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James B. Longacre e la "Double Eagle"


petronius arbiter

Risposte migliori

Continuo a leggere, e godo--ed imparo—e vedo inoltre che abbiamo guadagnato una nuova presenza forte nella Forum: NIbanny. Ciao!

Ringraziamenti, petronius, e per l'immagine di Longacre anche. Non posso ricordarmi di mai vedergli un'immagine. Qualche giorno, spero, avrò una discussione approfondita (come questa) su poco centesimo del Longacre….

:) v.

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I continue to read, and enjoy–and learn–and I see also that we have gained a strong new presence in the Forum: NIbanny. Ciao!

Thanks, petronius, and for the image of Longacre too. I can’t remember ever seeing a picture of him. Someday, I hope, we’ll have a discussion in depth (like this one) on Longacre’s little cent....

:) v.

Thanks Villa for the trust but I am not that strong with classic coinage, I am just lucky that I live in the US and have easier access to the information (and even real coin! ;) )

I agree with the need of a discussion about the cent!

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Grazie Villa66 per la fiducia ma non sono così forte con le monete classiche, ho la fortuna di vivere negli States e di poter accedere a molte informazioni (e anche alle monete vere!)

Concordo sul fatto che c'è bisogno di una discussione sul cent!

Ciao!

MM

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In attesa di riprendere il discorso sulle Double Eagles del tipo 3, vi mostro un interessante link dove trovate una carrellata delle stesse nei vari gradi di conservazione, utile anche per fare pratica ;)

Anche la moneta peggiore, quasi illeggibile, vale pur sempre i suoi 1.400 dollari d'oro :rolleyes:

Liberty Head $20 - Grades

petronius :)

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In attesa di riprendere il discorso sulle Double Eagles del tipo 3, vi mostro un interessante link dove trovate una carrellata delle stesse nei vari gradi di conservazione, utile anche per fare pratica ;)

Anche la moneta peggiore, quasi illeggibile, vale pur sempre i suoi 1.400 dollari d'oro :rolleyes:

Liberty Head $20 - Grades

petronius :)

Molto interessante il link Petronius.

Io ho l'application per l'iPhone del PCGS, veramente ben fatta e con immagini molto chiare. Piano piano dovrò cominciare a studiare per poter giudicare meglio le monete che vorrei comprare!

Riguardo al valore delle Double Eagle, ho letto una discussione interessante qualche giorno fa proprio sulle oscillazioni del prezzo delle monete cosiddette "generiche". Sembra che i $20 siano in salita continua e costante, nonostante le oscillazioni recenti dell'oro.

I migliori acquisti del momento sarebbero le Eagle semplici, $10, in gradi tra il 63 e 65.

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Nel 1877 il disegno della Double Eagle viene nuovamente cambiato. Ad apportare le modifiche è l'incisore-capo della Zecca, William Barber.

William Barber, incisore-capo dal 1869, dopo la morte di Longacre, al 1879 (quando anche lui muore, e gli succederà il figlio) detiene il dubbio merito di essere stato uno dei due incisori-capo della Zecca nel 19° secolo (l’altro è William Kneass, chief-engraver dal 1824 al 1840) a non aver disegnato nessuna delle monete di maggiore circolazione. Va però almeno ricordato per il disegno del Trade Dollar.

Le modifiche stavolta riguardano anche il dritto, pur se meno evidenti che per il rovescio.

La testa di Miss Liberty viene riposizionata sul conio, e cambia l’angolazione del collo permettendo un maggiore spazio per la data tra la troncatura del collo stesso e i dentelli del bordo.

Altre piccole differenze riguardano la posizione delle stelle rispetto ai dentelli del contorno, ma la modifica più appariscente tra il vecchio e il nuovo tipo si riscontra nella punta della corona, che nel vecchio tipo era molto vicina alla stella 7, mentre nel nuovo è centrata tra le stelle 6 e 7.

petronius :)

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Le modifiche più eclatanti riguardano però il rovescio della moneta.

Il valore, precedentemente indicato come TWENTY D., viene scritto per esteso, TWENTY DOLLARS, ed è questo il particolare più importante, con il quale sono identificate le Double Eagles del tipo 3.

