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IGNORED

Un'aquila da 7 milioni di dollari


petronius arbiter

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CRONACHE DAL PROCESSO

Joan Langbord

La signora Langbord, a volte tra le lacrime, ha detto di non avere idea di come suo padre, Israel Switt, potesse avere ottenuto le 10 monete.

Ha ricordato di essere nata a Philadelphia nel 1930 e di aver iniziato a lavorare nel negozio di suo padre all’età di 9 anni, e di essere stata sposata per 56 anni con Stanton Langbord, morto nel 2007.

Nel descrivere il negozio di famiglia ha detto che

“sembra un negozio di cianfrusaglie, pieno di costosa spazzatura”

Ha sottolineato che lei è solo una venditrice, e non si è mai interessata dell’acquisto di monete, ma ricorda che suo padre le raccoglieva e le amava.

Ha ammesso di aver visitato diverse volte la cassetta di sicurezza, anche prima del 14 agosto 2003, data presunta del ritrovamento delle monete, per prendere le scatole dei già citati gioielli di sua madre, ma senza accorgersi che c’erano anche le monete.

Quando le ha trovate ha chiamato suo marito e suo figlio Roy, dicendo loro di fare con le monete

“quello che sentivano come giusto”.

Ultimo testimone Joseph B. Nelson, altro commercialista forense, assunto da Berke per dimostrare attraverso il suo “scetticismo professionale” fatti contabili certi.

Che poi non è che abbia dimostrato nulla di nuovo, limitandosi a ripetere che dai registri della Zecca non si riesce a stabilire né che le monete siano state rilasciate illegalmente, né che sia stato fatto tutto secondo le regole.

Il procuratore Rue ha avuto buon gioco a definire Nelson “esperto in scetticismo” visti i 495 dollari l’ora che riceve per il suo lavoro, più di quanto prendono Tripp e Burdette messi insieme :rolleyes:

Congedato anche Nelson si è passato alle arringhe dell’accusa e della difesa, di cui riferirò in serata.

petronius oo)

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In un colloquio privato tra gli avvocati e il giudice Davis, Berke ha cercato di convincere quest’ultimo che Burdette intendeva solo scherzare, e che aveva scritto quelle cose tanto per aggiungere un commento che fosse in tema (meditate gente, meditate :rolleyes:).

Davis però non è apparso troppo convinto, e ha aggiunto che il thread del 10 febbraio 2009, conteneva molti commenti offensivi e costituisce “un rimarchevole documento” che conteneva commenti sul “2009 Numismatist of the Year” e che fornisce “una finestra sul loro piccolo mondo privato, che non pensavano sarebbe mai venuto alla luce”.

Non voglio commentare, ma mi pare che il giudice Davis non abbia un’altissima considerazione dei forum numismatici dry.gif

Ok, corro a cancellare metà dei miei messaggi!:P

Scherzi a parte, ti ringrazio petronius per il lavoro che stai facendo nel compendiare questa interessante vicenda, bravo!oo)

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CRONACHE DAL PROCESSO

L'arringa dell'accusa

Ha iniziato Jaqueline Romero, capo del collegio dell’accusa, che ha ringraziato la giuria per la pazienza e la concentrazione, affermando che gli Stati Uniti hanno avuto pazienza per quasi 80 anni “prima di arrivare a essere qui per presentare questo caso a voi”.

Premessa fondamentale del governo è che Israel Switt e i suoi amici hanno rubato le monete.

Ha spiegato poi che questa è una causa civile, il governo non deve dimostrare la sua tesi “al di là di ogni ragionevole dubbio” non ha bisogno di prove chiare e convincenti, ma solo di “una preponderanza di prove”, cioè che il fatto sia più probabile che no, esortando i giurati a usare il loro buon senso per capire se le prove e gli esperti “pass the sniff test”, ad affidarsi al loro naso :D

Romero ha passato in rassegna le prove che hanno dimostrato che tutte le 1933 Double Eagles sono state contabilizzate, prima che Berke, come un ” Houdini”, usando fumo e specchi, confondesse i giurati.

