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IGNORED

ZECCA DI PIOMBINO (1594-1699)


Lu.Giannoni

Risposte migliori

Correggo la Pirite e la visbilità di roccia rossa e sabbia rossa é a Rio marina vosibile anche dal mare.

Sono sicuro dei quartiri spagnoli, se fa caso vicino al comune e sul tutto il corso vecchio che porta a piazza Bovio, specialmente se entra nelle stradine secondarie si renderà meglio conto...

Non sono uno storico ma ho passione per quanto riguarda il nostro passato, se lei avesse maggiori delucidazioni sarebbe bello approfondire..

Il castello dovrebbe essere risalente prima dei Ludovisi..

Le monete che lei cita sono possibili da visionare a Piombino?

quindi a quel che leggo sono quasi uniche e di estrema rarità!

peccato non poterle reperire...

Grazie del suo lavoro.

Saluti

Rodolfo

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Correggo la Pirite e la visbilità di roccia rossa e sabbia rossa é a Rio marina vosibile anche dal mare.

Sono sicuro dei quartiri spagnoli, se fa caso vicino al comune e sul tutto il corso vecchio che porta a piazza Bovio, specialmente se entra nelle stradine secondarie si renderà meglio conto...

Non sono uno storico ma ho passione per quanto riguarda il nostro passato, se lei avesse maggiori delucidazioni sarebbe bello approfondire..

Il castello dovrebbe essere risalente prima dei Ludovisi..

Le monete che lei cita sono possibili da visionare a Piombino?

quindi a quel che leggo sono quasi uniche e di estrema rarità!

peccato non poterle reperire...

Grazie del suo lavoro.

Saluti

Rodolfo

Parto dal fondo. Le monete del Principato di Piombino presenti nella raccolta numismatica del Comune sono esclusivamente gli "spiccioli" allora in uso: soldi, duetti, quattrini e crazie. Per il resto occorre andare a Roma e visionare la ex collezione reale dove sono presenti tutti i tipi, tranne il mezzo tollero (conosciuto anche sul CNI come mezza piastra) che si trova al British museum. Alcuni pezzi si trovano a Padova (museo Bottacin), Roma (musei vaticani), Venezia (museo Correr) nonchè a Vienna e Parigi.

Il castello di Piombino è una struttura complessa. Nasce come una delle tre porte della cinta muraria duecentesca. Successivamente murata e ampliata con mura per costituire un primo nucleo di difesa fortificata. L'edificio centrale è un ulteriore ampliamento quattrocentesco mentre le mura intorno con i quattro angoli a punta si devo all'intervento di Cosimo I de' Medici e del Camerini, che nello stesso periodo dirigeva i lavori all'Elba per la realizzazione di Cosmopolis (Portoferraio). Quindi tutto pre-Ludovisi.

Per quanto riguarda i "quartieri spagnoli" le posso assicurare che a Piombino non sono conosciuti con tale nome; la mia sicurezza deriva dal fatto che quelli che lei definisce quartieri non sono altro che le abitazioni del centro storico esistenti già nel XIV-XV secolo. Io sono stato responsabile dell'ufficio Beni culturali e archeologici del comune per oltre 25 anni ma le assicuro di non aver mai sentito tale definizione.

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Ho fatto una ricerca su google e sulla storia di Piombino appare che fu varie volte conquistata in passato, anche dagli Spagnoli.

Risulta che sotto l appoggio.di Napoli in quei periodi furono costruite case e alloggi a Piombino.

Domani allego il link della treccani.

Avevo notato in effetti vicoli molto molto stretti nel centro storico e vicoli fitti e poco visibili.

Bisognerebbe approfondire, poi fu ripresa e finalmente lasciata ai signori del posto.

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Molto probabilmente @@Lu.Giannoni come dice anche lei non sono ne chiamati ne conosciuti come quartieri Spagnoli, ma come avrà visto bene negli anni trascorsi a fare il suo lavoro derivano in parte da essi.

Leggere la parte di storia nella.pagina della treccani nel link.

http://www.treccani.it/enciclopedia/piombino_(Enciclopedia_Italiana)/

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Molto probabilmente @@Lu.Giannoni come dice anche lei non sono ne chiamati ne conosciuti come quartieri Spagnoli, ma come avrà visto bene negli anni trascorsi a fare il suo lavoro derivano in parte da essi.

Leggere la parte di storia nella.pagina della treccani nel link.

http://www.treccani.it/enciclopedia/piombino_(Enciclopedia_Italiana)/

Confermo; il Principato di Piombino era, come la maggior parte dei piccoli stati e staterelli italiani, alleato della Spagna e dal re di Spagna dipendeva l'infeudamento del Principato stesso, ma nessun "quartiere spagnolo". Quella delle stradine strette è una delle caratteristiche urbanistiche della stragrande maggioranza del centri storici italiani e non.

Per quando riguarda la Treccani, che comunque non fa cenno a detti quartieri, vi sono alcuni errori.

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  • 2 settimane dopo...

