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Spintria ritrovata nel Tamigi


cliff

Risposte migliori

Sembra sia stata ritrovata una spintria originale nel Tamigi vicino a Londra, ritrovamento fatto da un detectorista che l'ha poi donata al Museum of London:

post-2689-0-87632800-1326888517_thumb.jp

http://www.archeomol...el-piacere.html

http://www.dailymail...es-Britain.html

http://www.digitaljo.../article/317460

Viene detto che se cio' fosse confermato e la Spintria non si rivelera' una riproduzione rinascimentale (cosi' non sembrerebbe dato che viene riportata la datazione della spintria al I sec. D.C. da parte degli archeologi e vengono riportate le parole entusiastiche della curatrice del museo) sarebbe il primo caso di una spintria autentica ritrovata in UK.

In realta' mi sembra di ricordare che ci sia stato almeno un altro rinvenimento in UK, forse proprio nel Tamigi. Comunque questo dovrebbe far parte dei pochi ritrovamenti di Spintriae fuori dall'italico suolo, avvenuti soprattutto in Francia, Germania e Croazia. Si dice che la maggior parte delle spintriae sia stato ritrovato in Italia, curioso pero' il fatto che non mi risultino ritrovamenti certi a parte uno avvenuto in una tomba del I Sec. D.C. a Modena, sara' solo colpa delle severe leggi sui ritrovamenti?

Questa nuova scoperta documentata potrebbe portare a un'ulteriore evoluzione delle numerose teorie che riguardano lo scopo e l'utilizzo di tali tessere, con la teoria dell'utilizzo nei lupanari che potrebbe acquisire ulteriore credibilita'.

ps. Ritrovamento effettuato da un detectorista facente parte di un associazione di appassionati di metal detector autorizzata a fare ricerche in zone archeologiche, praticamente fantascienza per noi...Il detectorista poi, felice per la bella scoperta e la pubblicita' che ha avuto sui giornali, ha poi donato la Spintria al Museo di Londra, dove sara' esposta al pubblico fino ad Aprile 2012. Sempre di piu' fantascienza...

Modificato da cliff
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ps. Ritrovamento effettuato da un detectorista facente parte di un associazione di appassionati di metal detector autorizzata a fare ricerche in zone archeologiche, praticamente fantascienza per noi...Il detectorista poi, felice per la bella scoperta e la pubblicita' che ha avuto sui giornali, ha poi donato la Spintria al Museo di Londra, dove sara' esposta al pubblico fino ad Aprile 2012. Sempre di piu' fantascienza...

Credo che me ne vado a Londra... almeno tutto ciò non sarà solo un sogno.

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Awards

Dai dai c'è da resistere ancora una 20ina d'anni che cambino definitivamente certe poltrone e forse,dico forse perche c'è il pericolo che vengano sostituiti da pargoletti loro educati e già danneggiati nella materia grigia,irrimediabilmente,ed allora si l'unica salvezza è emigrare........tanto peggio di cosi..... :help:

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Mi fa molto piacere che sia stata data comunicazione sul ritrovamento di una spintria sulla riva del Tamigi, presso il ponte Putney Bridge.

Confermo che un'altra spintria (con tipi diversi) fu trovata in G.Bretagna, ma più esattamente a Chelsea. La tessera è riportata su Spink Circular Numismatic, December 1979, n. 10129.

Sono informato sul problema delle tessere romane con numerali (non solo con scene erotiche, dette appunto "spintriae", ma anche con ritratti imperiali e con altre raffigurazioni), che sto studiando da tempo per un Corpus. Ho già censito circa un migliaio di esemplari in collezioni pubbliche e private. Si tratta di un lavoro estremamente difficoltoso, sia per la presenza di un elevato numero di esemplari di probabile coniazione rinascimentale, di non pochi cloni più o meno moderni e anche da numerosi incroci di conio tra tessere con testa imperiale e con scena erotica.

In altre parole, un conio con un numerale (per ogni numerale esistono da 5 a 8 conii) risulta essere utilizzato sia in combinazione con una testa di Augusto o di Tiberio oppure con una scena erotica, rivelando che fu una produzione piuttosto concentrata e probabilmente di breve durata, grosso modo coincidente con l'epoca di Tiberio. Molto probabilmente la produzione cessò sotto Caligola (le poche tessere con testa di Claudio I sono rinascimentali).

