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IGNORED

Chiarezza-rigidità.


favaldar

Risposte migliori

La Numismatica come molte cose qui in Italia ha bisogno di chiarezza e determinazione da parte degli organi competenti, e non solo per il singolo cittadino o collezionista, ma per loro stessi prima di tutto.

Dottori che diagniosticano una gravidanza invece di una appendicite, giudici che emettono sentenze sbagliate; nessuno di questi signori paga le conseguenze delle loro malefatte in minima parte. Mentre il povero cittadino ... i poveri cittadini già lo sanno da soli quanto devono combattere senza che lo ricordi Io o lo scriva qui!

Le propie responsabilità devono prendersele tutti, anche chi sta ai vertici e non solo il poveraccio ..... siamo nel 2010 ma sembra di tornare agli anni 1940.

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La Numismatica come molte cose qui in Italia ha bisogno di chiarezza e determinazione da parte degli organi competenti, e non solo per il singolo cittadino o collezionista, ma per loro stessi prima di tutto.

Dottori che diagniosticano una gravidanza invece di una appendicite, giudici che emettono sentenze sbagliate; nessuno di questi signori paga le conseguenze delle loro malefatte in minima parte. Mentre il povero cittadino ... i poveri cittadini già lo sanno da soli quanto devono combattere senza che lo ricordi Io o lo scriva qui!

Le propie responsabilità devono prendersele tutti, anche chi sta ai vertici e non solo il poveraccio ..... siamo nel 2010 ma sembra di tornare agli anni 1940.

Cosa Le è successo FV ?

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Non credo che l'osservazione fatta sia valida per la sola Italia.

Purtroppo il mercato numismatico è molto ristretto e quindi la mancanza di trasparenza è insita nelle cose.

Tanto per fare un esempio, l'anno scorso è uscita una moneta della tipologia di cui faccio collezione: una moneta da 1 kilo d'argento, commemorativa dei giochi olipici di Pechino, emessa dalla Cina. Io l'ho subito comperata al prezzo di emissione, che a memoria si aggirava sui 1.300 Euro, da un negozio tedesco (con IVA al 7% inclusa nel prezzo).

Pochi mesi dopo, la stessa moneta era in vendita, in vari negozi Internet ai seguenti prezzi (cito sempre a memoria): 1.300 Euro, 1.900 Euro, 1.200 Euro.

Il rapporto tra prezzo massimo e prezzo minimo è del 150%. Non sto parlando di venditori privati, ma di negozi che emttono fattura. In questa mia collezione ho potuto osservare che tale situazione di variabilità dei prezzi è la norma.

Oppure: monete in vendita on-line allo shop della Perth Mint all'equivalente di 100 Euro (trasporto e dogana inclusa), vengono vendute da negozi europei a 150-180 Euro.

Al di là dei diversi regimi di tassazione doganale cui sarei stato eventualmente costretto comperando all'interno dell'UE o al di fuori dell'UE, è chiaro che quando un oggetto viene venduto sul mercato in quantità nell'ordine delle unità (o al massimo delle centinaia di unità), non ci si può aspettare che il prezzo sia "standard".

Modificato da PiVi1962
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Cosa Le è successo FV ?

Nulla di personale,al momento!

Io amo questo Paese e Roma prima di tutto però vedo troppe cose brutte propio da chi dovrebbe dare l'esempio per primo. Come si può pretendere rispetto e onesta se per primi a sbagliare,senza fare mai mia colpa,sono i "grandi"?

Parlando di Numismatica e lasciando il resto........ per me un Perito è come un Dottore,un Giudice un'Insegnante.

Nessuno è infallibile,si può sbagliare siamo umani e no Dei ma sempre più spesso vedo che certi signori invece di scusarsi o affrontare il problema con sicerita,trovano mille scuse o modi per scappare o per far dimenticare il loro sbaglio e cosi ne usciamo tutti malconci.

Dico questo perche ho scoperto questo "amore"(la numismatica) e vorrei vederlo crescere nel migliore dei modi e che non sia o diventi solo un mezzo di speculazione. Non ho 10 anni e so molto bene che i soldi servono ma non dobbiamo essere noi a servire loro.