Altra modifica nel motto, dove le parole IN GOD WE TRUST sono leggermente più alte sopra la parola GOD rispetto ai tipi precedenti.

Le "doppie" del terzo tipo verranno coniate dal 1877 al 1907, quando saranno sostituite dall' "aquila di San Gaudenzio".

petronius :)

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A partire dal 17 dicembre 1878 le monete d'oro riprendono a circolare alla pari con la cartamoneta anche negli stati dell'Est e del Midwest, ponendo fine al sovrapprezzo che, dal 1861, bisognava pagare per averle.

Una nuova generazione di banchieri, mercanti e, più in generale, cittadini, per la prima volta inizia a conoscere le grandi, pesanti, affascinanti Double Eagles :D Naturalmente nell'Est e nel Midwest la cartamoneta è così fortemente radicata nei commerci, con vari tipi tra cui i nuovi Silver Certificates, che i pezzi da 20 $ non diventeranno mai molto popolari.

Nel frattempo, anche nel West la cartamoneta sta guadagnando un uso sempre più esteso, soprattutto nelle grandi città come San Francisco e Los Angeles, e le transazioni che una volta si svolgevano in monete d'oro vengono ora principalmente fatte con cartamoneta. Ma nelle zone più interne, come il Nevada o il Colorado e, più in generale, negli Stati desertici o montani, le monete d'oro continuano a vedersi spesso, e le banconote sono rare.

petronius :)

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Nella seconda metà degli anni '70 la scena politica americana è dominata dal Free Silver Movement che propugna la libera e illimitata produzione di monete d'argento per ripristinare il valore del metallo, che era sceso ai minimi storici, e ridare fiato agli Stati produttori, che stanno attraversando una grave crisi economica.

Tuttto questo si concretizza nel 1878 nel Bland Allison Act, che apre la porta alla coniazione dei dollari Morgan.

Questa politica crea grave allarme in Europa, dove si teme che gli Stati Uniti vogliano adottare il Silver Standard abbandonando l'oro, esattamente il contrario di quanto sta avvenendo nel Vecchio Continente, dove l'argento non ha praticamente mercato.

In conseguenza di ciò aumenta la domanda di oro dall'Europa, ed enormi quantità di Double Eagles, sia nuove del terzo tipo appena emesso, che circolate delle precedenti tipologie, vengono esportate in Europa e in Sudamerica.

Si andrà avanti ad esportare per decenni e la situazione diverrà particolarmente critica negli anni '90, al punto che il Tesoro rischierà di perdere le sue riserve d'oro! :o

Ne parleremo diffusamente nei prossimi post ;)

petronius oo)

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Si andrà avanti ad esportare per decenni e la situazione diverrà particolarmente critica negli anni '90...Ne parleremo diffusamente nei prossimi post ;)

Gli anni ’90, appunto....cominciamo dall’inizio :)

Nell’Annual Report of the Director of the Mint per l’anno fiscale 1890, si legge che 15.672.982 dollari in lingotti d’oro, ottenuti in cambio di Gold Certicates, sono stati spediti dal porto di New York all’Europa tra il 14 giugno e il 5 agosto. Ad essi va aggiunto l’oro monetato, in gran parte Double Eagles di cui, solo il 2 luglio 1890, per fare un esempio, vengono spediti ben 200.000 dollari (10.000 pezzi) a Parigi.

Tutto questo perché in Europa è in continuo aumento la paura che gli americani decidano di pagare gli interessi del loro debito estero in argento, anziché in oro, un metallo il primo del tutto sgradito alle banche centrali europee.

Paura alimentata anche da leggi come quella del 14 luglio 1890, che autorizza per la prima volta (una seconda serie ci sarà l’anno seguente) l’emissione delle Coin Notes, o Treasury Notes.

Sotto la spinta dell’industria mineraria dell’argento, il Congresso autorizza queste banconote, per le quali la legge non specifica espressamente che sono redimibili in argento o oro: si dice solo che sono emesse per pagare l’argento acquistato dal Tesoro e che sono pagabili “in coin” (da qui il nome comunemente usato di Coin Notes).

