sean Posted May 4, 2010 Share #1 Posted May 4, 2010 (edited) Salve a tutti, nel tentativo di far diventare vagamente simile ad una moneta e quindi d'identificarla, una serie di scaglie di pietra che avevo, ho tenuto in acqua distillata e spazzolato per un pò questa moneta. Non pretendo certo che riusciate a riconoscerla, però volevo chiedervi un parere in merito ad un dubbio che mi è venuto dopo aver pulito la moneta. Potete notare infatti che in basso a sinistra, delle lettere che potrebbero forse dire "cos" sembra esser venuto fuori un colore di un metallo simil argento. Mi stò sbagliando? e se si trattasse di argento aveste qualche ulteriore consiglio da darmi in merito alla pulizia della stessa tenuto conto del materiale e del livello delle incrostazioni? Diametro 18 mm; Peso 3,73 grammi prima dopo prima dopo Edited May 4, 2010 by sean Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sean Posted May 5, 2010 Author Share #2 Posted May 5, 2010 Nessun consiglio in merito dunque? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Exergus Posted May 5, 2010 Share #3 Posted May 5, 2010 (edited) Effettivamente sembra sia apparsa l'argentatura, purtroppo la moneta mi sembra rivestita da patina cresciuta di robusta malachite, una bella sfida... continua con tanta pazienza, acqua demineralizzata e spazzolino morbido, non saprei dirti altro giudicando solo dalla foto. Cerca di non far saltare via la patina, l'argentatura è molto molto delicata. Per quanto riguarda i caratteri COS, mi sono insufficienti per capire di cosa si tratta ( qualche consolato?) Ciao, Exergus Edited May 5, 2010 by Exergus Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sean Posted May 5, 2010 Author Share #4 Posted May 5, 2010 Scusami Exergus ma come faccio a capire dove arriva lo strato di malachite da asportare e dove mi devo fermare, perchè inizia la patina da salvaguardare? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
skubydu Posted May 5, 2010 Share #5 Posted May 5, 2010 ciao, ma a me sembra piu patina da bronzo che da argento...no?? sku Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Exergus Posted May 5, 2010 Share #6 Posted May 5, 2010 Queste cose vanno viste e fatte sotto un microscopio, in genere (non sempre) si riesce ad apprezzare una differenza di colore. Se la patina è "cresciuta", si presenta come una specie di fioritura (al micro ricorda la superficie di un cavolfiore) che è anche penetrata nella moneta, e significa che non si può togliere come le concrezioni che eventualmente la ricoprono, purtroppo in questi casi non c'è niente da fare, solo cercare di recuperare le zone della moneta che non sono state intaccate per cercare di migliorare la leggibilità, tipo la parte che presenta l'argentatura e dove si vedono quei caratteri. Proverei con l'olio d'oliva, lasciala in ammollo qualche giorno; per vedere se ha avuto qualche effetto, confrontala con le foto precedenti. Ciao, Exergus Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
modulo_largo Posted May 5, 2010 Share #7 Posted May 5, 2010 Il fatto che sotto l'ossidazione verde, del bronzo, vi sia argentatura non identifica la tipologia di moneta in esame, poichè potrebbe essere tante cose: un denario suberato, un antoniano del 3°-4° secolo o persino un follis, visto che alcuni esemplari sono stati rinvenuti con tracce d'argentatura Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sean Posted June 18, 2010 Author Share #8 Posted June 18, 2010 Salve a tutti, non sò se ricordate il post su questa moneta che ho in questi mesi, su vostro consiglio, tentato di ripulire ulteriormente. Vi confesso che è stata una lotta titanica con la malachite, ma alla fine forse qualcosa sono riuscito a far riemergere..spero davvero che possiate aiutarmi nel tentativo di identificare questo ultimo pezzo che mi è rimasto come ignoto. Eccovi le nuove foto. Da un lato sembrerebbe di distinguere un profilo rivolto a sinistra; dall'altro, mi affido a voi per decifrare i simboli: Vi ripropongo anche i dati tecnici. Diametro 18 mm; Peso 3,29 grammi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