Resta ancora un rebus la reale funzione di tali tessere, che probabilmente furono coniate a Roma. La lega in metallo è generalmente in oricalco, che era una lega pregiata e praticamente di competenza imperiale.

Mi sembra riduttiva ed erronea la vecchia ipotesi che fossero utilizzate per pagare nei postriboli. Più probabilmente sono gettoni (almeno alcuni) regalati dalla famiglia imperiale o comunque dal suo ambiente agli ufficiali dell'esercito romano. I numerali, da AVG o I fino a XVI (con alcune eccezioni), sembrano corrispondere alle 16 legioni che erano presenti al tempo del tardo regno di Augusto (le successive tre legioni furono quelle distrutte da Varo e non più ripristinate).

Un'altra complicazione è costituita dagli scarsissimi dati di ritrovamento. In Italia è noto un solo ritrovamento, in una tomba di Mutina (Modena) in ambiente riconducibile all'epoca di Nerone. L'esemplare ivi trovato però è risultato essere un esemplare fuso e dorato, quindi un probabile falso d'epoca.

Alcune tessere, specialmente quelle rinvenute in Spagna, mostrano evidenti tracce di doratura e non poche sono forate per essere portare al collo, come a guisa di portafortuna.

La cosa strana è che sembra che queste tessere non vengano trovate in Italia centrale e meridionale. I musei italiani da Napoli in giù non hanno reperti simili. Nel medagliere di Napoli ho rintracciato un solo esemplare, con inedito ritratto di Augusto, che però non si sa dove è stato trovato. A Pompeii, nonostante la relativa abbondanza di postriboli, non è stata rinvenuta alcuna tessera !

Tali tessere sono state segnalate in quasi tutte le province romane e perfino una spintria è stata trovata a Israele, ma in Italia, nisba!

Queste tessere sono sempre state apprezzate e collezionate e quindi facilmente, almeno nelle vecchie collezioni, immesse nei musei, ma i musei italiani che contengono alcuni esemplari sono pochi, a Roma, Firenze, Bologna, Forlì (coll. Piancastelli), Padova e Milano (ce ne sono anche nella Galleria Estense di Modena, ma ancora non sono riuscito ad avere le relative foto!).

Inoltre nelle poche segnalazioni di ritrovamenti i pezzi erano sempre isolati e non si conoscono ripostigli con più esemplari. Quindi è esistita una forte dispersione nel mondo romano, come se fossero portate singolarmente forse da ufficiali romani al rientro nei vari distretti sparsi nell'impero romano.

Modificato da acraf
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Ho scritto al locale museo (Museum of London Archeology) per avere la foto completa anche del rovescio (quello con il numerale). Mi ha risposto subito avvisandomi che la responsabile (Lindy Casson) è momentaneamente assente e mi risponderà al suo ritorno. Tipica gentilezza anglosassone e che difficilmente capita qui in Italia....

Per farvi brevemente comprendere le difficoltà di sistemazione delle tessere, allego intanto la (modesta) foto, unica disponibile, scansionata dal listino) dell'esemplare trovato a Chelsea e riportato sul listino di Spink:

post-7204-0-36291600-1326984571_thumb.jppost-7204-0-31050800-1326984587_thumb.jp

E' un esemplare piuttosto sconservato, anche per la lunga permanenza in terreno sabbioso. Questa particolare disposizione di conii risulta in comune ad almeno altri 7 esemplari. Uno dei meglio conservato sta al museo di Dresda:

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Ho tuttavia serie perplessità sulla reale autenticità di tale esemplare, che appare essere piuttosto una copia rinascimentale. Anche gli altri esemplari, la maggior parte piuttisto sconservata, presentano la STESSA disposizione sia del diritto che del rovescio. I lineamenti appaiono "pesanti" e in alto, al diritto, si vedono due ghirlande, rese con scarsa plasticità.

