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IGNORED

Un Aes Grave.....incerto


adalbertones

Risposte migliori

Abbiate pazienza , gentili frequentatori di "la Moneta.it", ma è ormai da qualche anno  che non riesco a identificare un aes grave malgrado appaia vistosamente in R4 in catalogo Montenegro "Monete di Italia antica e magna grecia" a pag. 179 n. 582 come "Incerte di Italia Centrale" . Si tratta di un aes in mio possesso che riproduce il sole a 16 raggi e un chicco di grano con tre globetti che in Splendido viene valorizzato 4.500 euro!

Sperando di non essere considerato un importuno scocciatore vengo gentilmente a chiedere maggiori ragguagli in merito sopratutto sulla  città dell'Italia Centrale dove sarebbe stato coniato ( Tuder? Iguvium? Ariminum?...) e alla epoca che il Montenegro attribuisce "solo" al 3°- 4° secolo a.C. La raffigurazione del D e del R fa pensare invece a una epoca molto anteriore.

Ringrazio sentitamente per una cortese risposta. Adalbertones

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Gentile Ares, non sono in grado di riprodurre quell'aes grave. Compare invece nel catalogo del Montenegro "Monete Italia antica e Magna Grecia" dove ho già indicato. Il D è una stella a 16 raggi e il R un chicco di grano con tre globetti-

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Dato che hai posto la questione sarebbe cosa buona e giusta, per non dire corretta e sensata, scannerizzare la foto dal catalogo e postarla.

Non tutti hanno quel catalogo o possono ricordarsi a memoria l'immagine di una moneta.

Quindi ti esorto a procedere come su menzionato.

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Ho scansionato dal volume "Italian Cast Coinage" di Vecchi (al suo n. 295).

E' un quadrante, con tre globetti. Su Haeberlin sono descritti 10 esemplari, per un peso compreso tra 108,76 e 48,98 g, difficilmente noto in buona conservazione. E' attribuita a zecca incerta dell'Italia centrale nel corso del III secolo a.C. Non è ancora possibile stabilire una zecca precisa, anche per assenza di lettere.

Ti consiglio di postare la foto del tuo esemplare, col peso. Se è in buona condizione è possibile cogliere dettagli migliori di questa immagine, a sua volta tratta da Haeberlin.

Vecchi 295.jpg

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Esatto! Questo è l'Aes Grave che posseggo ed è in ottimo stato di conservazione, caro Acraf! Pesa gr. 64.7 con diametro 38 mm.. Accanto al chicco di grano appaiono distintamente 3 globetti. Ti ringrazio sentitamente. Adalbertones

 

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signor Afranio, non sono in grado di riprodurre su "lamoneta.it" questo aes grave che posseggo. Esso comunque risulta di circa 60.7 grammi di peso e 38 mm di diametro. Leggermente biconvesso e con patina originale di epoca remota. Stato di conservazione: assolutamente splendido E' in mio possesso da parecchi anni. Il catalogo del Montenegro lo riporta in rarità R4 e Haberlein ne dichiara l'esistenza di una decina soltanto di esemplari..La saluto cordialmente. Adalberto

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Non era mia intenzione fare insinuazioni. Penso semplicemente che la condivisione sia importante, addirittura fondamentale quando si vuole studiare una certa materia. Pertanto, aver la possibilità di vedere (seppur in foto) un pezzo di questo genere, potrebbe essere molto utile e certamente molto molto interessante, ammettendone sempre la bontà.

Pubblicare foto è estremamente facile: nell' interfaccia per l' invio dei messaggi, è presente in basso a destra la scritta "Inserire altri media", appena al di sopra del tasto "Invia Risposta". Una volta cliccato, è sufficiente selezionare "Inserisci allegato esistente" e il gioco è fatto. Semplice da pc, ancor più semplice da smartphone.

 

Modificato da Afranio_Burro
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Un topic.... incerto.

Francamente trovo questo topic piuttosto bizzarro.

