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IGNORED

Filippo III Arrideo


FlaviusDomitianus

Risposte migliori

Stimolato dalle parole di apollonia in precedenti discussioni (come questa: ), nel coltivare il ramo greco della mia collezione ho prestato particolare attenzione alle monete che proponevano questo singolare oggetto, caro ai sovrani macedoni.

Ho scoperto che con un po' di esercizio si riesce a distinguere la provenienza (zecca) di una moneta proprio grazie alla differente fattura dell'oggetto.

Le due monete che seguono provengono entrambe dalla zecca di Mileto in Ionia (Asia Minore) e sono state coniate subito dopo la morte di Alessandro Magno, durante il breve regno dello sfortunato fratellastro Filippo III Arrideo (Φίλιππος Γ' ὁ Ἀρριδαῖος) dal 323 al 317 a.C..

Costui, figlio di Filippo II e di una principessa macedone, ereditò il trono del fratellastro, ma essendo mentalmente ritardato fu posto la tutela del reggente Perdicca.

La madre di Alessandro Magno, Olimpiade, lo fece assassinare nel 317 per favorire l'ascesa al trono del nipote Alessandro IV Ego (Ἀλέξανδρος Aἰγός), il figlio di Alessandro nato postumo dalla principessa persiana Roxana.

Anche lui finì poi assassinato da Cassandro nel 309.

***

La prima moneta è una Unit (o Tetrachalkon) classificata dal Price al n. 2102. Ha un diametro di 17 mm ed un peso di 5,17 grammi. In alto il gorytos ed in basso la clava di Eracle. In esergo una spiga.

post-22231-0-01381100-1318938458_thumb.j

La seconda è 1/4 di Unit (o Chalkos) classificata dal Price 2102A. Ha un diametro di soli 11 mm ed un peso di 1,38 grammi. Non era classificata dal venditore, ma mi sembra che la foggia del gorytos sia la medesima. Stessa disposizione di gorytos e clava.In esergo dovrebbe esserci anche qui una spiga, finita però fuori tondello.

post-22231-0-97418100-1318938467_thumb.j

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Supporter

Ciao Flavius

Questo è il mio Price 2102 - Müller 569 (5,82 g)

post-703-0-78857600-1319121740_thumb.jpg

L'oggetto sotto la clava mi risulta sia una pannocchia e non una spiga. E' vero che in inglese ear significa anche spiga, ma negli USA si usa questo termine per la pannocchia di granoturco. In alcune didascalie dello stesso pezzo si legge barley-ear, cioè pannocchia d'orzo.

apollonia

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Molto bella (come sempre) la tua moneta, Apollonia.

Avevo scritto spiga e non pannocchia perché il granturco non era conosciuto nel mondo antico.

Pannocchia d'orzo mi suona già meglio, penso che aggiornerò in tal senso il mio database.

Modificato da FlaviusDomitianus
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Supporter

Sì, una moneta gradevole nonostante i lievi segni di corrosione in alcuni punti.

Devo dire che anch'io ho subito la tua influenza per questo acquisto proprio assieme al gorytos 'pannocchia'

post-703-0-41042100-1319125196_thumb.jpg

Non è una meraviglia, ma considerato com'era l'argento a quei tempi...

Avevo già programmato invece l'acquisto di due denarii con la raffigurazione al dritto di Eracle/Ercole con copricapo in pelle di leone, precisamente la Cornelia 61 e la Volteia col cinghiale.

Provengono proprio da Roma perchè me li consegnerà sabato a Verona un amico della capitale.

apollonia

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Supporter

@Flavius

Da una consultazione in famiglia si è concluso che la traduzione più appropriata di corn-ear, il termine che Martin Price usa per identificare quel vegetale sul gorytos, sia ‘spiga di cereale’.

La somiglianza a una spiga si vede dal confronto del disegno n. 569 riportato dal Müller e al quale il Price rimanda (a sinistra) con una spiga vera.

post-703-0-10661500-1319190090_thumb.jpg

D’altra parte, nel linguaggio comune, 'spiga' è usato genericamente per qualsiasi infiorescenza, sia semplice sia composta: una spiga (o pannocchia) di granoturco, una spiga d’orzo, d’avena; in particolare, quando non sia determinata, s’intende quella del frumento.