Il mercato Numismatico è cresciuto credo che sia un dato di fatto giusto?! Percio dovrebbero cambiare,in meglio,anche tutta quella parte dove il semplice Numismatico si rivolge per avere delle certezze,delle sicurezze. Periti e Aste. Cambiare e unificare il modo di chiudere le monete se possibile in un unico modo per l'Italia o l'Europa,può essere un primo passo.

A giudizio in un Concilio di Periti il perito che sbaglia,il secondo passo. Questo per il bene sopratutto dei Periti precisi ,scrupolosi e responsabili e che fortunatamente ce ne sono ancora.

Altrimenti si può essere un semplice venditore Numismatico con i suoi cartellini ma non con la nomina di Perito.

Se no a cosa serve questo nome " PERITO",un semplice aggettivo?

Chiunque può aprirsi una partita IVA e sigillare monete con il suo Nome e se è bravo e onesto andranno tutti da lui anche se non è un Perito. Altri che facessero lo stessa cosa, in breve tempo, a cosa servirebbe essere un "Perito"?

Spero sia stato chiaro,nel caso scusate se non sono riuscito a farmi capire.

Modificato da favaldar
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Salute

rispondo a favaldar dicendo che il giudizio di un perito numismatico sulla conservazione di una moneta non può essere definito uguale per tutti,se un perito giudica una moneta Spl non è detto che per un altro la stessa moneta debba essere considerata Spl ,ma potrebbe essere BB,BB+,qSpl o Spl+ o qFdc.Il giudizio del perito è soggettivo e non oggettivo

Il Perito numismatico,che io sappia,deve sostenere degli esami,sulla storia,sulla conoscenza delle monete ecc.

Per un Perito una moneta può essere autentica,mentre per un altro no

--Spero che questi concetti siano chiari

--Se tu mi vuoi vendere una moneta periziata Spl e secondo me,pur non essendo perito,la moneta è BB,ponendo il caso che la moneta mi piaccia lostesso e che tu me la proponga ad un prezzo accessibile,per le mie tasche,io posso comprarmela;voglio dire che se una moneta piace all'acquirente e se il venditore sa venderla,importa poco se si concorda o meno con lo stato di conservazione.

--Salutoni

-odjob

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Per un Perito una moneta può essere autentica,mentre per un altro no

Questo non è possibile! Una moneta è autentica o non è autentica. Se un perito è un PERITO DEVE riconoscere questo altrimenti non faccia il perito ma faccia altro o si astenga da periziare la moneta se non è sicuro di quello che deve CERTIFICARE.

Non prendiamo e facciamo tutto alla Carlona.

Per la conservazione è altra cosa. Ci può essere il mezzo punto di differenza e no un punto o più. Anche qui si potrebbe porre rimedio.

Il mio discorso è più ..... "profondo".

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Per un Perito una moneta può essere autentica,mentre per un altro no

Questo non è possibile! Una moneta è autentica o non è autentica. Se un perito è un PERITO DEVE riconoscere questo altrimenti non faccia il perito ma faccia altro o si astenga da periziare la moneta se non è sicuro di quello che deve CERTIFICARE.

Non prendiamo e facciamo tutto alla Carlona.

Per la conservazione è altra cosa. Ci può essere il mezzo punto di differenza e no un punto o più. Anche qui si potrebbe porre rimedio.

Il mio discorso è più ..... "profondo".

Favaldar, capisco l'esasperazione cui portano i comportamenti di alcuni commercianti/case d'asta, però

oggettivamente, occorre riconoscere che per alcune monete, soprattutto antiche, le tecniche di falsificazione

con i mezzi oggi a disposizione si sono cosi evolute che non sempre è facile per "tutti" i periti distinguere

subito e senza tentennamenti il grano dal loglio.

Inoltre, come tu ben saprai, a differenza dei frnacobolli ove una buona lampada di Wood, o altre semplici attrezzature

possono sciogliere la grande maggioranza di dubbi, per le monete NON esiste un test di autenticità univoco e

affidabile al 100% (pensiamo solo ai fusi purtroppo), per questo ancora oggi non solo commercianti ma anche fior

di esperti museali (e qui parlo di grandi nomi inglesi, etc), nonché professori, non si trovano d'accordo su alcuni

giudizi.