Con questa legge, e la collaborazione dei funzionari del Tesoro, i produttori di argento sono in pratica autorizzati a vendere a un prezzo ufficiale artificiosamente gonfiato, e ad essere pagati in Coin Notes, che sono poi immediatamente cambiate in monete d’oro, consentendo così un facile ed elevato profitto <_<

Le Coin Notes si distinguono per le frasi della liberatoria, interessanti e uniche nella cartamoneta americana:

Al dritto si legge:

“This United States of America will pay to bearer....dollars in coin.”

E al rovescio:

“This note is a legal tender at its face value in payment of all debts public and private, except when otherwise expressly stipulated in the contract.”

petronius :)

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Tra le Treasury Notes, tutte oggi di grande rarità, vanno segnalate quelle di più alto valore, 100 e 1.000 dollari (gli altri tagli sono 1, 2, 5, 10 e 20 dollari) conosciute anche come Watermelon Notes per via degli zeri del rovescio, la cui forma ricorda appunto un cocomero.

In particolare, il biglietto da 1.000 dollari (Grand Watermelon, Grande Cocomero :D) con sigillo rosso è conosciuto in due soli esemplari, uno dei quali conservato nel museo della Federal Reserve di San Francisco, mentre il secondo, quello in foto, stimato in una conservazione VF-35 (niente più che un bel BB), nel dicembre 2006 ha realizzato in asta Heritage l’iperbolica cifra di 2.255.000 dollari, la più alta mai pagata per una banconota da collezione.

E pensare che il primo passaggio noto di questo biglietto, nel 1944, era stato per 1.230 dollari, circa 15.000 dollari di oggi....il meno che si possa dire è che ha avuto un “notevole” incremento di valore :D

Infine, se a qualcuno interessa :rolleyes: il personaggio ritratto nel biglietto è il generale George Gordon Meade, che comandò le truppe Unioniste a Gettysburg.

petronius oo)

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La massiccia esportazione di oro dagli Stati Uniti all’Europa e al Sudamerica continua nel 1891, 1892 e 1893. In questo anno partono dal porto di New York 90.280.322 dollari in oro, per la maggior parte Double Eagles, ma anche 116.409 dollari in monete d’oro straniere e 82.122 dollari in lingotti.

Di contro, tornano a casa 487.508 dollari di monete americane e sono importati 5.877.634 dollari in monete straniere: una sproporzione spaventosa, foriera di una situazione che non può più essere sostenuta a lungo.

La già precaria situazione del mercato finanziario americano, che aveva avuto inizio nel 1892 quando gli investitori europei avevano prelevato i loro fondi, peggiora rapidamente sfociando in quello che è passato alla storia come il "Panico del ‘93”.

Il 5 maggio 1893 c’è una prima, pesante caduta del mercato azionario, il collasso arriva poche settimane dopo, il 27 giugno. E’ una vera e propria depressione, la peggiore conosciuta dagli Stati Uniti prima di quella del 1929.

Prima della fine dell’anno falliscono oltre 500 banche, si assiste alla chiusura di 15.000 imprese commerciali e alla bancarotta di ben 74 compagnie ferroviarie, all’epoca la prima industria del paese. Le conseguenze sono scioperi, saccheggi, rivolte popolari.

L’ abrogazione, il 1° novembre 1893, dello Sherman Silver Act del 1890, che aveva ulteriormente aumentato la quantità di argento che il governo acquistava dai produttori, non migliora di molto la situazione. I sussidi governativi per l’argento sono finiti e i prezzi crollano.

“Libera e illimitata coniazione dell’argento” diventa il grido di guerra dei politici, che ritengono che un mercato dell’argento più forte avvantaggi le miniere, l’agricoltura e, più in generale, l'economia. In realtà tra i principali fattori della crisi, che farà sentire i suoi effetti fino al 1897, ci sono proprio la libera e incontrollata coniazione dell’argento, ben oltre le effettive necessità, e l’emissione delle Treasury Notes per pagare l’argento stesso.

La “questione dell’argento” continua però ad essere al centro della lotta politica, tra i Silverities (così venivano chiamati i fautori del Free Silver) che hanno i loro maggiori sostenitori nel partito Democratico, e quelli che vorrebbero eliminare certi eccessi, rappresentati principalmente dal partito Repubblicano.