Ha poi respinto la testimonianza di Burdette, chiedendo alla giuria se un argomento basato su documenti ufficiali rattoppati fosse credibile, e ha ribadito che non c’è stata nessuna finestra temporale durante la quale le 1933 Double Eagles possono aver lasciato legalmente la Zecca. Tutto il resto, ha detto “è sbagliato, e ha lo scopo di confondere”.

Ha affermato che ogni elemento di prova punta il dito contro Switt come fonte delle 1933 Double Eagles, e lo ha descritto come uno che “ha visto l’opportunità di una lotteria di grande profitto.”

Ha poi suggerito che Switt, dopo averne vendute alcune, sia stato scoraggiato dal caso Barnard, che nel 1947 ha stabilito che il possesso delle monete era illegale, ed ha avuto la pazienza di aspettare per 30 anni, fino al 1977, quando la curiosità ha avuto il sopravvento e ha mandato suo nipote Roy da Stack’s a New York per informarsi sul possibile valore di una Double Eagle del 1933.

E proprio su Roy Langbord ha poi puntato il dito, ricordando che egli è un avvocato, e come tale gli sarebbe stato facile trovare la giurisprudenza sulle Double Eagles, e non si capisce perché abbia aspettato mesi dopo il ritrovamente per decidere cosa fare.

Neanche Joan Langbord si è salvata, Romero ha ricordato che è stata sempre coinvolta negli affari di famiglia (del resto la stessa Langbord ha ammesso di aver lavorato con suo padre fin dall’età di 9 anni, è difficile credere che non si sia mai interessato alle sue attività), chiedendosi come possa essere stato possibile che la famosa cassetta di sicurezza fosse tanto piena di gioielli che nessuno si è accorto delle monete se non dopo molti anni e molte visite.

Ha tracciato una linea temporale mostrando che Joan aveva visitato la cassetta poco prima della vendita della moneta di Farouk, e che la stessa era stata probabilmente affittata nel 1996, subito dopo che Stephen Fenton era stato arrestato per aver tentato di vendere la sua moneta.

A pensar male....:rolleyes:

Ha concluso dicendo che i registri della Zecca non mostrano nessuna uscita di Double Eagles, ha ricordato che le prove dimostrano invece che sarebbe stato impossibile ottenerle attaverso canali legittimi, e che una vasta indagine dei servizi segreti ha stabilito che sono state rubate.

Ha infine di nuovo invitato la giuria a non farsi confondere da fumo e specchi, per non rischiare di cadere vittima di un "Houdini".

petronius oo)

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CRONACHE DAL PROCESSO

L'arringa della difesa

Ed ecco l’avvocato Barry Berke (il mago Houdini? staremo a vedere :rolleyes:).

Ha parlato in un tono colloquiale, ringraziando anche lui la giuria per la straordinaria partecipazione, e che per lui “era grande la tentazione di sedersi” poiché il governo non aveva dimostrato nulla.

Rovesciando il discorso “Houdini” Berke ha detto alla giuria che era il governo ad essere tanto potente da poter gettare “fumo negli occhi”.

Il governo, ha detto, non avrebbe mai saputo dell’esistenza delle monete, se i Langbord non gliele avessero portate, e in cambio il governo ha portato la sua “forza” contro la famiglia.

Ha condensato i suoi argomenti in tre punti, dicendo che il governo vorrrebbe “disperatamente” le monete, ma non è riuscito a sostenere l’onere della prova, aggiungendo che “avrebbe potuto fare meglio”.

In primo luogo, ha detto Berke, la premessa del governo che nessuna moneta ha lasciato la Zecca dopo il 6 marzo è falsa, come dimostra il telegramma del 7 marzo, affermando che la Zecca era in grado di rilasciare monete d’oro in cambio di altrettante monete o lingotti.