Quello che chiedi è sacrosanto , purtroppo non sembra essere, almeno oggi, realistico.

numa numa

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oggettivamente, occorre riconoscere che per alcune monete, soprattutto antiche, le tecniche di falsificazione

con i mezzi oggi a disposizione si sono cosi evolute che non sempre è facile per "tutti" i periti distinguere

subito e senza tentennamenti il grano dal loglio.

Ho conosciuto un grande perito che mi ha detto "questa preferisco non darle il mio parere perche non è la mia monetazione preferita e dovrei perdere dei mesi e consultare altri".

Un'altro non ha esitato a schierarsi contro persone che conosceva da anni sapendo che avevano torto nei confronti di un piccolo e inesperto numismatico.

Mi dispiace solo di non averle conosciute di persona ma se un giorno potrò sara la prima cosa che faccio!

Queste sono le persone di cui c'è bisogno.

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Buona sera a tutti.

"La Numismatica come molte cose qui in Italia ha bisogno di chiarezza e determinazione da parte degli organi competenti, e non solo per il singolo cittadino o collezionista, ma per loro stessi prima di tutto.

Dottori che diagniosticano una gravidanza invece di una appendicite, giudici che emettono sentenze sbagliate; nessuno di questi signori paga le conseguenze delle loro malefatte in minima parte"

Espresso così il Tuo pensiero, che nella sostanza potrebbe trovare molti punti di condivisione, rischia però di apparire un tantino qualunquista.

Infatti vi sono molti casi (più di quanti si possa immaginare) di professionisti che rispondono per i loro errori (o per le loro delibetate malefatte) quando si accertano le responsabilità. E questo avviene, eccome se avviene.

Del resto, a voler seguire una siffatta impostazione "qualunquista", si potrebbe anche ragionare dicendo: se non funzionano le più importanti articolazioni della società perchè mai dovrebbe funzionare "alla svizzera" un settore ristretto e poco significativo (quanto a rilevanza sociale) quale quello numismatico?

Quindi, gli errori che talvolta riscontriamo anche nell'ambito del professionismo numismatico, direi che possono rientare nella fisiologia della materia; più grave sarebbe se, anzichè di errori, dovessimo occuparci di azioni volutamente fraudolente.....ma questo secondo aspetto (che pure certamente esiste) non mi pare che si riscontri a livelli tali da allarmarci.

Le maggiori lamentele che si raccolgono qui sul forum sono in gran parte incentrate sulla diversità di valutazione operate dai Periti/Commercianti sulla conservazione delle monete; al riguardo, come è stato già detto, il giudizio del perito è necessariamente soggettivo e non potrà mai pretendersi l'uniformità di valutazione fintantochè la stessa sarà rimessa alla sensibilità dell'essere umano.

Forse si dovrebbe lavorare di più sia sulla "standardizzazione" della preparazione culturale dei Periti che sul "prodotto" perizia (o meglio, certificazione) della moneta.

Abbiamo appena assistito, nell'altra discussione in corso nella sezione delle monete preunitarie, ad un caso che mi pare scaturisca proprio da una imperfetta (o non stardandizzata) certificazione di una moneta.

Senza mai voler prescindere dal considerare in buona fede chi certifica (fino a prova contraria, si intende), è evidente che laddove certe monete possono rivestire una rarità (e, quindi, un valore commerciale) di particolare rilievo, sarebbe deontologicamente auspicabile che il perito precisi quanti più riferimenti che risultino utili ad una corretta catalogazione del conio.

Sifatte modalità, inoltre, permetterebbero a posteriori di effettuare tutti i riscontri necessari e di comprendere anche l'iter logico che il certificatore può aver seguito per arrivare alle indicazioni riportate in perizia.

C'è da dire che, almeno per i casi più eclatanti, l'attenzione degli appassionati è tale che queste situazioni "discutibili" hanno generalmente non le ore ma i minuti contati, nel senso che appena appaiono sul mercato (almeno su quello visualizzabile da internet) non passa molto tempo prima che esse vengano doverosamente segnalate.

