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Licinio, Gallieno e Massimino Daia


ggpp The Top

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Licino l'abbiamo già approfondito, passiamo a massimino Daia

Nato probabilmente in Dacia intorno al 275 era figlio di una sorella di Galerio. Nel 305, in seguito all'abdicazione degli augusti Diocleziano e Massimiano in favore di Galerio e Costanzo Cloro, fu nominatocesare e suo successore al titolo di augusto da Galerio, insieme all'altro cesare Flavio Severo scelto da Costanzo Cloro. Gli fu assegnato il governo delle province balcaniche. Nel 308 costrinse suo zio Galerio a conferirgli la nomina ad augusto insieme a Costantino. In seguito alla sconfitta di Massenzio da parte di Costantino I, si scontrò nel 313 con Licinio, ma, sconfitto da quest'ultimo nella battaglia di Tzirallum, si ritirò a Tarso dandosi la morte strangolandosi con le sue stesse mani.

Gallieno nelle sue monete ha spesso raffigurato animali, taluni immaginari come (sempre se è questo) il sagittario della mia moneta.

Gallieno:

«Non appena apprese della cattura del padre Valeriano, si racconta che ripeté la frase pronunciata da un grandissimo filosofo in occasione della perdita del figlio: "Sapevo che mi aveva generato un uomo mortale". »

Sitografia: wikipedia.

scansione0007f.jpg

scansione0004m.jpg

Prima moneta: Licinio. 23,40mm (centesimo più, centesimo meno)

D/ IMP LICINIVS PF AVG

R/ GENIO POP ROM ai lati della figura: T F

Esergo: PTR

In teoria l'ho già identificata io ma ne sconosco la zecca. È un follis? Visto che ci sono: da diocleziano a lui la dimensione del follis si riduce?

Seconda moneta: Gallieno. 21mm

D/ GALLIENVS AVG (leggenda molto breve... normale?)

D/ APOLLI-----(potrebbe essere errato, ci capisco ben poco) Sagittario che lancia una freccia.

Esergo: sembra una K

Terza moneta: Massimino Daia (ho sbagliato? :pardon: ) 21,95mm

D/ IMP C MA MAXIMINVS PF AVG

R/ CONO***(capisco poco, riprendo da ore 12) IH(oppure A)NI***(capisco poco e male) Figure in piedi che tengono entrambi con una mano una vittoria alata. In mezzo a queste KA (quest'ultima mi sembra più una lettera greca)

Esergo: niente.

Vi ringrazio :good:

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Credo che la terza sia di Massimiano (un concordia militum credo), non di Massimino Daia. Comunque attendi altri pareri. :)

Bella dicussione :good:

Modificato da cometronio
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Di preciso potrebbe essere questa, di Massimiano:

RIC 16b (Cyzicus) Antoninianus Obv: IMPCMAMAXIMIANVSPFAVG - Radiate, draped and cuirassed bust right.

Rev: CONCORDIAMILITVM Exe: KΔ - Maximian standing right on left, receiving Victory on globe from Jupiter to right, holding scepter.

post-14811-0-95487600-1324991804_thumb.j

Modificato da cometronio
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Esiste anche questa (molto simile) che però ha un puntino in esergo. Nella tua non lo vedo quindi propendo per la prima che ti ho indicato. ;)

RIC 13 (Cyzicus), C 50 Antoninianus Obv: IMPCMAVRMAXIMIANVSPFAVG - Radiate, draped and cuirassed bust right.

Rev: CONCORDIAMILITVM Exe: KΔ/• - Maximian standing right on left, receiving Victory on globe from Jupiter to right, holding scepter. 295-296 (Cyzicus).

post-14811-0-37367900-1324991969_thumb.j

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Proprio quella. Grazie. Per fortuna il contesto cambia di poco :pleasantry:

No, il puntino non ce l'ha ;)

Bella dicussione :good:

Stò cercando di migliorare le mie introducendo il contesto storico :)

Modificato da ggpp The Top
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Gallieno: imperatore romano, dal 253 al 268, famoso per la sua riforma dell'esercito, nonché valente condottiero. Salì al potere insieme al padre nel 253 e quando questi fu catturato dai Sasanidi (260, dopo sette anni di regno) rimase l'unico imperatore per altri otto anni, fino alla morte quando era cinquantenne.

Gallieno nacque intorno all'anno 218 da Valeriano, un senatore della gens Licinia (quindi parente di Licinio)

Affidò il governo delle truppe in Gallia a Postumo che, però, avviò una rivolta.

Le origini di Postumo sono oscure, ma si ritiene che fosse un gallo di umili origini che salì la gerarchia dell'esercito romano sino a divenire il governatore della provincia della Germania Superior o Inferior.