Si propone (virtualmente, considerato che non é dato poterne vedere l'immagine) una moneta che si possiede, dichiarando che non si riesce ad identificare (da anni). Nello stesso tempo se ne mette in evidenza il presunto alto valore economico e se ne riporta l'identificazione sulla base del Montenegro (che, pur essendo nullo dal punto di vista scientifico, riporta per l'aes grave italico le informazioni tratte dal Thurlow-Vecchi, che a sua volta si rifà al Sydenham ed all'Haeberlin, informazioni che nello specifico sono ancora valide): incerte dell'Italia Centrale, IV-III sec. a.C. (non III-IV, se a.C. i secoli si enumerano al contrario).

Se era di Ariminum, o di Tuder, o di Iguvium il Montenegro, rifacendosi al Thurlow-Vecchi l'avrebbe listata sotto Ariminum, Tuder o Iguvium...

La foto, che potrebbe essere molto interessante, come detto sopra, non é dato poterla vedere...

Boh...

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Awards

Cita

 

Attenzione che di queste monete ne girano più false che autentiche, e non sono falsi di pochi anni fa ma di decenni fa...In più considerate che di questa tipologia, per sue caratteristiche intrinseche, è difficile trovare esemplari in stato ottimale di conservazione e che, quelli usualmente osservati NON sono biconvessi, anzi: dalla parte della stella sono quasi concavi.

In compenso, la biconvessità era caratteristica dei falsi del tipo, unita a patine un po' granulose con tracce marroni, simil ruggine.

A questo punto urge la foto in HD dell'esemplare del nostro amico, anche se le premesse non sono delle migliori.

 

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2 ore fa, Tinia Numismatica dice:

di queste monete ne girano più false che autentiche

Confermo. In alcuni casi la produzione sette-ottocentesca di "doppioni" ha un rapporto vicino all'ordine di grandezza di 10 a 1 rispetto agli esemplari genuini. E senza dover tirar fuori necessariamente Hatria.

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Awards

non sono " pessimistiche considerazioni" sono solo la descrizione dello stato attuale della questione, facilmente aggirabile postando una bella foto in HD della sua moneta...non mi pare una pretesa estrema ,né una soverchia difficoltà...

Dalla descrizione che ne ha fatto( e sottolineo che abbiamo SOLO quella), emerge almeno una caratteristica non particolarmente congrua con l'aspetto usuale dei pezzi autentici visti finora, ovvero la biconvessità.

Quindi, almeno fino a che non avremo la possibilità, e il piacere vista la tipologia, di vedere la foto della sua moneta, la prudenza vuole che ci si adegui a quelli che sono i dati in nostro possesso.

Nessuno ha pregiudiziali nei confronti della sua moneta, abbiamo solo tenuto conto di quella che è la sua descrizione e dello stato oggettivo della diffusione dei falsi per la tipologia.

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ringrazio Tinia per il suo gentile intervento asserendo che la mia....riottosità nel riprodurre quel mio aes grave ( stella a sedici lunghi raggi/ chicco di grano con tre globetti)non è dovuta  a una capricciosa indisponente ostinazione ma a una reale mia incapacità pur avendo tentato più volte. Chiederò a mio figlio Marco di venirmi in aiuto quando verrà da me sperando così di soddisfare tra breve le vostre legittime curiosità.Premetto  di aver mostrato qualche anno fa alla fiera di Verona questo mio aes grave a Eupremio Montenegro il quale mi ha assicurato dopo averlo accuratamente controllato che è originale autentico a tutti gli effetti.A risentirci dunque. A tutti un cordiale saluto. Adalberto

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"vostre legittime curiosità"

Non vorrei alimentare delle polemiche, ma (e penso di parlare anche a nome di altri) vorrei precisare che noi non siamo "curiosi" piuttosto ci definirei più come dei volenterosi animati da buoni propositi, dei samaritani.

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alessandro,addirittura in hd.......va bene che chiedere e' meta' dell'avere,ma per come e' partito il post,direi che anche di buona qualita' e con luce discreta,va piu' che bene,sono curioso anche io,attendo lo sviluppo della discussione.

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