Qui il rischio, più che per il collezionista potenziale acquirente, mi sembra essere piuttosto per il perito e/o per il venditore e/o per la casa d'aste da cui la moneta proviene; e quindi, in ultima analisi, chi ci rimette in termini di immagine professionale e di credibilità commerciale sono proprio quei soggetti che non sembrano curare con la dovuta attenzione la presentazione sul mercato della loro moneta.

Oggi, grazie soprattutto ad internet, i collezionisti hanno gli occhi aperti; basta un minimo di esperienza e conoscenza del mercato, per sapere chi sono gli operatori seri e quelli meno seri. E' sufficiente, ad esempio, leggere con una certa continuità questo forum per avere delle utilissime indicazioni su aste, operatori commerciali, andamento del mercato numismatico ecc..

Esisteranno poi sempre coloro che, per vari motivi, si sentono a priori di rischiare e di fare i "salti nel vuoto"; coloro che acquistano monete da migliaia di euro su Ebay da venditori con zero feedback e residenti in Romania.....si dice che il mondo è bello perchè è vario.

Ma tutta questa incertezza, paura, o timore della fregatura numismatica mi pare francamente esagerata, se solo si eserciti la normale prudenza e ci si rivolga alle persone perbene.

Direi in conclusione, che la chiarezza e la professionalità del settore (il cui incremento, comunque, male non farebbe di certo...) possano giovare molto più agli operatori professionali che non ai collezionisti/acquirenti .

Saluti.

Michele

Modificato da bizerba62
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A mio modesto parere non esistono figure professionali complete in Numismatica, almeno nella maggior parte dei casi e veramente con poche eccezioni. La motivazione di questa mia affermazione nasce dalla considerazione che identificare una moneta tipicamente, con i testi opportuni ed un minimo di sesto senso numismatico, non è impresa solitamente proibitiva oppure insormontabile.

