare :lol: ).

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Chiarissimo Flavio Barone Importante ......nonchè Curatore....

ringrazio calorosamente per l'attenzione prestatami......e x le solleciti risposte...

mi scuso per il linguaggio de sms che utilizzo, ma ormai il morbo "giovincelliano" purtroppo ...sì...ha colpito anke me.....nonostante non lo sia più da parecchio....GIOVINCELLA (ahimè...classe '64...)....ma lo trovo dannatamente comodo e....rapido.... e per un ipercinetica del mio calibro beh...è magico...

grazie ancora, comunque, sarà interessante venire a leggere e ad attingere alle VS. "sapienze" ogni tanto, ma senza arrecare loro uteriore disturbo....

manù

P.S. ....HO DOVUTO RILEGGERE 3 VOLTE TUTTO PER CANCELLARE TUTTE LE K E TUTTE LE ABBREVIAZIONI AUTOMATICAMENTE IMMESSE....... sig !!!!

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  • 2 settimane dopo...

Trovo questa discussione molto interessante, e trovo l'impostazione data da Caius Plinius Secundus nella ricerca dell'input; studiare se un uomo come Cesare che ha dimostrato al mondo di allora il grande coraggio sia in campo di battaglia che in politica, amato svisceratamente dai suoi soldati, ed odiato dai suoi nemici, abbia voluto dimostrare a Roma e al popolo Romano del quale era il Beniamino, come il Senato o parte di esso, tramava contro di lui senza però averne il coraggio, o pensava non lo avessero avuto, forse da questo la meraviglia delle affermazioni riportate da Plutarco e da Svetonio, "come a dire non soltanto chi mi aspettavo ma anche tu mio vicino!, oppure, e anche tu codardo!" Vedete io non riesco a vedere un personaggio quale fu Cesare che pensa "mi faccio ammazzare che ci guadagno di più" Però mi viene in mente il discorso di Socrate quando dice " se aveste aspettato sarebbe stata la natura a togliermi di mezzo visto che ho settantanni, facendo così, vi assumete la colpa di aver condannato un innocente" l'ho citata un poco a parole mie, ma il senso potrebbe essere questo. Sono tanti anni che combatto per Roma sono convinto che la Repubblica vada cambiata dando più potere in questo momento a chi lo può gestire in maniera più adeguata che si prendano decisioni importanti, forse giocando d'azzardo. A chi ritiene che Cesare avrebbe preferito morire in battaglia contro i Galli, piuttosto che ucciso dai Romani, rispondo che se io avessi dovuto fare questa scelta, avrei optato per la seconda in quanto morire in Gallia sarebbe stato perdere, mentre morire ucciso dal Senato sarebbe significato delegittimare di fronte al popolo il Senato stesso e quindi vincere anche con la morte. Quello che è successo dopo avvalora questa tesi e nonostante i suoi acciacchi non si può negare la grande intelligenza di Cesare.

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Povero Shakespeare, gli avete demolito una delle sue più belle tragedie con un post :blink:

Non ho letto Manfredi, dubito della genuinità di qualunque articolo di "Focus" :lol:

Che fosse epilettico pare non vi fosse dubbio (anche se era in buona compagnia con Dostoevskij e Maometto)...ma il suicidio su commissione mi pare dura da dimostrare.

Svetonio che aveva raccontato il suicidio per mano altrui di Nerone perché non quello di Cesare?

Forse voleva salvaguardare la memoria di Cesare perché non si potessero fare confronti con la viltà del suo successore?

In quanto al professore penso che ci si possa innamorare di un'ipotesi sino a farla "sembrare" vera, tantopiù se coloro che hanno scritto su Cesare non erano certo suoi contemporanei (basta vedere le date diligentemente scritte da Flavio in un post precedente) quindi si parla per "sentito dire" e tutto si può dire.

Questa mi sembra un po' la linea editoriale di "Focus" , quindi nihil sub sole novis...come diceveno l'antichi che magnaveno le cocce e buttaveno li fichi :P

Modificato da Frenkminem
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  • 4 settimane dopo...

se coloro che hanno scritto su Cesare non erano certo suoi contemporanei (basta vedere le date diligentemente scritte da Flavio in un post precedente) quindi si parla per "sentito dire" e tutto si può dire.

Si dice anche che la storia la scrivano i vincitori e non i vinti.....

Quindi tutto può essere...

Ma come molti di voi,penso che un personaggio così ambizioso e orgoglioso non possa aver organizzato il proprio suicidio in quella maniera.

Penso a qualcosa del genere Cleopatra...meglio la morte per mano propria che la sconfitta.

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