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Portale del medagliere di Parigi


Risposte migliori

Poco fa la curatrice per le monete greche del medagliere della Bibliothéque Nationale di Parigi (il più importante della Francia), Frédérique Duyrat, mi ha avvisato che è da poco partito il nuovo portale di ricerca di monete greche presenti in questo medagliere:

http://www.bnf.fr/fr/acc/x.accueil.html

Al momento sono state immesse una prima parte, specialmente della ex collezione De Luynes e di altre collezioni e si prevede una impilazione di circa 20.000 pezzi al mese o poco più, per completare l'archivio entro la fine del 2013.

Non dimentichiamo che il medagliere contiene circa 130.000 pezzi fra greche autonome e romane provinciali..... ed è formato da un grosso nucleo proprio (con codice FG = Fonds génerals) più numerose collezioni ivi confluite, come appunto De Luynes, ecc.

Una volta aperto il sito, basta cliccare sul tasto C, che compare in basso, come dalla freccia:

post-7204-0-68129100-1347639280_thumb.pn

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Una volta cliccato il tasto C, compare una schermata dove è possibile scrivere la ricerca che si vuole portare (badando che i termini devono essere scritti in francese).

Non è possibile scrivere sul motore di ricerca il nome di tipi che compaiono sulle monete (ad es. "cheval" per indicare cavallo), ma il nome della zecca (ad es. Tarente, per indicare Taranto) oppure il nome della collezione (ad es. Luynes, eventualmente seguito dal numero, per trovare un esemplare della collezione De Luynes).

Dal momento che il medaglierefa parte anche di una biblioteca nazionale, se si scrive solo il nome della zecca possono comparire non solo esemplari già impilati, ma anche titoli di pubblicazioni contenenti quella parola, è opportuno circoscrivere la ricerca accompagnando al nome della zecca la parola monnaie (moneta in francese), così ad es. "Tarente monnaie", per avere tutti i pezzi di Tarentum già al momento disponibili.

La cosa positiva è che compare molto spesso anche una buona immagine a colori, come dalla seguente schermata:

post-7204-0-40638500-1347640145_thumb.pn

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Per poter ingrandire l'immagine, basta cliccare su "visualiser" posto a destra (come nell'esempio sopra riportato) e compare ad esempio:

post-7204-0-70744700-1347640287_thumb.pn

Si tratta dell'inizio di un tentativo di informatizzazione di una grande collezione pubblica straniera, che merita ampio consenso.

E' oltremodo auspicabile che simili iniziative vengano prese anche per i nostri medaglieri italiani, a parte la lodevole e finora isolata iniziativa del Museo di Firenze, grazie anche al fattivo appoggio del Forum.

Allo stato attuale sono pochi i siti che mettono a disposizione immagini di monete greche in collezioni pubbliche.

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Per concludere, debbo rilevare che ho già notato alcuni errori.

Ad esempio digitando "Luynes 31" dovrebbe apparire il famoso statere d'oro unico della Guerra Sociale (coll. De Luynes 31 = SNG Paris 2285).

Invece appare un normale denario romano della gens Servilia...... per di più definito come statere in argento (!!??)

Ho già segnalato alla Duyrat l'errore.

Dopo appena un paio di ore mi ha risposto, scusandosi dell'errore e che avrebbe provveduto. Mi ha inoltre spiegato che non è direttamente responsabile di quali monete vengono di volta in volta inserite, evidentemente legate alla disponibilità del momento e del lavoro del dipartimento fotografico.

Ce lo sogniamo un simile impegno e disponibilità all'interno di un medagliere italiano...... (ed è la solita solfa).

Modificato da acraf
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Grazie infinite ad Acraf per la tempestiva segnalazione!

Che gioia poter ammirare gli splendidi esemplari della Collezione De Luynes su cui si è scritto molto anche sul nostro Forum.... :wub:

Un assaggio? EccoVi il celeberrimo tetradramma di Segesta, un unicum, con tainia e l'intrigante “cornetto” sulla testa del “Cacciatore” ....

http://visualiseur.bnf.fr/CadresFenetre?O=IFN-8475957&I=1&M=chemindefer

Infine, un riconoscente GRAZIE alla curatrice Frédérique Duyrat!!

Valeria

ps: ho trovato anch'io alcuni errori sulle litrae. Continuo a controllare e poi semmai li segnaliamo in blocco.

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.. e si Valeria quel cornetto me lo ricordo proprio :)

avere la De Luynes on line e' un sogno...

l'altro sogno (ambizioso, temerario anzi impossibile) sarebbe avere la Gnecchi on line un domani (forse i miei nipoti ...)

Grazie Acraf per l'utile segnalazione che dimostra come , con il progresso dei database e della catalogazione digitale sia possibile mettere a disposizione , per le grandi organizzazioni (musei, fondazioni, soprintendenze..) le loro collezioni a beneficio di studiosi, appassionati, cultori etc.

