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regine e re


danielealberti

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Un pò di storia sulla monetazione Ebraicoantica tratta dalla rete :

II mezzo shekel si chiamava beka (spezzato in due ).

Tremila shekels costituivano un kikar ('talento'). Era una quantità di argento (o oro) che pesava 3000 shekel. II vocabolo stesso « Shekel » significa effettivamente « peso ». Era un certo quantitativo di argento, giacche nei tempi remoti si adoperavano come moneta determinati pesi di argento o oro.

Abbiamo così la seguente tabella della « valuta » dei tempi passati:

1 kikar = 3000 shekalim

1 shekel = 2 beka 'im

1 beka = 10 kesitah

1 kesitah = 1 gherah

Nei tempi moderni la moneta viene coniata da ogni governo, e le monete di ogni denominazione risultano identiche l'una all'altra. Non occorre pesarle tutte le volte che acquistiamo o vendiamo qualcosa, ma nei tempi antichi chiunque fosse abbastanza ricco e conosciuto per la sua onestà poteva coniare la propria moneta.

Gli shekalim di Abramo erano “correnti presso i mercanti”, vale a dire che erano accettabili e passavano facilmente da una mano ad un'altra senza che fosse necessario pesarli. Ci si poteva fidare di Abramo per un peso onesto. I nostri Rabbini ci dicono che le monete di Abramo recavano incisi « un vecchio e una vecchia » da una parte, e « un ragazzo ed una ragazza » dall’altra.

Vi era un insegnamento nelle “due facce” delle monete di Abramo: la vecchia generazione da una parte e la giovane dall'altra, in altri termini, i figli dovevano seguire le orme dei loro genitori, per procedere insieme, la mano nella mano, e formare insieme' i due lati della stessa moneta!

La Torah ci dice molto spesso il prezzo di acquisto delle cose od il valore degli oggetti. Oltre quelli già nominati ci viene detto che Giuseppe fu venduto per “venti pezzi d'argento” “shebulim”. Viene descritto quanto pesavano in oro e argento gli arredi del Beth-Hamikdash. Ci si parla delle tasse che venivano imposte dal Re Salomone, e quanto rame, argento e oro, venne speso per la costruzione del Beth Hamikdash.

Ci viene riferito pure che il profeta Geremia acquistò un campo dal suo cugino Chanamel in Anathoth, la 'città dei kohanim', per sette shekalim e mezzo, che egli 'pesò su di una bilancia'.

Sotto il dominio Persiano, nel periodo in cui avvenne la storia di Purim, aveva corso una moneta d'oro persiana chiamata Darkemon (o Adarkemon). Vi si fa accenno nei Libri di Ezra e Nehemia. Abbiamo già detto che Haman pagò diecimila kikars d'argento ad Assuero per gli Ebrei. Questa somma corrisponde a trenta milioni di shekalin d'argento, una fortuna enorme, e testimonia la grande ricchezza di Haman e dimostra ancora di più, quanto egli odiasse gli Ebrei, per il fatto che era disposto a spendere una tale fortuna pur di distruggerli.

Quando la Terra di Israele passò sotto il dominio dei Re Tolemaici dell'Egitto, le loro monete ebbero corso nella Terra di Israele, e cosi più tardi, quelle dei re Seleucidi (Greci) della Siria. Ancora più tardi, quando gli Asmonei riconquistarono la libertà e l'indipendenza della Terra Santa, essi coniarono le loro proprie monete recanti delle iscrizioni in Ebraico. Simone il Maccabeo, che era Nassi (Principe) e Kohen Gadol (Gran Sacerdote), quando succedette a suo fratello Giuda, coniò delle monete d'argento (shekel e mezzo shekel) e di rame.

Molte monete di quell'epoca sono state trovate scavando in vecchie località della Terra Santa, e sono esposte in numerosi musei in varie parti clel mondo. Una di queste, reca su una faccia, in caratteri Ebraici antichi, l'iscrizione: “Quarto anno” e “Mezzo”, e sull'altra: “Dalla redenzione di questa Terra”. Ciò significa che era un mezzo shekel emesso nel quarto anno della liberazione. Su questa moneta era pure inciso un Lulav e due ceste di frutta. Sono state pure scoperte delle monete emesse da Jochanan Hyrcanos recanti il suo nome, ed altre emesse da Alexander Yannai e altri re della famiglia degli Asmonei.

Sotto il governo dei governatori Romani in Terra Santa, circolavano delle monete di rame coniate da essi.

Sulle monete romane era di solito inciso un ritratto dell’imperatore Romano, e questa era una legge in vigore in tutti i paesi governati dai Romani. Ma essi fecero una eccezione per la Terra Santa poiché agli Ebrei era proibito rappresentare le sembianze dell'uomo. E perciò, vi era sulle monete un vaso od una pianta.

Dopo che Tito ebbe conquistata e distrutta Gerusalemme, vennero emesse delle monete con la scritta: «ludaea Capta» incisa su di esse. Ma, durante il breve periodo di indipendenza acquistata in seguito alla rivolta di Bar Kochba, vi furono nuovamente sulla Terra di Israele monete ebraiche.