Per esempio, rivolgendomi a tutti i frequentatori più o meno occasionali del forum, quante monete REALMENTE sono rimaste non identificate e sconosciute su tutta la mole di esemplari postati nella sezione identificazioni? Oggettivamente poche, una risicata minoranza. E parliamo, senza offesa per nessuno, per la gran parte dei casi di interventi (prendo in considerazione quelli dettagliati e non quelli incompleti oppure ottenuti con una sommatoria di risposte) postati da lodevoli utenti appassionati/collezionisti o al più studiosi, quindi solitamente non un'utenza professionale. A ciò si aggiunge talvolta l'oggettiva impossibilità di una classificazione (se non sostenuta su segni peculiari di una tipologia ed interpretabili solo dal vero esperto della monetazione, e non dal qualunque utente lamonetiano oppure numismatico professionista che manco ci farebbero caso) completa dovuta allo stato di consunzione che qualche volta affligge una moneta. Quindi con ciò voglio dire che l'identificazione di un esemplare non è solo una capacità appannaggio del professionista, oserei dire di più: quante volte vi è capitato di vedere in un'asta pubblica, una vendita privata, sulla bancarella di un mercatino, in una vetrina o su un vassoio di un negozio qualche moneta con identificazione sbagliata, talvolta completamente fuori strada, ed averla magari acquistato pagando molto meno della sua metà...per poi aver pensato <<oggi è la mia giornata fortunata oppure chi le vende non le conosce ed ho fatto un affare?!>> ??? Sono certo che almeno una volta nella vita collezionistica di ognuno di noi è capitato. Allora è ovvio che ciò che deve distinguere il professionista dal comune collezionista o studioso non professionista è proprio la capacità di fornire una "garanzia" (direi più che altro esperienza, dato che ancora non sono stati individuati mezzi universalmente validi per l'autenticazione di un nummo) di autenticità e di dettagliata descrizione dell'esemplare, non la semplice identificazione piuttosto arrangiata ed il riferimento generico o addirittura assente se non sbagliato. Che sia ben chiaro, tutti possono anche sbagliare, solo il Padre Eterno non sbaglia, e per i non credenti manco Quello! Però lo sbaglio deve essere una eccezione, un evento più che straordinario, ma spesso purtroppo per gli appassionati non è così. Allora mi sorge un'altra riflessione spontanea che condivido con voi: quante volte mi è capitato di vedere a un convegno, per esempio, fior di professionisti consultarsi con altri colleghi per ascoltare un parere in merito al tipo, alla freschezza, all'autenticità, alla genuinità della patina, alla presenza o meno di ritocchi oppure manipolazioni?! Moltissime volte, credo anche a voi sia capitato. Nulla di strano, però ci vuole poi coraggio e soprattutto faccia tosta se, dati i presupposti di cui prima, si sostiene la totale competenza in ogni ramo numismatico! Molti professionisti del settore arrogantemente lo credono. Basti pensare, come contro esempio, che le ditte di vendite più note ed apprezzate al mondo (e pure quelle sbagliano!) sono spesso suddivise in dipartimenti (dipartimento classico romano, classico greco, celtico, bizantino, estremo oriente etc.). Allora mi vien da riflettere anche sul fatto che l'insegnamento numismatico nelle università, vuoi per questioni organizzative e di tempistiche, vuoi (SOPRATTUTTO) perchè ognuno ha un proprio settore di specializzazione, è ripartito su un corpo docenti composto in maniera plurima. Vorreste poi dirmi che qualche esame da sostenere per essere perito, rendesse più esperti magari di un docente! Mourinho non è un pirla ed ha ragione, Ferrara non è un fesso ed ha ancor di più ragione...Ma vuoi vedere che questi pensano che lo sono io?! :D Battute a parte, basta solo un pò di raziocinio. Effettivamente si sente il bisogno di una figura di perito ma i limiti sono veramente e comprensibilmente tanti. Ancor di più se poi si pensa che i gradi di rarità sono oggettivi, di validità relativa e privi di un riscontro scientifico complessivo (dato che nel caso migliore si basano sulle notizie degli archivi di zecca circa la tiratura oppure sulla consultazione dei CATALOGHI dei musei -ndr- nemmeno tutto il materiale disponibile, i più sciagurati li inventano), repentinamente modificabili (in base a nuove apparizioni) e spesso tacitamente non modificati perchè qualche commerciante specula talvolta se saltan fuori più monete di un tipo e li distribuiscono in un lasso di tempo più diluito sostenendone ancora l'eccezionale rarità. Non ne parliamo se poi un testo considera una moneta R ed un altro RR o RRR, e se c'è discordanza anche su dettagli di asse, o lettere della legenda più sottili etc. etc. . Vado per generalizzazioni e sembra un quadro pessimistico, ma corrisponde alla vera e cruda realtà. Allora il collezionismo muore? Assolutamente no! C'è un rimedio, molto antico, ossia rivolgersi al massimo o ad uno dei massimi esperti SETTORIALI e consultarne il parere, pagando il GIUSTO corrispettivo alla prestazione fornita. Chi sono questi super-esperti? Rinomati e consolidati (come fama per quel settore numismatico) professionisti, illustri studiosi accademici o privati realmente esperti in quel ramo monetale ed in grado di fornire certificazioni. Se poi mancano di qualche sigla di ordine professionale? Poco importa, quello che conta è la parola ed il risultato, a scapito di chi è ignorante o peggio di chi vuole fare il furbo.

Tempo addietro, come mi risulta essere ancora in uso per l'antiquariato, ci si rivolgeva a professori o privati studiosi che rilasciavano certificazioni firmate e timbri personali che autentificavano, classificavano e descrivevano la moneta da "periziare". Questi documenti erano veri e propri pedigree, altro che le schifezze che a volte si vedono, dove un perito fa le scarpe ad un altro etc...

Non sono contrario all'istituzione dei "periti", anzi se non ci fossero sarebbe ancora peggio, però mi sento di consigliare a colui che necessita di una perizia di rivolgersi a qualcuno solo dopo una scelta accurata. Se poi questo qualcuno ha una delle mille sigle italiane o straniere è meglio ancora.

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Sembrerebbe un paradosso, ma apprezzo di più il perito che afferma di non essere in grado di poter rilasciare una perizia su un determinato argomento spinoso, piuttosto che il "tuttologo" che poi prende qualche cantonata.

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Sembrerebbe un paradosso, ma apprezzo di più il perito che afferma di non essere in grado di poter rilasciare una perizia su un determinato argomento spinoso, piuttosto che il "tuttologo" che poi prende qualche cantonata.

