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Museo Romano di Roma


Gianluca

Risposte migliori

Ciao Gianluca,

anche io ed altri del forum siamo andati a visitare il Museo Nazionale Romano ed è stata un'occasione per conoscerci di persona.E' chiaro che nessuno mai potrà eguagliare le collezioni lì esposte,anche per motivi di portafoglio e di impossibilità di reperire pezzi rarissimi o introvabili.Meglio non fare paragoni con la propria collezione,ma "guarda e passa".

http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=5084

Saluti da Max65 ;)

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Ciao Gianluca,

difficile quantificare il valore dell'intera collezione: un immenso patrimonio storico con un valore commerciale di parecchi milioni di euro.

Saluti da Max65 ;)

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è facile avere una collezione così quando si può attingere direttamente alla Regia Zecca senza tirare fuori un soldo  :D

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Sì e no :unsure:

Per le monete antiche (greche e romane) sono esposte quelle delle collezioni Papadopoli-Gnecchi due importanti collezionisti di inizio '900 che sicuramente pagavano le monete che acquistavano.

Poi ci sono quelle della collezione reale di VEIII (una piccola parte, su un totale di circa 100.000 monete); contrariamente a quel che si può pensare, il re ha acquistato la gran parte delle sue monete, a volte rinunciando all'acquisto se riteneva esoso il prezzo richiesto ;) poi alcune gli sono anche state regalate (era pur sempre il re :rolleyes: ) ma a parte quelle fatte coniare da lui, per le altre, nel complesso, non riceveva un trattamento di particolare favore.

ciao.

petronius :)

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Per le monete antiche (greche e romane) sono esposte quelle delle collezioni Papadopoli-Gnecchi due importanti collezionisti di inizio '900 che sicuramente pagavano le monete che acquistavano.

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Non penso che ad inizio secolo, fatte sempre le dovute proporzioni, le quotazione fossero come quelle attuali, o si?

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Per le monete antiche (greche e romane) sono esposte quelle delle collezioni Papadopoli-Gnecchi due importanti collezionisti di inizio '900 che sicuramente pagavano le monete che acquistavano.

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Non penso che ad inizio secolo, fatte sempre le dovute proporzioni, le quotazione fossero come quelle attuali, o si?

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non lo penso neanch'io, infatti erano superiori. Un sesterzio in buono stato poteva costare cifre esorbitanti. Di sicuro la monetazione classica rispetto al periodo di Gnecchi è più abbordabile adesso. Si tramandano episodi in cui a ricchi collezionisti, magari di sangue rele, venivano chieste cifre iperboliche per i bronzi dei 12 cesari. Adesso certe tipologie sono diventate frequenti. Britannico, conoaciuto in pochi esemplari, adesso lo si vede a cifre umane abbastanza di frequente. Comunque ha perfettamente ragione Petronius quando dice che il nostro Re si pagava di tasca sua le monete. C'è un libro a riguardo che consiglio a tutti è : Lucia Travaini, Storia di una passione: Vittorio Emanuele III e le monete

Pietro Laveglia editore Salerno.

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Ciao Amici,

lo sapevo anche io che Vittorio Emanuele III si comprò di tasca sua gran parte delle sue monete,ma di certo poteva permettersi di pagare certe cifre,naturalmente detratte dal suo appannaggio,finanziato dalle tasche degli italiani.

Saluti da Max65 ;)

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Ciao Amici,

lo sapevo anche io che Vittorio Emanuele III si comprò di tasca sua gran parte delle sue monete,ma di certo poteva permettersi di pagare certe cifre,naturalmente detratte dal suo appannaggio,finanziato dalle tasche degli italiani.

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:D

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lo sapevo anche io che Vittorio Emanuele III si comprò di tasca sua gran parte delle sue monete,ma di certo poteva permettersi di pagare certe cifre,naturalmente detratte dal suo appannaggio,finanziato dalle tasche degli italiani.

Almeno ha speso parte di questi soldi collezionando monete. :rolleyes:

Se non avesse il virus numismatico, questi soldi andrebbero comunque spesi in altre attività, probabilmente "inutili".Di certo non sarebbero ritornati nelle tasche degli italiani... <_<

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Comunque ha perfettamente ragione Petronius quando dice che il nostro Re si pagava di tasca sua le monete. C'è un libro a riguardo che consiglio a tutti è : Lucia Travaini, Storia di una passione: Vittorio Emanuele III e le monete

Pietro Laveglia editore Salerno.

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E' appunto da lì che ho preso le notizie :D

Dovrebbe essere stato ristampato di recente, l'ho visto in vendita ai convegni con una copertina diversa dalla vecchia edizione che ho io, sicuramente da leggere, anche per chi non si interessa della monetazione del re numismatico ;)

petronius B)

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