Nella foto, un manifesto di propaganda Repubblicano del 1896, nel quale sono illustrati gli effetti nefasti del Free Silver....appoggiandolo, come chiedono i Democratici, il tenore di vita degli americani sarà ben presto simile a quello dei più poveri paesi del mondo :(

petronius oo)

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E’ difficile immaginare che il Tesoro degli Stati Uniti possa perdere le sue riserve di oro, ma nel 1895 si è arrivati a un passo da questo! Per anni sono state spedite in Europa milioni di monete e ora le riserve sono sul punto di sparire.

E’ il 31 gennaio 1895, un giovedì, ora il panico è in vista!

Le accorate parole di cui sopra, e quelle che seguono, sono condensate e adattate da un articolo di John Paul Bocock, dal titolo “How the Gold Reserve was saved”, pubblicato su Harper's Weekly il 2 giugno 1900.

Così continua:

In quel giorno di gennaio, nella sede distaccata del Tesoro a New York, giunsero in gran segreto tre uomini, accolti da Conrad N. Jordan, assistente tesoriere e capo degli uffici finanziari di New York, quale rappresentante del vigoroso Governo la cui debolezza doveva ora essere rivelata.

“Io penso di poter andare avanti fino a sabato - disse loro - e di questo ho informato ieri Washinghton.”

Era già il pomeriggio di giovedì, se solo questa notizia fosse trapelata avrebbe creato un panico disastroso, sia negli Stati Uniti che all’estero.

Dei tre uomini che lo stavano ascoltando, due erano privati cittadini, il terzo era William E. Curtis, assistente del Segretario al Tesoro, venuto appositamente da Washinghton per sottolineare con la sua presenza tutta la gravità del momento.

Egli e Mr. Jordan rappresentavano una nazione di 70 milioni di persone, e gli altri, privati cittadini, rappresentavano qualcosa di cui la nazione aveva bisogno (quanto fortemente nessun altro sospettava) e che, nonostante tutte le sue risorse, sembrava incapace di procurarsi altrove.

Curtis disse ai suoi ascoltatori:

“Il Congresso ha negato il suo aiuto. Se le riserve di oro non verranno immediatamente ricostituite, la bancarotta della nazione è inevitabile. Siete disposti ad aiutarci?”

Per sapere chi erano :ph34r: e cosa risposero i privati citttadini....portate pazienza fino a domani 51dm5i.gif

petronius oo)

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Oh, Oh! Sento puzza di John Davison Rockefeller!

Chi mai potrebbe aiutarli in un momento come questo?

Resto in attesa della nuova puntata!

:good:

allego anche questo link su Conrad N. Jordan che mi sembra interessante anche se non l'ho letto tutto per filo e per segno...

file allegato

Modificato da darioelle
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Oh, Oh! Sento puzza di John Davison Rockefeller!

Sbagliato! :lol:.....il genere però era quello ;)

Grazie per il link :) che ci mostra alcune immagini del Sub-Treasury, la sede del Tesoro di New York dove si svolse l'incontro di cui stiamo parlando.

Gli interlocutori di Curtis e Jordan altri non sono che John Pierpont Morgan (nella foto), il famoso finanziere, in compagnia di Augustus Belmont, altro importante magnate.

Citando e adattando ancora da "How the Gold Reserve was saved”, in Harper's Weekly del 2 giugno 1900:

“Mi ritengo impegnato ad agire”, assicurò Morgan ai funzionari del Tesoro, seguito dal “ e io farò la mia parte” di Belmont.

Alcuni giorni prima, il 28 gennaio, il New York Herald aveva titolato un articolo con una frase attribuita al Presidente Grover Cleveland:

“Sull’orlo del baratro. Bancarotta e svalutazione della moneta senza un immediato intervento del Congresso.”

Nel primo mattino del 31 gennaio, J.P. Morgan aveva riconosciuto la gravità della situazione parlando con Jordan:

“Se io ora venissi qui con dieci milioni in Gold Certificates, non potrei cambiarli in oro!”

