Vai al contenuto
IGNORED

Buone notizie dalla Sardegna


Risposte migliori

Buona sera a tutti.

Ogni tanto capita di imbatterci in una buona notizia proveniente dal versante giudiziario.

In questo caso è la volta di un collezionista, attivo per qualche tempo anche su Ebay, che nel 2008 venne denunciato per la violazione dell'art. 176 del Codice Urbani (Impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato).

Sono venuto infatti in possesso della motivazione e del dispositivo della sentenza resa dal Tribunale di Oristano nella persona del Giudice monocratico dott. Modestino Villani in data 20 aprile 2011, con la quale il giovane imputato oristanese è stato assolto con la formula "perchè il fatto non sussite", ottenendo inoltre la restituzione di tutto il materiale numismatico che gli era stato sequestrato durante le indagini preliminari.

La sentenza è stata depositata in Cancelleria solo di recente e, al momento, non dispongo ancora del testo ufficiale integrale ma solo della trascrizione della motivazione, che mi ha cortesemente inviato una Collega.

Nei prossimi giorni reperirò una copia completa del provvedimento.

Per Vostra maggiore chiarezza, dividerò l'intervento in 3 parti, riportando nella prima l'antefatto, così come descritto in un articolo apparso sul maggiore quotidiano regionale il 14 ottobre del 2010, in modo che Vi possiate fare un'idea della vicenda

Nella seconda parte posterò invece la motivazione della sentenza e nella terza i riflessi giornalistici conseguenti all'assoluzione.

Premetto che ho "oscurato" dai documenti unicamente il nome e cognome della persona coinvolta, che so però essere conosciuta da numerosi frequentatori di questo forum.

Saluti e buona lettura. I commenti subito dopo.

Michele

Modificato da bizerba62
Link al commento
Condividi su altri siti


Caro Bizerba 62 non vedo l'ultima notizia del giornale (che invece mi incuriosisce molto).

E comunque grazie. Finalmente una buona notizia per i collezionisti...

Link al commento
Condividi su altri siti


Se ho ben interpretato sono state le dichiarazioni dei consulenti (sia del PM che della difesa) che , concordi nel dire che le monete difettavano della "culturalità", hanno portato all'assoluzione.

Speriamo si continui su questa linea.

Link al commento
Condividi su altri siti


Ma le monete in questione dove erano state trovate? Nel sottosuolo? E i bronzetti di epoca nuragica di cui si parla nell'articolo iniziale, dove sono finiti?

Allora la sentenza afferma la non punibilità (perchè non bene culturale) della appropriazione di un ritrovamento?

Ci sono molte cose che non mi sono chiare, seppure con la certezza che i giornali gonfiano le notizie (e che i giornalisti generalmente non capiscono molto di numismatica). dry.gif

Link al commento
Condividi su altri siti


Guest utente3487

perché dovrebbe far scuola solo ad Oristano?

Potrebbe, non dovrebbe....

Perché potrebbe solo ad Oristano?

Perchè è una sentenza che chiude un caso e non ha valore per casi analoghi, tuttalpiù da indirizzo, ed essendo Oristano un posto piccolo può essere che per altri casi analoghi ci si comporti alla stessa maniera...

Link al commento
Condividi su altri siti

Inviato (modificato)

Ciao a tutti.

"Caro Bizerba 62 non vedo l'ultima notizia del giornale (che invece mi incuriosisce molto)....".

Caro Arka, l'ultima notizia del giornale, quella relativa all'assoluzione, purtroppo non la vedi non perchè me la sia dimenticata ma perchè non c'è.................

Infatti, come molto spesso accade, la stampa è stata pronta a mettere "il mostro" in prima pagina ma è stata molto meno pronta a riportare la notizia che quel "mostro" in realtà "mostro" non era...............

Poi qualcuno si chiede anche perchè le vendite dei quotidiani siano in costante ribasso...........

La sentenza, come tutte le sentenze (per giunta di merito) non è certamente vincolante ma costituisce un "precedente" che può essere richiamato in casi analoghi a quello deciso davanti a qualunque Giudice della Repubblica.

Devo però completare quanto ho finora riportato, aggiungendo le seguenti informazioni:

1. il convincimento del Giudice sulla non "culturalità" dei beni sequestrati al malcapitato di turno, si è formato dopo che il Tribunale ha sentito le considerazioni espresse dai due consulenti di parte; quello del P.M. e quello dell'imputato.