Quindi non posso escludere del tutto la possibilità che l'esemplare inglese in realtà sia stato interrato dall'epoca rinascimentale piuttosto che romana....

(continua)

Modificato da acraf
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Esistono altri 4 esemplari, che appaiono essere più "genuini", anche se resta il condizionale. Uno di questi esemplari sta al medagliere di Vienna:

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In precedenza avevo accennato che esistono incroci di conio tra emissioni con scena erotica e quelle con ritratto imperiale.

Allego uno dei vari incroci riscontrati con questo specifico conio del numerale VIIII (= 9), abbinato con un ritratto di Augusto con FEL (Felix):

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E' anche un esempio, già accennato, di tessera forata. In ogni caso colpisce non solo il fatto che è lo stesso conio, ma anche l'IDENTICA disposizione del rovescio nei due esemplari illustrati. E la situazione è comune in molte altre combinazioni, amche se non tutte.

E' un bel casino.....

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ciao Acraf, noto che il foro è stato praticato sul diritto (se si puo ritere tale) in modo decentrato, strano, se fosse portato al collo il ritratto di augusto starebbe storto. Invece sul rovescio che riporta i numeri il foro è posto correttamente sull'asse della moneta ad ore 12, si potrebbe pensare quindi che il lato che doveva essere esposto era appunto questo. Questa è una coincidenza o si ripete in altri esemplari forati??

grazie ciao sku

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Ciao,

discussione molto interessante. E complimenti a Acraf per la preparazione!

Allego una Sprintiae forata, sempre riferita ad Augusto:

post-3754-0-99980800-1327001703_thumb.jp

AE Roman Tessera, 1st cent. AD

4.245g, 21.2mm

laureate bead of Augustus r., FEL below

V in dotted circle surrounded by wreath

cf Buttrey 5 (not listed with V)

da

Anche questa ha un foro che però non consentirebbe una sospensione "corretta" nel senso del ritratto.

Quest'altra invece non ha il ritratto ma la scena risulterebbe storta, in caso di sospensione.

post-3754-0-42116200-1327002419_thumb.pn

A locket found in Thailen, Saarland, Germany. An expertise by the institute for ancient history of the Saarland University from 1978 identifies it as part of a roman lamp, yet very similar to a so-called spintria, dating back to the 3rd quarter of the 3rd century AD. An earlier expertise from the late sixties stated the locket was a spintria from the 2nd century AD.

da:

Ne ho trovata un'altra, questa non forata, dall'aspetto "sospettoso" che è stata periziata:

post-3754-0-02942800-1327001888_thumb.jppost-3754-0-16829200-1327001919_thumb.jp

Certified Authentic Ancient Coin with Certificate of David R.Sear

Tessera, time of Tiberius

Bronze Tessera(5.2gr, 21mm.) Early 1st century A.D.

Reference: cf. Buttrey ("The Sprintiae as a Historical Source" Numismatic Chronicle, 1973, pp.52-63) Type 11 and pl.4 (same obverse die), citing Dancoisne, Desciption de soixante et onze tesseres de bronze 1883 for this combination of obverse and reverse; Cohen vol.viii, p.255, 1 var. (numeral Viii on reverse). Göbl pl. 8, 75. C vol. VIII, p. 262, 3.

Jugate busts right of Augustus, laureate, and Livia, diademed and draped.

XIIII within dotted border, all within wreath.

Extremely rare. Well struck, dark tone and extremely fine

Provided with certificate of authenticity.

CERTIFIED AUTHENTIC

by Sergey Nechayev, PhD -

Numismatic Expert

da:

http://www.ebay.ca/i...F-/380383603984

Ciao

Illyricum

:)

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Ciao,

discussione molto interessante. E complimenti a Acraf per la preparazione!

Allego una Sprintiae forata, sempre riferita ad Augusto:

post-3754-0-99980800-1327001703_thumb.jp

AE Roman Tessera, 1st cent. AD

4.245g, 21.2mm

laureate bead of Augustus r., FEL below

V in dotted circle surrounded by wreath

cf Buttrey 5 (not listed with V)

da

Anche questa ha un foro che però non consentirebbe una sospensione "corretta" nel senso del ritratto.

