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IGNORED

Le monete più attraenti di Alessandro Magno


apollonia

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Il lupo raffigurato per intero o in parte nella monetazione antica chiamato in causa in una recente discussione da Afranio Burro non poteva mancare come simbolo sulle monete di Alessandro Magno. Infatti il Price-740 è un tetra di Argo del 190 a. C. circa con la parte anteriore del lupo nel campo a sinistra e il Price-767 un tetra ‘titolo regale’ di una zecca incerta del Peloponneso coniato nel 280-250 a. C. circa, con la testa di leone nel campo a sinistra.

Purtroppo nella tavole del Price non vi è la foto né dell’uno né dell’altro e la mia ricerca in rete su questi esemplari nelle aste ha dato come risultato ‘non ancora pervenuto’.

Non ci resta che andare alla ricerca degli Alessandri con la wolf-forepart e la wolf-head nel campo a sinistra del rovescio.

Ricordando il grande Lucio: Attenti al lupo. Attenti al lupo. Living togheter. Living togheter.

 

post-703-0-42602900-1425750078.jpg

 

apollonia

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Supporter

Poco fa sono riuscito a ‘stanare’ una dramma con la wolf-head nel campo a sinistra, battuta alla Gorny & Mosch 176 del marzo 2009.

 

post-703-0-50498300-1425767764_thumb.jpg

GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE. Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Drachme (4,08g). Mzst. unbest. Vs.: Kopf des Herak­les mit Löwenfell n. r. Rs.: ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ, Zeus mit Adler thront n. l., davor M und Wolfskopf. Price - ; Müller - . RR! Herrli­che Tönung, vz.

 

La zecca è sconosciuta (forse Mileto?) e la moneta non è pubblicata. Però mi posso ritenere soddisfatto del risultato.

Chissà cosa dice Lucio Dalla se dall’Olimpo degli artisti dà uno sguardo sul forum.

 

 

apollonia

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Poco fa sono riuscito a ‘stanare’ una dramma con la wolf-head nel campo a sinistra, battuta alla Gorny & Mosch 176 del marzo 2009.

 

attachicon.gifDramma Alessandro col lupo.jpg

GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE. Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Drachme (4,08g). Mzst. unbest. Vs.: Kopf des Herak­les mit Löwenfell n. r. Rs.: ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ, Zeus mit Adler thront n. l., davor M und Wolfskopf. Price - ; Müller - . RR! Herrli­che Tönung, vz.

 

La zecca è sconosciuta (forse Mileto?) e la moneta non è pubblicata. Però mi posso ritenere soddisfatto del risultato.

Chissà cosa dice Lucio Dalla se dall’Olimpo degli artisti dà uno sguardo sul forum.

 

 

apollonia

 

Lo stile del rovescio (quei particolare della spalliera del trono e la stessa figura di Zeus) mi ricorda più che Mileto la città famosa per le dracme dal grappolo d'uva: Chio

Anche il dritto mi sembra ne rispecchi lo stile.

Non dimentichiamo inoltre come a Chio vengono generalmente attribuite anche alcune dracme che il Price non ha catalogato come quella con il triscele al rovescio e questo suffragherebbe ancora più le ipotesi che potrebbe essere un'altra dracma di Chio non indicata nel Price.

Complimenti a Apollonia per averla trovata :)

 

Ecco qua sotto la dracma di Chio con triscele che la CNG ha attribuito a Chio.

Alexander III, AR drachm, Chios. ca 290-270 BC. 20mm, 4.12g.

Head of Herakles right, wearing lionskin.

ALEXANDROY, Zeus seated left, holding eagle and sceptre.

Triskeles in left field.

Unpublished symbol at Chios mint.

Price –; Newell -; Hersh, Additions -; Müller -.

CNG Online Shop 191734

Another sold by Jencek Ancient Coins, jhecoins.com, April 2013. Article Y05011

post-4998-0-84905200-1425810589.jpg

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Supporter

In effetti la M compare come simbolo nel campo a sinistra delle dramme di Chio, ma in genere all’interno di un cerchio. In questa dramma, invece, la M non ha contorno e sotto di essa c’è un particolare non ben identificabile che potrebbe anche essere una testa di lupo.