In pratica, il consulente del P.M. ha concordato con quello dell'imputato in ordine alla mancanza del requisito della rarità e del pregio rivestito dal materiale in sequestro.

La "irrilevanza culturale" del suddetto materiale deve essere emersa con straordinaria evidenza, se lo stesso P.M. d'udienza ha chiesto, nella sua requisitoria, l'assoluzione dell'imputato.

2. Ci sarebbe da chiedersi come mai il consulente del P.M., posto dinanzi al contraddittorio del dibattimento, abbia cambiato opinione circa la "culturalità" dei beni in sequestro.

Se anzichè propendere per la culturalità del materiale nella fase senza contraddittorio delle indagini preliminare avesse da subito espresso il parere reso in udienza, il povero malcapitato di turno avrebbe verosimilmente ottenuto il proscioglimento in istruttoria dopo qualche mese.

Ancora una volta (scusate se mi ripeto come un disco rotto....), vorrei sottolineare come questi processi vengano decisi, prima ancora che dai Giudici, daii consulenti del P.M. (o, quando vengono nominati dai Consulenti del Giudici del dibattimento).

Finchè tali Consulenti non saranno in grado di mettere a fuoco il concetto di "bene culturale numismatico", come stabilito e precisato dall'art. 10 del Codice Urbani, non ci sarà da stupirsi se continueremo a leggere sentenze come quella di cui ci stiamo occupando.

La visione "accademica" di bene culturale, per carità, rispettabilissima, non ha tuttavia nulla ha a che vedere con quella giuridica, e la sentenza del Tribunale di Oristano implicitamente conferma questo principio.

3. Coloro che fossero stati indagati per aver acquistato su Ebay dal "mostro" qualche monetina da 10 o 15 euro, se volessero produrre nel loro procedimenti una copia della sentenza del Trib. di Oristano, possono contattarmi con un MP e appena ne sarò in posseso la invierò.

Quanto meno potranno dimostrare che il venditore non era un pericoloso delinquente.

Saluti.

Michele

Modificato da bizerba62
Link al commento
Condividi su altri siti


Finchè tali Consulenti non saranno in grado di mettere a fuoco il concetto di "bene culturale numismatico", come stabilito e precisato dall'art. 10 del Codice Urbani, non ci sarà da stupirsi se continueremo a leggere sentenze come quella di cui ci stiamo occupando.

Mi sfugge un punto: ma questo articolo non era stato abrogato nel 2006? Allora in base a cosa si è formato nei consulenti il parere di "irrilevanza culturale" dei presunti corpi di reato? La questione mi pare di una certa rilevanza, visto che evidentemente deve esistere una qualche giurisprudenza precedente in argomento.

Link al commento
Condividi su altri siti


"Ma le monete in questione dove erano state trovate? Nel sottosuolo? E i bronzetti di epoca nuragica di cui si parla nell'articolo iniziale, dove sono finiti?

Allora la sentenza afferma la non punibilità (perchè non bene culturale) della appropriazione di un ritrovamento?"

Da quello che so il materiale gli era stato sequestrato tutto a casa.

La sentenza non mi pare affermi la non punibilità delle appropriazioni di un ritrovamento....afferma soltanto che i beni sequestrati non erano "beni culturali" secondo la previsione del D. Lgs.vo nr. 42/2004 (Codice Urbani).

M.

Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao Alessandro.

"Mi sfugge un punto: ma questo articolo non era stato abrogato nel 2006?"

Nel 2006 è stato abrogato l'art. 2-decies.

L'art. 10, che fornisce la definizione di "bene culturale" è invece vivo e vegeto.................... ;)

M..

Link al commento
Condividi su altri siti


...

Perchè è una sentenza che chiude un caso e non ha valore per casi analoghi, tuttalpiù da indirizzo, ed essendo Oristano un posto piccolo può essere che per altri casi analoghi ci si comporti alla stessa maniera...

Questo è sempre vero: i casi giudiziari sono come i fiocchi di neve, non ne esistono mai due identici (e neanche necessariamente analoghi, o simili, o come li vuoi definire).

Sarà poco o nulla, è verissimo, ma è pur sempre una sentenza. Certezze non ne da, ma suppongo che un avvocato difensore la potrebbe citare anche a Bolzano.