Le riserve d’oro, che avrebbero dovuto essere di 100 milioni di dollari per coprire il controvalore della cartamoneta, erano scivolate a meno di 8 milioni in monete d’oro disponibili.

Mercoledì 30 gennaio venivano esportati 3.951.740 dollari in oro, e il governo, dopo l’inefficace tentativo sul Congresso, si vide costretto a chiedere l’aiuto di Mr. Morgan e Mr. Belmont a New York. Negli ultimi 30 giorni più di 43 milioni di dollari in oro erano usciti dalle casse del Tesoro, e ora ne erano rimasti a sufficienza per sopravvivere appena 48 ore.

Dopo che Morgan e Belmont avevano offerto il loro aiuto, la banca Lazard Freres disse che avrebbe restituito al Tesoro circa 4 milioni di dollari in oro, che avevano appena ritirato per spedirli in Europa il sabato successivo, 2 febbraio.

Il 5 febbraio J.P. Morgan, in rappresentanza dei banchieri di New York, ebbe un incontro a porte chiuse alla Casa Bianca con il Presidente Cleveland, per mettere a punto i dettagli dell’operazione.

Il segreto venne mantenuto, e la popolazione non seppe mai quanto il Tesoro fosse andato vicino a non poter più convertire le obbligazioni in oro.

L’accordo tra il governo e i banchieri fu firmato il 12 febbraio 1895, e il giorno dopo 8 milioni di dollari in oro furono versati da Morgan, Belmont e soci nelle casse del Tesoro di New York.

E poiché sembrava che nessun altra crisi fosse all’orizzonte, generose quantità di monete d’oro ripresero ad affluire da ogni dove, e il panico fu evitato :)

L’anno seguente, la scoperta dell’oro nel Klondike avrebbe ridato le ali all’economia americana....ne parliamo domani ;)

petronius oo)

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Il 16 agosto 1896, George Washington Carmack e i suoi due amici pellerossa pescarono una pepita d’oro dal letto del Rabbit Creek, un tributario del Klondike River canadese. Quella che ne seguì, fu la più importante corsa all’oro nella storia del West, che interessò, oltre al bacino del fiume Klondike (nel Canada nord-occidentale) anche quello dello Yukon (tra Canada nord-occidentale e Alaska).

In realtà, sembra che a scoprire effettivamente l'oro sia stato Skookum Jim Mason, uno dei due pellerossa, tuttavia la scoperta fu registrata ufficialmente per conto di Carmack, a causa del forte razzismo dell’epoca verso i nativi.

La notizia si diffuse rapidamente negli altri campi di attività minerarie nella valle del fiume Yukon. Il Rabbit Creek (Fosso del Coniglio), dove l'oro era stato scoperto per la prima volta, venne rinominato Bonanza Creek. Bonanza e i luoghi vicini presto furono invasi da minatori accorsi dalle miniere vicine.

Se la notizia avesse potuto seguire la sua strada, il caos sarebbe scoppiato prestissimo, invece, a causa della rigidità del clima, la scoperta dell’oro restò circoscritta per un lungo periodo nei campi dei minatori.

Anche la burocrazia fece la sua parte. Un ispettore del governo canadese, William Ogilvie, inviò ai suoi superiori notizie allarmate e circostanziate, ma gli addetti agli uffici ministeriali non vi prestarono la giusta attenzione.

Così fino a luglio 1897 il “mondo esterno” non seppe nulla della scoperta. Si seppe tutto in una volta quando i battelli a vapore scaricarono più di due tonnellate d’oro a San Francisco e Seattle :D

Oltre 100.000 cercatori d’oro, provenienti per la maggior parte dagli Stati Uniti, spinti dalla crisi economica e perlopiù improvvisati, si riversarono allora nel Klondike e nello Yukon cercando la fortuna che però arrise solamente a una piccolissima minoranza....uno di quei fortunati potete vederlo nella foto allegata :lol:

Insieme a Zio Paperone, George Carmack fu uno dei pochi a riuscire a mantenere e persino incrementare la sua ricchezza, allargando il proprio business ad altri settori. Era ancora ricco quando morì a Vancouver nel 1922.