 

post-703-0-71115400-1425821630_thumb.jpg

KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Drachm (20mm, 4.06 g). Chios mint. Struck circa 290-275 BC. Head of Herakles right, wearing lion's skin headdress / Zeus seated left, holding eagle and sceptre; M and lion’s head (?) left. Price -; Müller -. EF, lightly toned, slightly double struck.

 

 

apollonia

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Ammetto che non avrei mai riconosciuto il lupo senza la descrizione :D

 

Dev'essere un lupo mimetizzato della Macedonia :yahoo: 

 

 

apollonia

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Inviato (modificato)

Messaggio scritto qui per errore.

 

E' quello al post # 30 della pagina http://www.lamoneta.it/topic/135355-il-lupo-nella-monetazione-antica/page-2#entry1544182

 

 

apollonia

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Non ho trovato un tetradramma di Menfi suberato che facesse pendant con il ‘didramma della rosa’ del mio post # 33 in http://www.lamoneta.it/topic/134380-dramma-di-alessandro-magno-suberata/page-2

 

In compenso ho scoperto questo tetradramma Price 3971 dal quale è stata tagliata una fettina in corrispondenza della fronte di Eracle per il test di autenticità.

 

post-703-0-81057200-1425900280.jpg

 

KINGS of MACEDON. Alexander III. 336-323 BC. AR Tetradrachm (26mm, 17.23 gm). Memphis mint. Struck circa 326-313 BC. Head of Herakles right, wearing lion's skin headdress / Zeus seated left, holding eagle and lotus-tipped sceptre; rose in left field; DI-O under throne. Price 3971; Müller 124; SNG Copenhagen 7. Toned, good VF, test cut into forehead.

 

 

apollonia

 

 

 

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Supporter
Inviato (modificato)

In quest’altro esemplare il prelievo è stato effettuato con una raschiatura del diritto che ha lasciato un segno anche sul rovescio. Peccato perchè il volto è in bello stile.

 

post-703-0-64372700-1425910599_thumb.jpg

KINGS of MACEDON. Alexander III 'The Great'. 336-323 BC. AR Tetradrachm (27mm - 16.92 g). Memphis mint. Circa 332-323 BC. Head of Herakles right, wearing lion's skin headdress / Zeus seated left, holding eagle in right hand, sceptre in left; rose before, ΔI below throne, O between throne and scepter. Price 3971; Müller 124. VF, toned, test cut. Attractive style portrait despite the test cut.

 

 

apollonia

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Supporter

Alla Gorny & Mosch 228 di stamani avevo puntato su questo tetra

 

post-703-0-09651800-1425916144_thumb.jpg

 

Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (16.70g). 184/83 v. Chr. Mzst. Arados. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n. r. Rs.: ΑΛΕΧΑΝΔΡΟΥ, Zeus mit Adler n. l. thronend, l. im Feld.

 

 

La base era 500 € e avevo qualche speranza, anche perchè i due tetra precedenti avevano avuto rialzi molto contenuti.

 

Quando però c'è stata un'offerta a quattro cifre, ho abbandonato.

 

 

apollonia

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Alla Gorny & Mosch 228 di stamani avevo puntato su questo tetra

 

attachicon.giflot 78 00078Q00.JPG

 

Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (16.70g). 184/83 v. Chr. Mzst. Arados. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n. r. Rs.: ΑΛΕΧΑΝΔΡΟΥ, Zeus mit Adler n. l. thronend, l. im Feld.

 

 

La base era 500 € e avevo qualche speranza, anche perchè i due tetra precedenti avevano avuto rialzi molto contenuti.

 

Quando però c'è stata un'offerta a quattro cifre, ho abbandonato.