Durante l'epoca talmudica, si ritrovano le seguenti monete: Maneh, equivalente a cento Zuzim. Lo zuz, pure chiamato dinnar, era di argento. Quattro dinari facevano una sela. Vi era anche un dinnar d'oro che valeva venticinque dinnarin d'argento. Vi erano ventiquattro issarim nel dinnar ed un issar valeva otto perutot. Possiamo quindi segnare la seguente tabella:

1 MANEH = 10 dinnarim (zuzim)

1 SELA = 4 dinnarin (zuzim)

1 SELA = 1 shekel sacro o 2 shekel ordinari

1 SHEKEL = 2 dinnarim (zuzim)

1 DINNAR (ZUZ) = 6 ma’ah

1 MA’AH = 4 issarim

1 ISSAR = 8 perutoth

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Ciao a tutti :)

Grazie per le interessantissime notizie alle quali mi permetto di aggiungere una

ulteriore informazione

Dopo la Guerra Giudaica, Vespasiano impose a tutti gli Ebrei

l'obbligo di versare una tassa pari a una didracma al tesoro del

tempio di Giove Capitolino.

La tassa sostituiva quella che gli Ebrei erano soliti versare al

Tempio di Gerusalemme. Era sufficiente che qualcuno dichiarasse

che un altro era Ebreo perchè scattasse l'obbligo del pagamento.

Nerva pose rimedio, non abolendo la tassa, ma abolendo la delazione

che permetteva ingiustizie e soprusi.

Per essere esonerati bastava dichiarare formalmente la propria

estraneità alla religione di Israele.

Per questo evento venne battuto, sotto Nerva, un sesterzio "commemorativo"

con la legenda FISCI IVDAICI CALVMNIA SVBLATA

Questo semmai dimostra l'onestà di Nerva e il nuovo corso degli

imperatori di rango senatorio.

So che non c'entra granché con la monetazione della Palestina, ma mi pareva

comunque interessante ricordarlo

Ciao - P

Modificato da VERUS
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Complimenti a Silla e a Verus, è sempre un piacere ascoltare le parole erudite come le vostre...e soprattutto farne tesoro. ;)

Ogni giorno grazie a una fetta d'esperienza di tutti voi, si imparano cose nuove! :)

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Bella lezione di storia, mi fa venir ancora più voglia di trovar la moneta, sono proprio gli argomenti sulla numismatica che più mi interessano a affascinano

Grazie tante

lele

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la storia é la cosa che ci affascina...ed é uno dei motivi per cui collezioniamo le nostre monete...grazie per questa pagina si storia importante da custodire nei nostri raccoglitori...

un grazie a silla e verus...Marco

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Awards

se talvolta uscire dal Tema porta a questi contributi , ben venga !!

108146[/snapback]

Complimenti vivissimi a Silla ed a Verus !

In un anfratto della Trieste antica ho trovato un libro in francese:

Dr. Angelo S. RAPPOPORT - 1932 - Histoire de la Palestine des origines jusqu'à nos jours - Payot (ed), Paris

Se dovesse, per qualche caso capitarvi a tiro, non lasciatevelo scappare !

Si imparano un mucchio di cose sull'origine della Palestina, ai molti sconosciute !

roth37

Modificato da roth37
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Inviato (modificato)

L'argomento è talmente affascinante che continua a documentarmi.

Riguardo all' offera a cui la comunità era chiamata devo correggermi, l'offerta era sempre di mezzo shekel,

Di seguito le motivazioni di quest'offerta trovate in rete e da me riassunte:

Quando, in tempi remoti, il Beth Hamikdash ( il templio) si trovava in Gerusalemme, il primo giorno di Adar era giorno di "appello" speciale. Veniva annunciato alle comunità ebraiche che era il momento di dare un "mezzo shekel" alla tesoreria del Templio. Era una offerta che tutti erano in grado di fare e che effettivamente tutti eseguivano molto volentieri.

Questo denaro Serviva anzitutto a pagare i pubblici sacrifici che venivano offerti due volte al giorno e per mantenere in buono stato il Beth Hamikdasch

La Torah prescrive:I ricchi non daranno di più, ed i poveri non daranno meno di mezzo shekel... come espiazione per le loro anime.Tutti dall’età di 21 anni" (Esodo 30:13-15).

La Torah non ci dice perché doveva essere mezzo shekel, Ma risulta chiaramente che era una somma che anche i poveri avevano la possibilità di dare, e tutti dovevano dare la stessa somma; poiché ricchi e poveri, D-o. li ama tutti nello stesso modo; inoltre il mezzo shekel simboleggiava la metà di una cosa( beka, il termine per definire mezzo shekel significa spezzato a metà), solo insieme ad un'altra metà la cosa era completa, in altri termini uno non deve mai vivere solo per se.Essendo poi lo shekel diviso in venti gherah, l’offerta di 10 gherah ( appunto mezzo shekel) faceva ricordare agli ebrei i 10 comandamenti .