In questa moneta la spiga è più evidente che sui nostri gorytos

post-703-0-77471500-1319190142_thumb.jpg

Inizialmente il vegetale mi sembrava troppo panciuto (specie su altre monete) per essere una spiga, e l'avevo preso una pannochia. Poi, ripensandoci... Chissà se un esperto di botanica che ci legge può pronunciarsi in modo decisivo sulla questione.

apollonia

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@ Apollonia

Più che convincente direi.

Approfitto della tua competenza per un aiuto sull'identificazione di questo simbolo e di conseguenza sull'identificazione della tetra (non è mia, l'ho vista in vendita).

Mi orienterei su un ramo; il Price ne cita di alloro, quercia e palma, ma non trovo corrispondenze che mi soddisfino.

Anche l'aplustre è differente.

Tu cosa ne pensi?

post-22231-0-77361300-1319194532_thumb.j

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Supporter

M'è uscita prima la risposta col nome di mio genero e la foto di mia figlia Daria e del nipotino Alessandro.

apollonia

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M'è uscita prima la risposta col nome di mio genero e la foto di mia figlia Daria e del nipotino Alessandro.

apollonia

Grazie dello spunto. :D

Con una lunga ed estenuante ricerca combinata su Price e acsearch ho trovato la moneta.

E' proprio di Anfipoli, PRICE 111 periodo 323-320: il simbolo è descritto come antler = ramificazione.

Questo è l'esemplare venduto da NAC nel 2005.

post-22231-0-56988600-1319216329_thumb.j

Complimenti per la famiglia e per la scelta dei nomi in tema!

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Supporter

Che quel tetra fosse di Anfipoli ero praticamente sicuro (anche per la postura di Zeus), precisamente del tipo (B) o con titolo regale (scritta ‘BASILEOS ALEXANDROY’ cioè ‘Del Re Alessandro’ sottinteso ‘moneta’).

Non avevo mai visto invece quella figura nel campo a sinistra che è una ramificazione di corna di cervo o di un cervide in genere. Ho poi notato che il Price cita un solo esempio di tetra ‘anter’ senza però riportare l’immagine.

Il primo tetra entrato nella mia collezione circa sette anni fa (quando il ‘mio’ Alessandro era in gestazione) era proprio di Anfipoli (anzi ‘Anfipoli’ come scrive il Price per indicare una zecca di Macedonia, con molta probabilità Anfipoli), come pure il mio ultimo che ho ritirato a Verona la scorsa settimana.

Tra i miei tetra di questa zecca (attualmente quasi una decina) c’è solo questo di tipo (B)

2v835z7.jpg

Nella descrizione della moneta (16,4 g, Price 122, Müller 570) avevo messo un punto di domanda per la traduzione di ‘corn-ear’, la figura nel campo a sinistra: pannocchia o spiga di cereale?

Dopo la nostra discussione sul gorytos ho tolto il punto interrogativo e ho lasciato ‘spiga di cereale’. Il bello della Numismatica è che non hai mai finito di apprendere.

apollonia

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Bella moneta, e anche in buona compagnia.

Questa invece è la mia unica (per ora) tetra di Anfipoli.

Price 112, di tipo B, ha come simbolo di zecca il berretto frigio e pesa 16,80 grammi.

post-22231-0-24184900-1319477010_thumb.j

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Supporter

Dubbio chiarito

La mia impressione dalla foto al post #10 è stata che la moneta non fosse da NAC. Ho chiesto la documentazione a un amico che possidede tutti i cataloghi di questa casa d'asta e ho visto che il tetra è riportato sul catalogo NAC P, che sarebbe la parte meno nobile dell'asta NAC 29. La didascalia della moneta (lotto 1420, base 300 CHF, invenduta) è ridotta all'essenziale (Tetradrachm, Amphipolis c. 323-320, AR 17.14 g. Price 111.), proprio perchè le monete che venivano proposte in questi volumi di 'supporto' all'asta principale, non erano considerate degne di una descrizione troppo accurata.

Questo tetra-anter (25 mm, 17,18 g) accasato al British Museum è sicuramente di qualità migliore

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apollonia

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Interessante la postura di Zeus, così inclinato in avanti, mentre tanto nell'esemplare venduto da NAC quanto in quello in vendita che ho postato per primo ha il più comune busto eretto.

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Interessante la postura di Zeus, così inclinato in avanti, mentre tanto nell'esemplare venduto da NAC quanto in quello in vendita che ho postato per primo ha il più comune busto eretto.

ciao è vero, sembra quasi che lo Zeus raffifìgurato stia cercando di alzarsi....facendosi forza con l'altro braccio .....

interessante raffigurazione.....

ciao

sku

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