 

 

apollonia

 

Bello il particolare della palma, davvero ben definita. Tuttavia quei segni di corrosione al mento di Eracle al dritto a parer mio non valgono cifre da 3 zeri in su. Hai fatto bene così, Apollonia. :)

 

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Supporter

Sì, Andrea, sono d’accordo con te sul tetra-palma.

Anche questa moneta che mi sono aggiudicato oggi ha delle imperfezioni, per quanto lievi tracce di corrosione, ossidazione o porosità sono da mettere in conto, specie per monete provenienti da zecche che si affacciano sul Mar Mediterraneo come quella di Tarso. Su questo tetra c’è anche il fatto del nome del sovrano proprio al limite del bordo, ma devo far presente che un rovescio più centrato di questo si trova difficilmente sulle monete di Tarso, credo per il tondello piuttosto piccolo (il diametro non è dato ma aspetto di misurarlo) più che per la scarsa abilità dei ‘martellatori’.

 

post-703-0-64550500-1426006645_thumb.jpg

GRIECHEN  MAKEDONISCHE KÖNIGE 
Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (17,32g). 327 - 323 v. Chr. Mzst. Tarsos. Vs.: Kopf des Her­akles mit Löwenfell nach rechts. Rs.: AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus mit Adler thront nach links, davor Pflug. Price 3016; Müller [1280]. Vz

 

Considerato che l’hammer è stato contenuto (225 €) a confronto con quello di esemplari di aste precedenti anche in grado di conservazione inferiore, mi posso ritenere soddisfatto dell’acquisto.

 

 

apollonia

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Sì il lotto 1180. Complimenti mi sa che te lo sei aggiudicato con 1 max 2 scatti dalla base. Ottimo! :D

Ho controllato con il centimetro le misure dal catalogo. Dovremmo essere sui 24,5 mm. di diametro (quindi non è piccolo per niente), per un peso però di ben 17,32 grammi di argento.

Lo avevo visto anch'io, è davvero un bel tetradramma. Bello il profilo dei Eracle al dritto e perfettamente coincidente con i "tipi" di Tarso per il tetradramma con aratro. E' un tipo di tetradramma comunque a mio avviso tra i più belli e che dovrebbero aversi in ogni buona collezione di Alessandro.

Comunque dando una rapida carrellata era tra i migliori tetradrammi presenti in questa sessione primaverile della G&M. Ancora complimenti!

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Supporter

Ho controllato con il centimetro le misure dal catalogo. Dovremmo essere sui 24,5 mm. di diametro (quindi non è piccolo per niente), per un peso però di ben 17,32 grammi di argento.

 

25 mm è il valore diametrale più basso dei numerosi tetradrammi di Tarso, che misurano per la maggior parte 26-27 mm ma possono arrivare a 28-29 mm e in un caso documentato a 31 mm. Certo è che, se la mia moneta ha il diametro previsto da Andrea, dev’essere di un bello spessore.

C’è da dire che spesso il diametro di questi tetra non è riportato in didascalia, dove vengono inoltre a volte ignorati il o i globetti che si trovano regolarmente da qualche parte sul rovescio di queste emissioni della zecca di Tarso. Ad es., nel caso della mia moneta, il globetto è nel campo interno a destra, vicino al gomito di Zeus, ma dalla didascalia risulta ‘non pervenuto’. Invece in questo esemplare il globetto, di dimensioni inferiori a quelle di una delle perline che compongono lo scettro, è menzionato.

 

 

post-703-0-37160500-1426085177_thumb.jpg

 

KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (25mm, 17.06 g). Tarsos mint. Lifetime issue, struck circa 327-323 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; plow in left field, globule in inner right. Price 3016. Near EF, minor porosity.

 

168, Lot: 25. Estimate $300. Sold for $605.

 

 

Mah, anche questi esperti della Gorny non è che siano ben documentati sulle caratteristiche degli Alessandri d’argento.

 

 

apollonia

 

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Ho controllato con il centimetro le misure dal catalogo. Dovremmo essere sui 24,5 mm. di diametro (quindi non è piccolo per niente), per un peso però di ben 17,32 grammi di argento.