In secondo luogo, l’ipotesi del governo che i documenti contemporanei relativi alle 1933 Double Eagles erano completi, affidabili e precisi, è falsa. La presenza di oltre 20 monete da 10 dollari d’oro del 1933 disponibili per i collezionisti è “la prova devastante” che i registri della Zecca non erano corretti.

In terzo luogo, l’ipotesi del governo che la Zecca abbia sempre seguito tutte le procedure è falsa, e ha citato rapporti dei servizi segreti del periodo che dimostrano che la contabilità della Zecca era inadeguata.

Ha poi detto che Forman, nella sua testimonianza registrata (lui, ormai, non può più confermare né smentire) ha soltando “sbagliato” e ha criticato gli avvocati del governo per “aver gettato fango sui Langbord”.

Ha chiuso dicendo ai giurati che “il caso dovrebbe essere facile per loro", dal momento che gli argomenti del governo si basano “sull’illusione che la Zecca giri come un orologio” e ha concluso dicendo che il governo non ha diritto alle monete.

L’ultima parola è spettata a Jaqueline Romero, che ha concluso raccontando ai giurati la storia di Joe e del biscotto :rolleyes:

C’è una cucina, con un unico ingresso, e un biscotto in un vaso. Joe entra ed esce, e non ci sono più biscotti. Non sai se Joe ha preso il biscotto con la mano destra o con la sinistra, o se c’è stato “un esercito di topi”. Ma sai che il biscotto è sparito.

Israel Switt, ha detto Romero, è Joe che ha preso il biscotto.

Ha poi spiegato come il governo si prenda cura dei suoi cittadini, mostrando il certificato di monetizzazione della Double Eagle Farouk/Fenton.

Il certificato dimostra che la moneta è stata emessa dal governo e, come ha detto Romero, “il governo protegge i nostri soldi da ladri e truffatori.”

Ha poi detto ai membri della giuria che “il destino di un tesoro nazionale” è nelle loro mani” e che “i Langbord vogliono essere ricompensati per un furto.”

Ha concluso dicendo che le monete dovrebbero essere in un museo, non nelle tasche della famiglia Switt-Langbord.

petronius oo)

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CRONACHE DAL PROCESSO

Il Verdetto

Notizia dell'ultim'ora, pubblicata oggi alle 3.48 p.m, ora della costa est degli Stati Uniti (le 21.48 in Italia).

IL GOVERNO HA VINTO!

La giuria, con verdetto unanime, ha stabilito che le monete sono proprietà del governo. E' in corso una conferenza stampa. I Langbord hanno lasciato l'aula.

petronius oo)

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Ora che è finita posso dirvelo :rolleyes:

Dal mio punto di vista di umile cronista, meglio non poteva andare :D

Non parlo del verdetto, sul quale stasera non ho la necessaria tranquillità per pronunciarmi, ma del fatto che da domani non sarei stato più in grado di seguire il processo.

Vado in ferie per una settimana, sarò di nuovo nel forum mercoledì 27, e non potrei essere più contento che il processo è finito giusto in tempo da permettermi di seguirlo fino all'ultimo.

Un grazie di cuore a tutti quelli che hanno seguito e si sono complimentati per le "cronache", ci risentiamo mercoledì prossimo per un'analisi approfondita del verdetto, che comunque vi invito a formulare fin da ora.

Ciao a tutti :)

petronius oo)

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Grazie Petronius! Cronaca davvero avvincente. L'esito forse era prevedibile, ma la suspanse non è mancata.

Chissà se qualche produttore cinematografico si sia interessato alla cosa... magari ci si potrebbe fare un film :P .

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Noooooooo!

Io facevo il tifo per i Langbord!

Ora cosa me ne faccio delle mie Double Eagles del 1933? Devo tenerle ancora nella cassetta di sicurezza altrimenti me le sequestrano! :D

Modificato da darioelle
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Eccomi di nuovo qua :D

Prima di tutto, ancora due parole sulla cronaca dell'ultima giornata, quella del verdetto.