Quest'altra invece non ha il ritratto ma la scena risulterebbe storta, in caso di sospensione.

post-3754-0-42116200-1327002419_thumb.pn

A locket found in Thailen, Saarland, Germany. An expertise by the institute for ancient history of the Saarland University from 1978 identifies it as part of a roman lamp, yet very similar to a so-called spintria, dating back to the 3rd quarter of the 3rd century AD. An earlier expertise from the late sixties stated the locket was a spintria from the 2nd century AD.

da:

Ne ho trovata un'altra, questa non forata, dall'aspetto "sospettoso" che è stata periziata:

post-3754-0-02942800-1327001888_thumb.jppost-3754-0-16829200-1327001919_thumb.jp

Certified Authentic Ancient Coin with Certificate of David R.Sear

Tessera, time of Tiberius

Bronze Tessera(5.2gr, 21mm.) Early 1st century A.D.

Reference: cf. Buttrey ("The Sprintiae as a Historical Source" Numismatic Chronicle, 1973, pp.52-63) Type 11 and pl.4 (same obverse die), citing Dancoisne, Desciption de soixante et onze tesseres de bronze 1883 for this combination of obverse and reverse; Cohen vol.viii, p.255, 1 var. (numeral Viii on reverse). Göbl pl. 8, 75. C vol. VIII, p. 262, 3.

Jugate busts right of Augustus, laureate, and Livia, diademed and draped.

XIIII within dotted border, all within wreath.

Extremely rare. Well struck, dark tone and extremely fine

Provided with certificate of authenticity.

CERTIFIED AUTHENTIC

by Sergey Nechayev, PhD -

Numismatic Expert

da:

http://www.ebay.ca/i...F-/380383603984

Ciao

Illyricum

:)

ciao, si in effetti quest ultima ha un colore strano, non sembrerebbe una patina originale. E sotto una patina non originale si puo trovare di tutto.....magari anche del buono..Ho visto che il venditore ha anche parecchie monete romane, ho visto cmq che spesso i bronzi del venditore presentano una colorazione simile a questa tessera....trovo cmq i campi ed i rilievi troppo lisci...

ciao, grazie per le immagini postate, cmq è interessante approfondire la disposizione del foro...

sku

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Ringrazio per l'attenzione e spero di avere presto il tempo per approfondire le numerose e varie questioni legate a queste tessere.

Per quanto riguarda la disposizione del foro negli esemplari forati, esso non rispetta una costante posizione, ma appare molto "casuale". In pochissimi casi sta dove dovrebbe stare secondo logica e cioè alle ore 12 del diritto, sopra la testa, come nel seguente caso:

post-7204-0-53532500-1327018651_thumb.jppost-7204-0-49473200-1327018675_thumb.jp

Invece il foro è spesso distribuito in altri punti e sono noti (pochi) casi di fori multipli. Il numero massimo che ho riscontrato è di 3, come nel seguente esemplare (guarda caso della stessa serie con testa laureata di Augusto e FEL, che ho posto come la prima serie, una delle più complete pervenute fino ad oggi, nel mio provvisorio catalogo):

post-7204-0-39908700-1327018259_thumb.jppost-7204-0-47563000-1327018288_thumb.jp

In questo caso molto probabilmente l'esemplare era stato "inchiodato" dalla parte del diritto (infatti i bordi dei buchi sporgono verso l'esterno al rovescio) su un supporto, forse una corazza o altro, al fine di portare una immagine dell'mperatore.

Forse anche le altre tessere con uno (o due) fori non dovevano essere portate con un filo al collo, ma inchiodate da appendere su un supporto fisso. I fori poi sono generalmente piuttosto grossi, in genere con diametro di 3 - 4 mm.

Interessante il medaglione (locket) in post #9 con scena erotica. La scena riprende un tipo noto sulle tessere, ma l'oggetto ha origine diversa, essendo parte di una lampada votiva. In ogni caso anche questo appare forato...., forse da attaccare quasi come una sorta di ex-voto.

Circa la tessera "sospetta" con doppio ritratto, tornerò domani su questo argomento. Dimostrerò che è in effetti una delle tessere oggetto di recente falsificazione mediante clonatura. Esistono alcuni esemplari UGUALI e con diversa patinatura......

