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Filippo II 2 cavalli del III tipo


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Salve a tutti gli amici del forum, guardando attentamente questa moneta ho notato delle differenze su entrambe le facce. Sia il Pannuti (101 a), che il MIR di Varesi (197/1), riportano al diritto la scritta "PHILIPP REX ARA VTRI", mentre la mia riporta "PHILIPP REX ARA TR". Al rovescio la scritta "SICILIAE HIERVSA" diventa abbreviata nel finale "SICILIAE HIERV". Un'altra differenza che si nota è che sotto e sopra la corona c'è un piccolo giglio al posto dei globetti. La mia domanda è questa, conoscete esemplari già censiti di questo tipo?

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Salve a tutti gli amici del forum, guardando attentamente questa moneta ho notato delle differenze su entrambe le facce. Sia il Pannuti (101 a), che il MIR di Varesi (197/1), riportano al diritto la scritta "PHILIPP REX ARA VTRI", mentre la mia riporta "PHILIPP REX ARA TR". Al rovescio la scritta "SICILIAE HIERVSA" diventa abbreviata nel finale "SICILIAE HIERV". Un'altra differenza che si nota è che sotto e sopra la corona c'è un piccolo giglio al posto dei globetti. La mia domanda è questa, conoscete esemplari già censiti di questo tipo?

Carissimo Lorenzo, innanzitutto benvenuto.

A mio parere quel che è molto interessante è l'errore di punzonatura delle leggende (inversioni, mancanze, eccetera), quindi il dritto se davvero fosse TR anzichè VTR rappresenterebbe una chicca. Cosa diversa invece è per il rovescio, in genere quando si preparava un conio si cercava di riempire gli spazi il più possibile, allungando ed accorciando là dove fosse necessario, in questo caso HIERVSALEM lo si può trovare in diverse versioni, più tardi mi impegno a consultare il CNI ma se qualcuno in ascolto può farlo ora, potrà dirci se questa variante è già citata.

Per esserti più preciso dovresti però postare un'immagine ad alta risoluzione del dritto, mi pare di vedere uno spazio prima di TR ed è probabile che la V sia saltata durante la battitura. Attendiamo questa foto e così potremo commentare al meglio. Francesco

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Ciao Francesco, ho tentato di mettere una immagine più grande caricandola su ImageShack, ma purtroppo mi è stato negato dal sito perchè non ho ancora raggiunto il minimo di interventi. Quando stasera torno dal lavoro, ti invio l'immagine sulla tua casella di posta elettronica in modo che tu la possa postare. Lorenzo.

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Ciao Francesco, ho tentato di mettere una immagine più grande caricandola su ImageShack, ma purtroppo mi è stato negato dal sito perchè non ho ancora raggiunto il minimo di interventi. Quando stasera torno dal lavoro, ti invio l'immagine sulla tua casella di posta elettronica in modo che tu la possa postare. Lorenzo.

Benissimo, inviamela via e-mail appena puoi, posterò l'immagine al posto tuo in questa discussione. Grazie.

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A mio parere, lo spazio dopo il globetto di interpunzione e la T c'è per la V e mi pare di vederne un pezzetto nella parte alta della T. Probabilmente un problema in fase di conio (dalla parte opposta di nota pure la seconda P di PHILIPP molto evanescente), poi naturalmente tutto è possibile.

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Ciao Fabrizio, la tua ipotesi è più che plausibile. Queste monete spicciole, venivano battutte in grosse quantità, e quando i coni si riempivano di sporco, non sempre venivano subito ripuliti. Rimangono da chiarire le altre differenze, tipo i gigli sotto e sopra la corona.

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Ciao Fabrizio, la tua ipotesi è più che plausibile. Queste monete spicciole, venivano battutte in grosse quantità, e quando i coni si riempivano di sporco, non sempre venivano subito ripuliti. Rimangono da chiarire le altre differenze, tipo i gigli sotto e sopra la corona.

Ho notato solo ora la tua risposta (la funzione "visualizza nuovi contenuti" continua a fare le bizze).

Per quanto riguarda i "gigli" sopra e sotto la corona, sono noti come simbologia su queste monete, dove possiamo trovare anche dei globetti o nulla (tra l'altro l'immagine riportata in tav. IV, 9 del CNI riporta proprio quella simbologia).

Il CNI elenca 39 varianti di questa tipologia, ma in nessuna è riportata la legenda del R/ come nella tua moneta, cioè con HIERV a dimostrazione della quantità di monete coniate per questa tipologia e quindi delle innumerevoli varianti. Ma d'altronde erano gli spiccioli dell'epoca.

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