CRONACHE DAL PROCESSO

Mercoledì 20 luglio 2011

La giuria si è ritirata per deliberare alle 10.27 del mattino, dopo che il giudice Davis aveva ripercorso a grandi linee le tappe del processo, ricordando ai giurati che dovevano basarsi solo su prove documentali, e non testimonianze oculari, e che si trattava pur sempre di una causa civile e non penale.

Dopo cinque ore di camera di consiglio, alle 3.25 del pomeriggio, il giurato n. 9, che fungeva da "caposquadra", ha letto il verdetto della giuria, confermato poi all'unanimità da ogni singolo giurato, verdetto in cui, come sappiamo, le monete sono state riconosciute come proprietà del governo, che secondo la giuria ha soddisfatto l'onere della prova.

Immediatamente dopo la lettura del verdetto i fratelli Roy e David Langbord sono usciti dall'aula.

Il primo commento è arrivato dall'avvocato del governo, Jacqueline Romero, la quale ha detto che "il popolo degli Stati Uniti d'America è stato vendicato".

Ha aggiunto che l'esito del processo dovrebbe inviare un messaggio forte: non importa quanto tempo possa essere trascorso, quello che è stato rubato al governo rimane proprietà del governo.

Per quanto riguarda la sorte delle monete, Romero durante il giorno ha eluso le domande su una sua precedente dichiarazione in cui affermava che dovrebbero andare in un museo. Alla fine, più volte sollecitata, ha ammesso di non credere che saranno rifuse, e che probabilmente ci sarà la possibilità di vederle in qualche modo.

Sull'argomento è intervenuto anche Tom Jurkowsky, direttore delle relazioni pubbliche della Zecca, il quale ha detto che una decisione su dove le monete saranno conservate, o esposte, non è ancora stata presa, quando lo sarà verrà comunicato ufficialmente dalla Zecca.

Per il momento, le 10 Double Eagles sono ritornate al Bullion Depository di Fort Knox....al gabbio :lol:

petronius oo)

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Alla fine è stato chiesto a Jacqueline Romero (della quale finalmente sono riuscito a scovare una foto, anche se minuscola) che cosa si sentiva di dire ai collezionisti che sicuramente sarebbero stati delusi (a leggere i forum e i siti numismatici americani, io userei un altro termine, ma non posso dirlo qui :rolleyes:) dalla conclusione del processo.

Romero ha detto di aver seguito questo caso per cinque anni, durante i quali ha imparato a conoscere le monete e i collezionisti "la maggior parte dei quali sono persone straordinarie" :D che "non vorrebbero mai collezionare beni rubati".

petronius :)

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...collezionisti che sicuramente sarebbero stati delusi....dalla conclusione del processo.

Sto seguendo il forum Collectors Universe già segnalato al post #97 per essere quello a cui partecipa Roger Burdette, esperto numismatico dei Langbord.

La percentuale dei "delusi" è, a dir poco, del 99% :rolleyes: Alcuni temono addirittura che le monete possano essere rifuse, anche se convengono che sarebbe una decisione assurda, visto soprattutto il loro potenziale valore. Già, perchè altri ipotizzano che il governo possa anche decidere di venderle <_<

Cosa che, sostengono altri ancora, non è legalmente possibile, poichè il governo stesso, in occasione della vendita della moneta Farouk/Fenton, ha rilasciato un documento ufficiale in cui assicurava che quella sarebbe stata la prima e l'ultima 1933 Double Eagle monetizzata e della quale, quindi, sarebbe stato permesso il libero commercio.

La maggior parte, comunque, pensa che finiranno allo Smithsonian, a far compagnia alle due che sono lì dal 1934, o in qualche altro museo, forse più di uno.