A domani

N.B.: per la provenienza dei pezzi illustrati basta verificare il nome del file (quindi Markow 2006, è del commerciante USA Markov, apparso nel 2006 nel sito VCoins; Madrid 2-39 è del medagliere del Museo di Madrid, con numero di inventario 2-39)

Modificato da acraf
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Perché, è Adriano quello? :D Seriamente, a me pare tutto incerto, propenderei per un falsaccio moderno

Eheh..lascia perdere la descrizione del venditore..sembra sicuramente piú Antonino Pio di Adriano..e sicuramente non é un sesterzio..:)

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Si tratta di un falsaccio e forse nemmeno tanto recente, vagamente ispirato a un bronzo di Antonino Pio emesso ad Antiochia,y come il seguente:

post-7204-0-87632200-1327085959_thumb.jp

Grazie Acraf, immaginavo ma mi aveva incuriosito.

Riguardo alla tua teoria sull'utilizzo delle spintriae la trovo affascinante, sicuramente gli incroci di conii con le tessere con ritratto imperiale sono un elemento importante nel tentativo di spiegare il loro utilizzo, che mal si sposa con l' utilizzo nei lupanari. Anche la posizione dei fori negli esemplari forati credo sia importante, anche se forse l' utilizzo come pendenti potrebbe essere successivo all'epoca di coniazione.

Come spieghi il ritrovamento di due esemplari nell'area del Tamigi? Lo riconduci alla forte presenza di truppe nell'area? Ho letto del cimitero di scheletri di neonati del periodo romano ritrovato nella zona e che viene ricondotto a un cimitero di neonati indesiderati soppressi dalle prostitute di un grosso lupanare locale. Ti sembra una ricostruzione credibile e in qualche modo correlabile ai ritrovamenti di spintriae?

Modificato da cliff
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Ringrazio Cliff per il contributo alla discussione. Ovviamente la foratura, quando presente, non necessariamente deve essere avvenuta a breve distanza dalla coniazione. Anzi ritengo più verosimile che sia stata effettuata a una certa distanza di tempo, quando la tessera era forse ritenuta essere una sorta di portafortuna.

Il fenomeno della foratura ha interessato indifferentemente sia tessere con ritratto sia quelle con scena erotica, ma comunque meno del 10% di tutte le tessere.

I luoghi noti di rinvenimento sono troppo pochi e poco documentati per cui resta ancora difficile comprendere la loro effettiva funzione. Nella zona di Londra sicuramente stazionava un presidio romano, ma la tessera ivi rinvenuta potrebbe avere circolato a lungo prima di finire sulle rive del Tamigi. Quindi l'ipotesi di un collegamento col cimitero di neonati rimane interessante, anche se resta difficile immaginare un impiego quale "obolo" di Caronte.

In ogni caso lo studio in corso sulle tessere è in collaborazione col dr. Rodolfo Martini, responsabile del Medagliere dei Musei Civici di Milano, e naturalmente sono molto gradite segnalazioni di esemplari in collezioni private, per completare la loro catalogazione.

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Serie "Testa di Tiberio e Livia (?)"

Ovviamente la materia delle tessere con numerali è molto ampia, con molte centinaia di combinazioni. Trattandosi di uno studio ancora in corso, posso solo limitarmi a una specifica serie, già accennata nel post #9, dove un esemplare era giudicato "sospetto" nonostante la presenza di un certificato di autenticità.

Per serietà e completezza provo a postare tutti gli esemplari a me noti per questa specifica serie, che riassume in sè le numerose e tipiche problematiche riguardanti questi particolari oggetti.

Intanto esistono alcune incertezze sull'identificazione dei due ritratti riportati al diritto. A partire dal Cohen (vol. VIII, p. 255) essi sono stati identificati con Augusto e Livia.

A mio giudizio la testa maschile laureata risulta invece molto giovanile e più compatibile con quella di Tiberio (ancora Cesare), accollata a quella della madre Livia.