Buona sera a tutti.inizierei col dire al dott.Giannoni che il mio lavoro serale purtroppo non mi ha permesso di essere a marciana per il suo intervento sulla monetazione napoleonica,in compenso ho ripescato dal purgatorio della mia collezione un altro rottame di niccolo ludovisi,e' un quattrino del diametro di 17-18mm e del peso di 0,43g.quello che ci vedo io e'(al dritto) una serie di segni simili a lettere che a mio avviso invadono un po troppo il campo che dovrebbe essere occupato dal ritratto del principe.per il verso invece noto soltanto che la legenda invece di terminare ...austro.sec. termina in ...austro.s.e. niente di piu.potresti dirmi cosa ne pensi?buona notte a presto.

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Modificato da margheludo
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  • 2 settimane dopo...

Buona sera a tutti.inizierei col dire al dott.Giannoni che il mio lavoro serale purtroppo non mi ha permesso di essere a marciana per il suo intervento sulla monetazione napoleonica,in compenso ho ripescato dal purgatorio della mia collezione un altro rottame di niccolo ludovisi,e' un quattrino del diametro di 17-18mm e del peso di 0,43g.quello che ci vedo io e'(al dritto) una serie di segni simili a lettere che a mio avviso invadono un po troppo il campo che dovrebbe essere occupato dal ritratto del principe.per il verso invece noto soltanto che la legenda invece di terminare ...austro.sec. termina in ...austro.s.e. niente di piu.potresti dirmi cosa ne pensi?buona notte a presto.

Rispondo, scusandomi, in ritardo.

Effettivamente il quattrino è messo maluccio; al D/ le lettere(?) nel campo sembrerebbero il risultato di una ribattitura. Per quanto riguarda il R/ , il motto ASTRIS ET AVSTRO SECVNDIS ha varie terminazioni: SEC, SECVN, SECU e SE. Quest'ultima è utilizzata quasi esclusivamente nei quattrini con al D/ il volto di Niccolò a destra.

Sul segno di interpunzione tra S ed E avrei qualche dubbio, considerato anche lo stato di conservazione del pezzo.

P.S.

Se sei d'accordo eliminerei il <dott.>!

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  • 3 settimane dopo...
Supporter

@@Lu.Giannoni

Che ne dice di questo bel testone? Rovescio inedito???

Asta NAC 81 descrizione:

Giovan Battista Ludovisi principe, 1665-1669. Testone, AR 8,84 g. PRINCEPS – PLVMBINI Busto drappeggiato e corazzato ad. Rv. D·IOAN·BAPTA·LVDOVISIO·D·G· Stemma Ludovisi coronato e circondato dal collare del Toson d’oro. CNI 34. Ravegnani Morosini 8. MIR 382 var.

Saluti Marfir

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Sono appena rientrato dell'Elba e confesso che quando il servizio di ricerca di SixBid mi ha segnalato la moneta ho provato una certa emozione; sono anni che seguo le aste per individuare le monete piombinesi ed in tanti anni è la prima volta che vedo una moneta di Giovan Battista che non sia una crazia, un mezzo giulio (rarissimi peraltro) o un soldo!

Stupenda.

Rispetto al tipo CNI 34, (91 nella mia classificazione), presenta alcune differenze che penso di poter pubblicare entro breve.

Mi ripeto: è bellissima anche se per me è fuori portata! :clapping:

Saluti

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  • 1 mese dopo...

Buona sera a tutti,quattrino preso in prestito da un amico "longonese"per farlo vedere a @lu.giannoni che spero possa spiegarmi la presenza di segni(7 al dritto 6 al rovescio)e il motivo che ha spinto qualcuno a deturpare la moneta.Visto che proviene da una vecchia raccolta presumiamo sia stata trovata, proprio a longone.potrebbe essere stata messa fuori corso?colpita a spregio?come erano i rapporti con gli spagnoli dei reali presidii? Grazie a presto. 0,84g 15-16mm

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Modificato da margheludo
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@margheludo, con tutta franchezza non saprei darti una risposta decisa ed esauriente.

Io ho un database di quattrini di Niccolò che ormai si avvicina al centinaio di esemplari ma non avevo mai osservato questo fenomeno delle "punzonature" che mi pare presente, tra l'altro, anche in altri quattrini da te  postati e che potremmo quasi definire un fenomeno esclusivamente elbano!

Battute a parte, l'unica spiegazione che mi azzardo a suggerire è che, a seguito del bando del Granduca Ferdinando II del 1665 (stile fiorentino) con il quale si bandivano del Granducato i "quattrini neri cattivi", bando che colpì anche la moneta piombinese, si sia "marcati" , sull'Elba, i quattrini che non potevano circolare, specie nel territorio fiorentino di Cosmopoli nè nell'enclave spagnola di Longone.

Ma, ripeto, è questa un'ipotesi tutta da verificare.