Mi piacerebbe ascoltare a questo proposito il parere degli amici americani del forum, io, prima di darvi il mio e di aggiornarvi con altri commenti, vi lascio con una notizia dell'ultim'ora.

L'avvocato Barry Berke ha chiesto l'annullamento del verdetto, in quanto, secondo lui, il governo non ha dimostrato quanto gli era stato richiesto nel processo precedente, e cioè che le monete sono state rubate.

Il giudice Davis ha ora 30 giorni di tempo per rispondere alla richiesta di Berke.

petronius :)

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L'avvocato Barry Berke ha chiesto l'annullamento del verdetto, in quanto, secondo lui, il governo non ha dimostrato quanto gli era stato richiesto nel processo precedente, e cioè che le monete sono state rubate.

A tale proposito, riporto alcuni passi di un interessante intervista a David Ganz (foto) apparsa su Coin Week.

Ganz, che è un avvocato che è stato coinvolto in numerose cause riguardanti monete rare, nonchè collezionista anch'egli ed esperto della legislazione americana sulle monete da collezione, pensa che la richiesta di Berke abbia ragionevoli possibilità di successo.

Anche se il giudice Davis ha una buona reputazione, Ganz sostiene che ha fatto "errori cruciali che probabilmente hanno influenzato l'esito del caso", rendendo molto difficile la vittoria della famiglia Langbord.

In particolare, la giuria sarebbe stata fuorviata su questi aspetti:

-la giuria non ha compreso che lo scambio "moneta per moneta" non registrato, era una pratica comune presso la Zecca di Philadelphia fin dal 1790 (dall'apertura della Zecca stessa). Era prassi comune andare alla Zecca e chiedere di poter sostituire una moneta di annata comune con un'altra di annata più rara, la cosa veniva fatta in genere senza alcuna formalità;

-la giuria sarebbe stata portata a credere che Switt e McCann, cassiere-capo di Philadelphia, possano aver cospirato per impadronirsi delle monete. Ma, sostiene Ganz, questo è illogico, dal momento che sia i dipendenti della Zecca, che commercianti e collezionisti, avrebbero potuto acquisire legalmente le 1933 Double Eagles;

-il giudice ha permesso alla giuria di essere infiammata da fuorvianti affermazioni negative riguardo Israel Switt e sua figlia Joan;

-non è stato compreso il clima politico degli ultimi anni '30 e degli anni '40, per cui i commercianti d'oro, in generale, compresi quelli rispettosi della legge, avevano motivo di aver paura del Dipartimento del Tesoro, e di non cooperare con esso;

-alla giuria è stato permesso di ascoltare il racconto del caso Barnard (ne abbiamo accennato al post #103), che non aveva attinenza col dibattimento ed è risultato fuorviante.

LG Barnard era un collezionista costretto a restituire la sua 1933 Double Eagle al governo nel 1947.

Barnard, secondo Ganz, avrebbe dovuto sostenere che la sua moneta non era stata rubata, invece si era limitato a dire di averla acquistata in buona fede. Ora, nel 2011, la giuria potrebbe aver avuto l'impressione che Barnard avesse accettato il fatto che la sua Double Eagle era stata rubata.

Alla fine, niente di nuovo rispetto a quanto già sapevamo.

Nel prossimo post vi dico il mio parere, per il quale temo che gli americani mi impiccheranno all'albero più alto :lol:

petronius :)

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All'inizio, lo confesso, il mio cuore di collezionista batteva per i Langbord :D

Ma poi, seguendo il dibattimento, mi sono venuti non pochi dubbi sulla loro credibilità <_<

Un argomento nemmeno sfiorato (probabilmente di proposito) nei forum e nei commenti sulla sentenza è stato quello del ritrovamento delle monete, che a mio parere è invece fondamentale.

Joan Langbord ha ammesso di aver visitato la famosa cassetta di sicurezza numerose volte prima del ritrovamento delle monete, nell'agosto 2003.