La corsa all'oro si concluse nel 1899, e si stima che a quel punto, nel solo Klondike, erano stati rinvenute circa 12 milioni e mezzo di once di metallo giallo, pari a 355 tonnellate :o

L'ottimismo generato dalla scoperta dell'oro facilitò il superamento della crisi economica, instaurando negli USA un periodo di prosperità che durerà fino al "Panico del 1907", che però non avrà effetti particolari sulle monete d'oro, e del quale dunque non parlerò, limitandomi a ricordare che, ancora una volta, sarà John Pierpont Morgan a movimentare i capitali necessari per uscire dalla crisi ;)

petronius :)

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Nel 1996, nel centenario della prima scoperta dell'oro nel Klondike, il Canada ha emesso questa bella moneta commemorativa da 100 dollari, composta per il 58.33% di oro e per il 41.67% di argento. Ha un diametro di 27 mm. e pesa 13,338 grammi, di cui 7,775 grammi (¼ di oncia Troy) d'oro fino.

Il rovescio è opera dell'artista canadese John Mantha, al dritto il ritratto di Elisabetta II.

petronius oo)

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Il nuovo secolo si apre con un'importante decisione in campo monetario.

Il 14 marzo 1900 il Congresso americano vota l’Atto di approvazione del Gold Standard, con cui le altre unità monetarie sarebbero state stimate, ponendo così fine alla lunga e continua controversia tra l’oro e l’argento, che comunque, anche se detronizzato, continuerà ad essere al centro dell’interesse generale.

La Sezione 2 dell’Atto prevede che il Segretario al Tesoro accantoni un fondo di riserva di 150 milioni di dollari in monete d’oro statunitensi per provvedere al rimborso delle Coin Notes emesse nel 1890. Come ricorderete, queste banconote erano convertibili in argento o oro, ed erano state emesse principalmente a copertura di grosse forniture d’argento.

La gran parte dell’oro accantonato è sotto forma di Double Eagles, e viene immagazzinato nei sotterranei del Treasury Building a Washinghton.

petronius :)

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Galvanizzati dal Gold Standard gli americani ci danno dentro con l'oro, e l'anno fiscale 1904 vede la coniazione di 10.091.929 once di fino, per un ammontare di 208.618.642 dollari, il più alto nella storia degli Stati Uniti fino a quel momento.

Le Double Eagles fanno la loro parte, il 1904 è uno degli anni migliori quanto a qualità del conio per la Liberty Head di Longacre....basta vedere questo esemplare, per il quale non ci sono parole biggrin.gif

petronius smile.gif

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l'anno fiscale 1904 vede la coniazione di 10.091.929 once di fino, per un ammontare di 208.618.642 dollari, il più alto nella storia degli Stai Uniti fino a quel momento.

Dall' Annual Report of the Director of the Mint:

"Con 1.000.000 di dollari in monete d'oro nelle casse del Tesoro, è perfettamente sicuro permettere l'emissione di Gold Certificates contro oro, lasciando che sia il Segretario al Tesoro a decidere, a sua discrezione, quando e quanti potranno essere convertiti in monete."

Insomma, all'inizio del secolo scorso, se si aveva bisogno di 20 dollari, si poteva scegliere tra una banconota, come quella del 1905 in foto, e una Double Eagle in oro :rolleyes:

Bella la banconota, per carità....ma l'oro :D

petronius oo)

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Insomma, all'inizio del secolo scorso, se si aveva bisogno di 20 dollari, si poteva scegliere tra una banconota....e una Double Eagle in oro :rolleyes:

Negli stati dell'Est e del Midwest avrebbero sicuramente scelto la banconota. Qui l'oro continuava ad essere disponibile presso le banche, ma raramente si vedeva in commercio.

Era invece largamente diffuso, come ormai abbiamo detto fino allo sfinimento :lol: nell'area delle Montagne Rocciose e della costa occidentale.

Scrivendo in Numismatist nel giugno 1905, Farran Zerbe, della Pennsylvania, di ritorno da un viaggio nel West, commenta:

"Da Denver verso ovest....l'oro è preferito alla cartamoneta. Quello con le banconote viene subito riconosciuto come uno appena arrivato dall'Est" :D

petronius :)

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"Con 1.000.000 di dollari in monete d'oro nelle casse del Tesoro..."

