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Inviato

Mi chiedevo se questa interessante (per me) moneta che ho appena preso, corrispondente ad uno stile comune alle citta iberiche dell'Est / Sud-Est intorno al 150 B.C. può essere classificata come moneta di Tarraco. L'abbreviazione CSE sul retro si dovrebbe riferire appunto ai Cessetani di Tarraco, se non sbaglio, però non ho trovato monete simili classificate sotto Tarraco.

AE25, 11.9 g

post-3952-1252156554_thumb.jpg


Inviato

Hai provato a cercare anche tra le emissioni di Kese o Cese?

Luigi


Inviato
Hai provato a cercare anche tra le emissioni di Kese o Cese?

Luigi

E quella era l'origine del mio dubbio, in effetti. C'è una moneta di Cese apparentemente simile in vendita su VCoins ma è talmente rovinata che non si distingue quasi niente....

post-3952-1252161745_thumb.jpg


Inviato

Grazie Luigi, dal riferimento che hai segnalato non c'è dubbio che le tre lettere sotto il cavallo corrispondono a Cese/Kese.

Da quanto ho letto questa dovrebbe essere una monetazione autonoma però emessa sempre sotto il controllo, o comunque con il permesso, di Roma che controllava quei territori.

This extensive group of coins owes its origin to the introduction of Roman money into Spain, and to the organization of a native currency by permission of the Roman governors. The coinage (of which the most characteristic feature is the use of Iberian inscriptions) is a native currency, and was not issued by the Romans themselves. The Romans called the whole coinage ‘signatum Oscense’, although it was issued from many other mints besides Osca.

Per questo nel dubbio tra 'Altre Monete' e 'Provinciali' ho scelto questa categoria, pensando alle province iberiche della Roma repubblicana, anche se non corrisponde al 100% :)


Inviato

Mi permetto di illustrare il mio modesto pensiero in proposito (senza nessuna pretesa di verità assoluta, ovviamente).

Le due province romane in territrio iberico, la Hispania Citerior e la Hispania Ulterior, vennero istituite all'incirca nel 197 a.C.; in seguito, con la riorganizzazione di Augusto, le province divennero 3 (Lusitania, Tarraconensis e Baetica).

Formalmente quindi il territorio era sotto il controllo romano ed è certo che i romani coniarono monete con iscrizioni iberiche (emissioni romano-iberiche), ma i temi, lo stile e le legende non hanno nulla di romano.

Le emissioni pseudo o quasi autonome provinciali, pur nella loro libertà iconografica, hanno pur sempre un richiamo parziale a Roma (anche quelle pre-augustee: vedi ad esempio le produzioni delle zecche in Macedonia durante l'occupazione romana dopo il 148 a.C.).

In Hispania una riforma nel 133 a.C. mise fine alla circolazione di monete con legenda iberica; solo brevemente tra l'80 ed il 72 a.C. venne riconcessa la possibilità di produrre monete in bilingue, iberica e latina. Il problema di stabilire se certe emissioni vanno considerata solo locali o romane non è perciò trascurabile o semplice; spesso la datazione e la cronologia non è stata stabilita con certezza e ciò non aiuta (questo vale comunque prevalenetemente per le emissioni del I secolo, mentre la tua è datata alla metà del II secolo a.C.).

A mio modo di vedere quindi la tua moneta è più pertinente alle emissioni iberiche che alla vera e propria monetazione romana provinciale; per me, in Hispania, la produzione assume un vero carattere romano solo dopo il periodo della guerra civile (49-45 a.C.).

Luigi


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