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IGNORED

Un sesterzio di Volusiano...particolare


centurioneamico

Risposte migliori

Vorrei sottoporvi la foto di un sesterzio di Volusiano in vendita su Vcoins.

La moneta potrebbe passare inosservata ma in realtà potrebbe nascondere qualcosa di insolito e vorrei conoscere il vostro parere in merito:

post-66-0-24834300-1309852385_thumb.jpg

Questa la descrizione fornita dal venditore:

VOLUSIAN AE sestertius. IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG, laureate, draped & cuirassed bust right, seen from behind. Reverse - IVNONI MARTIALI SC, Juno seated facing in domed distyle temple. RIC 253a, Cohen 46. 27mm, 12.5g.

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Salve. La moneta postata, a quanto pare, è abbastanza rara (R2). Desidero segnalare in merito questa discussione in cui si trattava proprio di questa tipologia: forse può essere utile.

Inoltre, sullo stesso sito, ho visto un altro esemplare della stessa tipologia, forse in condizioni leggermente migliori : http://www.vcoins.com/ancient/cjmartin/store/viewItem.asp?idProduct=861

Modificato da Caio Ottavio
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Grazie per aver inserito il riferimento ad una interessante discussione sulla raffigurazione del rovescio; ma la cosa insolita che intendevo non riguarda la raffigurazione...;)

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Sul RIC ce ne sono due : il 253a, come quello in foto, e il 253b. Le diciture combaciano perfettamente sia al D/ che al R/; l'unica differenza tra le due varianti è la forma architettonica dell'edificio sacro: nella 253a il tempio è distilo e munito di cupola, mentre nel 253b il tempio viene indicato di forma rotonda. Il ritratto dell'imperatore è definito "seen from behind" nel 253a, mentre nel 253b non viene specificato niente al riguardo.

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Se è il 253 ci sono due colonne in più, se invece è il 252 manca il pavone.

[edit] cercavo sul RIC e non ho letto i post precedenti, dici che non sono le raffigurazioni? Il metallo forse? Però anche la legenda del verso sembra avere un carattere in più, dopo ...MARTIAL... mi sembra ci siano altri due caratteri, e non solo la I.

Modificato da Exergus
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Sul RIC ce ne sono due : il 253a, come quello in foto, e il 253b. Le diciture combaciano perfettamente sia al D/ che al R/; l'unica differenza tra le due varianti è la forma architettonica dell'edificio sacro: nella 253a il tempio è distilo e munito di cupola, mentre nel 253b il tempio viene indicato di forma rotonda. Il ritratto dell'imperatore è definito "seen from behind" nel 253a, mentre nel 253b non viene specificato niente al riguardo.

Il 253a è un sesterzio, il 253b è un asse, non sono due varianti, sono due monete diverse.

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cercavo sul RIC e non ho letto i post precedenti, dici che non sono le raffigurazioni? Il metallo forse? Però anche la legenda del verso sembra avere un carattere in più, dopo ...MARTIAL... mi sembra ci siano altri due caratteri, e non solo la I.

La particolarità va in effetti ricercata nel metallo...in un certo senso.

L'aspetto del modellato, osservando i singoli particolari, non vi dice nulla? Secondo voi è tutto in linea con le emissioni ufficiali di quel periodo?

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cercavo sul RIC e non ho letto i post precedenti, dici che non sono le raffigurazioni? Il metallo forse? Però anche la legenda del verso sembra avere un carattere in più, dopo ...MARTIAL... mi sembra ci siano altri due caratteri, e non solo la I.

La particolarità va in effetti ricercata nel metallo...in un certo senso.

L'aspetto del modellato, osservando i singoli particolari, non vi dice nulla? Secondo voi è tutto in linea con le emissioni ufficiali di quel periodo?

"...ai posteri l'ardua sentenza....."

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Ciao a tutti,

premetto la mia limitata esperienza, ma la prima moneta postata non mi piace granchè in quanto a nitidezza di dettagli e rilievi.

Spesso infatti monete antiche di pari o peggiore conservazione pur perdendo i dettagli maggiormente in rilievo dell'impronta mantengono chiaramente quelli meno sporgenti, fino al caso di esemplari in cui è possibile osservare praticamente soltanto le "ombre" delle impronte senza quasi nessun rilievo rimasto.

Ciao

ES

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Come ha sottolineato Emilio Siculo, l'aspetto del modellato appare piuttosto "fumoso" nonostante la conservazione non sia poi così bassa, soprattutto al R.

Dalla foto (cliccate per ingrandirla) si nota anche una profonda pulizia meccanica che però non giustifica certe mancanze piuttosto pronunciate. Inserisco ora la foto con evidenziati i particolari anomali:

post-66-0-97468900-1309936030_thumb.jpg

L'ipotesi è che si possa trattare di una moneta ottenuta per fusione multipla (ogni moneta è stata fusa insieme ad altre, tutte collegate tra loro): in almeno due punti si notano infatti le mancanze causate nel momento in cui la moneta è stata separata dalle altre fratturandola (non si tratta della classica frattura del tondello ricavato dalla barra perchè nel punto esatto della frattura, visibile al d. (ma anche al r. in corrispondenza della medesima frattura), si intravede della bava che sarebbe dovuta sparire con la coniazione), in diversi punti al R. mancano alcuni dettagli aventi dimensioni non trascurabili come la S e la C di SC. o la parte terminale della colonna di d. come tutta la seconda colonna di s. o ancora l'anomalia del metallo in corrispondenza della copertura del tempio. Tutte mancanze queste che non sono giustificabili con un semplice slittamento del conio o con una doppia battitura o con corrosioni particolarmente aggressive del metallo.