Le nostre istituzioni , che custodiscono collezioni importantissime, non dovrebbero perdere altro tempo e lavorare attivamente in questa direzione anche per non perdere il passo verso istituzioni sorelle estere che come vediamo sono attive e bene organizzate in questo campo.

Mi domando solo se Acraf potesse informarsi presso la S.ra Duyrat se tale progetto e' stato realizzato interamente dal personale interno della Bibliotheque oppure si e' avvalso di aiuti/collaborazioni esterne e se si se queste erano su base volontaria o meno.

Lo so sono parecchie informazioni ma importanti per sapere come si organizzano istituzioni che sono avanti a noi sulla strada della fruibilita' del patrimonio pubblico.

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Ho appena scritto alla curatrice Duyrat che grazie al nostro forum sto diffondendo l'esistenza di questo sito e che d'altronde sembra che esistano diversi errori.

Ho promesso di poterli raccogliere insieme, col vostro aiuto, in modo da poter migliorare il loro servizio e anche il nostro rapporto con loro.

Con l'occasione ho anche chiesto come avevano organizzato questo lavoro, se col solo staff interno o ricorrendo anche all'aiuto esterno (come a Firenze), anche se pare che la Bibliothéque Nationale abbia un personale molto nutrito ed efficiente (la Francia investe molto sulla cultura).

Attendo la risposta e vi farò sapere.

Intanto magari segnalatemi i vari errori riscontrati.

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Impressionante la velocità di risposta della gentile curatrice di Parigi.

Ecco la sua risposta, in inglese (purtroppo l'italiano è molto decaduto a livello internazionale...):

I am very grateful for your help. We are two numismatists, Louis Brousseau and I, and two photographers from an external society. We upload the basic data without improving the classification, even if it is superseded by recent works. The idea is to put online the actual state of the collection. We have to work quickly since the department will entirely move at the end of 2013. The building needs important renovation works and two thirds of the collection will be kept at the Banque de France, without any possible access during about 5 years.

Quindi, apparentemente sono in quattro a lavorare, due numismatici, piuttosto giovani, che sono Frédérique Duyrat e Louis Brousseau (che è poi quello che aveva scritto un ottimo articolo sui Serdaioi e ampiamente citato sul mio articolo sullo stesso argomento, pubblicato recentemente sulla rivista Monete Antiche e che attualmente sta completando il Corpus sulla lucana Poseidonia) più due fotografi, quelli sì esterni.

In fondo non serve un personale numeroso, ma almeno due numismatici competenti del settore (in questo caso greco) che lavorino a tempo pieno e con responsabilità sul rispetto della schedatura. Solo i fotografi, che hanno differente competenza ed esperienza, possono essere esterni. Nel caso di Firenze erano giovani volontari che hanno lavorato gratuitamente e con sincera passione.

L'importante è lavorare sodo e con serio impegno, e quindi essere realmente produttivi.

Il vero scopo della creazione di questo portale era che dal momento che la Bibliothéque Nationale sarà sottoposta a profondi lavori di ristrutturazione, con conseguente trasferimento di buona parte (due terzi) dell'intera raccolta numismatica nei forzieri della Banca nazionale di Francia per almeno 5 anni, c'era la necessità di rendere fruibile il materiale in altra maniera e cioè attraverso decenti immagini digitali.

Quello che non so ancora è quali diritti di riproduzione richiedono per poter utilizzare le immagini in lavori da pubblicare. Credo che i costi dipendano da vari fattori, ad es. se il lavoro è scientifico oppure commerciale (e quindi con fini di lucro) e il numero previsto delle copie pubblicate....

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Aggiungo che ho appena sentito Louis sul suo progetto su Poseidonia.

Come era da aspettarsi, dato il suo attuale impegno sull'impilazione del materiale nel portale, il suo lavoro sulle monete di Poseidonia si è fermato e non sa nemmeno se e quando può pubblicare almeno la sua tesi di dottorato, che verteva proprio su questa monetazione, anche se un poco incompleta.....

I soliti problemi degli accademici (ma stendiamo un pietoso velo su quelli nostrani, considerando che ad esempio tre dottorandi dell'Università di Salerno hanno scritto alcuni anni fa corpose tesi di dottorato rispettivamente su monete di Sibari, Crotone e Thurium e non si sa nulla sugli sviluppi e pare che almeno alcuni di essi abbiano abbandonato ulteriori ricerche e pure lo stesso mondo accademico, per la solita mancanza di fondi e quindi di lavoro. Le tesi stanno bene chiuse nel cassetto e non sono leggibili, alla faccia del progresso scientifico.... In teoria si dovrebbe chiedere l'autorizzazione per leggerli, che però non viene facilmente o affatto concessa).