Cifra ridicola, ho dimenticato di scrivere tre zeri :P

Si parla ovviamente di 1.000.000.000 (un miliardo) di dollari ;)

petronius :)

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Nel 1906 le Double Eagles vengono coniate per la prima volta nella zecca di Denver.

La storia di questa zecca era stata piuttosto travagliata.

La prima idea di aprire una zecca statale nel Colorado era stata lanciata nel 1861, in piena Guerra Civile, da William Gilpin, primo governatore dello Stato.

Ottenuto il benestare del governo federale, si avvia una trattativa per l'acquisto (edificio, macchinari, attrezzature varie) di una zecca privata, che si conlude nel 1863. Come prima cosa è ampliato l'edificio preesistente, vengono aggiornate e modernizzate tutte le attrezzature....ma di monete non se ne conia nemmeno una.

Le prime coniazioni escono infatti dalla zecca di Denver soltanto nel 1906, ben 43 anni dopo che essa era stata istituita, e non sono prodotte nel vecchio fabbricato ma in un nuovo edificio la cui costruzione era iniziata nel 1904, e che è tuttora sede della zecca.

Lo potete vedere nella foto.

Maggiori informazioni sulla zecca di Denver nella discussione sul dollaro Morgan alle pagine 4 e 5.

Le prime Double Eagles escono dalle presse di Denver il 4 aprile 1906. Sembra siano stati prodotti alcuni pezzi di presentazione con finitura proof, ma di essi non è rimasta traccia.

Le monete coniate a Denver in questo primo anno sono in genere di ottima fattura, e molto ricercate oggi, mentre all'epoca pare non abbiano riscosso alcun interesse da parte dei collezionisti <_<

petronius :)

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A Denver, arrivata buon ultima nella produzione, è stato coniato un numero relativamente ridotto di "doppie": 620.250 nel 1906, poche di più, 842.250, l'anno seguente. Di quest'ultime, è probabile che la maggior parte non sia entrata in circolazione, e siano poi state rifuse qualche decennio dopo, all'incirca nel 1937. Questo fa sì che le 1907-D siano relativamente più rare rispetto alle altre monete degli ultimi anni di coniazione (che nel complesso sono comunque le più comuni dell'intera produzione di Double Eagles modello Longacre).

Anche nel 1907 sembra siano stati prodotti a Denver uno o due pezzi con finitura proof ma, come per quelli del 1906, anche di essi non si hanno notizie precise :ph34r:

Infine una curiosità: stando alla documentazione del Tesoro le prime Double Eagles 1907-D sono state coniate il 30 settembre di quell'anno, ma pare che il famoso collezionista Virgil M. Brand sia riuscito ad averne una l' 8 luglio, quasi tre mesi prima dell'inizio ufficiale delle coniazioni :o

Chissà se è quella in foto :lol:

petronius :)

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Tante immagini belle, e così tanto le buone informazioni. Come sempre, petronius ;). E li vedo arrivare a 1907. Theodore Roosevelt era presidente. E sappiamo che era sempre più insoddisfatto di che cosa ha visto come i disegni stantii e banali su molte delle monete dell'America, particolarmente il relativo oro….

:) v.

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So many beautiful pictures, and so much good information. As always, petronius ;). And I see you have arrived at 1907. Theodore Roosevelt was president. And we know he was increasingly unhappy with what he saw as the stale, uninspired designs on many of America’s coins, especially its gold....

:) v.

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And I see you have arrived at 1907. Theodore Roosevelt was president. And we know he was increasingly unhappy with what he saw as the stale, uninspired designs on many of America’s coins, especially its gold....

Eh sì, siamo arrivati al 1907, e in effetti alcune monete cominciano un pò a stancare.

Anche l'aquila di Longacre, che ha svolto quasi 60 anni di onorato servizio, è tempo che ritorni al nido....una nuova aquila è pronta per spiccare il volo :D

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Ma prima, c'è ancora qualcosa da dire ;)

petronius oo)

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