Questo a partire, come minimo, dal 1996, come confermato anche dai doumenti della banca, che però, per un motivo che non mi è chiaro, non risalgono oltre quella data.

L'avvocato Romero nella sua arringa ha ipotizzato che proprio nel 1996 sia stata affittata la cassetta, e in questo caso a introdurvi le monete non possono essere stati che i Langbord di oggi....Israel Switt era morto da sei anni.

Se invece la cassetta era stata affittata da Izzy ed era stato lui a metterci le monete, questo era sicuramente avvenuto prima del 1990. In questo caso, Joan e i suoi figli avrebbero avuto la possibilità di visitare la cassetta per un tempo pressochè doppio, poichè è difficile pensare che, dalla morte di suo padre, Joan abbia lasciato trascorrere ben sei anni prima di farsi venire la fantasia di vedere cosa c'era dentro.

Ancor più difficile credere che per sette anni, e forse più, si sia limitata a infilarci una mano per pescare i gioielli di sua madre e girare la testa dall'altra parte, stando ben attenta a non guardare troppo in profondità :rolleyes:

D'accordo, le monete non erano a vista, ma chiuse in una specie di rotolo, come probabilmente i gioielli, ma....mai, in sette anni, le era venuta l'idea di un inventario generale?

La mia conclusione, che forse è stata anche quella della giuria, è che su questo punto fondamentale i Langbord abbiano mentito, e da qui a ipotizzare che abbiano mentito anche sul resto, il passo è breve.

Io credo che fossero a conoscenza delle monete da ben prima del 2003, forse fin dal 1977, quando "nonno Izzy" aveva improvvisamente incaricato suo nipote Roy di andare da Philadelphia a New York per informarsi sul loro potenziale valore.

Ma se da questo viene meno la fiducia nei Langbord, allora è facile presumere che sapessero anche in quale modo il loro antenato ne era venuto in possesso, e che fosse un modo niente affatto legale <_<

La mia conclusione, da collezionista italiano che vede le cose con un distacco sicuramente difficile per un collezionista americano, è che la decisione della giuria sia stata giusta, pur riconoscendo che, come siano andate realmente le cose nel 1933, probabilmente non lo sapremo mai :ph34r:

Ora, mi auguro che al più presto le 10 monete siano rese disponibili per il pubblico :)

petronius oo)

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Posto che non si può che sposare il tuo ragionamento, Petronius, che poi è con tutta probabilità quello fatto dalla giuria, ritengo che la sentenza si rivelerà un precedente pericoloso per il collezionismo americano; con essa si da ragione al governo, che pure non ha dimostrato inconfutabilemente la provenienza illecita delle monete (come ha sottolineato Ganz), aprendo uno spiraglio anche nel notorio "paese della Libertà" ad una presunzione di colpevolezza che puzza un po' di medioevo e a cui noi italiani siamo in parte già abituati (si pensi ai sequestri molte volte indebiti di monete e oggetti d'arte ai collezionisti secondo l'adagio della proprietà demaniale o, come in questo caso, dell'incertezza del titolo di acquisto). Ahimè, quando si tratta di storia, se non si ha uno scontrino od un contratto bisogna rassegnarsi. E' un po' come comprare su ebay, dove se ti fregano 9 volte su 10 non puoi fare nulla; in questo ambito, la sola parola "sequestro" è mortale, dato che di garanzie per il soggetto che subisce la misura ce ne sono sì tante, ma perlopiù sulla carta...

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Attenzione, questa era una causa civile: non credo che in questo caso si possa parlare di innocenza e colpevolezza. I giurati in pratica sono stati chiamati soltanto a stabilire di chi erano le monete. Eventuali reati sarebbero stati o prescritti o commessi da persone ampiamente defunte. Nel caso dei sequestri "nostrani" che tu citi, invece, si viene sempre a giudicare su una responsabilità penale, che si parli di furto d'arte, illecito impossessamento, ricettazione, o altro.