In conclusione ritengo che si può parlare di un tipo "imitativo".

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Per completezza vorrei aggiungere un altro esemplare ottenuto con la stessa tecnica (Caracalla) e un secondo (Massimo) ottenuto sempre per fusione ma singolarmente, dove, con molta probabilità, durante la colata, lo stampo ottenuto con argilla non adeguata o non perfettamente asciutta, si è deformata.

post-66-0-86132700-1309936615_thumb.jpg

post-66-0-50791200-1309936634_thumb.jpg

Sul sesterzio di Caracalla sono nuovamente visibili i punti in cui la moneta è stata fratturata per essere separata dalle altre che, probabilmente, erano disposte intorno.

In questo caso la fratturazione ha portato via del materiale che certamente sarà rimasto sulle monete gemelle.

Nel caso del Volusiano è possibile che almeno un terzo punto di giunzione con le monete gemelle fosse in corrispondenza della parte bassa del busto dove, se così fosse, la frattura avrebbe causato un'asportazione del metallo della moneta gemella in favore della nostra. E' possibile che tali escrescenze di metallo venissero poi ulteriormente eliminate al fine di cancellare, il più possibile, le tracce della matrice di fusione.

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Se è il 253 ci sono due colonne in più, se invece è il 252 manca il pavone.

...anche la legenda del verso sembra avere un carattere in più, dopo ...MARTIAL... mi sembra ci siano altri due caratteri, e non solo la I.

All'imitativa non avevo pensato... effettivamente non si capisce se le colonne siano 2 o 4

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Forse dico una bestialità... ma, visto che peso e dimensioni sono in linea con le ufficiali, non sarebbe il caso di considerarla un falso d'epoca piuttosto che un'imitativa? Mi rendo conto che a volte il confine è sottile...

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Forse dico una bestialità... ma, visto che peso e dimensioni sono in linea con le ufficiali, non sarebbe il caso di considerarla un falso d'epoca piuttosto che un'imitativa? Mi rendo conto che a volte il confine è sottile...

Il filo è veramente sottile... se riflettiamo un attimo sul concetto di falso potremmo stabilire che vanno considerate tali quelle monete la cui produzione ha portato un certo vantaggio economico al suo produttore; è il caso dei suberati (sia argento che oro) o delle monete prodotte con leghe a basso contenuto di fino o leghe apparentemente simili all'argento (stagno+piombo) o monete placcate d'oro.

Se invece prendiamo come esempio tutte quelle monete prodotte per necessità nelle zone di confine è più probabile che l'emissione fosse ufficialmente accettata e tollerata dalle autorità centrali. Sono un caso i sesterzi di Claudio con la spes al rovescio o tutti quei tipi ottenuti per fusione partendo dall'impronta di monete coniate ufficialmente o ancora quelle che spesso si definiscono "barbariche". In tutti questi casi molto spesso la differenza ponderale tra i nominali ufficiali e quelli non ufficiali è talmente poca che si fatica a comprenderne una eventuale emissione fraudolenta, e la moneta che abbiamo preso in esame appartiene a questa tipologia.

Lo stesso Finetti in "Tecnologia della moneta" preferisce definire questo tipo di emissioni come "imitative".

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Alla fine ho deciso di approfondire lo studio direttamente sulla moneta:

Vi posto una serie di foto di qualità migliore su cui è più facile vedere i dettagli. La prima è una foto del d e r in cui ora sono ben visibili i particolari evidenziati in precedenza tra cui le famose bave in prossimità dei punti di tranciatura del tondello in alto a s e d.

post-66-0-10400400-1310653462_thumb.jpg

Ecco invece una serie di foto scattate alla parte del bordo corrispondente alla porzione di moneta non tranciata dalle tenaglie.

Sono ben visibili le tracce lasciate dalla lima per eliminare i codoli di fusione che probabilmente collegavano questa moneta ad altre due poste più o meno sotto al busto di Volusiano ed in linea con le due troncature superiori..

post-66-0-77297800-1310653718_thumb.jpg

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Ecco infine una foto in cui è possibile vedere tutto il bordo. Posso concludere che la moneta è certamente fusa e che sono anche confermate le ipotesi iniziali della fusione in stampo multiplo (una matrice con un certo numero di impronte collegate tra loro).

post-66-0-57734500-1310653942_thumb.jpg

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Ecco infine una foto in cui è possibile vedere tutto il bordo.

Ma che diavoleria hai usato? :blink: nella mia ignoranza mi viene in mente uno specchio conico...

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Ma che diavoleria hai usato? :blink: nella mia ignoranza mi viene in mente uno specchio conico...

Non si dice :D

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