 

25 mm è il valore diametrale più basso dei numerosi tetradrammi di Tarso, che misurano per la maggior parte 26-27 mm ma possono arrivare a 28-29 mm e in un caso documentato a 31 mm. Certo è che, se la mia moneta ha il diametro previsto da Andrea, dev’essere di un bello spessore.

C’è da dire che spesso il diametro di questi tetra non è riportato in didascalia, dove vengono inoltre a volte ignorati il o i globetti che si trovano regolarmente da qualche parte sul rovescio di queste emissioni della zecca di Tarso. Ad es., nel caso della mia moneta, il globetto è nel campo interno a destra, vicino al gomito di Zeus, ma dalla didascalia risulta ‘non pervenuto’. Invece in questo esemplare il globetto, di dimensioni inferiori a quelle di una delle perline che compongono lo scettro, è menzionato.

 

 

attachicon.gifTetra Ale Tarso CNG Price 3016 altro esemplare.jpg

 

KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (25mm, 17.06 g). Tarsos mint. Lifetime issue, struck circa 327-323 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; plow in left field, globule in inner right. Price 3016. Near EF, minor porosity.

 

168, Lot: 25. Estimate $300. Sold for $605.

 

 

Mah, anche questi esperti della Gorny non è che siano ben documentati sulle caratteristiche degli Alessandri d’argento.

 

 

apollonia

Bello anche questo ma preferisco il tuo, dove, tra l'altro il globetto tipico di questa emissione è molto più evidente.

Per quanto riguarda gli esperti, non solo della Gorny, ho una mia certa teoria in testa che chiarirò nei prossimi giorni, quando mi arriverà un bronzetto preso "cotto e mangiato". ;)

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Supporter

Una gradita sorpresa.

 

Il tetradramma che precedeva quello che mi sono aggiudicato alla Gorny 229 era un’imitazione contemporanea del Price 2991 sempre della zecca di Tarso, com’è evidente dalle fattezze del volto di Eracle e di Zeus nonchè dal peso di due grammi inferiore alla norma.

 

post-703-0-54783800-1426169052_thumb.jpg

GRIECHEN  MAKEDONISCHE KÖNIGE 
Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (15,02g). Zeitgenössische Imitation. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenskalp n. r. Rs.: [...]EEΛM[...], Zeus mit Adler und Zepter nach links thronend. Price Vgl. Tarsos 2991 ff. R! vz.

 

L’aspetto per me sorprendente è che l’imitazione, da un prezzo base di 200 € come il successivo tetra Price 3016 autentico, se la sono aggiudicata a 275 € mentre per l’altro non ho avuto concorrenza a 225 €.

 

De gustibus...

 

 

apollonia

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Una gradita sorpresa.

 

Il tetradramma che precedeva quello che mi sono aggiudicato alla Gorny 229 era un’imitazione contemporanea del Price 2991 sempre della zecca di Tarso, com’è evidente dalle fattezze del volto di Eracle e di Zeus nonchè dal peso di due grammi inferiore alla norma.

 

attachicon.gifTetra Ale imitazione Tarso Gorny 229 Price 2991.jpg

GRIECHEN  MAKEDONISCHE KÖNIGE 

Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (15,02g). Zeitgenössische Imitation. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenskalp n. r. Rs.: [...]EEΛM[...], Zeus mit Adler und Zepter nach links thronend. Price Vgl. Tarsos 2991 ff. R! vz.

 

L’aspetto per me sorprendente è che l’imitazione, da un prezzo base di 200 € come il successivo tetra Price 3016 autentico, se la sono aggiudicata a 275 € mentre per l’altro non ho avuto concorrenza a 225 €.

 

De gustibus...

 

 

apollonia

 

Già....De Gustibus...

A volte addirittura mi viene il dubbio che c'è gente che fa le aste solo per il brivido dell'asta e non legge neanche su cosa va a offrire....Mah.... A proposito andatavi a vedere la nuova e-auction della CNG anche lì c'è un'imitazione moderna.