Mentre l'imperatore Gallieno si trovava in oriente a sedare alcune rivolte, lasciò in occidente il proprio figlio Cornelio Salonino sotto la tutela di alcuni dei suoi comandanti, tra cui il prefetto del pretorio Silvano e Postumo, allo scopo di difendere la frontiera del Reno. Con l'imperatore lontano, la Germania fu oggetto di una incursione di Alemanni, che fu però sconfitta da Postumo, il quale, come tradizione, fece distribuire il bottino tra i soldati. Venuto a conoscenza della vittoria, Silvano, a nome di Salonino, ordinò che il bottino ottenuto fosse inviato a Colonia: Postumo radunò l'esercito e annunciò loro l'ordine del Cesare; i soldati si ribellarono e proclamarono Postumo imperatore. Il nuovo usurpatore, che probabilmente non era estraneo alla rivolta, assediò Salonino e Silvano a Colonia: malgrado il disperato tentativo di rinvigorire la fedeltà verso la dinastia di Gallieno tramite la proclamazione di Salonino ad augusto, la popolazione o addirittura la guarnigione di Colonia aprirono le porte a Postumo, il quale uccise sia Silvano che Salonino, erigendo poi un arco triofale per celebrare la propria vittoria. La Historia Augusta di questa secessione, diede però grande colpa a Gallieno: « Mentre Gallieno continuava nella sua condotta dissipata e immorale, dandosi ad orge e gozzoviglie, amministrando la Res publica come fanno i bambini quando giocano a fare il re, i Galli, chiamarono al potere Postumo [...], con il consenso delle armate, contro un imperatore occupato nelle sue libidini. »

Gallieno fu ucciso a tradimento dal comandante della cavalleria dalmata Ceronio o Cecropio, in un agguato, insieme al fratello Valieriano.

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Salve ggpp The Top. E' una discussione davvero gradevole questa. :)

La seconda moneta è un AE antoniniano di Gallieno coniato a Roma quando si ritrovò a reggere da solo le sorti dell'Impero, con il padre prigioniero in Oriente.

D/ GALLIENVS AVG, testa radiata a destra. (La legenda è del tutto normale, anzi appartiene ad una delle tipologie più comuni per questo imperatore).

R/ APOLLINI CONS. AVG., Centauro avanza a destra e tira con l'arco. In esergo, anche se non leggo bene, dovrebbe trovarsi il segno dell'officina che in questa tipologia dovrebbe essere Z, cioè la settima (qualche volta anche al contrario).

Rif.: Cohen 72; RIC 163.

Grado di rarità: Comune.

Modificato da Caio Ottavio
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La prima è un AE follis di Licinio I databile tra il 310 e il 313 d.C.

D/ IMP LICINIVS P F AVG, busto laureato, drappeggiato e corazzato a destra.

R/ GENIO POP ROM, il Genio turrito stante a sinistra regge una patera e una cornucopia. Ai lati T ed F. In esergo, il segno di zecca PTR, ovvero zecca di Trier.

Rif.: RIC VI 845b.

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Trier sarebbe Treviri, in Germania, come illustrato in questa cartina dove la città è indicata dal puntino rosso:

post-24898-0-77164200-1325009241_thumb.g

Licinio e Massimiano sono Comuni.

Modificato da Caio Ottavio
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Anzi, grazie a te per questa discussione. ;)

Senza il vostro aiuto sarebbe rimasta solo come un buco semi-chiuso :friends:

Massimiano

Stabilì la propria capitale a Treviri, ma passò gran parte del proprio tempo impegnato in campagne militari. Nell'estate avanzata del 285 soppresse la ribellione dei Bagaudi in Gallia; tra il 285 e il 288 combatté contro le tribù dei Germani lungo la frontiera del Reno; insieme a Diocleziano fece terra bruciata in profondità nel territorio degli Alemanni nel 288, diminuendo per qualche tempo il timore di un'invasione di Germani nelle province renane.

Su richiesta di Diocleziano, che forse voleva vedere di persona la funzionalità della tetrarchia, Massimiano abdicò assieme al collega il 1º maggio 305, cedendo il titolo di augusto a Costanzo e ritirandosi in Italia meridionale.

Verso la fine del 306 Massimiano riprese il titolo di augusto e aiutò la ribellione di suo figlio Massenzio in Italia. Nell'aprile 307 tentò di deporre il proprio figlio ma, avendo fallito, si rifugiò alla corte del successore di Costanzo, il figlio Costantino, a Treviri. Al concilio di Carnunto del novembre 308, Diocleziano e il suo successore Galerio obbligarono Massimiano a rinunciare alle sue pretese al trono ma, all'inizio del 310, questi cercò di sottrarre il titolo imperiale a Costantino, che si trovava impegnato in una campagna sul Reno; Massimiano riscosse l'appoggio di pochi e fu catturato da Costantino a Marsiglia; qui commise suicidio nell'estate di quell'anno per ordine di Costantino.

Durante la guerra tra Costantino e Massenzio, l'immagine di Massimiano fu rimossa dai luoghi pubblici, ma, dopo la vittoria di Costantino sul rivale, Massimiano fu riabilitato e divinizzato.

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Eccoti gg una moneta di Massimino II Daia, sempre di Trier, sempre un Genio. Al D/ IMP MAXIMINVS PF AVG, al R/ [G]ENIO POP ROM. PTR in esergo, T in campo sinistro, F in quello destro. Molto somigliante alla tua di Licinio, RIC VI Trier 845a, se non sbaglio, molto comune. Non è messa troppo bene ma va bene lo stesso.

Saluti,

Ff.

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