skubydu Posted June 18, 2010 Share #9 Posted June 18, 2010 Salve a tutti, non sò se ricordate il post su questa moneta che ho in questi mesi, su vostro consiglio, tentato di ripulire ulteriormente. Vi confesso che è stata una lotta titanica con la malachite, ma alla fine forse qualcosa sono riuscito a far riemergere..spero davvero che possiate aiutarmi nel tentativo di identificare questo ultimo pezzo che mi è rimasto come ignoto. Eccovi le nuove foto. Da un lato sembrerebbe di distinguere un profilo rivolto a sinistra; dall'altro, mi affido a voi per decifrare i simboli: Vi ripropongo anche i dati tecnici. Diametro 18 mm; Peso 3,29 grammi ..lotta titanica con la malachite...??? ciao, va che la malachite su una moneta antica in bronzo è tra le massime espressioni di finezza e gusto...l'hai mai vista al microscopio.....??? ecco, se ti capiterà un occasione....mi raccomando, non mangiarti le unghie!!!! :P ciao sku Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sean Posted June 18, 2010 Author Share #10 Posted June 18, 2010 Caro skubydu, non metto in dubbio la bellezza della malachite sul bronzo (anche se nel mio caso non sò se sia argento o bronzo), ma quando come nel mio caso il suo spessore è quasi quasi quanto quello della moneta che cerchi disperatamente d'identificare (dopo un lavoro di quasi un paio mesi) cominci ad odiare seriamente le specie minerali :blush: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
skubydu Posted June 18, 2010 Share #11 Posted June 18, 2010 Caro skubydu, non metto in dubbio la bellezza della malachite sul bronzo (anche se nel mio caso non sò se sia argento o bronzo), ma quando come nel mio caso il suo spessore è quasi quasi quanto quello della moneta che cerchi disperatamente d'identificare (dopo un lavoro di quasi un paio mesi) cominci ad odiare seriamente le specie minerali :blush: ciao, intendevo che una moneta con una patina cosi pronunciata e spessa in particolare di malachite, non riusciresti mai a riportarla all origine, tranne se facessi quella tipologia di interventi che spesso vedi in certe monete in vendita in certe aste o commerciati, monete che pur di essere vendute vengono scavate, bulinate e ripatinate.... Io credo che l'interesse nell'identificarla sia davvero intrigante, pero questo secondo me, non deve andare ad intaccare eccessivamente quell'equilibrio che si è creato tra la moneta e l'ambiente che l'ha custodita, cioè la patina. è per questo che ho ricitato quanto hai scritto ..commentando... Anche perchè si rischia che il risultato finale, ti ha si permesso di identificarla, ma a scapito di quelli che sono i rilievi di un tempo. Ciao buona serata sku Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Illyricum65 Posted June 18, 2010 Share #12 Posted June 18, 2010 Sean, a dispetto della pazienza impiegata il risultato... non premia la buona volontà! :( Il diritto non consente a mio parere alcuna ipotesi, il rovescio mi ricorda una sedia curule tipo quella che allego (Denario di Tito per Vespasiano - come vedi l'orientamento corretto è con i due "8"-le gambe- verticali); COS senza il numero seguente (o almeno io non lo distinguo) non è molto di aiuto. Sono spiacente ma più di questo... Ciao Illyricum Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sean Posted June 18, 2010 Author Share #13 Posted June 18, 2010 (edited) a dir la verità a tenerla in mano a me sembrerebbe un: XV COS VI I PP vi propongo il particolare Poi speravo che quei piccoli segnetti a sinistra del capo sul dritto potessero essere un piccolo indizio utile per tentare di definire a chi appartenesse... anche qui lo zoom -x Skubydu: Capisco cosa vuoi dire e infatti ho tentato di essere il meno invasivo possibile su ciò che potevo riscontrare come patina al di sotto malachite. Probabilmente ho anche toppato in qualche punto, ma del resto la scelta che avevo, per lo stato iniziale in cui era la moneta, era di avere tra le mani solo un pezzo di pietra (forse solo vagamente riconducibile ad una moneta) senza poterne mai individuare la natura. Edited June 18, 2010 by sean Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
numizmo Posted June 19, 2010 Share #14 Posted June 19, 2010 Mettila in una soluzione al 10% di acido citrico e spennellala di continuo.E' argento e non si sciupa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Belisarius Posted June 19, 2010 Share #15 Posted June 19, 2010 Mettila in una soluzione al 10% di acido citrico e spennellala di continuo.E' argento e non si sciupa. Domanda: se la malachide si forma dal rame, come fa una moneda d'argento ad esserene compleatamente incrostata? La malachite reagisce all'acidro citrico? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