Cambiando discorso mi è arrivata da una paio di giorni la dracma dell'ultima Pecunem.

Aggiudicata a 110 dopo diversi rilanci, ma devo dire che mi piaceva un bel po'...

Posto il tabellino:

KINGS OF MACEDON. Alexander III 'the Great' (336-323 BC). Drachm. Lampsakos.

Obv: Head of Herakles right, wearing lion skin.

Rev: AΛΕΞΑΝΔΡΟΥ.

Zeus seated left with sceptre and eagle. Controls: Demeter standing facing, holding two torches; monogram below throne.

Price 1356; Müller 398.

Condition: Good very fine.

Weight: 3.91 g.

Diameter: 17 mm.

 

 

E' in pratica la classica dracma di Lampsaco coniata tra il 328 e il 323 a.C. a tema Demetra in cerca, con le fiaccole, di sua figlia Persefone rapita da Ade. La dracma mi è piaciuta subito per il bel particolare proprio di Demetra.

Nella conservazione influiscono (negativamente) quelli che a mio parere sembrando dei rimasugli di argento nel conio, ma mi piacerebbe sentire anche il parere di altri per sapere cosa effettivamente siano. Sono visibili sul dritto nell'occhio di Eracle e vicino l'orecchio della pelle di leone, mentre al rovescio compaiono in special modo sulla parte inferiore della veste di Zeus e sulla "LE" (lambda-epsilon) di Alexandroy. Visti tuttavia dal vivo i rimasugli non si vedono quasi per niente.

post-4998-0-25811900-1426186280_thumb.jp

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Non sempre Zeus appare così "brutto" al rovescio, o meglio non è l'unico tipo del Price 1356.
A volte come in questa dracma andata venduta alla CNG per 465 dollari, è decisamente più bellino.
In questa mia dracma però mi sembra che il particolare di Demetra sia migliore.....E poi non è costata 465 dollari :blum:

KINGS of MACEDON, Alexander III. 336-323 BC. AR Drachm (17mm, 4.33 gm). Lampsakos mint. Struck 328-323 BC. Head of Herakles right, wearing lion's skin headdress / ALEXANDROU, Zeus seated left, holding eagle and sceptre; Demeter standing facing before holding torches, monogram below throne. Price 1356; Müller 398. Superb EF.

post-4998-0-78573000-1426187544.jpg

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Già....De Gustibus...

A volte addirittura mi viene il dubbio che c'è gente che fa le aste solo per il brivido dell'asta e non legge neanche su cosa va a offrire....Mah.... A proposito andatavi a vedere la nuova e-auction della CNG anche lì c'è un'imitazione moderna.

Cambiando discorso mi è arrivata da una paio di giorni la dracma dell'ultima Pecunem.

Aggiudicata a 110 dopo diversi rilanci, ma devo dire che mi piaceva un bel po'...

Posto il tabellino:

KINGS OF MACEDON. Alexander III 'the Great' (336-323 BC). Drachm. Lampsakos.

Obv: Head of Herakles right, wearing lion skin.

Rev: AΛΕΞΑΝΔΡΟΥ.

Zeus seated left with sceptre and eagle. Controls: Demeter standing facing, holding two torches; monogram below throne.

Price 1356; Müller 398.

Condition: Good very fine.

Weight: 3.91 g.

Diameter: 17 mm.

 

 

E' in pratica la classica dracma di Lampsaco coniata tra il 328 e il 323 a.C. a tema Demetra in cerca, con le fiaccole, di sua figlia Persefone rapita da Ade. La dracma mi è piaciuta subito per il bel particolare proprio di Demetra.

Nella conservazione influiscono (negativamente) quelli che a mio parere sembrando dei rimasugli di argento nel conio, ma mi piacerebbe sentire anche il parere di altri per sapere cosa effettivamente siano. Sono visibili sul dritto nell'occhio di Eracle e vicino l'orecchio della pelle di leone, mentre al rovescio compaiono in special modo sulla parte inferiore della veste di Zeus e sulla "LE" (lambda-epsilon) di Alexandroy. Visti tuttavia dal vivo i rimasugli non si vedono quasi per niente.