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Attenzione, questa era una causa civile: non credo che in questo caso si possa parlare di innocenza e colpevolezza. I giurati in pratica sono stati chiamati soltanto a stabilire di chi erano le monete. Eventuali reati sarebbero stati o prescritti o commessi da persone ampiamente defunte. Nel caso dei sequestri "nostrani" che tu citi, invece, si viene sempre a giudicare su una responsabilità penale, che si parli di furto d'arte, illecito impossessamento, ricettazione, o altro.

Vero, hai ragione. Ma che io sappia spesso i sequestri persistono (magari sotto altra forma) anche a seguito di archiviazioni e proscioglimenti. Lessi anche qui su laMoneta di persone che impiegarono decenni per riottenere le monete a loro sequestrate, pur se di loro legittima proprietà; e lo stesso vale per alti oggetti d'arte. E' il principio che mi preoccupa, che uno possa essere chiamato, in qualsivoglia sede giudiziaria, o peggio amministrativa, a dover giustificare la propria proprietà sulla base soltanto del fatto che l'oggetto in questione ha più di cento anni. Nulla infatti impedisce anche allo stato italiano di agire semplicemente per la rivendica dei beni di supposta proprietà demaniale, con strumenti (discposti dal giudice) che però hanno la sostanza di quelli usati nel processo penale. E' la questione del solve et, semmai forse un giorno, repete che mi disturba, anche perché a fronteggiarsi per la proprietà di una cosa non sono due pari, ma una formica e Moloch.

Ricordo un caso visto anche a Le Iene, di un pastore sardo che trovò in un campo una venere di pietra, di supposta età nuragica, una delle poche del suo genere. Lui, non essendo persona colta sul versante dell'archeologia, lo conservò per anni nella cantina di casa sua, finché un giorno anni dopo la Guardia di Finanza gli notificò un avviso di garanzia ed il sequestro dell'oggetto. Dopo pochi mesi il suo fascicolo venne archiviato, o lui venne prosciolto, non ricordo, ma la venere marcisce ancora nel magazzino del museo di Cagliari, in attesa della valutazione della soprintendenza. Ora capisco che tecnicamente non si possa parlare di sequestro, ma la sostanza è quella; potremmo chiamarla "confisca impropria"...

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ritengo che la sentenza si rivelerà un precedente pericoloso per il collezionismo americano; con essa si da ragione al governo, che pure non ha dimostrato inconfutabilemente la provenienza illecita delle monete....aprendo uno spiraglio anche nel notorio "paese della Libertà" ad una presunzione di colpevolezza che puzza un po' di medioevo

Questa è in effetti la preoccupazione maggiore dei collezionisti USA, che temono che il caso possa costituire un precedente, e che il governo possa "richiedere indietro" altre monete la cui regolare distribuzione è stata perlomeno dubbia. Si cita espressamente il caso dei 10 dollari "indiano" del 1933, di cui si è parlato anche al processo, ma più in generale si teme per tutte le monete rare dell' '800, quelle conosciute in pochi o pochissimi esemplari, che rischierebbero di vedersi affibbiare la qualifica di "tesoro nazionale" con conseguente pretesa del governo di rientrarne in possesso.

Personalmente ritengo esagerati questi timori, anche se in linea di principio condivido la tua affermazione che "si aprirebbe uno spiraglio ad una presunzione di colpevolezza che puzza un pò di medieovo", che però andrebbe valutata caso per caso.

Bisogna considerare anche le azioni della controparte, e quando questa, come a mio parere i Langbord nel caso specifico, suscita forti dubbi di sincerità e correttezza non si può non tenerne conto.