Link al commento
Condividi su altri siti


Nel 2006 è stato abrogato l'art. 2-decies.

Ho capito, è quello che parlava di beni numismatici, criteri per la rilevanza/non rilevanza culturale, monete seriali e ripetitive ecc. ecc..

Quindi di fatto il concetto di rilevanza/irrilevanza culturale rimane valido, solo che deve essere valutato caso per caso. Il che presumo richieda il parere di consulenti qualificati. Questi sono, presumo, i famosi "periti del tribunale". Oppure la qualifica per poter effettuare questo tipo di consulenze è differente?

Mi domando se, sulla base delle consulenze già effettuate, non sia possibile elaborare una specie di banca dati delle monete non rilevanti dal punto di vista culturale (ovvio che si parla di singoli esemplari decontestualizzati, evidentemente i ritrovamenti fanno storia a sè)

Link al commento
Condividi su altri siti


Riporto da quest'altra discussione.

...

Forse non faccio male a riportare il testo integrale dell'art. 2-decies (anche se sarà la decima volta che lo faccio)::

"Art. 2-decies. - (Collezioni numismatiche). - 1. Alla lettera A,

numero 13, dell'allegato A al codice dei beni culturali e del

paesaggio, la lettera b) e' sostituita dalla seguente:

"b) Collezioni aventi interesse storico, paleontologico,

etnografico o numismatico, ad eccezione delle monete antiche e

moderne di modesto valore o ripetitive, o conosciute in molti

esemplari o non considerate rarissime, ovvero di cui esiste un

notevole numero di esemplari tutti uguali".

2. Per le monete di modesto valore o ripetitive, ovvero di cui

esiste un notevole numero di esemplari tutti uguali, non rientranti

nelle collezioni di cui alla lettera b) della lettera A, numero 13,

dell'allegato A al codice dei beni culturali e del paesaggio, come

sostituita dal comma 1 del presente articolo, e' escluso l'obbligo di

denuncia di' cui all'articolo 59 del medesimo codice, nonche' ogni

altro obbligo di notificazione alle competenti autorita'".

M.

Link al commento
Condividi su altri siti


Guest utente3487

...

Perchè è una sentenza che chiude un caso e non ha valore per casi analoghi, tuttalpiù da indirizzo, ed essendo Oristano un posto piccolo può essere che per altri casi analoghi ci si comporti alla stessa maniera...

Questo è sempre vero: i casi giudiziari sono come i fiocchi di neve, non ne esistono mai due identici (e neanche necessariamente analoghi, o simili, o come li vuoi definire).

Sarà poco o nulla, è verissimo, ma è pur sempre una sentenza. Certezze non ne da, ma suppongo che un avvocato difensore la potrebbe citare anche a Bolzano.

Senza dubbio, anche se rimane sempre l'incognita della qualità delle perizie.

Link al commento
Condividi su altri siti

Riporto da quest'altra discussione.

...

Forse non faccio male a riportare il testo integrale dell'art. 2-decies (anche se sarà la decima volta che lo faccio)::

"Art. 2-decies......"

M.

Questo articolo come detto sopra e' stato abrogato, non e' piu' valido quindi.

Secondo me continuare a riportarlo puo' solo generare confusione negli utenti.

Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie Bizerba,

direi sentenza importante comunque.

Lessons learned:

-In mancanza di perizie "talebane" i giudici sembrano iniziare ad orientarsi verso un ridimensionamento della vicenda. L'inversione dell'onere della prova per quanto riguarda il lecito possesso sembra almeno in questo caso non essere stata perseguita.

-Trovo strano che il perito dell'accusa abbia cambiato opinione durante il dibattimento...Gli hanno portato la perizia contraria di qualche luminare universalmente accettato?

-In presenza di perizie sull'assoluto valore culturale di quanto sequestrato purtroppo il processo si mette male, in questo senso la perizia ha grande importanza.

-Sarebbe importante capire se le perizie (e la conseguente "culturalita' ") sono in qualche modo influenzate dalla rarita' delle monete o se, in presenza di monete decontestualizzate, l'eventuale rarita' non e' sufficiente per dichiararle bene culturale. Mi sembra di poter intendere che la perizia espressa in questo caso sia in questa direzione, in quanto se ho inteso bene i bronzetti nuragici non sono stati dichiarati beni culturali (e credo non si possano considerare propriamente comuni e ripetitivi).

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.