Apparentemente per il diritto è stato usato un unico conio, mentre per il rovescio ho trovato i seguenti:

con AVG:

Glasgow, HCC g. 3,73 (diam. 21 mm)

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con IIII:

Forlì, MC (coll. Piancastelli) g. ? (21 mm)

post-7204-0-56034100-1327101937_thumb.jppost-7204-0-41859700-1327101961_thumb.jp

con VII:

Schulman 17.iii.1930, n. 162 = Sambon-Canessa 18.xi.1907, n. 3102 (coll. Martinetti & Nervegna) g. ? (diam. 24,5 mm)

post-7204-0-94370400-1327102072_thumb.jppost-7204-0-12999200-1327102097_thumb.jp

(continua)

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ancora con XIII:

Vaticano, BAV 11 g. ? (diam. 21,5 mm)

post-7204-0-43369600-1327103173_thumb.jppost-7204-0-54550200-1327103190_thumb.jp

con XIIII:

NAC 54/2010, n. 319 = NAC 40/2007, n. 651 g. 3,97 (diam. 23 mm)

post-7204-0-21616600-1327103205_thumb.jppost-7204-0-19138100-1327103222_thumb.jp

con XV:

Roma, MNR (coll. Gnecchi) g. 3,97 (diam. 22)

post-7204-0-75642600-1327103239_thumb.jppost-7204-0-07618100-1327103257_thumb.jp

(continua)

Modificato da acraf
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ancora con XV:

Londra, BM R4449 g. 12,81 (diam. 26 mm)

post-7204-0-47128000-1327103330_thumb.jppost-7204-0-04741500-1327103358_thumb.jp

Sorprende la varietà delle dimensioni dei tondelli usati, da un minimo di 21 mm a un massimo di ben 26 mm (nel caso dell'esemplare del British Museum).

(continua)

Modificato da acraf
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Nel caso specifico del numerale XIIII, che è poi quello postato al # 9, oltre all'esemplare di NAC, in bella patina verde oliva ho trovato anche i seguenti:

Artemide 2.ix.2004, n. 1288 g. 4,80 (diam 23 mm)

post-7204-0-15389600-1327103644_thumb.jp

Inasta 23/2007, n. 160 g. 5,20 (diam. 23 mm)

post-7204-0-40205000-1327103691_thumb.jp

L'esemplare postato al # 9, posto in vendita negli USA (a ben 7500 dollari !!!!), è quasi sicuramente quello di Inasta (il peso è lo stesso e le piccole differenze di colore possono essere dovute alle differenti foto).

Confrontando questi due ultimi esemplari si nota chiaramente che SONO IDENTICI e quindi cloni, che presentano rilievi appena più leggeri rispetto all'esemplare NAC. Resta difficile stabilire se quest'ultimo è anch'esso un clone, meglio riuscito, oppure verosimilmente il pezzo originale dal quale sono stati ricavati questi due cloni, apparsi tra il 2004 e il 2007. Si sospetta una origine "siciliana" di questi cloni.

Convenite anche voi che si rimane piuttosto interdetti di fronte alla panoramica di questa specifica serie (e anche di molte altre serie). Alcuni pezzi hanno un pedigree molto vecchio, sicuramente risalente al XIX secolo, ma siamo veramente sicuri che TUTTI i pezzi siano veramente antichi, dell'epoca di Tiberio?.......

Modificato da acraf
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Da un esame delle foto delle tessere riportate, quelle con numerale XIIII, direi che l'esemplare Inasta e l'esemplare NAC sono assolutamente identici, anche nei punti di corrosione sui campi, il che non può essere,mentre le sequenze di usura o perdita di particolari, pongono la INASTA un gradino dopo la NAC, come creazione. mentre il pezzo Artemide condivide con gli altri due, l'identità dimensionale e di posizionamento relativo delle impressioni, ma ha differenze sia nei ritratti, sia nelle rese plastiche che nella morfologia e collocazione dei punti di usura e corrosione.

Per cui tenderei a dare , sempre col grado di incertezza derivante dal giudizio su una foto, come falsa la INASTA,probabile clone della NAC proprio in virtù della loro identicità, e opterei per l'uso della Artemide come host per la realizzazione di cloni.

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