Concordo con te al 100%. Diffido sempre di certo professionisti che periziano monete dalle greche alla repubblica. Come diffido anche di perizie che vengono fatte in quantità industriale. Purtroppo spesso in ambito numismatico fare una perizia viene considerata una cosa facile e veloce, mentre invece richiederebbe SEMPRE attenzione e cura nel compiere questo atto, come per esempio avviene in filatelia dove i periti si fanno lasciare sempre il francobollo da periziare e poi si fanno sempre pagare.

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E' da un po' che mi chiedo come mai i collezionisti delle monete del regno si fanno sigillare le monete. Negli altri settori questo non succede. Eppure ci sono falsi di tutte le epoche...

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Per un Perito una moneta può essere autentica,mentre per un altro no

Questo non è possibile! Una moneta è autentica o non è autentica. Se un perito è un PERITO DEVE riconoscere questo altrimenti non faccia il perito ma faccia altro o si astenga da periziare la moneta se non è sicuro di quello che deve CERTIFICARE.

Non prendiamo e facciamo tutto alla Carlona.

Per la conservazione è altra cosa. Ci può essere il mezzo punto di differenza e no un punto o più. Anche qui si potrebbe porre rimedio.

Il mio discorso è più ..... "profondo".

In campo artistico il concetto di "autenticità" non è netto come forse pensi.

Un quadro uscito dalla bottega di Tiziano e da lui personalmente venduto, in che misura è da considerare autentico? Solo se il maestro veneziano ha dipinto in prima persona circa il 10% del quadro, o il 90% del quadro? Gli "spot" di Damien Hirst sono autentici, anche se lui non vi ha mai messo mano?

A parte errori clamorosi e dimostrabili scientificamente (come ad esempio la falsificazione della lega di cui è costituita la moneta), identificare una moneta non è la stessa cosa che certificarne l'"autenticità".

Certo, probabilmente un perito che sia disposto a periziare qualsiasi soggetto a partire dalle monete delle colonie greche per arrivare sino alle monete giapponesi del 1800 probabilmente lo farà in modo non affidabile, ma anche i periti hanno una loro reputazione e credo che chi sia interessato a farsi periziare una moneta possa agevolmente scegliere e non rivolgersi "al primo che passa".

Modificato da PiVi1962
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E' da un po' che mi chiedo come mai i collezionisti delle monete del regno si fanno sigillare le monete. Negli altri settori questo non succede. Eppure ci sono falsi di tutte le epoche...

E' una tendenza in vigore per le monete "moderne" (circa 1800 in poi), che essendo oltretutto fatte a macchina e ben standardizzate potrebbero non necessitare di manipolazione (nel senso di girare la moneta tra le mani) da parte del collezionista.

Un collezionista di "antiche" vedrebbe, per contro, un tale "ingabbiamento" come un vero e proprio sacrilegio.

Non solo la moneta "deve" poter essere presa in mano ed esaminata sotto ogni angolo di luce e nei supoi minimi particolari, ma oltre questa

necessità di esame diretto vi è anche una componente di sensazioni "tattili" che rappresenta comunque una parte fondamentale del fascino di una moneta.

Non dimentichiamo infine che sigillare una moneta in contenitori certificati/autenticati/ etc. vuol anche essere un mezzo per poter predisporre la moneta come un un bene certificato che possa essere più facilmente scambiato sul mercato, ergo si spinge la moneta verso un'accezione di bene d'investimento (la recente iniziativa a Milano dell'istituo per la salvaguardia della numismatica che offre la certificazione della moneta da un collegio di periti enfatizzava proprio questo aspetto).

E' questo a mio avviso un aspetto deleterio di concepire una racolta di monete. La moneta andrebbe raccolta, studiata apprezzata prima e soprattutto per il suo valore storico, culturale, artistico eventualmente e collezionistico; il suo valore sul mercato e il suo eventuale apprezzamento dovrebbero essere componenti importanti sicuramente ma MAI primarie. Fa sicuramente piacere che una moneta conservi e magari accresca il suo valore di marcato nel tempo, ma mai questo dovrebbe diventare il fattore dominante della raccolta di una collezione.