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[...] tre dottorandi dell'Università di Salerno hanno scritto alcuni anni fa corpose tesi di dottorato rispettivamente su monete di Sibari, Crotone e Thurium e non si sa nulla sugli sviluppi e pare che almeno alcuni di essi abbiano abbandonato ulteriori ricerche e pure lo stesso mondo accademico, per la solita mancanza di fondi e quindi di lavoro. Le tesi stanno bene chiuse nel cassetto e non sono leggibili, alla faccia del progresso scientifico.... In teoria si dovrebbe chiedere l'autorizzazione per leggerli, che però non viene facilmente o affatto concessa).

In seguito allo sviluppo del movimento Open Access, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) ha elaborato una serie di linee guida (link) per il deposito delle tesi di dottorato negli archivi istituzionali ad accesso aperto dei vari atenei.

Queste (link) sono, fino ad ora, le Università italiane che le hanno applicate.

C'è anche quella di Salerno, il cui repository delle tesi di dottorato è raggiungibile da questo link.

Tra le informazioni relative al progetto di Salerno c'è scritto espressamente che è prevista "la pubblicazione delle tesi di dottorato discusse a partire dall'anno accademico 2009/2010".

Ho fatto una ricerca e non ho trovato le tesi di dottorato relative a monete di Sibari, Thurium e Crotone.

Questo può significare (sempre che siano appunto tesi di dottorato e non di laurea) due cose:

- o che non è stato ancora completato il recupero del pregresso

- o che sono state discusse prima dell'A.A. 2009/2010

In quest'ultimo caso, se conosci gli Autori, potresti provare ad invitarli a depositare comunque le loro tesi su quell'archivio.

Converrebbe a loro, per pubblicizzare i risultati della loro ricerca.

Converrebbe agli amministratori del repository perché incrementerebbero l'archivio.

Modificato da tornese71
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grazie mille Acraf

dati molto interessanti che potranno essere fatti valere in eventuali discussioni aventi come oggetto la valorizzazione del nostro patrimonio numismatico.

Con la tecnologia odierna realizzare questi progetti implica soprattutto , oltre la professionalita' che si da' per scontata tra gli addetti ai lavori, volonta' e passione, il vero motore di questi progetti (pensiamo anche a quanto fatto dall Giovetti a Bologna).

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Conoscendo gli sforzi fatti e ancora che dovranno essere fatti a Firenze non posso che fare i complimenti agli autori del portale di Parigi. E' un lavoro enorme da tutti i punti di vista!!

Se posso dare un consiglio sul loro prodotto e sulla base dell'esperienza fatta con il progetto Lorenzo il Magnifico, semplificherei indubbiamente prima di ogni cosa la strada ed il sistema per raggiungere il portale numismatico nonché in generale la navigazione interna. Per il resto conto prima di visitarlo attentamente.. ;)

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[...] tre dottorandi dell'Università di Salerno hanno scritto alcuni anni fa corpose tesi di dottorato rispettivamente su monete di Sibari, Crotone e Thurium e non si sa nulla sugli sviluppi e pare che almeno alcuni di essi abbiano abbandonato ulteriori ricerche e pure lo stesso mondo accademico, per la solita mancanza di fondi e quindi di lavoro. Le tesi stanno bene chiuse nel cassetto e non sono leggibili, alla faccia del progresso scientifico.... In teoria si dovrebbe chiedere l'autorizzazione per leggerli, che però non viene facilmente o affatto concessa).

In seguito allo sviluppo del movimento Open Access, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) ha elaborato una serie di linee guida (link) per il deposito delle tesi di dottorato negli archivi istituzionali ad accesso aperto dei vari atenei.

Queste (link) sono, fino ad ora, le Università italiane che le hanno applicate.

C'è anche quella di Salerno, il cui repository delle tesi di dottorato è raggiungibile da questo link.

Tra le informazioni relative al progetto di Salerno c'è scritto espressamente che è prevista "la pubblicazione delle tesi di dottorato discusse a partire dall'anno accademico 2009/2010".

Ho fatto una ricerca e non ho trovato le tesi di dottorato relative a monete di Sibari, Thurium e Crotone.

Questo può significare (sempre che siano appunto tesi di dottorato e non di laurea) due cose:

- o che non è stato ancora completato il recupero del pregresso

- o che sono state discusse prima dell'A.A. 2009/2010

In quest'ultimo caso, se conosci gli Autori, potresti provare ad invitarli a depositare comunque le loro tesi su quell'archivio.

Converrebbe a loro, per pubblicizzare i risultati della loro ricerca.

Converrebbe agli amministratori del repository perché incrementerebbero l'archivio.

Mi sono sbagliato. Le tesi erano dell'Università di Napoli, Federico II. Allego il link dove è possibile visualizzare i titoli delle tesi. Navigando all'interno si nota che non è possibile scaricare i lavori in pdf (riservati agli Amministratori), evidentmente per problemi di copyright e di autorizzazione degli autori.

http://www.fedoa.unina.it/view/subjects/L-ANT=2F04.html

Quindi si sa che esistono questi studi, che però non sono utilizzabili all'esterno......

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