 

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Buona sera,grazie per l'intervento,in questi giorni,ripercorrendo la discussione a ritroso ho notato gli stessi segni sul quattrino precedente(anche se in numero minore) non ho elementi per dire con certezza se si tratti di un quattrino elbano , lo ho avuto in cambio alla pari con una mia moneta da un collezionista ,lui si ,elbano.ma vista la somiglianza del trattamento che ha subito,direi che lo e'.se cosi' fosse ,sarebbe quasi confermata l'ipotesi della punzonatura per messa al bando.Quello che mi domando,e' se questo tipo di punzonatura cosi rozza(sembrano coltellate) sia una pratica conforme a quel periodo o si tratta di una anomalia.grazie buona notte.

Modificato da margheludo
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  • 4 mesi dopo...

Buona notte,sperando di fare cosa gradita a @@Lu.Giannoni che studia queste particolari(e rare)monete vi propongo una crazia ll tipo anno 1694 che non differisce molto da quelle dello stesso anno presenti sul catalogo "numismatica italiana"ma che e' forse piu vicino, stilisticamente, a quello del '93 pubblicato proprio da luciano in un articolo su panorama numismatico,una differenza sicura e' comunque il punto al termine della legenda al dritto,anche per quanto riguarda peso e diametro noto che la mia e'(se funziona il bilancino) 0,75g e ha un diametro un po superiore cioe' 17-18mm.per quanto riguarda il diametro sembrerebbe quello della crazia del '68 della quale non conosco il peso.segue poi un quattrino di niccolo ludovisi decisamente sottopeso 0,71g 14-17mm.

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Buona notte,sperando di fare cosa gradita a @@Lu.Giannoni che studia queste particolari(e rare)monete vi propongo una crazia ll tipo anno 1694 che non differisce molto da quelle dello stesso anno presenti sul catalogo "numismatica italiana"ma che e' forse piu vicino, stilisticamente, a quello del '93 pubblicato proprio da luciano in un articolo su panorama numismatico,una differenza sicura e' comunque il punto al termine della legenda al dritto,anche per quanto riguarda peso e diametro noto che la mia e'(se funziona il bilancino) 0,75g e ha un diametro un po superiore cioe' 17-18mm.per quanto riguarda il diametro sembrerebbe quello della crazia del '68 della quale non conosco il peso.segue poi un quattrino di niccolo ludovisi decisamente sottopeso 0,71g 14-17mm.

Cosa graditissima!

Il mio database sulle monete piombinesi stà crescendo anche grazie alle tue monete (se non hai nulla in contrario preferirei il "tu").

Per quanto riguarda il giulio dell'asta NAC 85, è il lotto 173. 2.000 € per una moneta di cui non conosco più di 8/10 esemplari mi sembra un ottimo affare!

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Buonasera Dott.Giannoni

complimenti per le pubblicazioni sulla storia e monete del Principato di Piombino.

Riguardo le monete di Piombino passate in asta, Le invio foto della collezione Del Vivo in Asta P. Santamaria del 1930, lotto 558 di Giovanni Battista Ludovisi.

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Cordiali saluti e buon lavoro.

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La raffigurazione di Giovan Battista Ludovisi nel Testone in AR in Asta NAC 81 sembrerebbe la stessa del Testone anno 1676 di Cosimo III. La rassomiglianza è notevole e probabilmente il conio è dello stesso Maestro di Zecca e visto il periodo potrebbe essere quel Marco Antonio di Cosimo Merlini che a partire dal 12 aprile 1649 fu intagliatore di conii presso la Zecca di Firenze fino alla morte avvenuta nel 1688.

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Buonasera Dott.Giannoni

complimenti per le pubblicazioni sulla storia e monete del Principato di Piombino.

Riguardo le monete di Piombino passate in asta, Le invio foto della collezione Del Vivo in Asta P. Santamaria del 1930, lotto 558 di Giovanni Battista Ludovisi.

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Cordiali saluti e buon lavoro.

 

La raffigurazione di Giovan Battista Ludovisi nel Testone in AR in Asta NAC 81 sembrerebbe la stessa del Testone anno 1676 di Cosimo III. La rassomiglianza è notevole e probabilmente il conio è dello stesso Maestro di Zecca e visto il periodo potrebbe essere quel Marco Antonio di Cosimo Merlini che a partire dal 12 aprile 1649 fu intagliatore di conii presso la Zecca di Firenze fino alla morte avvenuta nel 1688.

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La ringrazio vivamente per l'immagine della moneta ex collezione Del Vivo; ne ero a conoscenza ma non avevo la foto così nitida.

Il raffronto con il testone di Cosimo è assai intrigante e piuttosto convincente. Purtroppo non abbiamo alcun documento sugli zecchieri e/o incisori di Giovan Battista, tranne una sigla  .L.N. che si trova sotto lo spallaccio della corazza sia sul giulio che è in vendita NAC 85, l. 173 e sullo zecchino di secondo tipo datato 1696.

A proposito della questione <paolo o giulio>, al di là del fatto che indicano comunque la stessa tipologia monetale, va detto che nei rari documenti sulle monete piombinesi si parla sempre di <giulio>.

Modificato da Lu.Giannoni
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La Somiglianza sui Testoni della rappresentazione del diritto vi è per entrambi i Signori, solo Cosimo III sicuramente era il granduca della Toscana e credo che influenzasse molto le rappresentazioni per le zecche minori del tempo.

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