II gherah è la più piccola moneta di cui si parla nella Torah e viene anche chiamato kesitah. Giacobbe, come ricorderete, comperò un appezzamento di terra vicino a Shehem che parrò cento kesitah per piantare la sua tenda. Confrontateli con i quattrocento shekels che il suo nonno Abramo pagò per la grotta di Machpelah come luogo di sepoltura. Egli era felice di pagare quel prezzo elevato perché sapeva che, Adamo ed Eva erano sepolti lì ed egli voleva coricarvi Sara perché riposasse con loro e desidera avere pure un posto per se, per suo figlio Isaaco e la di lui moglie Rebecca e Giacobbe e Lea.

Comunque i famosi "30 denari" pagati a giuda per il suo tradimentoe che in realtà erano 30 shekel provenivano dalle offerte fatte dalla comunità al templio.

lele :happyspoonboy:

Modificato da danielealberti
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poiché ricchi e poveri, D-o. li ama tutti nello stesso modo

Sulle prime ho pensato ad un errore ortografico ... poi mi sono ricordato dei Dieci Comandamenti !

Più della mera osservanza trovo straordinario il rispetto verso il "Sacro" (inteso nella Sua accezione più ampia ) che questa frase mi ha ricordato , questo la dice tutta sul perchè sull' onda del materialismo il Prozac + abbia tanto successo. O.T.

Modificato da Silla
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E' straordinario notare come partendo dal tetradramma ateniese,

siamo arrivati a parlare della monetazione del mondo ebraico,

coinvolgendo Vespasiano, Nerva e le sacre scritture.

Credo che questo sia lo spirito giusto:

vedere la storia come un insieme di fatti interagenti tra loro e

non, come purtroppo spesso accade, una serie di compartimenti stagni.

Grazie a tutti coloro che finora hanno preso parte alla discussione e a LaMoneta che ci ospita,

grazie a voi ho imparato molto

P

Modificato da VERUS
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Io avrei un'altro sogno nel cassetto, e mi sembra anche abbastanza abbordabile.

Mi piacerebbe in futuro acquistare una Tetradramma-Shekel di Phoenicia (Tyro).

Con la testa laureata del Dio Melqart al dritto e l'acquila al rovescio...

E' una moneta che in se non ha niente di più di tante altre. :)

Ma in quanto a storia...è mitica...è la moneta con cui si pensa venne pagato Giuda per tradire Gesù...i famosi 30 denari d'argento, ricordate??? Erano questi... ;)

107700[/snapback]

che ne dici di questa? non ho intenzione di acquistarla, è solo per continuare con il tema molto interessante.

lele

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Daniele non hai postato niente.

Questa quale??? :(

110372[/snapback]

Ci ho mandato anche io un PM ieri a riguardo , ma sembra essersi volatilizzato il ns. Lele :huh: sarà in meditazione ? :happyspoonboy:

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  • 3 settimane dopo...

Cavolo ma che domande............tutte e due!!!!!! :D

Io punterei su Siracusa, ma solo perchè, per restringere un poco il campo e per non dilapidare lo stipendietto, mi sono imposto di seguire solo le magno greche..................ma se tu non hai problemi................ ;)

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Cavolo ma che domande............tutte e due!!!!!!  :D

Io punterei su Siracusa, ma solo perchè, per restringere un poco il campo e per non dilapidare lo stipendietto, mi sono imposto di seguire solo le magno greche..................ma se tu non hai problemi................ ;)

116208[/snapback]

He He! non è che possa buttarli via! la mia tecnica e di fare lo spilorcio assoluto per un pò, ragranellare un piccolo capitale, investirlo in qualche affare illecito per moltiplicarlo e poi prendermi una bella moneta.

Scherzi a parte è solo curiosità per il momento. sono le due monete che ora mi afascinano di più e volevo continuare la discussione interessante.

lele

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stai veramente pensando di prendere un decadramma di Siracusa ??? Non fantasticando, voglio dire...

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stai veramente pensando di prendere un decadramma di Siracusa ??? Non fantasticando, voglio dire...

116225[/snapback]

Stò sondando il mencato, ne ho visto uno sull'ultima asta di InAsta prezzo partenza 800 € ma vista la buona conservazione ed il prezzo dubito sull' autenticità.

lele

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Lele la moneta è autentica!

L'unico problema è che è una Tetradramma...

Ti può ingannare il disegno al rovescio per Aretusa, e il dritto per la quadriga, ma se guardi bene manca la mitica "panoplia" tipica delle Dekadramme.... :D

Per questo parte da 800€... :P

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infatti è un tetradramma, per il deka, bisogna mettere in conto un 15.000 - 18.000 dollari :o

il tetradramma di inasta l'avevo notato anch'io, mi sembra che valga la spesa, è bello. Su CNG ne è andato via uno simile a 1000 dollari più i diritti. E' una variante più rara di quello di Agatocle con il triscele.

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