Le recenti tendenze (vedi istituto di cui sopra) nonché la "moda" mutuata dagli USA di standardizzare la definizioane delle condizioni di autenticità e conservazione ingabbiando le monete in appositi contenitori con certificazioni, nonché la "resistenza" mostrata dalla valorizzazione delle monete sul mercato anche in presenza della recente crisi, sono tutti fattori che spingono (oltre le spinte sate da ben note case d'asta) verso questo processo di valorizzazione della moneta come bene d'investimento.

Personalmente la considero una tendenza sbagliata cui i collezionisti seri e preparati dovrebbero resistere. Il passo successivo potrebbe essere quello (anzi già c'è chi l'ha proposto) quello di considerare le monete come veri e propri beni d'investimento e magari di lanciare dei fondi d'investimento basati sun un paniere di monete scelte come sottostante. Da qui la necessità di avere certificazioni uniformi, incontrovertibili e soprattutto in ogni momento riscontrabili. Sarebbe il modo più DELETERIO di concepire la numismatica.

Nel passato chi ci ha provato si è sempre pesantemente scottato : Galerie des MOnnaies a Ginevra negli anni 70; Numismatic Fine Arts (che offriva fondi d'investimento in monete) di Los Angeles negli anni '90; ambedue fallite. Per non parlare delle decine o centinaia di collezionisti/investitori che ci hanno rimesso fior di quattrini.

La numismatica è una bellissima passione, cerchiamo di farla restare tale.

numa numa

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Concordo pienamente con Numa Numa. La mia, in realtà, era una provocazione. Speravo che rispondesse un collezionista di monete sigillate e difendesse la sua posizione.

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Le perizie di cui parlavo sono anche adatte a risolvere questo inconveniente meccanico ed estetico dell'involucro...

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Perche farsi sigillare o periziare una moneta?

Io sono un "normale" numismatico.

Se trovo una moneta che non è riportata da nessun catalogo come far sapere questo agli altri Numismatici? Convincerli che oltre ad essere una nuova scoperta importante o meno sia vera e non contraffatta?

Qui puo entrare in gioco la perizia di una persona che con il suo "nome" PERITO dia la sicurezza e la certezza a chi l'ha trovata o a chi la comprera se mai la rivenderà e a chi dovra aggiornare i cataloghi e vari libri di avere e che esista quel tipo di moneta e non una falsificazione!

Propio ieri ho lasciato un 2 lire 1907 modificato in 1901 certificato dal venditore. Ora se il venditore non lo scriveva? Poteva passare per una battitura o difetto e chiudere a cifre molto più elevate di quanto è stato venduto.

Quì può entrare in azione un Perito e certificare il caso.

Ci sono monete sopratutto dal 1900 in giù difficili da reperire o solamente da vedere in conservazioni alte SPL/FDC,altre sono state coniate a martellate o con fusione,come capire bene il loro grado di conservazione e non sbagliarci con un conio debole o pasticciato? Un numismatico con esperienza all'incirca lo capisce ma gli altri?

Qui puo venire comoda la Perizia di un'esperto certificato!

Inoltre puo esserci il collezionista numismatico che ha bisogno della "conferma", delle monete che ha, di un esperto certificato (Perito) che lo rassicuri sulle sue monete o gli piace farsele sigillare tutte o,almeno, i pezzi che per lui sono importanti.

Un Perito può fare in modo che una moneta passi di valore, venale e numismatico, dal poco al quasi nulla o da molto al quasi inavvicinabbile. Percio non deve essere un Dio ma gli se deve avvicinare,in campo numismatico eh! Altrimenti nell'incertezza è meglio evitare di dare pareri...certificati!

Questo per me deve essere o meglio "fare" un Perito! Un lavoro/passione serio,MOLTO serio e nel caso di errore (siamo umani TUTTI,almeno io mi sento fin troppo umano)pronto a scusarsi e nel caso porre rimedio.

Per fortuna come ho gia detto ci sono queste persone ma non dovrebbero essere pochi o l'eccezione,dovrebbero essere la regola e prima di tutto propio per il valore della loro qualifica che portano "PERITO Numismatico".

Vi allego la documentazione per Domanda da Perito. Non so se sia completa. I files decompressi si aprano con word.

F

Non riesco a metterli come allegato chi li vuole posso mandarglieli in email!

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