numizmo Posted June 19, 2010 Share #16 Posted June 19, 2010 Mettila in una soluzione al 10% di acido citrico e spennellala di continuo.E' argento e non si sciupa. Domanda: se la malachide si forma dal rame, come fa una moneda d'argento ad esserene compleatamente incrostata? La malachite reagisce all'acidro citrico? perché i denari imperiali non sono di argento puro ma di lega argento/ rame e la "crosta" che li ricopre è un ossidazione effusiva che origina da piccolissimi punti e che si gonfia sulla superficie. L'acido citrico la scioglie senza intaccare l'argento e aggredendo in maniera lievissima il rame allo stato ancora metallico presente nella moneta. Per cui fa pochi danni e pulisce bene. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sean Posted June 20, 2010 Author Share #17 Posted June 20, 2010 Tenterò anche in questo modo per cercare di migliorarne le condiziioni! Scusate ma credete che sulla base del COS che vi ho indicato, è possibile trarre ulteriori elementi e informazioni sulla moneta? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Exergus Posted June 20, 2010 Share #18 Posted June 20, 2010 Gli indizi sembrano condurre proprio ad un denario di Tito del 79 d.C, con il verso indicato da Illyricum (ghirlanda su due sedie curuli) e con legenda TR P IX IMP XV COS VII P P. Se così fosse, la legenda del dritto dovrebbe essere IMP TITVS CAES VESPASIAN AVG P M Un denario d'argento... RIC II (1926) 20. Effettivamente sembra ci sia dell'argento lì sotto. Il dritto sepolto potrebbe assomigliare a questo: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sean Posted June 21, 2010 Author Share #19 Posted June 21, 2010 Ti ringrazio Exsergus! anche se a dire la verità da quello che mi sembrava di intravedere sul dritto, il profilo dell'imperatore mi era sembrato essere rivolto nell'altro verso, dato che quello che fuoriusciva sulla destra mi sembravano capelli Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Exergus Posted June 21, 2010 Share #20 Posted June 21, 2010 Sul RIC, il n.20, che corrisponderebbe a quel verso, il ritratto di Tito è rivolto a destra... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sean Posted June 23, 2010 Author Share #21 Posted June 23, 2010 Exergus posso farti due domande? Come si identifica l'imperatore in base al COS ed al suo numero, cioè qual'è il criterio o la scala di riferimento dei numeri? e l'altra cosa... rispetto alla moneta come era all'origine (cioè un pezzo di malachite indecifrabile), credi che possa allo stato attuale aver acquisito un seppur minimo valore o addirittura era meglio lasciarla com'era? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Exergus Posted June 24, 2010 Share #22 Posted June 24, 2010 Come si identifica l'imperatore in base al COS ed al suo numero, cioè qual'è il criterio o la scala di riferimento dei numeri? Non si può... il numero di consolato e quello della TRP, possono solo aiutare a restringere il campo, ad esempio, se su una moneta è presente la legenda TRPXV... si possono escludere gli imperatori con 14 o meno TRP... è solo un piccolo aiuto. e l'altra cosa... rispetto alla moneta come era all'origine (cioè un pezzo di malachite indecifrabile), credi che possa allo stato attuale aver acquisito un seppur minimo valore o addirittura era meglio lasciarla com'era? A me piace molto di più così. Almeno adesso hai un'idea di cosa hai in mano (non del tutto a dire il vero) prima avevi un sasso verdastro :) Visto l'argento che è comparso, la mia curiosità mi farebbe andare avanti nella pulizia. Ciao, Exergus Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sean Posted June 24, 2010 Author Share #23 Posted June 24, 2010 Scusami ma è possibile che io legga TRP I IMP XV Se così fosse cambierebbe qualcosa per la riconducibilità della moneta? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Exergus Posted June 25, 2010 Share #24 Posted June 25, 2010 TRP I è difficile, essendo la prima tribunicia potestas non era seguita dal numerale, ma semplicemente TRP. Sarebbe bello essere sicuri delle legende prima di continuare le ipotesi. Ciao, Exergus Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sean Posted June 27, 2010 Author Share #25 Posted June 27, 2010 (edited) Devo confesarvi di essere rimasto davvero colpito dalle proprietà del limone. Dopo appena due bagni di una ventina di minuti circa si sono sciolte moltissime incrostazioni! A saperlo l'avrei fatto sin dall'inizio risparmiandomi due mesi di fatica! Spero solo non sia stata troppo aggressiva. Ma questa tecnica è possibile solo per l'argento e\o per la malachite o può essere usata anche in altri casi? Dal mio piccolo provo la lettura alla luce della pulizia, naturalmente aspetto la vostra conferma o smentita: TRP IX IMP XV COS VIII PP Dall'altro forse (ma forse) "titus caes vespasian avg" ? Edited June 27, 2010 by sean Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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