 

Nella conservazione influiscono (negativamente) quelli che a mio parere sembrando dei rimasugli di argento nel conio, ma mi piacerebbe sentire anche il parere di altri per sapere cosa effettivamente siano.

 

Sono escrescenze di metallo dovute a piccole fessure nel conio. Credo si possano definire errori di conio.

Il mio secondo tetra della Gorny 229 è della zecca di Cabile e ha come simbolo Artemide Fosforo con due fiaccole.

 

apollonia

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 Sono escrescenze di metallo dovute a piccole fessure nel conio. Credo si possano definire errori di conio.

Il mio secondo tetra della Gorny 229 è della zecca di Cabile e ha come simbolo Artemide Fosforo con due fiaccole.

 

apollonia

Ho ricontrollato la mia dracma Price 1356. E' di tipo "b" almeno in base all'orientamento degli assi. Devo dire che, a dispetto delle piccole escrescenze di metallo che ha, mi piace davvero tanto. Sono stato molto fortunato ad aggiudicarmela, anche perché mi ero programmato come tetto massimo proprio 110 e invece con un solo scatto in più sono riuscito ad aggiudicarmela. Ora con gli argenti sto a posto per un bel po' e potrò dedicarmi interamente a bronzetti dalla spesa molto più contenuta. Nella mia dracma come dicevo è particolarmente ben visibile Demetra con le fiaccole, cosa comunque non comune su questo tipo, dove non so perché a volte Demetra neanche la si riesce a ben scorgere tanto è poco ben definita nel campo sinistro del rovescio della moneta.

 

Complimenti ad Apollonia per il tetradramma con Artemide Fosforo. Anche qui la figura di Artemide è molto ben definita. Bell'acquisto :)

Ho inoltre controllato il diametro: varia tra 2,8 e 3 cm.... Direi che questa volta non si può certo dire che è piccolina vero? ;)

 

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Sono tre le dramme di Lampsaco riportate dal Price che hanno come simbolo una figura femminile con due fiaccole (una per mano), precisamente quelle con numero di catalogo 1352, 1354 e 1356. I numeri dispari che precedono ciascuno di essi, 1351, 1353 e 1355, sono quelli di catalogo dei tetradrammi con gli stessi simboli.

 

Dramma Price 1352

 

post-703-0-57973600-1426357140.jpg

 

Alexander III The Great, Macedonian Kingdom, 336 - 323 B.C., Lifetime Issue
28307. Silver drachm, Price 1352, SNG Cop 883, gVF, Mysia, Lampsakos mint, 4.285g, 15.9mm, 0°, 328 - 323 B.C.; obverse Herakles' head right, clad in Nemean lion scalp headdress tied at neck; reverse AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus enthroned left, eagle in right, scepter in left, right leg forward, in left field Demeter stands facing holding two torches; toned; SOLD.

 

(segue)

 

apollonia

 

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Dramma Price 1354

 

post-703-0-21821000-1426357359_thumb.jpg

 

KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Drachm (16mm, 4.26 g, 1h). Lampsakos mint. Lifetime issue, circa 328/5-323 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; in left field, Demeter standing facing, holding torches in each hand; Δ below throne. Price 1354. Good VF, die break on obverse, minor flan flaws on reverse.

 

 

(segue)

 

 

apollonia

 

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Dramma Price 1356

 

E’ quella di Andrea. Avevo già postato due esemplari qualche anno fa qui (post # 1079)

 

http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-44

 

post-703-0-55657700-1426357673_thumb.jpg

KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Drachm (4.22 g, 5h). Lampsakos mint. Struck circa 328/5-323 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; in left field, Demeter, holding torches, standing facing; monogram below throne. Price 1356; ADM II series V, 43-82; SNG München 437; SNG Alpha Bank 575; SNG Saroglos 699-700. EF. Well struck.