Mentire sotto giuramento, anche se la cosa riguarda soltanto una causa civile senza risvolti penali, agli occhi degli americani è considerato un peccato peggiore del peccato stesso...non dimentichiamoci che un presidente ha rischiato di essere cacciato non perchè si è portato a letto una stagista, ma perchè, difronte a una commissione parlamentare, ha giurato di non averlo fatto :rolleyes:

E se la giuria si è fatta la convinzione che i Langbord abbiano mentito sul ritrovamento delle monete (come me la sono fatta io, ma ovviamente la mia opinione non conta nulla) questo non può non aver influito sulla decisione finale ben più del fatto che il governo non abbia adempiuto a quanto richiesto nel primo grado di giudizio, ovvero dimostrare che le monete sono state rubate.

petronius oo)

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Petronius, sembra che NGC abbia rimosso la pagina relativa alle Double Eagles che hanno periziato. Ricordo che una era un MS66, hai per caso modo di trovare i gradi che NGC ha assegnato?

L'unica cosa che ho trovato sono un paio di forum con i link alla pagina della NGC, ma la pagina non c'è più <_<

Mai dire mai :D

Alla fine la MS66 è saltata fuori, e noi ce la godiamo ;)

petronius :)

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Mi piacerebbe ascoltare....il parere degli amici americani del forum

No opinion? :rolleyes:

petronius :)

Purtroppo petronius sono stato così tanto impegnato al lavoro che non mi sono fatto neanche un'opinione su tutto quello che è successo.

Non che qui ce ne fosse bisogno, vista la tua copertura quotidiana con commento.

Ti dico che anche io tifavo per i Langboard ma alla fine mi sono sembrati pochi limpidi nelle loro mosse (e adesso penso che rimpiangano anche di aver seguito il consiglio dell'avvocato in prima battuta) e questo mi ha dato da pensare.

Sono contento che abbia vinto il governo americano, sperando che le monete vengano esposte, magari dopo averle rimosse dagli slabs.

Questa però è una prova di forza del governo che potrebbe ripetere a proprio piacimento (anche se bisogna dire che il governo non "agisce" e "pensa" come un essere umano ma come un'organizzazione). Il rischio potrebbe esserci per quelle monete che non sono ufficialmente uscite dalla zecca, seppur riconosciute, tipo il Nickel del 1913.

Ciao e grazie ancora, prima o poi troverò il tempo di leggere tutta questa discussione con attenzione.

A questo punto non credo che le "altre" Double Eagle verranno mai fuori...

MM

PS. se sei sul CU Forum, cercami, ho lo stesso nickname(tutto minuscolo).

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A questo punto non credo che le "altre" Double Eagle verranno mai fuori...

Infatti...io le mie le ho sotterrate ancor più in profondità :lol:

petronius :)

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  • 3 settimane dopo...

Grazie per questo meraviglioso sforzo, petronius. Come al solito. ;) Grazie mille!

Devo ammettere che ero estremamente felice circa il verdetto. Ma rimpiango una cosa a questo proposito —e sono sicuro che si fa troppo, petronius—qualunque possibilità ci avrebbe potuto essere che voi ed io mai vedrebbe un dollaro di Pace 1921 all'interno della nostra vita ora è praticamente pari a zero.

:( v.

--------------------------------------------

Thank you for this wonderful effort, petronius. As usual. ;) Mille grazie!

I have to admit I was extremely happy about the verdict. But I do regret one thing about it—and I’m sure you do too, petronius—whatever chance there might have been that you and I would ever see a 1921 Peace Dollar within our lifetime is now virtually zero.

:( v.

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ho letto la storia..che dire...il governo ha fatto bene!!..anche perchè se va bene ne spuntavano fuori ancora delle altre!

il mondo è pieno di furbi! eppoi dicono di noi!!...

Ma la cosa dovrebbe anche far riflettere sul gioco sporco che è all'origine del collezionismo di oggetti in ragione di scarsità....parere mio ..tutto bluf!!

Ora la Banca Italia ritira le vecchie lire...chissa che giochetti salteranno fuori...! L'unico valore certo delle monete è il metallo..il resto è bluf!

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