 

 

e qui (post 161)

 

http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-7

 

post-703-0-04509300-1426357689.jpg

 

La figura femminile è stata identificata con Demetra alla ricerca della figlia Persefone rapita da Ade. Le fiaccole sono due torce di pino accese alle fiamme dell’Etna per fare luce nel buio della notte.

 

 

apollonia

 

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Il mito di Demetra e Persefone.

 

 

Demetra è una dea figlia di Crono e di Rea, che dall’unione con Zeus ebbe Persefone. Quando la figlia fu rapita da Ade perché non riusciva a trovar moglie nel regno dei morti di cui era sovrano, Demetra, in preda all’angoscia, la cercò ovunque, ma invano. E’ in questo suo lungo errare che venne rappresentata dagli antichi con due pini usati come torce, che erano stati accesi nell’Etna. Dopo dieci giorni di ricerche incontrò Ecate, che testimoniò di aver udito la voce di Persefone e di aver intravisto il rapitore; le consigliò di andare da Elio, il Sole, che vede ogni cosa, il quale svelò il nome del colpevole. Qui Demetra, indignata contro gli dei perché non si erano mossi ad aiutarla contro le decisioni di Zeus che aveva dato il suo consenso al rapimento di Proserpina da parte di Ade, decise di non salire più nel loro consesso sull’Olimpo finchè non avesse riabbracciato Persefone. Non dimentichiamo che Demetra era sorella di Zeus e di Ade, nonché di Era e Poseidone.

Demetra si travestì da vecchia e andò dal re Celeo ad Eleusi, dove fu ospitata e le fu offerto di lavorare nella reggia come governante del figlioletto Demofonte. Ma così Demetra, come dea della vegetazione, stava trascurando il suo compito, e senza le cure della Madre Terra, cessò la fertilità dei campi e vennero i tempi della carestia e della morte. Zeus, vedendo la fame sterminare intere popolazioni, mandò in più riprese messi ad ammansire l’indignata sorella la quale, irremovibile nel suo dolore, rispondeva che sarebbe tornata alle cure della Terra solo dopo avere riottenuto in vita Persefone. Zeus allora spedì Ermes come messaggero da Ade, ma Persefone aveva ormai perso la sua verginità, gustando il melograno, simbolo d’amore, che Ade le aveva donato. Era dunque a tutti gli effetti la sua sposa e non poteva più tornare, fanciulla, da sua madre definitivamente. Si raggiunse un compromesso secondo il quale Demetra avrebbe ripreso il suo posto se la figlia avesse potuto stare con lei per otto mesi. E così Persefone sarebbe ritornata ogni anno sulla Terra per stare con la mamma nel periodo dalla stagione primaverile fino all’epoca del raccolto, che in Sicilia, isola dal clima mite, si protrae sino in autunno inoltrato. Da qui la leggenda che Persefone risalga alla superficie della Terra per ricoprire di fiori tutta l’isola e portarvi il soffio creatore dell’abbondanza, per poi scomparire ritornando nel regno dei morti all’apparire dell’inverno.

Demetra volle inoltre concedere l’immortalità a Demofonte, di cui fu governante ad Eleusi, ma Metanira, la regina, si accorse che suo figlio non cresceva normalmente e scoprì la vera natura di Demetra che dovette fuggire ad Eleusi, non prima di aver insegnato al re Celeo il suo culto e affidato a Trittolemo il compito di diffondere l’aratura dei campi. Si narra anche che, durante il soggiorno sulla Terra, Demetra inventò il mulino e la coltura dei frutti; senza tacere del suo amore con Poseidone e con Iasione.

Demetra disputò con Efesto per la conquista della Sicilia e mutò Abante in lucertola, per essere stata da lui derisa. Era la dea dell’agricoltura, della vegetazione e delle biade; il suo culto fu molto vivo ad Eleusi e in Sicilia, ma si espanse anche in molte altre città. Suoi attributi furono sempre i papaveri, i narcisi e le spighe di grano.

 

 

apollonia

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